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Autore: kianeko    25/06/2003    2 recensioni
La vera felicità stà nelle cose semplici, ma spesso lo si capisce solo quando è troppo tardi!!! Non ci ho messo i nomi xché non mi andava di modificarla, visto che è nata così!!!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia è ambientata in Giappone poco prima che Mark parta per l'Italia, la ragazza è italiana e si trova lì per uno scambio culturale, lì conosce il bomber nipponico diventando sua amica.


- Ti devo parlare, vieni con me -.
Lei lo seguì in silenzio.
- Ho preso la mia decisione,… -
Lui era di spalle, si era ripromesso di non guardarla negli occhi o non ci sarebbe riuscito.
Intanto lei lo osservava: i capelli scuri, un po' lunghi, lasciati andare in modo selvaggio, le spalle ampie e forti, le braccia scure di sole,dai muscoli ben torniti,le mani…
Perché stava stringendo i pugni con tanta forza?
- …non posso lasciare le cose a metà… - fece lui ma si bloccò.
Le fredde mani di lei stringevano la sua, si voltò con stupore.
Quegli occhi di ghiaccio fissavano i suoi caldi occhi neri, come se cercassero una risposta ad una muta domanda.
Lui cercava di controllare le sue emozioni ma non ci riusciva: sentiva il suo cuore a mille e sentiva che se non avesse fatto qualcosa subito non sarebbe riuscito a dirglielo, ma il suo corpo non reagiva, non riusciva a togliere la mano da quelle di lei e quegli occhi erano come una calamita, non riusciva a staccarli.
Poi lei lo lasciò e abbassò lo sguardo: che avesse trovato la risposta che cercava?
Non poteva aver capito tutto senza che lui aprisse bocca!
- Ti sto rendendo tutto più difficile, - fece lei - ma volevo che ti calmassi-.
Gli morirono le parole in gola, non riuscì ribattere.
- Sai quando ti arrabbi o sei nervoso, stringi i pugni a quel modo. Io volevo solo capire se eri arrabbiato, ma a quanto pare è solo una brutta cosa quella che stai per dirmi - disse lei con calma e serenità, poi sorrise.
Quel sorriso in circostanze diverse avrebbe rischiarato la sua giornata ma ora…
All'improvviso si fece scuro in volto.
- Sto per partire e non ci rivedremo mai più -.
- Si lo so! Non devi preoccuparti per me , non ti disturberò e non posso permettermi di rivederti - sorrise.
- Cosa? - fece lui stupito.
- Non era quello che stavi per dirmi? Io penso di si. I tuoi occhi sono tristi e non mentono: non mi vuoi più vedere - sorrise di nuovo.
Silenzio.
Lui rimase senza parole: l'amava con tutto se stesso e non volendolo ammettere non glielo aveva mai detto, fra loro non c'erano state che parole, eppure lei lo aveva accettato subito e senza diffidenza, lei lo aveva consolato e rassicurato, e ora aveva parlato per lui.
La fissò senza parlare, poi si avvicinò e le accarezzò il viso pallido: perché ora, che tutto era più semplice, stava così male?
Non capì cosa fosse, ma sentì una forte fitta al petto e quel sorriso lo stava facendo soffrire ancora di più.
- Mi odi? Io non voglio farti soffrire, voglio solo rendere le cose più facili e il non vederci mi era parsa la soluzione più logica, ma ora… - disse lui.
- Perché dovrei odiarti? Perché sei stato sincero? - lo guardò finalmente negli occhi.
Non capiva, lui credeva che lei gli volesse un po' di bene, almeno come amica.
Spostò la mano da quel viso candido e la lasciò cadere lungo il fianco.
- Perché… perché mi fai questo? - fece lui - Se ti comporti così non capisco! -
Lei fece finta di non sentirlo e gli si avvicinò, lo prese per il collo della maglia e si portò il viso scuro di lui alla sua altezza, poi appoggiò la sua fronte a quella di lui e chiuse gli occhi.
- Mi mancherai! Mi mancherà la tua presenza, il tuo caratteraccio, il tuo viso e le tue parole, ma io ti voglio bene e sarai sempre nel mio cuore -.
Riaprì gli occhi e sorrise.
- Ricordami anche tu! -
Lei lasciò andare la maglia, ma lui rimase chino a fissarla, poi si rialzò e la attrasse a sé in un abbraccio più che fraterno.
- Avrai un posto speciale nel mio cuore, stanne certa! Sono sicuro che prima o poi ci rincontreremo! -
- Dobbiamo rincontrarci! Non puoi lasciare le cose a metà - rise lei.

   
 
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