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Autore: HermioneCH    28/06/2005    3 recensioni
Questo racconto è diciamo l’Ordine dalla Fenice in un modo un po’ differente.. È una storia diciamo personalizzata.. Ci sarà un personaggio in più che è un po’ al centro della storia con Harry..
Genere: Romantico, Commedia, Triste, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Angelo per Jess'
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14. Fine anno, nel dolore

Jessica aprì gli occhi lentamente, vedeva tutto un po’ offuscato, aveva preso una bella botta.
Pian piano due sagome iniziavano a distinguersi sopra di lei, erano Harry e Silente.
“Come stai?” chiese piano Silente.
“Sono un po’ intontita” disse la ragazza, alzandosi.
Alzò lo sguardo, l’ingresso era pieno di gente. Membri del Ministero evidentemente.
“Cosa è successo?” chiese la ragazza.
“Non so come ma ti sei smaterializzata e sei ricomparsa” disse Harry.
“Veramente io intendevo Voldemort” disse Jessica.
“Ah, bè purtroppo è scappato assieme a Bellatrix” rispose tristemente il ragazzo.
Lo sguardo di Jessica si fece duro, mentre guardava Silente che parlava con Caramell. Ancora una volta Voldemort l’aveva fatta franca, ma almeno a quanto pareva Harry gli aveva ancora tagliato la strada.
Si appoggiò per alzarsi e sentii un forte dolore al polso, la caduta aveva provocato danni.
“Ahi!” esclamò.
“Che c’è?” chiese Harry, preoccupato.
“Mi fa male il polso, non posso appoggiarlo” disse Jessica, con una smorfia di dolore.
“Forse te lo sarai slogato o forse rotto, vieni ti aiuto” disse Harry.
Il ragazzo aiutò Jessica ad alzarsi, mentre Silente li raggiungeva.
“Ecco tenete, questa passaporta vi porterà a Hogwarts, vi raggiungerò li fra mezz’ora”
I due ragazzi toccarono la passaporta e immediatamente vennero spediti a Hogwarts. Arrivarono nell’ufficio del preside, Jessica si mise su una sedia, il suo sguardo era vuoto, spento.
Passarono i minuti, calde lacrime iniziavano a percorrere le sue guance. In un lampo di fuoco Silente apparve nello studio.
Il preside iniziò a parlare. Harry gridava, spaccava oggetti, sfogava il suo dolore distruggendo l’ufficio a Silente mentre la ragazza non disse una parola, se ne stava li seduta, con lo sguardo fisso, piangendo, immersa nel suo dolore.
Finalmente Harry si sedette e Silente iniziò a parlare, a spiegare tutti i fatti.
Jessica non si sforzava nemmeno di ascoltare, le parole del preside le scivolavano via.
Silente raccontò di una profezia su Harry e Voldemort, quello era il vero motivo di quello che è successo in quella maledetta notte.
“… Lo sconfiggerai con l’aiuto del tuo amore”
“Come? Non capisco!”
“Con l’aiuto del tuo vero amore potrai sconfiggere Voldemort” disse Silente “vedi Harry, tu hai una grande forza, un grande potere che è l’amore, cosa che Voldemort disprezza. Ricordi Harry? Quanto il sacrificio di tua madre faceva in modo che Voldemort non ti potesse toccare, era la forza dell’amore. Quindi tu sei il prescelto per sconfiggere Voldemort, sei l’unico che lo può fare. E lo farai con l’aiuto del tuo vero amore”
“Jess” sussurrò Harry.
“Esatto” disse Silente.
“Non è detto che sia io” disse Jessica “Che prove abbiamo?”
“Per esempio i vostri passati simili, il fatto che quando Harry prova un grande senso d’amore verso te Voldemort sta male” disse Silente.
“Allora è per questo che quando noi… bè quando.. ehm.. facevamo, Voldemort stava male”
“Esatto, voi siete legati nel bene e nel male. Siete destinati a stare assieme. Il prescelto sconfiggerà l’Oscuro con l’aiuto del vero amore” disse Silente.
Ora è tutto chiaro pensò Jessica ecco perché Remus continuava a dire che dovevo stare con Harry. “Allora lei sapeva già che io e Jess ci saremmo messi assieme” disse Harry.
“Si, lo sapevo. Ma sinceramente non pensavo che il vostro amore fosse arrivato così presto” disse Silente.
“E ha Natale?” chiese Harry “Quando ci siamo lasciati”
“Bè sinceramente ho temuto un po’, sapevo che il vero amore era Jessica, ma questa rottura improvvisa non mi è piaciuta, ma d'altronde non potevo interferire troppo nella vostra vita. Ma eravate ancora buona amici e quindi tutto non era perduto. Così dopo aver riportato Jessica sulla retta via tutto è filato liscio e l’amore è tornato” rispose Silente.
“In che senso sulla retta via?” chiese Harry, guardando Jessica.
“Oh niente Harry, è una cavolata, non ti preoccupare” disse Jessica.
“Ora capisci?” chiese Silente alla ragazza “È stato necessario”
La ragazza annuì, Remus era stato obbligato a trattarla così per riportarla sulla retta via, sulla via che conduceva a Harry e al suo immenso amore.
“Molte cose sono successe questa sera, Sirius ci ha lasciato, tu Harry sei venuto a conoscenza del tuo destino, ho commesso tanti errori Harry. Spero che riuscirai a perdonarmi, ora ti prego accompagna Jessica in infermeria, quel braccio ha bisogno di una sistemata” disse Silente.
“Certo professore” Harry si alzò “vieni Jess, andiamo”
Aiutò la ragazza ad alzarsi, una volta arrivati alla porta la ragazza si voltò.
“Signore, posso fare un'altra domanda?”
“Certo”
“Come ho fatto a smaterializzarmi” chiese Jessica.
“Cosa pensavi un quel momento?” domandò Silente.
“Ehm… che volevo sparire e che volevo da andare da… S-Sirius”
“Hai concentrato talmente la tua magia sul voler sparire che in fine lo hai fatto, solo che era la prima volta che ti smaterializzavi e non sei riuscita a controllarlo perciò ti sei materializzata a tre metri di altezza, abbiamo avuto fortuna che non ti sei spaccata” spiegò Silente.
“Ok, grazie professore”
I due ragazzi uscire dall’uffcio del preside e raggiunsero l’infermeria dove c’erano anche dei loro compagni che dormivano profondamente.
Dopo che Madama Chips sistemò al meglio Jessica, i due ragazzi andarono in Sala Comune con un solo pensiero in mente, Sirius.

******

Era ormai l’ultimo giorno ad Hogwarts, l’indomani sarebbero partiti per tornare a casa.
Jessica era seduta in riva al lago, il banchetto di fine anno sarebbe iniziato da li a un ora e tutti gli studenti erano ormai rientrati al castello.
Le sue lacrime continuavano a percorrerle il viso, come da giorni ormai. Si sentiva svuotata, sola, incredibilmente sola. Nel suo cuore sperava sempre che Sirius fosse arrivato ad abbracciarla, a dirle che lei era il suo angelo e con non doveva piangere. Ma ormai questo non era possibile, Sirius se n’era andato e l’aveva lasciata sola.
“S-Sirius, perché? Perché?” mormorò Jessica, erano le uniche due parole che la ragazza riusciva a dire, non riusciva a farsi una ragione, non riusciva ad accettare la morte del suo padrino.
Dopo quasi un’ ora di singhiozzi decise che forse era meglio andare al banchetto, anche se non aveva molta voglia. Prima di entrare in Sala Grande passò dal bagno, si guardò allo specchio aveva gli occhi arrossati, evidente segno delle lacrime che aveva versato. Si sciacquò il viso, non cambiò molto, si vedeva lontano un chilometro che aveva pianto.
“Ma chi se ne frega” mormorò e uscì dal bagno.
Entrò nella Sala Grande proprio quando Silente stava facendo il suo discorso, tutti la guardarono, ma cn non curanza attraversò la Sala e raggiunse Ron e Hermione.
“Alla buon ora” sussurrò Hermione “È tutto il pomeriggio che non ti si vede dove sei stata?”
“In giro, Harry? Dove è?” disse Jessica.
“In ritardo anche lui” disse Ron.
“Io non credo che verrà” mormorò Hermione, si voltò e continuò a guardare Silente.
Benché il cibo abbondasse come sempre Jessica non mangiò molto, non sapeva nemmeno perché si era presentata al banchetto. Avrebbe dovuto fare come Harry, non andarci.
Tutta quella gente l’aveva già stufata, Ron e Hermione la guardavano con sguardi pieni di compassione.
Jessica voleva solo che il banchetto finisse, voleva stare sola, in pace.
La ragazza fu una delle prime ad uscire dalla Sala Grande, si diresse verso la Torre di Astronomia, c’era troppo rumore nella Sala Comune.
Nel lago si potevano vedere le luci riflesse di Hogwarts, laggiù c’era Hogsmeade. Era tutto buoi, si vedevano solo le luci. Dopo quasi un paio d’ore che ammirava il panorama della Torre decise che forse era meglio andare a letto, il sonno iniziava a farsi sentire insistentemente.

Il viaggio in treno fu abbastanza tranquillo. Jessica cercò di passare le ultime ore con gli amici senza pensare a Sirius, ci riuscì abbastanza finchè Malfoy non gli riportò alla mente il suo padrino.
“Allora Smith, hai finito di frignare per quel fallito di Black?” chiese malignamente il ragazzo.
“Sparisci se non vuoi che ti butti giù dal treno” rispose acidamente la ragazza.
“Uh-uh, toccato un tasto dolente? Tanto non è una grande perdita”
“Dimmi Malfoy, come sta tuo padre? Lo andrai a trovare in prigione?” chiese Jessica.
“Mio padre uscirà prima che te lo immagini”
“Certo, Voldemort ha bisogno del suo lecca piedi personale” rispose la ragazza e poi se ne andò molto turbata. Circa trenta minuti dopo si senti un boato e quando i ragazzi uscirono dallo scompartimento videro Harry che attraversava tranquillamente il corridoio con tre Serpeverde stesi a terra privi di sensi.
“Harry che hai combinato?” chiese Hermione.
“Io niente, hanno fatto tutto gli altri” disse tranquillamente il ragazzo.
“Finalmente Malfoy ha avuto quello che si meritava” disse Ron.
Il treno rallentò, segno stavano arrivando in stazione. Finalmente si arrestò e i ragazzi poterono scendere dal treno.
Harry e gli altri trovarono i membri dell’Ordine ad aspettarli sul binario. Attraversarono la barriera e videro gli zii di Harry, dopo varie minacce ai Dursley da parte dei membri dell’Ordine, per fare in modo che trattassero bene Harry, fu il momento di salutarsi.
Hermione abbracciò Harry e Ron gli diede una pacca sulla spalle.
“Ci vediamo prestissimo Harry” disse Hermione.
“Si amico, più presto di quanto immagini!” disse Ron.
Harry si avvicinò a Jessica, che era rimasta un po’ lontana e l’abbracciò forte.
“Mi raccomando Jess, si forte. Scrivimi spesso!” sussurrò Harry all’orecchio della ragazzo.
“Oh Harry” la ragazza appoggiò la testa sulla spallo di Harry.
“Sai, al terzo anno Sirius mi disse che quelli che ci amano non ci lasciano mia veramente, e puoi sempre trovarli” mise la mano un cuore della ragazza “Qui dentro…. Ricordatelo Jess, ricordalo sempre”
Si baciarono intensamente, un lungo bacio, sperando che il suo effetto durasse fino al loro prossimo incontro.
“Ti amo” sussurrò Harry.
“Anche io, ti amo” disse Jessica. Lui la strinse forte a se ancora una volta: “Mi mancherai tanto, Jess”
“Tu di più”
Harry sorrise, baciò ancora dolcemente la ragazza e si diresse verso i Dursley, che lo guardarono inebetiti, non avrebbero mai pensato che Harry potesse avere la ragazza.
Jessica si guardò attorno, c’erano i Weasley, i genitori di Hermione stavano arrivando, ma non vedeva da nessuna parte suo cugino Teodor. Si avvicinò agli altri per gli ulteriori saluti.
“Ci vediamo presto” disse Hermione.
“A presto” le due amiche si abbracciarono ed Hermione raggiunse i genitori.
“Voi andate pure” disse Remus ai membri dell’Ordine “Resto io con Jessica ad aspettare suo cugino”
“Ma Remus…”Iniziò la signore Weasley.
“Non ti preoccupare Molly, resto io!” disse con un tono che non ammettevano repliche.
“D’accordo, forza ragazzi, torniamo a casa” disse la signora Weasley.
“Ciao Jess, ci vediamo presto” disse Ron.
“Non vedo l’ora, piccolo Ronnie” disse la ragazza abbracciando anche lui.
Salutò anche Ginny e i gemelli.
“Passero sicuramente al negozio quest’estate, così potrò vedere che combinate” disse Jessica.
“Ti aspettiamo allora” disse Fred.
Jessica baciò sulla guancia entrambi e anche i Weasley con Moody e Tonk se ne andarono, lasciando Remus e Jessica ad aspettare il cugino della ragazza.
Jessica si sedette su una panchina e Remus fece altrettanto.
“Allora, come stai?” chiese Lupin.
“Così e tu?”
“Abbastanza bene”
“Silente ci ha raccontato tutto” disse Jessica “della profezia su Harry e Voldemort, del fatto che io sarei il vero amore di Harry. Perciò ora capisco la tua insistenza sul fatto che io stessi con Harry”
“Bè in effetti era proprio per questo” rispose Lupin.
Jessica guardò Lupin, aveva lo sguardo pieno di dolore, di sofferenza. Evidentemente anche lui aveva sofferto per la morte di Sirius, d'altronde era il suo ultimo grande amico.
“Remus..”
“Si?”
“Perché? Perché è dovuto succedere?” chiese la ragazza.
“Non lo so” rispose Lupin, tristemente.
Ancora una volta senza che riuscisse a fermarle le lacrime iniziarono e scendere lentamente.
“Jess, per favore non piangere” disse piano Remus “Cosa direbbe Sirius se ti vedesse così?”
La ragazza si asciugò il volto “Mi direbbe: Non piangere, angelo mio”
Lupin abbracciò velocemente la ragazza. “Manca a tutti” disse.
“Approposito, scusami per la gomitata che ti ho tirato l’altra volta”
Lupin sorrise e anche la ragazza “Bè non è stato il massimo della finezza”
“Mi perdoni?” chiese Jessica.
“Certo” disse Lupin.
Parlarono ancora un paio di minuti e finalmente la ragazza si senti chiamare.
“Ehi Jess!”
Jessica si voltò e sorrise, era arrivato suo cugino Teodor.
“Scusa il ritardo” disse raggiungendoli.
“Non ti preoccupare” disse Jessica.
La ragazza si alzò, come Lupin. Abbracciò velocemente il cugino, che guardava un po’ perplesso Lupin.
“Piacere, Remus Lupin” disse lui, tendendo la mano.
“Teodor Cooper”
“Teo, lui era un grande amico di mamma e papà. È stato anche mio insegnante al terzo anno e ora fa parte di un gruppo, guidato da Silente, che cerca di contrastare Voldemort” spiegò la ragazza.
“Capisco… Bene, andiamo?” disse Teodor.
“Ok” disse Jessica, si girò verso Lupin l’abbracciò velocemente.
“Ci vedremo presto” disse Lupin.
“Ci conto” rispose Jessica, avviandosi con il cugino.
Tutti avevano promesso che si sarebbero rivisti presto, tutti meno che Sirius. Un enorme tristezza ala avvolse nuovamente, non riusciva a fare a meno di pensare al padrino e non riusciva a non soffrire.
Pensandoci, mentre saliva in macchina, quello era proprio stato un anno da incubo

THE END

Ecco, bene... Finalmente è finita! Ah non ne potevo più di scrivere questa FF....
Prima di tutto vorrei ringrazie enormemente quelli che hanno commentato fin'ora..
Eh se magari vi scappa un commentino su quest'ultimo capitolo sarei contenta...

Inoltre ricordo che tutti i personaggi, luoghi, dialoghi, ovviamente tranne quelli da me inventati, sono di proprietà della m MITICA JK Rowling.

Grazie mille a tutti!
Spero vivamente che questo ultimo cap vi sia piaciuto, un mega bacione...
La vostra devotissima HermioneCH

  
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