Dove sei?
Sam controllò nuovamente il display del suo cellulare.
Niente.
Andiamo..
- Ragazzo, se fissi un altro po’ quel telefono finirai per scioglierlo! - Sam alzò gli occhi al suono della voce del vecchio di fronte a lui in sedia a rotelle.
Con un gesto che tentava di ostentare tutta la normalità possibile, Bobby spinse la sua ‘carriola’ più vicina
al divanetto logoro, dov’era seduto il ragazzo, urtando, inavvertitamente, una delle pile di libri che si ergeva come stalagmiti dal pavimento. L’imprecazione del vecchio cacciatore fu coperta dal sospiro assente di Sam.
- Lo so ma è via da troppo tempo.. Ho un brutto presentimento Bobby.. - si scusò Sam cliccando nuovamente un tasto per accendere lo schermetto,
sempre vuoto, del telefonino, stretto nella presa spezza ossa delle sue dita.
- Dov’è andato precisamente? -
- Fantasmi. Roba ordinaria. - fu la breve risposta di Sam.
Ricordava perfettamente il giorno prima, quando Dean gli aveva chiesto di prendere il comando dell’auto, una Chevrolet Impala del ’67 rimessa nuovo da lui stesso, per seguire quel caso di fantasmi.
- Sarà una bazzecola Sammy. Vedrai, sarò di ritorno prima che faccia sera, tu va da Bobby intanto. Ti raggiungo lì. -
Erano state le sue parole, ieri. Sam controllò per l’ennesima volta il display prima di lasciarsi andare contro il divano per la frustrazione.
- Sta calmo ragazzo, conoscendo Dean dopo il successo della caccia sarà andato in qualche locale a sbronzarsi.. e Dio solo sa in che stato è ridotto - Bobby scoppiò in una breve risata
seguita da Sam che cerco di scrollarsi di dosso l’ansia. Di slancio si alzò dal divano tamburellando con le dita sul retro del telefono.
- Forse dovrei chiamarlo! -
- Sam.. - il tono di Bobby si fece confortante, come quello di un padre ad un figlio che piange. - Dean sta bene - disse con fermezza.
Ma Sam sapeva che nemmeno lui ne poteva essere sicuro. Si appoggiò alla finestra, guardando il grande spiazzo con le macchine, alcune persino rubate, ma in realtà il suo sguardo era lontano.
Sta bene..
Pensò socchiudendo leggermente gli occhi, verdi, come suo fratello, con un taglio che Dean aveva sempre definito ‘da cucciolo’, alla luce del primo sole pomeridiano.
- Esco -
mormorò voltandosi e posando lo sguardo sul cappellino di Bobby.
- Fa attenzione ragazzo.-