Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: _ s a m    27/12/2009    3 recensioni
FLASH!
- Ora. Basta! - una voce profonda si annunciò dal corridoio.
Poi un impermeabile e due magnifici occhi azzurri comparvero
sotto l’arcata di quella che una volta era una porta. Veloce
come il vento Castiel si morse la punta del pollice e disegnò
sul muro un simbolo.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Flash.
Così ho deciso d'intitolare questi piccoli attacchi attacchi di scrittura. Forse perchè come dei flash vedo la storia che prende forma.. Vabbè lascio a voi giudicare.


Premessa.
Sono presenti spoiler inerenti alla quarta e quinta stagione di Supernatural
perciò, forse, alcune parti a chi non ha visto il telefilm possono apparire confuse
tanto quanto può essere intrecciata la vicenda





Image and video hosting by TinyPic,


si voltò dopo essergli passato accanto, un sorrisetto compiaciuto gli increspava le labbra.
Sistemò il risvolto della giacca prima di parlare. Il ragazzo di fronte a lui, lo guardava furente, nulla nella sua espressione intendeva che i due fossero in rapporti amichevoli.
Questo divertiva molto Zachariah.
- Ah, Dean! Verrà il giorno in cui sarai costretto a dir ‘si’ -
Dean serrò con forza la mascella, l’espressione sul suo viso era una maschera di pura ostilità.
- Mai. - sibilò a denti stretti. Zachariah rise.
Una risata agghiacciante che fece accapponare la pelle del ragazzo, che si lasciò sfuggire un breve ringhio smorzato.
- Non capirò mai la tua ostilità - fece due passi e oltrepassò Dean che non si girò ma strinse il pugno più vicino al fianco.
Zachariah accarezzò distrattamente il bordo rovinato del divano che gli arrivava all’altezza dei fianchi e ridacchiò, una risatina apatica.
- A volte.. Winchester.. - inchiodò con un’occhiata Dean - mi chiedo se tu ti sia veramente, reso conto di quale sia il tuo compito. Dì di si! - il tono si alzò, diventando un ordine.
- Mai! - anche il tono di Dean si alzò e si girò di scatto verso il suo avversario.
- Te ne pentirai Winchester. - sibilò alterato.
La risata di Dean colse di sorpresa Zachariah e il suo seguito, uomini in smocking, facilmente scambiabili per comuni guardie del corpo,
stavano alle spalle di Dean aspettando un cenno del loro superiore per qualunque azione.
- Tu.. sciocco.. pallone gonfiato - sembrava che Dean stesse scegliendo con cura gli insulti da riservargli - non farai nulla di tutto ciò, Vi servo. Vi serve il mio corpo per portare Michele al gran ballo. Cosa dirà il tuo superiore se mi ucciderai?! -
Fu il turno di Zachariah per stringere i denti ma si ricompose dopo qualche istante. Sollevò la mano destra perdendosi per qualche istante a guardare il vuoto,
il suo cervello lavorava, gli ordini erano stati chiari.
Convincere, anche con la forza, Dean Winchester a dare il suo assenso.
Un sorrisetto perfido illuminò per qualche istante l’angelo
- Lucifero non ne sarà molto contento.. - sussurrò enigmatico.
- Contento di cosa? -
Zachariah sfruttò subito la possibilità che si era aperta, e colpì.
- Dello stato in cui troverà il suo tramite.. - il tono si fece affabile, Dean si avvicinò di un passo, visibilmente irritato.
- Non osare toccare Sam.. Non osare -
Zachariah schioccò le dita e il suo sorriso si allargò. Passò un interminabile minuto, tutto sembrava essersi paralizzato, poi accadde qualcosa.
Dean si afferrò la testa e si piegò in due finendo in ginocchio.
L’urlo straziato di suo fratello gli martellava le tempie impedendogli di pensare.
- LASCIA STARE SAMMY! - urlò a pieni polmoni
- Avanti Dean, sai cosa devi fare.. dillo! - lo esortò stringendo lentamente a pugno la mano che teneva sollevata in aria.
- MAI! -
- Non ci siamo - l’urlo si fece più forte.
Staccò una mano dalla testa, sbattendola con forza per terra, in altre circostanze avrebbe resistito senza alcuna difficoltà, ma era di suo fratello che si stava parlando, era suo fratello quello che stavano torturando. Il suo tallone d’Achille..
- LASCIALO! PRENDI ME! TORTURA ME! - urlò con il poco fiato che aveva in gola.
- Anche.. - si limitò a dire Zachariah trasformando il pugno in una pistola
- Bang - esclamò come se stesse giocando.
E gli urli raddoppiarono.
Zachariah passeggiò oltrepassando di nuovo Dean, questa volta, diretto verso i suoi ‘rinforzi in extremis’ e si accomodò sulla poltrona che stava nel mezzo dei due.
Dean strisciò sul pavimento verso di lui.
- Lascia andare Sammy.. -
Zachariah si chinò lentamente, portando il suo viso una spanna più in alto rispetto al volto di Dean
- No -
- Maledetto bastardo! -
Zachariah levò una mano in rovescio, quasi a volerlo schiaffeggiare, ma non lo toccò realmente.
Il solo movimento della mano schiantò Dean contro il muro bloccandolo. Tenendo la mano sollevata Zachariah si alzò dalla poltrona e si avvicinò a Dean inchiodato al muro. Sollevò le sopracciglia in maniera eloquente
- Quindi..? - chiese con lo stesso tono della sua espressione.
Con fatica Dean voltò la testa con uno scatto laterale in segno di diniego e l’angelo di fronte a lui ringhiò per la frustrazione.
- Ora. Basta! - una voce profonda si annunciò dal corridoio. Poi un impermeabile e due magnifici occhi azzurri comparvero sotto l’arcata di quella che una volta era una porta.
Veloce come il vento che soffia sulle praterie, Castiel si morse la punta del pollice e disegnò sul muro un simbolo.
- Cas.. - il sussurrò di Dean si spense quando una luce irradiò la stanza spegnendo ogni suono e avvolgendo tutto nella sua purezza bianca.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: _ s a m