“Non ti libererai mai di
me…ho tua figlia…lei è con me…l’hai persa per sempre…soffri…squallida
mezzosangue...”
“Noooo” Lily si svegliò improvvisamente lanciando un urlo.
Immediatamente si alzò dal letto, la fronte imperlata di sudore e alcune ciocche di capelli attaccate contro,
respirava affannosamente e nel panico più totale spalancò la camera della
stanza di Lizzie. La bambina stava ancora dormendo
tranquillamente abbracciata ad un pupazzo che il padre, anni prima, le aveva regalato alla sua prima partita di Quiddicth,
partita a cui ovviamente aveva assistito dallo stadio! Ma comunque
molto importante per Lizzie e James. Le venne in mente Janie…automaticamente aprì la sua stanza…era
vuota…ma certo! Ecco perché aveva pensato solo ora a lei, perché era a
Hogwarts, era al sicuro… Tirò un sospiro di sollievo, respiro che le si mozzò di nuovo quando improvvisamente venne afferrata
da dietro, da due braccia forti…la stessa presa di sempre. Si rilassò
nell’abbraccio di James, che lentamente prese a sussurrarle nell’orecchio.
“Che c’è amore? Hai avuto un incubo?”
Lily
annuì girandosi e nascondendo il proprio viso nel petto di James.
“Io…ho
avuto una paura tremenda…una voce, mi ha detto che aveva mia figlia…che l’avevo
persa…” Lily singhiozzò nel petto di James. “All’inizio pensavo si trattasse di
Lizzie, che avesse fatto una delle tante pazzie che
tu gli insegni!” qui James si accigliò leggermente. “Poi ho pensato a Janie! E’
tutta colpa mia se è diventata così fredda! E’ tutta colpa mia se sta soffrendo
così! Sono stata una madre terribile! E lo sarò anche
con Lizzie!” Lily non riusciva più a controllare il
suo pianto. James cominciò ad accarezzarle dolcemente i capelli, per poi
baciarglieli dolcemente.
“Ascolta
Lily… Non è colpa tua. Janie è solo un’adolescente…per di più con una sorellina
di appena tre anni…già normalmente si sentirebbe sola, ma adesso con una
sorellina piccola a cui i genitori devono per forza dedicarle più tempo…si
sente ancora più trascurata, anche se noi sappiamo che non è così. Aspetta un anno,
e tornerà come nuova!” Lily sembrò rilassarsi un attimo.
“E quel sogno? Che significava? Io,
dopo quella ricerca ho iniziato ad avere questi incubi…non so se è a causa di
un incantesimo…o di una maledizione…però faccio sempre questi sogni angoscianti…
secondo te cosa vuol dire?” e lo fissò con gli occhi pieni di lacrime, sembrava una bambina che aveva appena litigato con una sua
amica e si sentiva in colpa… Tenera…tenera era il primo aggettivo cui pensò
James vedendola. Poi, decise di sorriderla rassicurante…
“Significava
che…hai bisogno di molte coccole signorina Evans…”
E ridendo sotto voce per non svegliare la piccola, James prese
Lily in braccio e la portò di nuovo in camera da letto, dove si preoccupò di
chiudere bene la porta.
La
mattina seguente Janie si svegliò di buon ora. Si
vestì e scese a fare colazione, mentre le sue compagne di stanza parevano
ancora addormentate. Non conosceva nemmeno il loro nome…non che le importasse certo. Quali discorsi avrebbe
potuto intavolare con loro? Magari scegliere il ragazzo più carino della
scuola… Fece una smorfia disgustata al solo pensiero. Per lei il ragazzo più
bello di Hogwarts era uno solo, lo stesso che a suo tempo fu il più
affascinante, e che lo sarà per sempre: Sirius Black!
Non aveva mai perdonato ai suoi genitori il fatto di aver scelto come suo
padrino Remus! Lei voleva Sirius!
Peccato che Harry fosse nato prima…
Ora
che ci pensava anche a Lizzie era andata di lusso!
Come
sempre! Chi era il suo padrino? Il Preside di Hogwarts! Bastava solo che Lizzie uscisse streganò ed oltre
al danno poteva vantare anche la beffa!
Ripensò
alle parole di sua madre…
“Non sei mai stata
gentile con lei… che ti ha fatto? E’ solo una bambina…” si sentì per la prima volta in
colpa…sua sorella non c’entrava niente! Non era colpa sua se era viziata da
James e Lily! Non era colpa sua se loro avevano scelto il miglior padrino(dopo
Sirius) per la loro figlia adorata… ripensò a quando sua madre le aveva detto di essere incinta… pianse tutta la notte…ma nessuno,
bussò alla sua porta per chiederle come stava! Nessuno la consolò quando il suo
mondo stava cadendo in frantumi! Tutti eccitati per la nuova bambina! Ma certo! Fuori il vecchio dentro il nuovo!
“La
piccola Potter asociale sta soffrendo perché non ha il bel viso sfregiato…”
purtroppo Pix non scelse il momento adatto per
infastidire Janie! Che subito si girò di scatto
impugnando la bacchetta e gli lanciò contro delle maledizioni terribili! E
quando questo cadde a terra svenuto gli tirò un calcio
e lo spedì contro la gatta di Gazza, che, sentendo il fracasso era venuta a
controllare.
“La
bella Pur…” iniziò malignamente “vaffanculo!” e la lanciò diversi metri di
distanza sempre con un calcio!
“No!!! Potter! La mia gatta!!!” sul
volto di Janie apparve un sorriso compiaciuto…Gazza era appena arrivato.
“Oh…”disse fingendosi mortificata “mi dispiace, l’avevo scambiata
per un topo! Mi deve scusare…con quel pelo sporco e maleodorante è facile
scambiarla per quelle sporche e riluttanti bestiole… ma lei non può capire, lei
è un… Magonò” disse l’ultima
parola con un tono disgustato.
Nella
camera di Janie si accese una luce…qualcosa stava luccicando, ma, le sue
compagne dormivano ancora e quindi nessuna se ne accorse.
Gazza
tremava dalla rabbia.
“Tu-u…Infida Potter! Come osi!!! E come
fai ad essere a conoscenza del mio segreto!!!” Janie non lo aveva mai visto
così infuriato, e la cosa la rallegrò molto!
“Ops…era forse un segreto? Mi pareva che ne fossero tutti a
conoscenza… mi dispiace, l’avessi saputo…l’avrei urlato a tutta la scuola
durante una partita di Quidditch Grifondoro
contro Serpeverde!!!” e
quindi rise…
L’unica
cosa che Gazza si sentì di fare in quel momento fu
prendere la gatta e andare via, troppo scosso dalla malvagità della ragazza, ma
prima di sparire dalla vista di Janie le disse:
“Io…ho
avuto il privilegio di avere come studentessa tua madre…mai una regola
trasgredita, sempre educata e gentile… ho avuto anche tuo padre e tuo fratello
Harry…tremendi! Ma sempre rispettosi…mai che mi avessero
insultato!!! Non riesco a credere che tu sia loro figlia e sua
sorella…se me l’avessero detto penso che mi sarei messo a ridere…sei la peggior
Potter che abbia mai visto! Dicono che c’è sempre una pecora nera in ogni
famiglia…tu sei quella dei Potter!” e così dicendo uscì…
Janie
rimase ferma lì immobile…le parole di Gazza l’avevano ferita più di qualsiasi
altra cosa… forse non erano i suoi genitori e sua sorella ad essere sbagliati
(di Harry era già convinta che fosse perfetto) forse…era lei ad essere
sbagliata…sbagliata per quella famiglia di Auror, sbagliata per quel tempo pieno di pace… Lei non
apparteneva a quello! Più ne faceva parte e più si
convinceva che non era quello il suo posto! Lei voleva sentirsi VIVA! Non
sempre perennemente vittima del fato e delle situazione
che si susseguono dinanzi a lei senza che possa mai muoversi per cambiarle… Era
stanza di seguire un sistema che non condivideva! Di seguire leggi che non
approvava! Di seguire una religione che forse fu inventata dal primo pazzo che
si trovava a girare di lì! Di credere in un Dio che…un Dio che non riusciva a
salvare nemmeno una ragazza che voleva essere salvata! Lei non poteva vivere
così! Non era nata per quello! Lei si sentiva partecipe di qualcosa di grande! Ma non sapeva cosa… cosa…
“Un giorno sarai grande…basta
che mi seguirai…un giorno sarai GRANDE! Sarai tutto quello che tu desideri…adempirai al tuo scopo…”
Janie
sussultò al sentire quella voce! Chi era? Si girò in torno…
Non
c’era nessuno…
Ripensò
agli unici pensieri positivi che l’avevano
accompagnata in quella scuola… Cristopher Wyne…
Correndo
percorse la Sala Grande, a quell’ora c’era già
tantissima gente. Attraversò la sala correndo. Nemmeno si accorse degli sguardi
interessati di molti ragazzi. Janie era una ragazza bellissima, e in molti
l’avevano notato! Arrivò al tavolo di Corvonero
respirando affannosamente…si girò verso una ragazza che la guardava curiosa e
le chiese:
“Sai…dov’è
Cristopher Wyne?”
La
ragazza indicò il corridoio. “Ecco Cris…ma perché lo
cerchi?”
La
ragazza non ebbe mai risposta perché Janie subito cominciò a correre verso il
corridoio, ma prima che lui potesse vederla sentì per errore i loro discorsi…
Cristopher stava parlando…
“Quella
Potter! Si! Punto altri dieci galeoni che ci vado a
letto entro un settimana! Lei si fida di me…” sentì
lui e gli altri ragazzi ridere.
“E così ti fai un’altra verginella…amico! E che ragazza…
Jennifer Potter!!! Quel bugiardo di Jason Carter prima disse che ci era andato a letto e poi ha
ritrattato tutto! Ah…che disgusto!”
“Hey! Non offendere il mio migliore amico! Infondo stava solo scherzando! Mica puoi
farci una colpa se ha sognato di farlo con la ragazza più bella di Hogwarts!”
tutti i ragazzi risero di gusto, battendogli una pacca sulla spalla in segno di
comprensione. “Amico hai ragione…ce l’avessi io una
ragazza così…”
Cris si accigliò un attimo.
“Che c’è amico?”
“Mh…stavo pensando ad una cosa…” l’amico gli rivolse uno
sguardo curioso.
“Stavo
pensando che…Jenny, pur essendo un bella ragazza…non
ha molti amici vero?”
Quello
fece spallucce. “Le ragazze sono molto competitive, forse hanno isolato
Jennifer perché era più bella e più famosa di loro…”
“Che cosa stupida…”
“Allora,
torniamo alla scommessa, quanti galeoni devi vincere
se la porti a letto?”
“Se non mi sbagl…”
Cris si bloccò vedendo Jen
davanti a loro, uno sguardo indifferente…li guardava fissi, per poi
sorpassarli senza nemmeno rivolgergli una parola.
“Merda…”
“Amico…mi
dispiace ma penso che tu abbia perso…”
Janie
stava correndo velocemente su per il corridoio che portava nella sua stanza. Entrò
dentro sbattendo la porta. Fortunatamente la stanza era vuota, e Janie potette
rilassarsi liberando un’unica lacrima solitaria. Fece un lungo respiro,
ripensando a quello che era appena accaduto, un ragazzo di Corvonero
l’aveva illusa…almeno questo l’aveva insegnato che nemmeno i
ragazza di Corvonero sono affidabili.
Ma chi lo era?
Istericamente
cominciò a prendere tutta la sua roba e metterla sul suo letto. Vestiti, libri,
oggetti vari. Tutto sul letto!
Cominciò
a fare la selezione di tutto…il Mantello dell’Invisibilità che le aveva
regalato James, dopo che l’aveva dato, anni prima ad
Harry. Le collane, ciondoli e braccialetti, che le aveva
comprato un pomeriggio a Diagon Alley
Lily… Quanto le mancavano tutte quelle attenzioni… Erano molti anni prima…prima
che nascesse lei, quella che l’aveva
rovinato la vita per sempre! Lizzie! Con uno scatto
veloce aprì il suo baule e cominciò a riempirlo con tutti i suoi oggetti! Lei
non voleva rimanere in quella scuola, e certamente nemmeno la scuola voleva lei
tra i piedi! Mentre riempiva il baule, notò il ciondolo che aveva trovato tempo prima a casa sua…
Era
ancora più bello di come se lo immaginava…decise di
indossarlo…e subito dopo, prese il baule, la prima scopa che le passava tra le
mani, e con un solo incantesimo fece saltare la finestra, scappando via.
Lily
e James quella mattina erano a casa di
Sirius, a discutere animatamente, insieme ad altri Auror.
“Ah…secondo
me sono solo delle stupidaggini! Stiamo
esagerando con questa storia!” Sirius si tirò indietro sulla sedia
portando le mani dietro la nuca.
“E’
successo qualcosa quando abbiamo aperto quella stanza…io…lo sento Siri!” Lily
era molto agitata.
“Secondo
me stai esagerando! Era solo uno
scavo antico!” Sirius indispettì ancor di più Lily.
“Però, se Lily avesse ragione…ci sarebbe da preoccuparsi,
inoltre lei non ha tutti i torti…anche io ho notato una strana aria in quello
scavo…” la voce calma di Remus parve placare gli animi dei due ragazzi.
“Allora
che si fa?” James aveva l’aria annoiata.
“Niente”
“NIENTE????” Lily era allibita. “Mia piglia potrebbe essere in
pericolo e non si fa NIENTE???”
Remus
mise apprensivo un mano sulla spalla di Lily.
“Ascolta,
Lizzie è al sicuro con te e James, mentre Janie è ad Hogwarts, con Silente…”
Lily
purtroppo non sembrava convinta. “Adesso invece Remus, ti faccio vedere io
quello che si fa, prendo un gufo e scrivo una lettera alla McGrannit
nella quale le dico, che tempo massimo trenta minuti sarò li
a prendere mia figlia! Che lei lo voglia o no! E chi se ne frega di Silente!”
“Lily
ora calmati, non ce n’è bisogno…”
“James
caro, secondo te mi dovrei fidare un vecchio mago che non ricorda nemmeno la
propria data di nascita?”
Sirius
rise leggermente. “Su questo ha ragione…Silente sta invecchiando…non sa nemmeno
quand’è il suo compleanno!”
“James
ti prego…andiamo a riprendere la nostra Jen…ti prego andiamo…”
James
la guardò sconcertato, poi con lo stesso tono di uno che sa
di star iniziando un cosa inutile annuì, seppur titubante.
“Grazie
grazie grazie!!!! Corro alla gufiera!”
“Certo Lily, puoi andare benissimo alla gufiera
a stancare un MIO gufo, ma certo…” Sirius guardò scocciato la ragazza, che fece
un gesto di sufficienza e continuò.
“Jamie, a te sembra necessario?”
“Secondo
te, anche se mi opponessi, pensi che cambierebbe qualcosa Remus?”
Remus
rise. “Non credo!”
“JAMES!!!!!!!!”
Tutti
i presenti udirono un urlo proveniente dalla gufiera, Lily aveva urlato.
James
fu il primo ad arrivare nella stanza, dove trovò Lily seduta per terra con un lettera in mano. Subito le fu vicino.
“Cosa c’è? E’ successo qualcosa?”
“Jennifer!!!!!
Jennifer!!!!! E’ scappata!!! E’ scappata da Hogwarts e
non si sa dove sia!!!!” strillò istericamente.
James
sentì una morsa allo stomaco.
“Elizabeth,
Elizabeth? Ti ho portato i fogli da colorare. Elizabeth? Dove sei?” una giovane donna, evidentemente un babysitter,
chiamava la piccola Lizzie che non era più in camera
sua. La ragazza sorrise. Evidentemente la piccola si era nascosta, amava giocare a nascondino, oppure, cosa più
provabile, era andata fuori a far volare il suo boccino.
“Lizzie? Lizzie?” provò ancora
prima di andare fuori al balcone. Strano. La piccola non c’era. Notò la porta
del bagno aperta. Si avvicinò lentamente, pensando che la bimba fosse dentro
nascosta, ma mentre apriva la porta ed era pronta a
spaventarla, quello che vide le fece invece celare il sangue nelle vene.
I
muri e gli specchi erano letteralmente coperti di sangue, una pozza rossa stava
per terra macchiando tutto il tappeto.
Un
urlo riecheggiò per le tranquille campagne circostanti.
Diversi
auror e polizie maghe speciali andavano avanti e
dietro per casa Potter. Due stavano interrogando la giovane e in lacrime
babysitter, ancora sconvolta per quella visione angosciante. James bianco come un cencio sentiva tutto con attenzione, a volte
chiudendo gli occhi e trattenendo le lacrime. Lily, non in condizioni migliori,
sedeva invece silenziosamente sul divano, aveva ancora stretta in mano la
lettera che l’informava della fuga di Janie. Un poliziotto le si avvicinò
lentamente.
“Signora
Potter possiamo fare qualcosa per lei?”
“Sono
un auror…se io non posso fare niente nemmeno voi
potete fare qualcosa”
Un
uomo più vecchio, bitorzoluto e con baffi ispidi le si
avvicinò.
“Tenente,
lei crede che la fuga di vostra figlia Jennifer, sia legata con il rapimento di Elizabeth?”
“Mi
sta chiedendo se penso che mia figlia abbia rapito sua sorella?”
L’uomo
si imbarazzò non poco. “Beh…ecco, ho saputo che le due
non erano in buoni rapporti…”
Fu
James a scattare nervoso. “Ha solo sedici anni! Solo sedici! E’ normale che
litighi con la sorella di soli tre anni! Lily per prima lo faceva sempre!”
“Si…però…”
“Janie
è innocente! La lasci stare! Janie è sempre stata una
ragazza buonissima, lei…” a Lily le si inclinò la
voce. “lei non può aver fatto questo…” due lacrime solitarie presero a bagnarle
le guance. “…loro sono le mie bambine…non si potrebbero mai fare questo” detto
questo corse in camera piangendo.
In
un luogo scuro e misterioso, degli uomini sedevano mestamente al di sotto di un trono.
“Come
sta la mocciosa?”
“Ha
smesso di perdere sangue ma è debole”
La
figura imponente prese a ridere.
“Non
vi preoccupate miei servitori, non ci serve viva
ancora per molto! Portatemela, voglio vederla.”
Due
uomini si alzarono e andarono a prendere una bambina in una cella. Era coperta
di bende per tutto il corpo, tutte macchiate di
sangue. La bambina aveva ripreso conoscenza, ma la vista ancora appannata non
le permise di vedere nulla oltre che alla luce e il
buio. Il viso era pallidissimo, e le due occhiaie che aveva
sotto gli occhi la mettevano ancora più in risalto. Persino le labbra una volta
rosse e belle, erano diventate grigiastre.
“Sta
per morire…in queste condizione, le do al massimo
poche ore…”
“Bene,
curatela, ci serve ancora per qualche giorno, giusto il tempo di prolungare la
sua tortura, ma non la voglia sana completamente, avete capito vero…”
Alcuni
uomini sogghignarono. “Ma certo mia signora, poca
medicina e poco cibo. Ciò che basta per farle riprendere conoscenza e farle capire
che soffre.”
“Vedi
che sai essere intelligente ogni tanto?”
Alte
e malefiche risate si sparsero per quel luogo cancellato da Dio.
TO
BE CONTINUED…
Però, bel capitoletto no? Pieno di colpi di scena… ma adesso
rispondiamo alle vostre recensioni! Che bello!!! E’
solo il primo capitolo eppure già cinque recensioni! Grazie grazie
grazie ragazzi!!!!!!!
Allora,
Angi e Gius,
nominate ufficialmente mie fan più accanite!!!!!!!! Ne
sono tanto tanto tanto
lusingata gemelline!!!!! Vi
voglio tantissimo bene!!!!! Il ciondolo ti incuriosisce…io non posso dirti nulla! Jennifer Connely…mh…se la conoscessi ti
potrei anche dire se somiglia alla Jen che ho
immaginato…ma ti posso dire che il mio personaggio è
tutto montato su Liv Tyler, basta vederla nel video Crazy
degli Aerosmith, per me Janie è così!
Alexis per le due figlie…beh! Che ci vuoi fare! Mi piaceva l’idea che comunque
Harry rimanesse in un qualche modo speciale per Lily e James, il primo figlio
ed unico maschio! Sono strana lo so… Comunque il nome
Elizabeth l’ho preso da mia sorella che si chiama Elisabetta e a cui voglio
tanto bene!!!
Mikisainkeiko non odiare troppo Lily
che è una mammina ancora migliore di James! Te lo
dico io! Inoltre quali colpe può avere una bimba di
tre anni??? Lizzie è così piccola…come si fa ad
odiarla??? Ok, che io amo ogni mio personaggio, ma nessuno di loro è cattivo!
Davvero! Si Ben…adorabile anche lui! Mi sono ispirata
al personaggio di Ben in Felicity, un telefilm molto
bello!
Vally grazie di aver seguito
anche l’altra ff ed ora sono ancora più felice perché
hai recensito! Grazie!!!! Il motivo per cui Jenny
chiama James e Lily, James è Lily…non esiste! Ci sono molti ragazzi che
chiamano i propri genitori per nome, specialmente quelli che hanno genitori
molto giovani, come nel caso di Jen. Quindi non vi rimbambite nell’inutile tentativo di trovare
una soluzione all’enigma, perché l’enigma non c’è! Questo è per rispondere
anche a Mikisainkeiko che mi aveva
fatto la stessa domanda.
Un
bacio grandissimo a tutti! E recensite in tanti!!!
Liv