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Autore: Hina93    27/12/2009    1 recensioni
La mia prima vera storia allora vi chiede di recensire in tanti e di darmi consigli di tutti i tipi. Era seduta sul letto sola e piangeva era stato così crudele e ancora le parole riecheggiavano nella sua mente “No Hinata, io non ti amo e poi adesso mi sto mettendo con Sakura quindi fattene una ragione, per me rimani solo un amica”. Non sapeva nemmeno se era scoppiata in lacrime davanti a lui, si ricordava solo di essere scappata via semplicemente.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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INIZIO DEL VERO SCONTRO

 

Mortis storce la testa verso sinistra abbozzando un sorriso, intonando una canzoncina “Povera stellina la morte si avvicina…”. Hinata lo guardò da sotto la maschera con una strana luce negli occhi, Naruto ancora non era tornato e chissà dove lo aveva sbattuto se gli aveva fatto del male lo avrebbe ucciso anche se fosse stata l’unica cosa che avesse fatto.

“Come ti sei permesso?” disse con tono freddo verso Mortis “Lo fatto perché ti distoglieva dal tuo lavoro combattere contro di me…devi dimenticarlo occhi bianchi ti ha fatto soffrire..”-“E tu cosa ne sai?”-“Forse più di quanto credi”; si scagliò contro di lei alzando la sua Katana per colpirle le gambe, lei prontamente saltò sferrando un calcio che Mortis riuscì a evitare.

L’avversario di Hinata lanciò tantissimo kunai che lei evitò ancora fluttuando in aria evitandoli tutti, solo uno gli sfioro la maschera lacerandola vicino alla guancia.

“Perché non mi mostri il tuo bellissimo visino?” disse mentre sferrò una palla di fuoco e Hinata la spense attivando il suo fedelissimo drago d’acqua “Perché mostrarti l’ultimo viso che vedrai?”-“Sicura di te eh occhi bianchi? Mi piacevi quando eri una stupida ragazzina vulnerabile con il tuo stupido stile e la tua abilità innata sai?” disse mandandole un colpo talmente forte e Hinata cadde rovinosamente al suolo.

Aveva creato un solco nella terra molto profondo e emerse poco dopo con la maschera rotta per metà dove si intravedeva il suo occhio sinistro bianco come la neve, ancora non aveva attivato la sua abilità, decise di togliersi definitivamente la maschera, rivelando al mondo chi era veramente: Hinata Hyuga di Konoha.

“Va bene in questo modo?” disse mettendo le mani davanti a lei urlando “BYAKUGAN!” lo guardò dal alto in basso, solita forza di un tempo e possedeva un chacra semplicemente troppo forte per lei. “Così la piccola mi piace finalmente mi scontro con quella stupida tecnica che mi ha rovinato il viso…” e incominciò a muoversi verso di lei con passo felpato.

Hinata si mise in posizione di attacco, senza nascondere il suo stile e con la mano sinistra tirò fuori da una tasca  il suo copri fronte della foglia legandoselo alla gamba sentendo la forza che emanava, lo faceva sempre quando doveva battersi con una persona più forte di lei, si concentrò sulla figura di Mortis che la squadrava da capo a piedi e diceva “Mia cara sei così giovane…così attraente…così priva di esperienza che mi dispiace ucciderti..” alzò la Katana verso il cielo e si avvicinò a lei dicendo “Lame oscure!”, conosceva quella tecnica l’aveva usata anche la prima volta che si erano scontrati e lei urlò “Rotazione suprema!” incominciò a girare su se stessa e una grandissima barriera di chacra si formò intorno a lei, Mortis incominciò ad attaccare senza sosta per poterla colpire dopo che aveva finito le scorte di energia e anche qui Hinata sorrise, ringraziando gli allenamenti fatti con Imadori dicendo “Sai mio caro…io non credo mai in me stessa e non ho l’esperienza che hai tu ma…il mio allievo mi ha insegnato quello che fa lui con la sua straordinaria abilità…la mia non sarà MAI come la sua, ma ti posso dire che ti sorprenderà sapere che conosco una tecnica nuova…ROTAZIONE SUPRESA ESPANSIONE MASSIMA!”, la barriera aumentò di volume e intorno a questa comparve un drago che ruggì ferocemente, Mortis fu costretto a indietreggiare.

Hinata, vedendo ciò decise di attaccarlo impastando la sua mano di chacra, Mortis non possedeva punti deboli e per questo lo doveva colpire alla cieca cosa che non le piaceva affatto.

Forse abbassò la guardia in quel momento, in ogni caso sentì una fitta nella spalla si girò vedendo che aveva una lama conficcata, si girò e con gli occhi sgranati e vide Mortis che sorrideva e premeva con la sua Katana la spalla della ragazza “Troppo sicura di te…occhi bianchi…”, Hinata decise che doveva liberarsi e per questo con una forza disperata cerco di scappare, sentì che la Katana si tolse dalla sua spalla con violenza sporcando il terreno del suo sangue e urlando di dolore.

“Ah senti che dolce melodia il tuo urlo di dolore…mi fai rinascere” disse estasiato come una persona drogata.

Hinata respirava con affanno  tenendosi la spalla dolorante, cercò di guarirsi come meglio poteva anche perché stava perdendo molto sangue, Mortis si avvicinava con una faccia semplicemente  sognante e con gli occhi persi nel vuoto in modo pieno di sangue e violenza che lei odiava.

Doveva reagire, Mortis l’aveva attaccata pesantemente e l’aveva persino ingannata cosa che risvegliò in lei l’insicurezza di una volta, forse molte volte quest’ultima era stata la sua arma vincente aiutandola a dare il meglio di sé Hinata ancora non lo aveva capito e voleva fare di tutto pur di essere una persona sicura. Alzò lo sguardo e cerco di attaccarlo e sta volta lo avrebbe fatto a tutti i costi; corse verso di lui con una mano tesa. Mortis prontamente la schivò ma forse, come aveva fatto lei prima, l’aveva sottovalutato per cui riuscì a colpirlo sul torace. Sentì i muscoli di Mortis contrarsi all’impatto e sentì un gemito di dolore soffocato dall’avversario si distacco da lui vedendo che si teneva il torace con una mano tenendo la mano destra al manico della sua Katana. “Hai osato come quella volta? Io ti ucciderò per quello che hai fatto..”  disse Mortis con voce calma e scomparve. Non lo vedeva più e si girò in modo frenetico per cercarlo, e non riusciva a trovarlo, finché fu colpita con un pugno e fu sbattuta su un muro e questo accadde per un sacco di tempo. Hinata non riusciva a reagire e era stanca; troppo stanca come se Mortis le avesse tolto tutto il chacra che aveva in corpo. “Occhi bianchi…cosa succede sei troppo debole?”.

Hinata sentì quelle parole e pensò, a tutte quelle notti insonni, senza soste dopo ore e ore di allenamenti per diventare più forte. Il suo viaggio doveva essere uno stimolo per farla diventare quel Ninja forte e spietato che non era riuscita a diventare a Konoha. Veniva considerata in tutto il villaggio dei 6 fiumi la più forte, eppure non bastava. Sentiva le sue ossa gemere sotto i colpi spietati di Mortis sicuramente, le costole dovevano essersi rotte visto che sentiva un male allucinante sul torace. Non voleva nemmeno reagire e si chiese il perché: forse perché Naruto non era tornato…forse perché tutto quello che aveva costruito con sacrificio e dedizione era crollato come quando arriva un uragano, non chiede a nessuno se deve spazzare via qualcosa lo fa e basta ma infondo è la sua natura. Sentì le forze abbandonarla e ogni minuto che passava sentiva che qualcosa si rompeva dentro di lei.

Si accorse solo in quel momento che aveva bisogno di più tempo e se lui non fosse arrivato così presto forse lo avrebbe sconfitto anche con le informazioni che Teztu e Shizune era riusciti a trovare se fossero tornati in tempo. Incominciò a salutare mentalmente tutti coloro che conosceva: i suoi nuovi e vecchi amici, i suoi maestri, i suoi allievi, Naruto anche suo padre….la morte infondo era una cosa piacevole in quel momento non provava dolore.

Finché non sentì qualcuno urlare “Tecnica dell’acqua: Foro acquatico della morte!”, aprì leggermente gli occhi e vide che un foro d’acqua si stava creando intorno a lei e a Mortis che la lasciò cercando di scappare, si sentì cadere nel vuoto dopo che un'altra persona dalla voce melodiosa urlò “Tecnica dell’oracolo oscuro: Mani oscure…” qualcuno la prese delicatamente nelle spalle e la riportò sulla terra ferma con incredibile facilità sentì persone che la chiamavano “Hinata-sensei…Hinata-sensei….” Infine una voce dura, fredda e bassa urlò “Tecnica del fulmine: Saette dei 6 spiriti!”, rumori di elettricità si sparsero per tutta la radura. Svenne.

 

Calore, sentiva calore.  Una mano era posata su di lei e molto probabilmente  la guariva e spalancò gli occhi con uno scattò, vedendo il viso di Imadori stanco e provato che le guariva una ferita appunto, sussurrò “Ma cosa ci fate qui?”-“Non si agiti, sensei, per adesso quell’uomo non si vede più siamo venuti qui a aiutarla..” rispose Yakumo tenendole la testa “Ma io..” proseguì Hinata “Vi avevo chiesto di andarvene e lasciarmi da sola a combattere contro…Mortis…perché siete qui?”-“Io non lascerei mai sola la mia Sensei  e anche i miei compagni…” rispose una voce dietro di loro.

Mise una mano su quella di Imadori spostandola e disse “Basta così, Imadori ora va meglio…”, lui la ritrasse dolcemente. Si rialzò, vedendo i suoi allievi in cerchio intorno a lei che la guardavano con occhi impauriti ma gioiosi nel vedere che la loro maestra fosse viva.

“Mi avete disubbidito…lo sapete perché io…”-“Perché ha paura di perderci ma anche noi c’e l’abbiamo..quindi mia cara sensei noi non saremmo mai scappati sapendo che era in pericolo..” disse Harima. Non le avrebbe mai detto che le voleva bene e distogliendo lo sguardo lo abbracciò come poteva fare una madre con suo figlio cullandolo e piangendo dicendo “Siete degli stupidi..ma vi voglio troppo bene..” se fosse stato un momento normale quel gesto sarebbe stato il più affettuoso del mondo, al abbraccio si unirono anche Yakumo e Imadori. Tutto sarebbe stato perfetto…. Un boato di un qualcosa che esplode li fece trasalire e videro Mortis con una grande ferita sul fianco che se la teneva e disse “Voi..voi esseri…” incrociò le mani urlando “Arte dellaa terra: Liane spinose..” Intorno a Hinata si svilupparono dei rovi che presero i suoi allievi e li avvolsero sentì che urlavano di dolore e lei stessa urlò verso Mortis “NO PIETA’ LORO NON CENTRANO E CON ME CHE TI DEVI BATTERE…”-“Pietà occhi bianchi? No loro moriranno e guarda che piccola sorpresina ho per te…” disse muovendo la testa di lato.

Hinata spalancò gli occhi e vide Naruto appeso per i polsi da una corda e sotto di lui c’era il vuoto più profondo che lei avesse visto e sentì “Quell’illusione me la insegnò mio padre e sai dove porta? Diritto al regno dei morti…ahaha!” rise di gusto.

Hinata si girò intorno vedendo i suoi allievi che urlavano di dolore che cercavano di liberarsi come meglio potevano, mordendo, raspando e Naruto che rischiava di cadere e chiese “Come hai fatto a trovarlo?”-“Non sono affari tuoi…”. Non ci vide più dalla rabbia e disse “Lo hai voluto tu Mortis tu mi seguirai nella tomba…non dovevi colpire i miei cari adesso vedrai cosa significa battersi contro di me…”-“Pensi di farmi paura?” rispose Mortis guardandola come un pazzo. Incrociò le mani intorno a lei e disse “Livello settimo…BYAKUGAN DEL DESTINO!” introno a lei si creò un strana luce nera e bianca e i suoi occhi formano un segno simile a quello dello Yang e dello Yin, Mortis disse “Impressionante..”-“Ora mi hai fatto arrabbiare…” e corse verso di lui….

 

Hiashi Hyuga cammina e andava verso il palazzo del Hockage, c’era trambusto a quanto pare quella Ninja del villaggio dei 6 fiumi aveva incominciato la battaglia contro quell’assassino e squadre di Ninja erano in allerta e setacciavano la città. In men che non si dica arrivò al palazzo dove la furibonda Tsunade cammina su e giù per la stanza,  entrò senza bussare dicendo “Hai chiamato Hockage?” gli occhi nocciola di Tsunade si voltarono verso di lui dicendo “Non ho molta simpatia per te Hiashi e se Hinata se ne è andata io credo che si a anche colpa tua ma, guarda quel simbolo ti dice niente?” e indicò la finestra.

Hiashi non poteva credere a quello che vedeva, quel simbolo….”N-non p-può e-essere…” disse balbettando “Che cos’è?”-“Il Byakugan a livello sette…io credevo che fosse una leggenda come è possibile?”-“Io credo che uno Hyuga stia combattendo in questo momento?” disse Tsunade senza ricevere una risposta: Hiashi non c’era più.

Hiashi si precipitò fuori dalla stanza doveva vedere…non poteva credere in quello che vedeva, ma una parte di lui sapeva che quello che stava accadendo era vero. La profezia del capostipite perfetto si era avverata…

 

Ok ho trovato un ritaglio di tempo e ho aggiornato!!! Cosa sarà il capostipite perfetto?? Adesso scappo!! Buon Natale e Felice anno nuovo e infine fatemi sapere! Ringrazio chi legge e chi ha messo la mia storia tra i preferiti e le seguite…Kiss Hina93   

  
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