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Autore: swan87    27/12/2009    2 recensioni
Bella è obbligata a seguire le lezioni di educazione fisica, ma tutti i Cullen no, ve ne siete mai accorti? Beh, le motivazioni sono ovvie, ma vediamo cosa potrebbe succedere se Edward fosse obbligato a seguire la lezione in palestra....Buona lettura!E non di menticatevi di lasciare un commento!!Ciaoooo
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piano d'azione

Ecco il terzo capitolo! Ringrazio tutti quelli che hanno segnato la storia fra le loro preferite e soprattutto Mine, Kumiko_Chan_ e Simona_Cullen che mi hanno lasciato una recensione!!!Grazieeeee!!Vedo dalla statistiche che state gradendo molto le avventure dei Cullen in palestra quindi spero che questo terzo capitolo non vi deluda...Buona lettura!!!E continuate a dirmi cosa ne pensate miraccomando!!


Capitolo 3 

Ci misero un paio di secondi per assimilare la mia proposta. Ci guardavamo ancora tutti negli occhi e potevo chiaramente sentire i loro pensieri confusi sovrapporsi gli uni agli altri in un turbine di proposte e valutazioni della cosa. Sentivo anche Alice concentrarsi per visualizzare la scena. Si premeva un dito minuscolo sulla tempia e chiudeva gli occhi, gli angoli della bocca erano già voltati in su e nascondevano un sorrisetto. Vedevo anche io la scena di rimando: in palestra, io che fingevo dolore e mi tenevo con le mani la gamba destra. Tutt’attorno a me i miei compagni di scuola e Bella che mi assisteva.

Fu Emmett a parlare per primo. “ Ed, hai mai considerato l’idea di frequentare educazione fisica senza ricorrere a questi sotterfugi?”

“Sì, ci ho pensato, ma non credo che avrei la volontà di resistere. Non ho il tuo stesso spirito di competizione” mi voltai e gli sorrisi. Mio fratello pensava sempre alle soluzioni più pratiche e semplici da attuare. Per lui la soluzione migliore si trovava sempre in quella più facile ed attuabile. Era anche per questo che gli volevo così bene.

Jasper rifletteva ancora sulla mia proposta, lo sentivo valutare se avesse potuto infondermi una sensazione di dolore, in modo da far risultare più credibile la cosa.

“ Certo che ci riuscirai, io l’ho visto e so che tutto andrà bene!” Alice si rivolse a lui e il suo compagno iniziò a rilassarsi.

“ A me sembra una grandissima stupidaggine” mi sembrava strano che Rose non avesse ancora parlato. Non si era smentita neppure stavolta, i suoi commenti negativi non mancavano mai. Nessuno parve dare peso alla sua affermazione. Lei per tutta risposta si mise una mano nei capelli per riavviarsi la chioma già perfetta e ritornò ai suoi frivoli pensieri ignorandoci del tutto.

La ignorai a mia volta e mi preparai ad agire assieme ai miei tre fratelli che si erano dimostrati solidali con me.

“ Bene, il piano è questo. All’ultima ora in palestra ci sarà pallavolo, come ha previsto Alice, giusto?”

“ Giusto!” mi confermò lei.

“ Quando la partita inizierà, più o meno a metà del primo set, fingerò di scivolare per recuperare una palla. Riesco già a leggere la mente di Garvin ed ha intenzione di comunicare agli altri studenti che oggi giocherò anche io. Vuole spingerli a battere e indirizzare tutti i palloni possibili su di me. Devo agire al più presto per non rischiare di combinare qualche guaio.” Dissi tutto d’un fiato con il respiro accelerato e la speranza che il piano riuscisse alla perfezione. Doveva riuscire!

“ Chissà come potrebbe reagire la signora Garvin se si vedesse arrivare un pallone da pallavolo nel bel mezzo del salotto, passando direttamente per un muro portante!” esordì Jasper.

“ E il bello è che abita a parecchi chilometri da qui, vorrei vedere la sua faccia!” ridacchiammo tutti a questo nostro piccolo scambio di battute e proseguimmo.

“ Edward, sai forse è meglio modificare il tuo piano” mi interruppe Emmett all’improvviso.

Lessi subito il perché del suo ripensamento e mi trovai concorde con lui. “ Sì, hai ragione. Forse una caviglia sarebbe meglio…”

“ Sai, sto passando molto tempo con gli umani ultimamente e da quello che ho potuto capire il football è molto pericoloso per loro. Sono così friabili! Basta una bottarella e crack! Si rompono come legnetti. Di solito braccia e caviglie vanno per la maggiore. E soffrono parecchio, credo che sia lo stesso dolore che potremmo provare noi se ci dovessero strappare un braccio.”

Un piccolo brivido ci oltrepassò tutti. Eravamo capaci di ricomporci, ma a nessuno sarebbe piaciuto essere smembrato. Nonostante fossimo creature immortali e praticamente immuni a qualsiasi catastrofe, avevamo una percezione del dolore, seppur diversa da quella degli umani.

“ Ok, allora Alice tieni d’occhio la situazione e avverti Bella di fingere preoccupazione. Sarà un’ impresa per lei, è veramente una pessima attrice. Sono curioso di vedere come reagirà, di certo si aspetta qualcosa, ma non credo sospetti che io possa fingere una frattura” terminai la frase con un ghigno divertito.

“Bene, vado subito! Io e Jasper ti guarderemo dalla finestra! Forza fratellino, riusciremo a cavarcela anche questa volta…” si alzò e volò via in un soffio con i libri tra le braccia.

“Dimmi cosa provi” mi disse Jasper.

Subito una strana sensazione si diffuse nel mio corpo era come se non mi sentissi più le gambe e le braccia, mi sentivo incompleto ed estremamente a disagio. Sentivo anche un dolore partire dallo stomaco. La sensazione non era la stessa di “pancia brontolante” che sentivo in Bella quando era affamata, corrispondeva più che altro, ad un profondo disagio interiore che mi causava un senso di nausea. La bocca mi si asciugò e credetti di sentirmi male.

“ Oh cavolo… Jasper ma è una cosa molto fastidiosa, è come se mi ritrovassi senza gli arti. Funzionerà di sicuro perché mi ha lasciato veramente inquieto. Anche lo stomaco ne ha risentito, non so come tu abbia fatto, ma posso dirti che è davvero efficace.”

“Bene, vuol dire che funziona. Sembra un po’ il dono di Alec, ma applicato al fisico e non alle percezioni sensoriali. L’ho usato in maniera blanda, ma scommetto che potrebbe avere effetti molto spiacevoli se utilizzato con la massima forza.”

Rosalie si alzò e se ne andò con i suoi libri senza dire una parola. Emmett si affrettò a seguirla per andare a lezione e nell’alzarsi si voltò e mi disse “ In bocca al lupo Ed, io sarò fuori a fare allenamento di football, ascolterò da lontano quello che succederà. Ah ah non vedo l’ora.” E si allontanò sorridendo e pensando alla mia frattura.

“Bene Jazz, ci vediamo dopo!” mi alzai e mi diressi verso la lezione di scienze. Oggi il professore avrebbe consegnato un compito in classe a sorpresa , ma la cosa non mi preoccupava. Pensavo a come fingere la frattura senza sembrare troppo teatrale e, soprattutto,  a come evitare che il professore mi toccasse. Chiamai Carlisle e gli spiegai in fretta la situazione. Mi assicurò che sarebbe arrivato in tempo per assistermi . Si sarebbe inventato una qualsiasi scusa per giustificare la sua presenza. Io gli suggerii che avrebbe potuto inventarsi di venire a controllare che i soldi della sua donazione venissero spesi bene e lui la giudicò una buona idea.

Appena mi sedetti alla lezione di scienze il professore consegnò un elementare questionario di anatomia. Avevo già studiato medicina varie volte e le domande mi parvero estremamente semplici e fattibili. Dopo aver terminato in meno di un minuto, passai il resto dell’ora a riflettere sul mio piano per sviare il professor Garvin. Il poverino che era tanto convinto di avermi incastrato una volta per tutte si sarebbe ritrovato a dover fare i conti con una banda di diabolici fratelli vampiri.

  
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