Note dell’autrice: storia a più capitoli senza alcuna
pretesa. Ho deciso di continuare a rovinare questa bellissima coppia con la mia
mancanza di talento xDD
pairing: Draco/Harry
ovviamente
Capitolo 1. “Vita da favola”
La guerra era finita ed aveva
portato con sé Voldemort e tutto il male che era
regnato in quegli anni. Harry, il maggior vincitore di quella battaglia, poteva
finalmente vivere senza il senso di imminente pericolo che aveva dominato sulla
sua vita per circa 17 anni. La battaglia finale era stata estenuante, i
sopravvissuti si erano ritrovati a dover fare i conti con decine di amici
morti; il mondo della magia era distrutto dal dolore, dalla sofferenza, dal
peso di quegli anni oscuri. Non si riusciva ad avere fiducia nel futuro, dopo
le innumerevoli perdite subite. I maghi, i “vincitori”, sembravano
continuassero a vivere per inezia, disillusi; l’ombra di Voldemort
continuava ad aleggiare sulle vite di tutti. Per anni questa situazione era
proseguita, i messaggi pubblicitari colorati e pieni di luce, le campagne di
“fiducia ed entusiasmo” del Ministero della Magia non erano riuscite a fare
breccia nei cuori distrutti di coloro che aveva vissuto l’orrore della guerra.
Ma l’alba del nuovo giorno era arrivata alla fine, accompagnata da una rinnovata
voglia di vivere, dal desiderio di riprendersi quegli anni di tranquillità di
cui Voldemort li aveva privati.
Ed Harry Potter, oltre ad essere il principale responsabile della dipartita di Voldemort, aveva avuto anche una grande parte di merito nel
processo di rinascita del Mondo Magico. Il suo ruolo di Capo del Dipartimento Auror dava serenità ad ogni singolo membro della comunità
magica: chi avrebbe potuto costituire un pericolo, quando il loro difensore era
l’unico ad aver sconfitto il Mago Oscuro più temuto di tutti i tempi? Harry era
una sicurezza, era la pietra miliare della serenità di ogni singolo mago. Era
un capo brillante, abile ed estremamente altruista. In ufficio era sempre
circondato da gente che richiedeva i suoi consigli ed i suoi servigi quasi si
stessero rivolgendo ad una divinità. I
suoi superiori (a dir la verità il Ministro della Magia era l’unico) erano
entusiasti di lui, i suoi dipendenti non chiedevano capo migliore. Harry era la
speranza di tutti, era stato il raggio di sole portatore di luce dopo gli “Anni
Bui”. Il suo viso sorridente continuava a dominare sulle prime pagine dei
giornali, sui manifesti per strada, sui volantini di chi lo dava come futuro
Ministro della Magia. Per non deludere le brillanti aspettative che lo avevano
accompagnato per tutta la sua adolescenza aveva sposato la più piccola della
famiglia Weasley, ridando fama e ricchezza ad una
delle maggiori famiglie purosangue dell’epoca, caduta in disgrazia per anni.
In presenza di amici, familiari e del mondo della magia quasi al completo
avevano celebrato il matrimonio del secolo. La Weasley
gli aveva regalato tre bellissimi figli: il primogenito James Sirius Potter, il secondogenito Albus
Severus ed infine la principessa di casa, come Harry
spesso soleva chiamarla: Lily Luna Potter. Tre ragazzi brillanti, figli
adorabili, degni del Salvatore del Mondo Magico. La vita di San Potter era
invidiata da tutti, per la sua parvenza di serenità, pienezza, totale
realizzazione. Ma si sa che la felicità umana non resta sempre nello stesso
punto! E dopo quindici anni di serenità totale la vita tornò a ricordare ad Harry
la propria incertezza e la propria imprevedibilità in un pomeriggio plumbeo di
Novembre, sotto le sembianze del nobile ed arrogante Draco
Malfoy.