INIZIO DEL VERO SCONTRO
Mortis storce la testa verso sinistra abbozzando un
sorriso, intonando una canzoncina “Povera stellina la morte si avvicina…”.
Hinata lo guardò da sotto la maschera con una strana luce negli occhi, Naruto
ancora non era tornato e chissà dove lo aveva sbattuto se gli aveva fatto del
male lo avrebbe ucciso anche se fosse stata l’unica cosa che avesse fatto.
“Come ti sei permesso?” disse con tono freddo verso
Mortis “Lo fatto perché ti distoglieva dal tuo lavoro combattere contro di
me…devi dimenticarlo occhi bianchi ti ha fatto soffrire..”-“E tu cosa ne
sai?”-“Forse più di quanto credi”; si scagliò contro di lei alzando la sua
Katana per colpirle le gambe, lei prontamente saltò sferrando un calcio che
Mortis riuscì a evitare.
L’avversario di Hinata lanciò tantissimo kunai che
lei evitò ancora fluttuando in aria evitandoli tutti, solo uno gli sfioro la
maschera lacerandola vicino alla guancia.
“Perché non mi mostri il tuo bellissimo visino?”
disse mentre sferrò una palla di fuoco e Hinata la spense attivando il suo
fedelissimo drago d’acqua “Perché mostrarti l’ultimo viso che vedrai?”-“Sicura
di te eh occhi bianchi? Mi piacevi quando eri una stupida ragazzina vulnerabile
con il tuo stupido stile e la tua abilità innata sai?” disse mandandole un
colpo talmente forte e Hinata cadde rovinosamente al suolo.
Aveva creato un solco nella terra molto profondo e
emerse poco dopo con la maschera rotta per metà dove si intravedeva il suo
occhio sinistro bianco come la neve, ancora non aveva attivato la sua abilità,
decise di togliersi definitivamente la maschera, rivelando al mondo chi era
veramente: Hinata Hyuga di Konoha.
“Va bene in questo modo?” disse mettendo le mani
davanti a lei urlando “BYAKUGAN!” lo guardò dal alto in basso, solita forza di
un tempo e possedeva un chacra semplicemente troppo forte per lei. “Così la
piccola mi piace finalmente mi scontro con quella stupida tecnica che mi ha
rovinato il viso…” e incominciò a muoversi verso di lei con passo felpato.
Hinata si mise in posizione di attacco, senza
nascondere il suo stile e con la mano sinistra tirò fuori da una tasca il suo copri fronte della foglia legandoselo
alla gamba sentendo la forza che emanava, lo faceva sempre quando doveva
battersi con una persona più forte di lei, si concentrò sulla figura di Mortis
che la squadrava da capo a piedi e diceva “Mia cara sei così giovane…così
attraente…così priva di esperienza che mi dispiace ucciderti..” alzò la Katana
verso il cielo e si avvicinò a lei dicendo “Lame oscure!”, conosceva quella
tecnica l’aveva usata anche la prima volta che si erano scontrati e lei urlò
“Rotazione suprema!” incominciò a girare su se stessa e una grandissima
barriera di chacra si formò intorno a lei, Mortis incominciò ad attaccare senza
sosta per poterla colpire dopo che aveva finito le scorte di energia e anche
qui Hinata sorrise, ringraziando gli allenamenti fatti con Imadori dicendo “Sai
mio caro…io non credo mai in me stessa e non ho l’esperienza che hai tu ma…il
mio allievo mi ha insegnato quello che fa lui con la sua straordinaria
abilità…la mia non sarà MAI come la sua, ma ti posso dire che ti sorprenderà
sapere che conosco una tecnica nuova…ROTAZIONE SUPRESA ESPANSIONE MASSIMA!”, la
barriera aumentò di volume e intorno a questa comparve un drago che ruggì
ferocemente, Mortis fu costretto a indietreggiare.
Hinata, vedendo ciò decise di attaccarlo impastando
la sua mano di chacra, Mortis non possedeva punti deboli e per questo lo doveva
colpire alla cieca cosa che non le piaceva affatto.
Forse abbassò la guardia in quel momento, in ogni
caso sentì una fitta nella spalla si girò vedendo che aveva una lama
conficcata, si girò e con gli occhi sgranati e vide Mortis che sorrideva e
premeva con la sua Katana la spalla della ragazza “Troppo sicura di te…occhi
bianchi…”, Hinata decise che doveva liberarsi e per questo con una forza
disperata cerco di scappare, sentì che la Katana si tolse dalla sua spalla con
violenza sporcando il terreno del suo sangue e urlando di dolore.
“Ah senti che dolce melodia il tuo urlo di dolore…mi
fai rinascere” disse estasiato come una persona drogata.
Hinata respirava con affanno tenendosi la spalla dolorante, cercò di
guarirsi come meglio poteva anche perché stava perdendo molto sangue, Mortis si
avvicinava con una faccia semplicemente sognante e con gli occhi persi nel vuoto in
modo pieno di sangue e violenza che lei odiava.
Doveva reagire, Mortis l’aveva attaccata
pesantemente e l’aveva persino ingannata cosa che risvegliò in lei
l’insicurezza di una volta, forse molte volte quest’ultima era stata la sua
arma vincente aiutandola a dare il meglio di sé Hinata ancora non lo aveva
capito e voleva fare di tutto pur di essere una persona sicura. Alzò lo sguardo
e cerco di attaccarlo e sta volta lo avrebbe fatto a tutti i costi; corse verso
di lui con una mano tesa. Mortis prontamente la schivò ma forse, come aveva
fatto lei prima, l’aveva sottovalutato per cui riuscì a colpirlo sul torace.
Sentì i muscoli di Mortis contrarsi all’impatto e sentì un gemito di dolore
soffocato dall’avversario si distacco da lui vedendo che si teneva il torace
con una mano tenendo la mano destra al manico della sua Katana. “Hai osato come
quella volta? Io ti ucciderò per quello che hai fatto..” disse Mortis con voce calma e scomparve. Non
lo vedeva più e si girò in modo frenetico per cercarlo, e non riusciva a
trovarlo, finché fu colpita con un pugno e fu sbattuta su un muro e questo
accadde per un sacco di tempo. Hinata non riusciva a reagire e era stanca;
troppo stanca come se Mortis le avesse tolto tutto il chacra che aveva in
corpo. “Occhi bianchi…cosa succede sei troppo debole?”.
Hinata sentì quelle parole e pensò, a tutte quelle
notti insonni, senza soste dopo ore e ore di allenamenti per diventare più
forte. Il suo viaggio doveva essere uno stimolo per farla diventare quel Ninja
forte e spietato che non era riuscita a diventare a Konoha. Veniva considerata
in tutto il villaggio dei 6 fiumi la più forte, eppure non bastava. Sentiva le
sue ossa gemere sotto i colpi spietati di Mortis sicuramente, le costole
dovevano essersi rotte visto che sentiva un male allucinante sul torace. Non
voleva nemmeno reagire e si chiese il perché: forse perché Naruto non era
tornato…forse perché tutto quello che aveva costruito con sacrificio e
dedizione era crollato come quando arriva un uragano, non chiede a nessuno se
deve spazzare via qualcosa lo fa e basta ma infondo è la sua natura. Sentì le
forze abbandonarla e ogni minuto che passava sentiva che qualcosa si rompeva
dentro di lei.
Si accorse solo in quel momento che aveva bisogno di
più tempo e se lui non fosse arrivato così presto forse lo avrebbe sconfitto
anche con le informazioni che Teztu e Shizune era riusciti a trovare se fossero
tornati in tempo. Incominciò a salutare mentalmente tutti coloro che conosceva:
i suoi nuovi e vecchi amici, i suoi maestri, i suoi allievi, Naruto anche suo
padre….la morte infondo era una cosa piacevole in quel momento non provava
dolore.
Finché non sentì qualcuno urlare “Tecnica dell’acqua:
Foro acquatico della morte!”, aprì leggermente gli occhi e vide che un foro d’acqua
si stava creando intorno a lei e a Mortis che la lasciò cercando di scappare,
si sentì cadere nel vuoto dopo che un'altra persona dalla voce melodiosa urlò “Tecnica
dell’oracolo oscuro: Mani oscure…” qualcuno la prese delicatamente nelle spalle
e la riportò sulla terra ferma con incredibile facilità sentì persone che la
chiamavano “Hinata-sensei…Hinata-sensei….” Infine una voce dura, fredda e bassa
urlò “Tecnica del fulmine: Saette dei 6 spiriti!”, rumori di elettricità si
sparsero per tutta la radura. Svenne.
Calore, sentiva calore. Una mano era posata su di lei e molto probabilmente
la guariva e spalancò gli occhi con uno
scattò, vedendo il viso di Imadori stanco e provato che le guariva una ferita appunto,
sussurrò “Ma cosa ci fate qui?”-“Non si agiti, sensei, per adesso quell’uomo
non si vede più siamo venuti qui a aiutarla..” rispose Yakumo tenendole la
testa “Ma io..” proseguì Hinata “Vi avevo chiesto di andarvene e lasciarmi da sola
a combattere contro…Mortis…perché siete qui?”-“Io non lascerei mai sola la mia
Sensei e anche i miei compagni…” rispose
una voce dietro di loro.
Mise una mano su quella di Imadori spostandola e
disse “Basta così, Imadori ora va meglio…”, lui la ritrasse dolcemente. Si
rialzò, vedendo i suoi allievi in cerchio intorno a lei che la guardavano con
occhi impauriti ma gioiosi nel vedere che la loro maestra fosse viva.
“Mi
avete disubbidito…lo sapete perché
io…”-“Perché ha
paura di perderci ma anche noi c’e l’abbiamo..quindi mia
cara sensei noi non
saremmo mai scappati sapendo che era in pericolo..” disse Harima.
Non le
avrebbe mai detto che le voleva bene e distogliendo lo sguardo lo
abbracciò
come poteva fare una madre con suo figlio cullandolo e piangendo
dicendo “Siete
degli stupidi..ma vi voglio troppo bene..” se fosse stato un
momento normale
quel gesto sarebbe stato il più affettuoso del mondo, al
abbraccio si unirono
anche Yakumo e Imadori. Tutto sarebbe stato perfetto…. Un boato
di un qualcosa
che esplode li fece trasalire e videro Mortis con una grande ferita sul
fianco
che se la teneva e disse “Voi..voi esseri…”
incrociò le mani urlando “Arte
dellaa terra: Liane spinose..” Intorno a Hinata si svilupparono
dei rovi che
presero i suoi allievi e li avvolsero sentì che urlavano di
dolore e lei stessa
urlò verso Mortis “NO PIETA’ LORO NON CENTRANO E CON
ME CHE TI DEVI BATTERE…”-“Pietà
occhi bianchi? No loro moriranno e guarda che piccola sorpresina ho per
te…”
disse muovendo la testa di lato.
Hinata spalancò gli occhi e vide Naruto appeso per i
polsi da una corda e sotto di lui c’era il vuoto più profondo che lei avesse
visto e sentì “Quell’illusione me la insegnò mio padre e sai dove porta? Diritto
al regno dei morti…ahaha!” rise di gusto.
Hinata si girò intorno vedendo i suoi allievi che
urlavano di dolore che cercavano di liberarsi come meglio potevano, mordendo, raspando
e Naruto che rischiava di cadere e chiese “Come hai fatto a trovarlo?”-“Non
sono affari tuoi…”. Non ci vide più dalla rabbia e disse “Lo hai voluto tu
Mortis tu mi seguirai nella tomba…non dovevi colpire i miei cari adesso vedrai
cosa significa battersi contro di me…”-“Pensi di farmi paura?” rispose Mortis
guardandola come un pazzo. Incrociò le mani intorno a lei e disse “Livello
settimo…BYAKUGAN DEL DESTINO!” introno a lei si creò un strana luce nera e
bianca e i suoi occhi formano un segno simile a quello dello Yang e dello Yin,
Mortis disse “Impressionante..”-“Ora mi hai fatto arrabbiare…” e corse verso di
lui….
Hiashi Hyuga cammina e andava verso il palazzo del Hockage,
c’era trambusto a quanto pare quella Ninja del villaggio dei 6 fiumi aveva
incominciato la battaglia contro quell’assassino e squadre di Ninja erano in
allerta e setacciavano la città. In men che non si dica arrivò al palazzo dove
la furibonda Tsunade cammina su e giù per la stanza, entrò senza bussare dicendo “Hai chiamato
Hockage?” gli occhi nocciola di Tsunade si voltarono verso di lui dicendo “Non
ho molta simpatia per te Hiashi e se Hinata se ne è andata io credo che si a
anche colpa tua ma, guarda quel simbolo ti dice niente?” e indicò la finestra.
Hiashi
non poteva credere a quello che vedeva, quel
simbolo….”N-non p-può e-essere…” disse
balbettando “Che cos’è?”-“Il Byakugan a
livello sette…io credevo che fosse una leggenda come è
possibile?”-“Io credo
che uno Hyuga stia combattendo in questo momento?” disse Tsunade
senza ricevere
una risposta: Hiashi non c’era più.
Hiashi si precipitò fuori dalla stanza doveva vedere…non
poteva credere in quello che vedeva, ma una parte di lui sapeva che quello che
stava accadendo era vero. La profezia del capostipite perfetto si era avverata…
Ok ho trovato un ritaglio di tempo e ho aggiornato!!!
Cosa sarà il capostipite perfetto?? Adesso scappo!! Buon Natale e Felice anno
nuovo e infine fatemi sapere! Ringrazio chi legge e chi ha messo la mia storia
tra i preferiti e le seguite…Kiss Hina93