Bambola.
Creata da mani umane
riflesso di pazzia
con occhi pece pił profondi
dell'oblio.
Bambola.
Che sorride verace
statica
eppure terribilmente
dinamica.
Bambola.
Che ghigna
maligna
nel buio della notte,
un brillio negli
occhi
che non battono
le palpebre,mai.
Bambola.
Che ti fissa accusatoria,
rimembrandoti sempre
il tuo pił grande errore
quello
che hai fatto
sotto il suo sguardo impietoso.
Bambola.
Che ti rimprovera
il pianto
le debolezze
i singhiozzi
con iridi nere
e vuote
proprio come te.
Bambola.
Che ti terrorizza osservandoti,
istancabile,
ogni notte
senza abbandonarti mai,
ricordandoti
le paure
di infante
le urla che emettevi
spaventata
sotto l'ingannante
impenetrabilitą
di quei
bulbi di
nient'altro che vetro.
Bambola.
Che ti commisera
dall'alto della sua casa
di bambole
dove vive una vita
di bambola
con un marito bambola
e figli bambola.
Bambola.
Con i suoi sorrisi mendaci
i suoi occhi sagaci
che tutto scorgono
che tutto osservano
che di ogni cosa ridono.
Bambola.
Bambola dai capelli
come i tuoi
con il tuo viso
con il tuo corpo...
Bambola,
che forse sei tu
in un domani.