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Autore: hunterd    29/12/2009    8 recensioni
Hermione Granger, dieci anni fa, ci ha raccontato come è potuto succedere che lei e Draco Malfoy siano finiti insieme. Ora Draco Malfoy, ci racconterà come sono proseguite le cose dopo la parola "fine" nell'ultimo capitolo.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazze!
Quasi non ci credo nemmeno io che lo sto facendo... arrivo ad aggiornare questa ff! E azzardo anche una promessa... penso che riprenderò a farlo con regolarità! Ho riflettuto a lungo sulla cosa... avevo pensato di cancellarla inizialmente. Ero partita in quarta con l'idea di raccontare il seguito di "Tutto può succedere", poi ho attraversato un periodo in cui la mia attenzione si era spostata su altre ff e su altre idee. Però... però non è da me iniziare qualcosa e poi cancellarla. Quindi, ho ripreso il "filo del discorso" ed ecco il  nuovo capitolo!
Quello che posso confermare è che il taglio dato alla ff non cambierà! Come avevo detto, ci sarà un'atmosfera più distesa rispetto a "Tutto può succedere". Per due motivi: nei flashback sul passato, ormai Draco ed Hermione sono insieme, quindi lo "scoglio" più grande è stato superato. E quando Draco racconta del presente, sono addirittura sposati da ben dieci anni! Quindi l'epoca degli scontri "duri e puri" con Potter è davvero superato!
Bè, ma non voglio annoiarvi oltre... facciamo così, chiunque tra voi abbia domande o dubbi - visto che è passato un pò di tempo sia dalla prima parte della storia, che dall'aggiornamento stesso di questa ff - può tranquillamente chiedere ed io risponderò più che volentieri!
Ci tengo anche a dire, che essendo il proseguio della ff "Tutto può succedere", a volte faccio riferimento a dialoghi o situazioni descritte appunto in quella ff. Questo non toglie che può essere comunque letta ed avere un senso "compiuto" anche senza conoscere la parte precedente.
Oggi mi sento un pò ingarbugliata... sarà che non ho ancora "smaltito" pranzi e cene natalizie!
Perciò vi lascio alla lettura... che è meglio! (frase celebre di un altrettanto personaggio celebre ed importante... Puffo Quattr'occhi! Davvero, dopo questa... c'è solo la neuro!)
Ciao, a presto e... buon 2010!.
Laura
 




- Draco, se vuoi avere più chance con i genitori di Hermione, evita di chiamarla Mezzosangue davanti a loro...
Io e Blaise stiamo camminando affiancati, lungo l'espresso di Hogwarts, per l'ultima volta.
Ognuno ha conseguito il suo M.a.g.o. e adesso ci aspetta la vita. Sempre amici, ma strade diverse.
- Altra cosa, evita di usare le tue maniere altezzose a tavola. I babbani non usano domestici, quindi serviti da solo. Non aspettarti di trovare ogni ben di dio sulla tavola, perchè non c'è una squadra di elfi in cucina...
- Blaise, quella ragazza di Corvonero, la bionda, ti ha appena fatto un cenno di saluto...
- Ah sì? Vuoi dire che non c'è quella cozza del fratello...
Non è vero, infatti. La bionda di Corvonero è semplicemente la scusa per distrarlo da questa campagna "aiutiamo Draco che va in città dai babbani". Mi ha quasi fatto venire voglia di raggiungere Hermione, poco più avanti, anche se è in compagnia di Potter e di Weasley, intenta a salutarli come se non dovesse più rivederli. Che bisogno c'è di tutti quegli abbracci, proprio non capisco. Che quel coglione di Potter lo stia facendo apposta? Mi sta provocando? Mi sento prudere le mani.
- Allora Draco, pronto?
La voce di Ginny subentra ai pensieri che mi stavano portando allo studio di come scagliare qualche fattura contro Potter, senza che Hermione lo potesse scoprire.
- Direi di sì. Blaise, poi, mi stava giusto dando un sacco di consigli utili... indispensabili, oserei dire.
Occhi blu cobalto, quelli che tante ragazze hanno stregato, mi guardano con aria sorniona.
- Scommetto cento galeoni che nella prima ora di permanenza a casa Granger, senza di me, tu ci piazzi una di quelle figuracce che solo uno snob purosangue come te può fare.
Ginny ridacchia alla sfida di Blaise. Se i nostri rapporti sono diventati abbastanza amichevoli, quelli con Blaise anche di più. Alla faccia di Potter, aggiungerei. Al fascino Serpeverde è impossibile resistere...
- Ginny, non dargli corda, ti prego. Ignoralo. Fai finta che sia un insetto fastidioso... fai un pò così con le mani... vedrai che se ne va.
Agito le mani, come per mandare via davvero un insetto e ne approfitto per colpire Blaise.
Lo fa a sua volta, inizia una finta lotta, che culmina in un semiabbraccio.
- Mi mancherai Malfoy, la vita quotidiana senza la tua presenza sarà diversa...
- Anche per me Zabini... senza i tuoi utili consigli, sarà un gran casino...
- Ehi, sorellina, guardalo il tuo Zabini... se la fa con Malfoy!
- Ehi, Malfoy, ma non ti eri fatto la ragazza?
L'abbraccio di Blaise è diventato una presa che cerca di trattenermi, ma non può di certo bastare per fermarmi.
Sono già piombato sul gruppetto dei Corvonero ed ho afferrato McKenzie, quello che si "fregia" di essere il loro capetto. Pensano di essere tanto intelligenti, ma dopo sette anni, ancora non hanno capito a chi non devono pestare i piedi...
- Prova a ripetere adesso quello che hai detto.
Ora che sono pronto a rifilargli un cazzotto in grado di rompergli il naso prima ancora che se ne renda conto, mentre lo trattengo per la camicia.
- Draco!
La voce di Hermione e la sua presenza, ora al mio fianco, non mi fanno desistere.
McKenzie ha ancora negli occhi l'espressione di quello che è convinto di ciò che ha detto. Colpa mia, in questi ultimi mesi non l'ho più cazziato come facevo... d'altronde ero "preso" da ben altro.
- McKenzie, ti consiglio di chiedere scusa a me e a Blaise... e anche in fretta!
I curiosi sono già arrivati. Qualcuno di Tassorosso, altri Corvonero. Potter e Weasley, anche loro osservano.
- Malfoy, pensi di farcela tutto solo?
- Per romperti la faccia, non ho mai avuto bisogno di alcun aiuto...
- Draco! Avevi promesso ricordi?
Per un attimo distolgo lo sguardo dalla mia vittima - perchè è certo che sta per diventare una mia vittima - e guardo Hermione.
Poi guardo Blaise, che ha già capito tutto e si sta sfilando la giacca - lui e la sua mania dei vestiti! - poi guardo Potter.
- La promessa, Hermione, riguardava solo lui... non questa cornacchia travestita da fighetto.
Parto deciso come ho sempre fatto e il cazzotto lo colpisce in pieno viso.
Lui è sorpreso, i suoi amici sono sorpresi... Hermione è incredula davanti al mio gesto... ma il suo migliore amico, la sta già allontanando.
La rissa, come avevo immaginato, sta già degenerando. Io e Blaise siamo impegnati con il gruppetto dei Corvonero, ma ben presto veniamo spalleggiati da Tiger e Goyle.
Saranno rimasti anche spiazzati da tutto quello che è successo, però non hanno dimenticato il piacere di fare a botte con me.
Altri Corvonero sopraggiungono e insieme a loro qualche Tassorosso. Questi ultimi, forse per attriti che non riguardano proprio me, dato che prendono di mira Blaise.
Che cazzo avrà combinato mentre io passavo il mio tempo libero con Hermione... poteva anche dirmelo!!
Nott, Dalton, Holliwell e Williams, si uniscono a noi. La squadra Serpeverde di Quidditch al completo è impegnata a darsele di santa ragione sul binario 9 e 3/4.
Quello che c'è di incredibile, per quello che riesco a vedere, è che adesso anche alcuni Grifondoro sono coinvolti nella rissa. Thomas, Finnigan sono fianco a fianco con Potter e Weasley.
Come cavolo è successo che si stanno picchiando anche loro?
Hermione, dov'è? Mi giro per guardare tra la folla, perchè ora c'è mezza Hogwarts a fare da spettatore e - grazie al rosso Weasley di Ginny - la vedo.
E' incazzatissima, ma proprio per questo, ancora più bella.
Qualcuno approffita di questa mia distrazione per rifilarmi un cazzotto in pieno stomaco. E mi toglie il fiato.
Perchè mi sto picchiando ancora? Possibile che non riesca a trattenermi? Sono proprio così bastardo dentro? Mi ero ripromesso di non metterla più in situazioni del genere...
Potter sta picchiando tanto quanto me. Mi sembra strano che non siamo io e lui a menarci direttamente.
- Blaise?! Io devo andare...
Respingo con un calcio un corvaccio, forse quello che mi ha rifilato il cazzotto nello stomaco e cerco di portarmi verso Hermione.
- Azzo...  Draco... prima tiri in piedi sto casino...
Sono quasi in zona Potter e Weasley...
- Scusa! Comunque i Tassorosso non erano per me...
Grido per farmi sentire.
- Fanculo!
La voce ironica di Blaise mi giunge un pò distante. Poi non resisto... vicino a Weasley, Potter è un bersaglio troppo facile.
- Meni sempre come una donnicciola...
Questo è per tutti gli abbracci, inutili e viziosi, che ha elargito alla mia ragazza, prima.
Si gira di scatto e per un soffio non mi colpisce.
- E tu sei il solito coniglio che batte in ritirata...
E' inevitabile. Io e lui siamo come il fuoco e la benzina.. vicini, senza bruciare, non possiamo stare.
Siamo pronti allo scontro, se non intervenisse qualcuno a spegnerci subito i bollori.
- Non azzardatevi... avete promesso tutti e due!
Così ha fatto promettere anche a lui! Ecco perchè la tregua tra noi ha retto per tutti questi mesi...  
- E' stato lui ad iniziare, Hermione...
Entrambi le facciamo da scudo, perchè si è buttata anche lei nel mezzo della rissa, per venire da noi.
- E' vero, Draco?!
- Forse... ma io non ho salutato la "sua" ragazza come se fossi un panda in amore...
- Ma senti questo stronzo...
- Stronzo, sì e ne vado fiero... ma non fesso, capito Potter?! Perciò, tieni le mani a posto, quando saluti la MIA ragazza...
Cerca nuovamente di afferarmi e io faccio lo stesso, ma Hermione è tra di noi... una posizione in cui si è già trovata...
- Harry!
Qualcun'altro si intromette... e aiuta Hermione per tenerci a distanza.
- Grazie Ginny...  portatelo via... e tu, andiamo o perderemo il treno...
Mi afferra una mano e cerca di trascinarmi via. Oppongo resistenza... la voglia di menare Potter è sempre una tentazione troppo forte...
- Adesso basta! Per la barba di Merlino! Che cosa state facendo!
Una voce tonante, quella di Hagrid, sopraggiunge dalla fine del binario. Segno che arrivano i guai seri. L'idea di beccarmi un'ultima ramanzina, dopo l'ottimo congedo avuto da Silente, mi fa desistere anche dall'idea di menare Potter...
- Potter, salvato in extremis...
- Malfoy, sei tu che devi ringraziare...
- Sì, sì... va bene... abbiamo capito... lo sappiamo già che vi sareste ridotti ad un mucchietto di ossa se non stesse arrivando Hagrid...
- E' vero, Hermione, ha ragione.. adesso, però, fate i bravi ed ognuno per la sua strada... andiamo, Harry, recuperiamo Ron. I miei si staranno domandando che fine abbiamo fatto!
Io e Potter ci sfidiamo ancora con lo sguardo. C'è qualcosa tra noi che non si spegnerà mai, credo. Un'eterna sfida, iniziata quel primo giorno,  sulle scale di Hogwarts.
- Dai, Draco. Il nostro treno è tra venti minuti e dobbiamo ancora recuperare le valigie!
Hagrid, M.me Bumb e la Prof.sa Sprite stanno cercando di sedare la rissa.
Vedo Blaise che si sta già defilando.
- Okay. Andiamo...
Sono io a trascinare Hermione, però... incazzata per incazzata, tanto vale usare le mie maniere "maschiliste e misogine", come le ha sempre definite e non permetterle così di attaccarmi subito. Avrà già tanto tempo, troppo, per rimbottarmi di quello che è appena successo.

XXXXXXXXXX


I treni babbani sono decisamente meno confortevoli dell'espresso per Hogwarts.
- Draco, scusa, possiamo farlo da casa? La possiamo spedire con calma...
- Guarda è una questione di principio... SETTE ORE di viaggio e il carrello delle vivande è passato una volta sola?
- E magari vorresti anche informarli che senza le figurine, le caramelle risultano meno invitanti?
- Non pretendo così tanto... però quei panini erano un attentato alla nostra vita!
- Sai quanti moduli avranno compilato di lamentela per questo?
In piedi nell'atrio della piccola stazione ci siamo solo noi. Dietro al vetro, di quella che sarà sicuramente la biglietteria, un signore dall'aria annoiata ci fissa.
- Scusa,  non capisco perchè devo lasciar perdere. C'è la cassetta con scritto "reclami"? Sì. E allora...
- Sai il francese!?
- Oui, mademoiselle Granger. Il mio amico Blaise era convinto che il francese avrebbe fatto impazzire le donne, così alle lezioni private che frequentava d'estate ci ha dovuto trascinare anche me...
- Siete pieno di risorse, Sig. Malfoy. Sapete stupire una donna...
- Anche lei, Signorina Granger, ha le sue risorse. Corsi estivi?
- Non proprio, la mia bisnonna era francese. Era sua la casa che ha ereditato mia madre qui a Granville. Venendoci tutte le estati da quando ero bambina... e con un pò d'impegno... l'ho imparato.
- Immagino che "con un pò d'impegno" equivalga ad una full immersion che prevedeva interi pomeriggi di approfondimento e di studio.
Arrossisce violentemente. Quando sottolineo il suo lato "secchione" ancora se ne vergogna. Non sa invece quanto trovi affascinante la sua caparbietà nel voler primeggiare in ogni cosa che si mette in testa di fare.
Forse perchè rispecchia un lato predominante del mio carattere. Sicuramente è anche per questo tratto comune che a volte sembriamo due leoni pronti a sbranarci. Nessuno dei due vuole ammettere di aver sbagliato.
- Ah, siete voi la Sig.na Granger?
Dato che l'unica altra presenza umana è quella del signore annoiato, non può che essere lui ad aver parlato. Ci accostiamo al vetro.
- Oui, Monsieur.
- Allora questo è per lei.
Un biglietto? Hermione lo prende, lo legge... e mi è chiaro da come raddrizza le spalle e alza il mento che qualsiasi cosa ci sia scritta in quel biglietto, l'ha fatta agitare. E molto, perchè si ravvia anche i capelli. E' un gesto che ormai conosco molto bene... ne sono stato la causa, molto spesso, negli ultimi mesi...
- I miei genitori hanno avuto un contrattempo. Non riescono a venire a prenderci.
- Non credo sia un grosso problema, cheriè. Troviamo un posto appartato e in un attimo siamo da te... che poi... già abbiamo "sprecato" sette ore su quella specie di treno...  
- Innanzitutto "siamo" stati insieme sette ore... un pò da soli... eri d'accordo anche tu, o sbaglio?
Meglio annuire... e non peggiorare il suo stato d'animo...
-... e poi non potendo venire loro, hanno chiesto a qualcun'altro di venirci a prendere... loro cercheranno di essere a casa per quando arriveremo.
Forse, dopotutto, avere ancora del tempo a disposizione non è poi così male. Non è facile quello che mi accingo a fare.
Non lo dichiarerei nemmeno sotto tortura, ma sono un pò sotto stress. Nonostante Hermione mi abbia decantato i suoi genitori, come i migliori che possano esistere sulla faccia della terra, rimane il fatto che per me sono due perfetti estranei. E io per loro. Un'estraneo che sta per spiegargli cosa ci faccio insieme alla loro unica figlia e quali sono le mie intenzioni per l'immediato futuro.
- Herrrrmione! Mia cara, che piacere riaverti qui a Granville!
E questo chi cavolo è? Da dove è sbucato? E sopratutto perchè sta abbracciando così la MIA ragazza?! Questa specie di piovra dall'erre moscia, più oscenamente moscia che abbia mai sentito?
- Philippe. Ciao. Anche a me fa piacere rivederti.
COOOSA?! Come fa ad essere contenta di rivedere questo coso?! E' il panino... sta fermentando nel suo stomaco e le dà al cervello.
Non c'è altra spiegazione al fatto che stia accettando quell' abbraccio tentacoloso.
Dopo che le ha messo le mani praticamente dappertutto, si degna di voltarsi verso di me, tendendomi la mano.
- E tu devi essere il compagno di scuola. Piacere di conoscerti, io sono Philippe, un carrrro amico di Herrrrrmione.
- Draco Malfoy, fidanzato di Hermione. Piacere.
Se anche ha sentito male, accusa il colpo. Gli ho stretto la mano pensando alla sua viscida erre moscia.
- I tuoi genitori questo non me l'avevano detto. Mi hanno detto che arrivavi con un amico...un compagno di scuola.
Si rivolge in inglese a me ed in francese ad Hermione. Questo sta già tentando di tagliarmi fuori.
- Uhm.. bè, si vede che se ne sono dimenticati...
- Come fanno a "dimenticarsi" che è il tuo fidanzato?
Perchè non lo sanno nemmeno loro? Perchè Hermione ha preferito riservargli questa doccia gelata con lei e me presenti? Signor Erre Moscia ho già troppi casini così, senza che debba pensare anche ad arginare il tuo amore non corrisposto.
Se c'è una cosa che non mi può sfuggire sono gli innamorati cronici e senza speranza. Sono stato troppe volte oggetto di un amore di questo genere.
- Philippe, caro, ho fatto un lungo viaggio su un treno scomodo, mangiato un panino che quasi camminava da solo e aperto delle caramelle senza trovarvi all'interno neanche una figurina... ti dispiacerebbe, quindi, accompagnarci a casa?
Mi guarda come se fossi un alieno. Anche Hermione mi guarda male. Ma non ci posso fare niente. Odio questo cretino e non vedo l'ora di togliermelo dai piedi.
- Perchè, suppongo, sia venuto tu a prenderci al posto dei suoi genitori, giusto?
Adesso ha una sfumatura di rosso alla base del collo. Ma da vero gentiluomo, afferra la valigia di Hermione e rivolge solo a lei un'espressione educata.
- Cerrrtamente.
Si avvia, Hermione sfrutta l'attimo per sussurarmi minacciosa che non mi ha ancora perdonato per la rissa che ho scatenato, per aver attaccato briga con Potter e quindi di non aggiungere anche un'eventuale casino con Philippe...
Poi lo affianca. Lasciandomi solo ad imprecare su quanto siano pignole e indisponenti le ragazze Grifondoro... in particolare una...
- Allora Herrrrrmione, raccontami un pò, come sono stati gli esami di maturità? Difficili? Pensa che io, un anno fa, sono stato l'unico della mia classe a diplomarmi con il massimo dei voti.
Imbecille. La ragazza - la MIA - ha conseguito il suo M.a.g.o. con tutti OOP, Oltre Ogni Previsione. Anche in Pozioni, nonostante Piton non abbia digerito tutto ciò che mi è successo per causa sua. Se la conosce così bene come vuole darmi a vedere, come fa a non immaginarselo, questo "coso" tentacoloso?
- Oh... me la sono cavata. Anche Draco. Anzi, lui ha già ricevuto addirittura un'offerta di lavoro!
- Congratulazioni, Drrrraco.
Philippe, ovviamente, si congratula. Manifestandomi con un'occhiata, però, tutto il suo scetticismo sul come io possa esserci riuscito.
L'antipatia che sentiamo a pelle è reciproca. Non ci sono più dubbi.
- Ecco la mia macchina. Non ti spiace, vero Drraco, se faccio accomodare davanti Herrrmione?
Potrei trasformarlo in cento animali diversi o potrei sezionarlo in mille parti o potrei semplicemente farlo sparire. Ma qualcosa mi dice che Hermione non approverebbe. Non nel "suo" mondo.
- No certo. Basta che per guidare questa bella automobile, tu tenga entrambe le mani sul volante...
Torna il rossore alla base del collo del "simpaticissimo" Philippe. Io apprezzo le ripetizioni di babbanologia che mi ha dato Hermione. Tanto che sono stato in grado di capire dove potesse celarsi il pericolo di lei seduta davanti, di fianco al polipo.
- Non ci fare caso, Philippe. Sai che noi inglesi abbiamo uno strano senso dello humor... Draco poi...
Hermione, sale in macchina. Davanti. Io, per forza, dietro. Dallo specchietto, però, intravedo il suo sorrisino compiaciuto. Non sa che la vedo, altrimenti non si sarebbe tradita.
Le piace - e molto - quando faccio il geloso.L' ho scoperto in questi mesi, amandola: Hermione è una ragazza molto, molto passionale... lo nascondeva solo molto bene, dietro quell'aria imperturbabile e distaccata da signorina "So - Tutto - Io".

XXXXXXXXXX

Le sette ore in treno non sono state niente in confronto alla mezz'ora in macchina con il Signor Erre Moscia.
Più volte ho dovuto ricorrere a tutto il mio autocontrollo, per non strozzare questo francese viscido e tentacoloso.
Se dice ancora una volta "Herrrmione ti ricordi quella volta che...", non rispondo di me.
- Draco, siamo arrivati.
La macchina si è effettivamente fermata. La voce di Hermione, come il suo sguardo, è velato da un'ombra di ansia.
Ma i suoi non erano i genitori migliori del mondo?
- Un posto incantevole. Proprio come me l'hai descritto.
Cerco di mostrarmi tranquillo. Mentre anch'io avverto una punta d'ansia.
La casa, il giardino ben curato, la vista sul mare... tutto è davvero bello come me l'ha descritto. Peccato che in questo momento non riesca ad apprezzarlo fino in fondo.
Scendo, inspirando profondamente. Cerco di svuotare la mente, ma un pensiero mi attraversa come un fulmine a ciel sereno.
Sono su un'altra soglia. Il cancello è imponente. La casa, dieci volte più grande, si erge alla fine di un lungo viale. Anche qui c'è un giardino, ma le sue dimensioni sono quelle di un parco. Se fosse quello il viale da percorrere, farei bene a provare le emozioni che provo.
Ma non sono lì, sono davanti ad un cancelletto bianco, dove una graziosa targhetta reca scritto a mano "Bienvenu". Benvenuti.
Sono certo che con i genitori di Hermione tutto andrà diversamente. Chi a priori è disposto ad accogliere chiunque, non potrà essere così intransigente da non ascoltare ciò che ho da dire.
- Draco? Tutto bene?
La mano di Hermione afferra la mia, nello stesso momento in cui sulla soglia compaiono i suoi genitori.
Una bella signora - Hermione tra vent'anni, ne sono certo - ed un signore dall'aria gioviale - meno gioviale ora che ha visto che tengo per mano sua figlia - ci vengono incontro.
Philippe si gode la scena, forse sperando già di vedermi messo alla porta.
- Hermione, finalmente sei a casa!
Madre e figlia si stringono con affetto. Il padre intanto stringe la mano tesa di Philippe.
- Philippe, grazie per essere andato tu alla stazione.
- Di niente, Monsieur Granger. E' sempre un piacere potervi essere d'aiuto.
Una fitta, traditrice e dolorosa, mi colpisce alla vista dell'abbraccio tra Hermione e suo padre. Ma non c'è altro tempo. Perchè è l'ora delle presentazioni.
- Papà, mamma... lui è Draco Malfoy. Il compagno di cui vi ho parlato...
- Draco, piacere di conoscerti...
Stringo educatamente la mano della Sig.ra Granger.
- Malfoy?! Il compagno che ci hai chiesto di ospitare per le vacanze è lui?! Draco Malfoy?! Malfoy di Serpeverde?!
Sono sicuro solo di una cosa: Malfoy è un cognome che suo padre ha ben in mente.
- Jane, scusa, tu ne sapevi qualcosa?!
Aria di tempesta, nonostante la giornata limpida e serena.
- Ragazzi, sarete stanchi... cosa ne dite di una bella limonata fresca?
La madre di Hermione, serena e sorridente, ci invita ad entrare. Ignorando il marito. Che non mi stacca gli occhi di dosso.
- Philippe, grazie mille per essere andato a prenderli. Non ti dico di fermarti ora, perchè capirai anche tu che sono stanchi. Però, magari, puoi venire domani, per un the.
Philippe, incastrato a dovere, non può che annuire. E ritirarsi.
- Certo. Allora a domani. Herrrrrmione, Drrrrraco...
Hermione, sempre tenendomi per mano, lo saluta e mi accompagna in casa.
Alle spalle, ad una voce asciutta "Jane, ti richiedo, TU ne sapevi qualcosa?!" se ne oppone una tranquilla "no... però conosci tua figlia. Avrà sicuramente una buona spiegazione."
- Scusate... le valigie...
Philippe, sembra trovare ogni scusa possibile - anche se plausibile - per non andarsene!!
- Caro, ti spiace pensarci tu?
- Coooosa? Gli porto anche la valigia?
Cazzo! Per una volta sono indeciso... mi intrometto e vado io... o dò retta al gesto di Hermione che mi dice "lascia stare..."?
- Tesoro, da quando sei diventato così maleducato con gli ospiti?
La stretta di Hermione mi induce a voltarmi un attimo. Marito e moglie si fronteggiano e mi ricordano molto qualcuno.
Io su di giri ed Hermione pacificamente convinta che gli darò retta comunque.
- E' la prima e l'ultima volta che gli porto una valigia... questo è sicuro. E poi sul fatto che rimarrà a casa mia... è tutto da vedere!
La casa è molto luminosa, adorna di fiori ed accogliente.
Hermione mi conduce in salotto. Mi fa sedere su un comodo divano, mi da un bacio di sfuggita, mi strizza l'occhio, mi sussurra "Ricordati che sei un Serpeverde... per quanto turbato sia, non lo dà mai a vedere..., quindi un bel sorriso".
- Mamma, vengo a darti una mano.
Mi pianta qui da solo, dileguandosi in cucina, almeno credo. Perchè di tutto quello che le ho detto all'inizio del nostro accordo, si ricorda solo quello che le fa comodo?!
Ma la porta di casa sbatte ed io mi alzo in piedi. Cinque secondi e mi ritrovo faccia a faccia con il Sig. Granger.
Sguardo incupito, braccia conserte e piedi ben piantati per terra. Vorrebbe essere minaccioso... peccato che deve leggermente sollevare il mento per guardarmi in faccia. Lo supero in altezza per cinque miracolosi centimetri, annullando così l'effetto voluto.
- Un Malfoy in casa mia...
- Caro, credo sappia bene chi è, senza che tu continui a ricordarglielo.
Tregua!
- Jane, tu stai prendendo il suo arrivo come se fosse una persona qualsiasi...
- Papà, so che avrei dovuto avvisarvi...
- Esatto! Mi domando come ti è saltato in mente di non farlo! Col cavolo, che gli avrei fatto mettere piede in casa mia!
- Ecco, alla prima domanda ti sei risposto da solo...
- Jane, odio quando usi quel tono con me...
La sig.ra Granger, imperterrita, appoggia il vassoio coi bicchieri e serve la limonata promessa.
- Caro, se magari lasci parlare i ragazzi... sono sicura che sapranno darti tutte le risposte alle domande che ti hanno assalito da quando hai scoperto chi è il compagno con cui si è presentata tua figlia...
Gli ha piazzato in mano un bicchiere di limonata, ne ha offerto uno a me, uno ad Hermione e ne ha preso uno per sè.
Si è accomodata, con grazia, sul divano e mi invita a sedermi accanto a lei.
- Allora Draco, come mai Hermione si presenta a casa sua proprio con te?
Uno, due, tre, quattro, cinque... arriva il botto.
- Effettivamente c'è un motivo ben preciso... e a dire il vero anche molto semplice: mi sono innamorato di Hermione. E lei di me.
Il padre crolla sulla poltrona dietro di lui. E meno male che c'era la poltrona.
- Hermione voleva che ve lo dicessimo di persona, insieme... perchè non era sicura che le avreste creduto senza vederlo.
Sto per dare la mazzata finale allo già esterefatto e paralizzato Sig. Granger.
- Non è tutto... ho chiesto ad Hermione di sposarla e lei ha accettato.
Semiparalizzato: perchè la mano si è aperta e il suo bicchiere di limonata è finito in mille pezzi.
- Hermione, ti prego, dimmi che è uno scherzo. Dimmi che sotto quella faccia c'è Harry o Ron...
Oddio, possibile che quei due mi perseguitino anche in questo momento? Mentre dichiaro le mie intenzioni ai miei futuri suoceri? O almeno spero diventino tali...
- Papà, nessuno scherzo. Lui è veramente Draco. Ed io sono veramente innamorata di lui. Lo voglio sposare.
E' morto! Ma la madre non sembra dello stesso parere. Perchè davanti al capo reclinato del marito e al suo pallore non si agita.
- Ragazzi, state parlando di qualcosa di molto importante. Capirete che non è facile sentirsi dire che cane e gatto hanno deciso di vivere insieme...
Guarda me negli occhi. Con uno sguardo che solo una madre può avere. Uno sguardo che ha avuto anche la mia.
- "Cane e gatto" è anche un'espressione, forse, poco sufficiente per raccontare di voi due e dei vostri rapporti...
Ora guarda Hermione. Mia madre, ha avuto parole diverse, ma con uno stesso concetto.
- Mamma, lo so. Sapevo che non sarebbe stato facile capire... Non subito, almeno.
Il padre sta facendo delle smorfie incredibili. Forse è il caso che qualcuno si occupi di lui. Non io di certo, però...
- Sig.ra Granger, Sig. Granger in passato sono stato una persona assolutamente discutibile, non sono qui a negarlo... ma vi posso assicurare che, se me ne darete modo, potrò dimostrarvi di essere cambiato. I miei sentimenti per Hermione sono veri... e assolutamente sinceri.
Il padre è resuscitato. Mi fissa con due occhi che potrebbero far paura, se non ne ricordassi due anche peggiori, mentre esponevo lo stesso concetto.
- Su questo ci puoi scommettere. Ti uccido con le mie mani se scopro che non è così...
- Harold, ti prego, ti ucciderebbe lui ancora prima che tu possa dire "a"...
Effettivamente... babbano contro mago... - e che mago! - uno scontro un pò impari... ma forse... parlando di magia... potrei azzardare una mossa...
- Sono disposto a stringere ora, con lei, un Voto Infrangibile che le possa dimostrare la mia sincerità...
- Ehm, Draco... non puoi stringere un Voto Infrangibile con un babbano...
Merda! Blaise ha appena fregato cento galeoni dal mio fondo alla Gringott!
- Un Voto Infrangibile? Che roba è?
- Papà, è una cosa molto seria. Penso che Draco volesse fornirti la prova della sua serietà...
Mi guarda come se mi potessi trasformare da un momento all'altro... forse non sa se in un mostro o in un angioletto... l'ho proprio sbarellato con il mio arrivo.
- Se non mi dici di cosa si tratta...
Glielo dirò io... mi sto giocando il tutto per tutto... se non crede alle mie intenzioni ora, sono fregato.
- Un Voto Infrangibile è una promessa che lega due persone per sempre. E intendo proprio per tutta la vita. Se uno dei due dovesse infrangere la promessa, morirebbe. Istantaneamente. Nessuna possibilità di evitarlo.
- Harold, caro, credo che Draco ti abbia appena dimostrato cosa prova realmente per tua figlia.
Sopracciglio alzato, bocca tesa in una linea dura, mani giunte.
- Vorrei parlare con Draco... da solo.
Hermione mi guarda, guarda sua madre, la quale annuisce ad entrambi. Un sorriso sereno a fior di labbra.
- Vieni Hermione, ti faccio vedere come ho ridipinto la tua stanza e quella degli ospiti... sono sicura che sarà una bella sorpresa.
Il profumo di Hermione mi accarrezza e mi avvolge per un attimo. L'attimo in cui mi sfiora la guancia con un bacio.
La stringo anch'io solo per un attimo, prima di lasciarla andare.
Ho la sensazione che il peggio sia passato. O almeno lo spero.
Siamo rimasti soli. Io e il padre della mia - spero - futura moglie.
- Draco, sei cosciente del fatto che avete entrambi solamente diciotto anni? E nessun lavoro? Come avreste pensato di vivere?... E i tuoi genitori cosa ne pensano? Credo non abbiano mai avuto una buona opinione di noi e di nostra figlia.
Mi parla mentre si è messo a raccogliere i pezzi del bicchiere infranto. Una finta indifferenza. Perchè.... cazzarola... se è andato subito al sodo. Ma un Malfoy, per quanto in questo momento leggermente atipico rispetto agli altri, non si fa mai cogliere impreparato.
Ho passato ore e ore a rispondere a domande come queste. Sapevo che sarebbero arrivate e a pieno diritto.
A questo perfetto estraneo - un'estraneo che ha la stessa espressione determinata di Hermione, da tenere a mente - devo cedere un pezzettino di Draco che difficilmente qualcun'altro vedrà mai. Lo avevo messo in conto.
- I miei genitori, purtroppo, non hanno cambiato idea nei confronti di Hermione. Per questo motivo, mi sono visto costretto a rompere ogni tipo di rapporto con loro. O meglio, diciamo che la cosa è stata reciproca. Loro non mi hanno lasciato molta scelta: con loro, ma senza Hermione. Senza di loro, ma con Hermione.
Non ci giurerei, ma forse ha iniziato a spuntarmi qualche piuma sulle spalle. Il Sig. Granger, ora, ha la bocca leggermente spalancata.
- Hai rotto con la tua famiglia?
- Sì. La mia scelta è stata senza di loro, ma con Hermione.
- Draco, non si può disconoscere la propria famiglia...
- Si può, quando si ha un padre come il mio. Per lui non esiste la via di mezzo... o sei come lui o... non sei niente per lui. Mi creda, Sig. Granger, ho fatto la mia scelta e non tornerò indietro.
E non posso spingermi oltre. Più di così non dirò. Quello che potevo mostrare, l'ho mostrato. Il resto, lo ha visto solo Hermione. Lei è l'unica persona a cui mostrerò sempre la verità. L'unica in grado di comprendere davvero la scelta compiuta.


XXXXXXX

Un'ora.

Due ore.

Tre ore.

Quattro ore.

Il tramonto.

Profumo di cibo.

Un'altra ora.

- Mamma, io vado di là.
- Mione, credo che di là stia succedendo proprio quello che vorresti.
- Ma sono più di cinque ore che stanno parlando! Almeno spero... non vorrei che Draco si sia lasciato trasportare dal suo lato... ehm... un pò irruente!
- Sono sicura che si sta comportando più che bene...
- Mamma, perchè tu non mi hai investito di domande?
- Amore, quando sarai madre a tua volta capirai... sei come un libro aperto per me. Quello che volevo sapere l'ho già trovato...
- Sarebbe?
- Lo guardi come io guardavo papà, quando ci siamo innamorati... come se fosse lui l'unica persona presente... il resto solo un confuso contorno... no..no! Non devi sentirti in colpa! E' normale che l'amore per lui sia diverso da quello per noi.  
- Ti voglio bene, mamma. E ho bisogno che tu... che tu... ne voglia a.... a .... Draco, tanto quanto.... ne vuoi.... a me.     
- Non piangere, amore...
- I suoi... genitori... lo hanno costretto.... a... a... decidere... o me.....o...o... loro!
- Non so perchè... ma temevo qualcosa del genere...
- Loro... loro... sono dei mostri! Li odio!... e io... odio... dover odiare così tanto! Tu lo sai!
- Non devi fare così... devi farlo per Draco...
- A lui... non ho detto nulla... ma... quello... quello che gli hanno fatto!
- Lo so, tesoro, però adesso calmati... o ti sentirà.
- Sì... sì... hai ragione. E' solo che ogni volta che ci penso... anche sua madre... non la capirò mai!
- Adesso, devi pensare solo a Draco.
- Sì... è che... è difficile. Fare finta di niente, davanti a lui. Quando so che peso porta nel cuore...
- Se è un peso che ha deciso di portare, tu puoi solo aiutarlo a renderlo meno pesante.
- Non so se ne sarò capace.  
- Tesoro... sei stata capace di cose incredibili in questi anni. E non eri nemmeno innamorata di Harry!


Ma è una persecuzione! Possibile che nessuno riesca a non tirarlo in ballo?! Non sarà anche sua madre un'altra devota di San Potter!
- C'è un profumo delizioso...
Hermione si asciuga rapida gli occhi, mentre entro in cucina.  Ma non penserà di fare fesso proprio me? Perchè ci sono lacrime e Potter nello stesso momento?
- Draco...finalmente!
Forse attendeva l'ingresso anche di suo padre.
- E mio padre?
- Prima che ti arrabbi... ho insistito più volte che non mi sembrava una buona idea... ma non è servito a nulla. Ha voluto che gli mostrassi alcune magie...
- Draco! Ma sei impazzito?!
Si sta riprendendo in fretta. Ma ci sarà modo dopo di tornare sulle sue lacrime.
- Scusa... ma ha insistito davvero così tanto... cosa dovevo fare?
Io, invece, mi sono totalmente rincoglionito... sto già complottando con il mio futuro suocero per scherzi improbabili ai danni delle rispettive compagne... queste cose sono più da Blaise... non da me! Mi sembra di essere finito in un universo parallelo...
Comunque mi sembrava il minimo, dato che il padre di Hermione, mi ha quasi dato la sua benedizione. Quasi, perchè ci sarà un periodo di osservazione in cui dovrò dimostrare anche coi fatti, ciò che ho espresso a parole.
Un colpo di tosse precede l'apparizione di Harold. Un sorriso molto divertito davanti all'espressione terrorizzata/omicida della figlia.
- Avevi ragione Draco... mia figlia non è affatto cambiata. Mai che colga il lato divertente della cosa...
- Papà! Ma sei impazzito?! Ti chiudi in sala con lui, passano ore, non so cosa sta succedendo... e dovrei trovare la cosa divertente?!
- Noi l'abbiamo trovata divertente...
Oh, per tutte le serpi, a questo non sono ancora pronto! Un braccio che mi stringe le spalle, nel tipico atteggiamento maschile di solidarietà, Harold domanda cosa c'è per cena. Ma non starà correndo un pò troppo? Una via di mezzo? Ma da chi avrà preso Hermione?
Perchè lei è giustamente sconcertata. Nel giro di cinque ore, sono passato da nemico giurato di tutta la famiglia Granger a compagno di scherzi per suo padre.
Chi non è affato sorpresa è sua madre. Inizio a preoccuparmi: che nasconda capacità magiche? Come fa a rimanere imperturbabile in tutta questa catena di colpi di scena?
Sono un pò confuso anch'io... e non è una sensazione che ho provato molte volte in passato... forse ci volevano proprio dei babbani per riuscirci.
- Pasticcio di verdure, arrosto di maiale con aromi della Normandia, insalata mista e per finire... torta di mele. Il dolce preferito di Hermione.
Tutto da sola? Ma riesco a mordermi la lingua prima di dirlo.
- Cosa ne dite ragazzi, di apparecchiare tavola? Mentre io riscaldo il tutto...
Che non capisco perchè devo fare avanti e indietro dieci volte per apparecchiare una semplice tavola, quando con un comando solo potrei allestire un banchetto per duecento persone. Ma devo stare zitto... so che Hermione non vuole usare la magia a casa sua. Me lo ha detto chiaramente.
- Okay, mamma.
Mi trascina verso una credenza, piatti, bicchieri, posate, praticamente tra le mani ed il mento non ho più un centimetro libero.
- Quanto hai detto che vorresti fermarti dai tuoi, Herm?
- Tutto il tempo necessario perchè voi vi conosciate meglio... e dato che l'inizio è andato oltre ogni rosea previsione... vedi di non fare storie perchè non puoi usare la magia!
- Non vedo perchè tu debba essere così intransigente al riguardo... sarebbe una gran fatica in meno per tutti...
- Non si usa la magia e basta!
- Quando mi liquidi con un "e basta" mi nascondi qualcosa.
Piatti, bicchieri, posate... torno ad avere le mani libere.
- Allora?
- Non abbiamo finito.
Mi trascina in cucina, apre il frigo: acqua, vino... poi riesce a darmi anche un aggeggio con olio, aceto, sale e pepe... e che cazzo... non sono mica il cameriere!
Ma prima che sua madre noti il mio cambiamento d'umore, mi ritrascina in salotto...
- Hai promesso che non facevi storie...
- Ma non sto facendo storie...
- Con quella faccia?
Non mi ricordo mai che non sono più l'odiato Malfoy... adesso mi guarda sempre negli occhi... e indovina abbastanza spesso quale sia il mio umore...
- Mi domandavo solo perchè una delle streghe più dotate di Hogwarts, non volesse avvalersi di un pò di magia a casa sua...
- Sei già stufo di dover fare le cose alla maniera babbana...
- No, guarda ti sbagli...
- Io non mi sbaglio mai.
- Che cosa?!
Questa poi! E no, qui scatta la guerra per forza...
- Okay... okay... quasi mai... o almeno, non questa volta...
Blaise aveva ragione... non posso reggere questo ritmo... apparecchiare, lavare i piatti, aiutare Hermione in qualsiasi faccenda si metta in testa di fare ... tutto senza magia. Non posso...
- Senti facciamo così...
Mi piace quello sguardo. Promette qualcosa di buono.
- Tu non usi la magia... e io in cambio, ti permetto di venire in camera mia per qualche ora, ogni notte...
- Scusa?! Dormiamo in camere separate?
- Abbassa la voce...
- Non siamo nella stessa stanza?
- No.
- Stai scherzando vero? Non vedevo l'ora di lasciare Hogwarts e qui mi ritrovo ancora in camere separate?
- Mi sembra giusto nei confronti dei miei genitori...
- Hermione, ho appena detto ai tuoi genitori che ti voglio sposare!!
- E quando saremo sposati sarà diverso!
Devo restare calmo... la prospettiva di notti intere a fare l'amore con lei sta svanendo come neve al sole...
- Hermione, amore, i tuoi genitori non lo verrebberro mai a sapere... noi possiamo usare tante di quelle magie per rendere...
- Ma qui, io non uso la magia.
- La userò io...
- Ma io ti ho chiesto di non farlo...
- E allora ti basta la prospettiva di passare "solo" qualche ora con me?
- Sì, perchè nella mia prospettiva, c'è l'idea che passerò il resto della mia vita con te. Diventa un piccolo sacrificio quello che mi trovo a fare ora...
Ho perso in partenza. A questo non posso controbattere nulla. Devo mettere una briglia a tutte le mie fantasie erotiche. E fare in modo che il nostro soggiorno qui duri il meno possibile.
- Hai ragione.
Mi allontano da lei.
- Rispetterò il tuo desiderio...
- Draco, stai tramando qualcosa...
- No. Semplicemente mi hai convinto.
- Tu non ti fai convincere così facilmente...
- C'è sempre una prima volta...
- Hai in mente qualcosa...
- No. Giuro.
- Draco, ho visto quell'espressione tante di quelle volte in questi ultimi sette anni... già ad un undici anni facevi quella faccia ogni volta che mi incontravi per i corridoi...
- Mi guardavi già ad undici anni?
- Sì, ma è meglio che non mi chiedi il perchè...
- Tanto lo so... già ti piacevo!
- Certo! Infatti non mi sono data pace finchè non ti ho conquistato!
- Allora era tutta una scusa la storia che eri innamorata di Potter... in realtà cercavi un modo per avvicinarmi...
- Oh cavolo... mi hai scoperto! E io che pensavo di dirtelo, un giorno... facendo finta di raccontarlo ai nostri nipoti... "sapete come ho fatto a conquistare il nonno? Gli ho detto che ero innamorata di zio Harry!"
- Zio? E poi loro come faranno a sapere chi è?
- Chi è chi?
- Potter...
- Draco, era uno scherzo...
- Che loro conosceranno Potter?
- Tu non sei normale!... Mamma, la tavola è pronta...
Si avvia in cucina, ma io sono seriamente preoccupato.
- Hermione, era uno scherzo che i nostri nipoti conosceranno Potter... e che lo chiameranno zio?
- Non ho intenzione di darti corda... se non per impiccarti.
- Pensi davvero che lo frequenterai ancora per così tanto tempo?
- Mamma, posso iniziare a portare qualcosa?
La madre sforna qualcosa che ha un profumo delizioso e che Hermione mi rifila con poca grazia.
- Ti dispiace portarlo in tavola? Io prendo l'insalata...
Ripercorriamo il cammino inverso e non mi rassicura sul fatto che Potter non sarà una presenza così ingombrante per tutto il resto della mia vita!
- Hermione...
- Draco, non un'altra parola su Harry.
- Ma...
- Allora ci mettiamo a tavola?
I sig.ri Granger ci hanno raggiunto. Non posso proseguire.
Devo iniziare questa cena con l'incubo che i miei nipoti conosceranno di persona Harry Potter.



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Sono passati dieci anni e Potter è ancora lì, al suo posto. Migliore amico di mia moglie. L'unica cosa che me lo fa tollerare è proprio questo: migliore amico di mia moglie! Non più della Mezzosangue Hermione Granger!
Inserisco le quattro foto. Insieme alla pergamena in cui ho spiegato il perchè la scelta sia ricaduta proprio su queste quattro foto per quella lontana estate.
La prima con Hermione. La prima di una lunga serie. Ancora non mi capacito che lei mi ami così tanto. Ancora mi domando perchè non abbia mai vacillato davanti al mio carattere cinico, un pò maschilista - forse anche più di "un pò"! - intrattabile... insomma, un carattere che ancora adesso ha dei lati da "Principe delle Serpi".
Che mi ami così tanto da essere arrivata a desiderare un figlio da me. Un figlio, di cui sarò padre. Padre. Una parola che ancora adesso apre una ferita che non si è mai rimarginata. Ma non è questo il momento di pensarci. Adesso sono altri i pensieri a cui voglio lasciare spazio. Anzi al pensiero di come riempirò le prossime due pagine.
Altri quattro spazi. Bè, inevitabile che dopo il soggiorno dai genitori di Hermione, il ricordo successivo sia quello del nostro matrimonio!
Oh Merlino! Che giorno... amaro e dolce nello stesso momento. Apro la scatola, perchè c'è un'intera scatola, dove l'etichetta dice "Draco ed Hermione. Oggi sposi".
Oh Merlino! La prima foto che mi capita tra le mani è emblematica: tra una marea di teste rosse, spicca solo la mia bionda! E questo mi fa ricordare che quel giorno, per amore di Hermione - giuro solo per questo! - io, Draco Malfoy, mi sono fatto fotografare con tutta la famiglia Weasley al gran completo!
Ovviamente sorridono tutti, tranne il sottoscritto. Io ho quel ghigno che assumo solo quando sono sotto stress! E in quel momento, sicuramente di stress ne stavo vivendo molto... in quel momento in cui due voci, alle mie spalle, mi stavano sussurrando "noi rossi, tu oro... Hermione sarà contenta, fa tanto Grifondoro!"...
Come avrò fatto a non cruciare quel giorno i famigerati gemelli Weasley, ancora adesso rimane un mistero....
  
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