Buon
Natale Yuuki
Lanciò un’occhiata alle sue
spalle, timorosa che in giro ci fosse qualche vampiro.
Se qualcuno avesse scoperto che
era fuggita di casa, al suo ritorno, Kaname l’avrebbe
sicuramente sgridata.
Yuuki sistemò la sciarpa intorno
al collo, osservando le luci appese all’albero accendersi e
spegnersi di una
miriade di colori differenti.
S’aggirò tra la piazza del paese soffermandosi
sulle bancarelle che vendevano oggetti natalizi.
Solo in quel momento si rese
conto che lei non aveva pensato ad alcun regalo per Kaname.
‹‹ Accidenti! ››
gridò, attirando
l’attenzione di tutti.
I passanti si girarono verso di
lei fissandola incuriositi. La ragazza abbassò il volto sul
terreno
imbarazzata.
‹‹ Cosa potrei regalare al mio Onii-sama?
›› mormorò pensierosa. La
verità era che non né aveva la più
pallida idea…
Camminò tra i banchetti dando
un’occhiata ad ogni oggetto, ma non trovò nulla
che le sembrò adatto per
Kaname.
Ormai era quasi sera e lei non
aveva ancora trovato un regalo. Il suo sguardo fu attirato da una
piccola
famigliola composta da madre, padre e un bambino di circa cinque anni.
Tutti e
tre ridevano felici tenendosi per mano.
Yuuki sorrise e pensò che forse
un giorno anche lei sarebbe potuta diventare madre, magari di una
splendida
bambina.
All’improvviso il suono dei
pianti del bambino la distrassero dai suoi pensieri, lo vide a terra
con i
grandi occhi marroni pieni di lacrime e sul palmo della mano le tracce
di alcuni
graffi, segno che era caduto.
L’odore del suo sangue, seppur
molto lieve, catturò immediatamente la sua natura di
vampira. Yuuki si voltò
dall’altra parte della strada e corse
all’estremità del vicolo davanti a lei.
Ansimando si portò una mano alla
gola. Aveva sete…
Non avrebbe resistito a lungo, ma
non voleva nemmeno pensare a quello che avrebbe potuto fare a quel
bambino se
non si calmava. Appoggiò la fronte contro il muro e impose
al suo corpo di
calmarsi.
Due forti braccia le cinsero la
vita e lei si rilassò immediatamente.
‹‹ K-Kaname! ››
bisbigliò con
sollievo. Si voltò verso il suo amato sorridendogli
dolcemente, chiedendosi
come facesse a trovarla ogni volta che era nei guai.
‹‹ Yuuki. ›› disse il
vampiro
posandole una mano sul volto.
‹‹ Mi dispiace, io… Non avrei
dovuto allontanarmi dalla villa. ›› intervenne
Yuuki distogliendo lo sguardo da
quello di Kaname.
‹‹ Va tutto bene. ››
rispose il
vampiro.
‹‹ No! ›› gridò
la ragazza,
mentre una lacrime le scese dal volto. ‹‹ Se non
ci fossi stato tu non so cosa
sarebbe accaduto a quel bambino! ›› aggiunse
indicandogli la famiglia che stava
per aggredire e che in quel momento osservava l’albero di
Natale.
‹‹ Yuuki! ›› la
chiamò Kaname. ‹‹
Guardami. ›› le ordinò.
La ragazza fece come le era stato
chiesto, asciugandosi con il palmo della mano le lacrime che non
accennavano a
fermarsi.
‹‹ Non sarei dovuta venire qui.
›› mormorò a bassa voce.
Kaname la strinse a sé, cullandola
tra le sua braccia.
‹‹ Ti abituerai all’odore del
sangue. Abbi pazienza. ›› le
sussurrò
all’orecchio.
‹‹ Avrei potuto… l’avrei
ucciso!
›› esclamò Yuuki scossa dai singhiozzi.
‹‹ Ssh, ci sono io ora. Va tutto
bene. ›› disse Kaname mentre il vento muoveva le
fronde del grande abete
natalizio. Il vampiro avvicinò il collo al volto di Yuuki
scostando il cappotto
con una mano.
‹‹ Bevi il mio sangue. ››
aggiunse con tono deciso.
Yuuki si chinò verso Kaname con
estrema lentezza. Non s’era ancora abituata alla sua natura
di vampiro. La gola
le sembrava andasse a fuoco, tanto desiderava bere il sangue di Kaname.
Avvicinò le labbra al collo del
suo amato e infine vi affondò i canini. Il sangue si diffuse
nel suo corpo
velocemente. Quando si staccò dal collo di Kaname lo
fissò per alcuni istanti
negli occhi.
‹‹ Che ne dici di fare un giro
per la piazza del paese? ›› domandò
Kaname sistemandosi la giacca.
Yuuki rimase un minuto in
silenzio, poi prese la mano che le stava porgendo il suo amato.
Ormai il cielo aveva assunto una
colorazione nero-bluastra e alcuni fiocchi di neve cominciarono a
posarsi sul
terreno.
In quell’istante Yuuki pensò a
quanto fosse fortunata ad avere Kaname al suo fianco. Lo amava
più d’ogni altra
cosa al mondo e non riusciva a pensare alla sua vita senza di lui.
Camminarono tra i banchetti del
mercato natalizio ed infine si fermarono di fronte all’albero
di Natale che
scintillava di luci colorate.
Il suono dolce e melodioso delle
campane di una piccola chiesetta, fecero scoccare la mezzanotte.
‹‹ Buon Natale Yuuki. ››
disse Kaname
avvicinandosi al volto della ragazza.
Le loro labbra s’unirono in un
lungo bacio al sapore di rose.
‹‹ Non ho preparato alcun regalo.
›› confessò Yuuki alla fine.
Kaname chinò la testa di lato e
sorrise. ‹‹ Che sciocca. ››
mormorò a fior di labbra. ‹‹ Sei tu il
regalo più
prezioso che potessi ricevere. ››
‹‹ E tu lo sei per me, Kaname.
››
rispose Yuuki imbarazzata.
Il vampiro rimase in silenzio
osservando la neve ricoprire i tetti delle case e l’abete al
centro della
piazza. Era felice… Yuuki l’aveva chiamato con il
suo nome senza usare titoli
inutili.
‹‹ Ti amo ›› aggiunse la
ragazza
appoggiando la testa alla spalla del vampiro.
‹‹ Anche io Yuuki. Ti voglio bene
e te né vorrò per sempre. ››
Rimasero l’uno accanto all’altra
per istanti che a Yuuki parvero infiniti. Quello era il più
bel natale che
avesse festeggiato in tutta la sua vita.
Avrebbe custodito quel dolce
ricordo nel cuore, per sempre.