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Autore: Drew    29/06/2005    6 recensioni
Tutto nell’ultimo anno a Hogwarts: Hermione alle prese coi suoi sentimenti, Harry alla ricerca del suo futuro, Ron che accetta l’idea di essere ormai cresciuto, un ragazzo nuovo e con strane parentele. Che cosa avrà di nuovo da renderlo tanto simile ad Hermione? Cosa c’è tra lei ed Harry? Come la prenderà Ron? Ogni cosa a suo tempo… sempre che il tempo basti.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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REALLY

REALLY

10, 27 p.m. Corridoi di Hogwarts

Harry ed Hermione stavano percorrendo assieme i corridoi che conducevano verso la sala dei Grifondoro. Tra di loro scese il silenzio, non un qualcosa di imbarazzante, ma veniva alternato da qualche occhiata furtiva. Ognuno di loro stava pensando all’altro in quel momento e la sintonia che stavano vivendo fu interrotta da un’ improvvisa frenata di Harry.

-Tutto bene?- chiese Hermione un po’ preoccupata.

-Pensavo,… dici che Ron ha un debole per te?- domandò Harry calmo. La ragazza rimase allibita e spaven-tata nello stesso momento:

-Non penso proprio, perché?- azzardò.

-Sono un po’ di giorni che lo vedo strano nei tuoi confronti!- spiegò Harry.

-Credo sia solo una tua impressione, Harry!- affermò Hermione mentre tentava di riprendere il cammino. Fu lui a fermarla stringendole delicatamente il polso:

-Hai più sentito Viktor?- chiese mantenendo una certa risolutezza.

-No,…- confermò Hermione, -… non potremmo parlarne nei dormitori?-

-Va bene…- rispose chinando la nuca.

Camminarono ancora per qualche minuto senza aprire bocca sino a quando non si trovarono davanti al ritratto della signora grassa.

-CERUME!- ordinò Harry e la porta per la sala comune dei Grifondoro si aprì. Entrarono e scorsero Ron, al tavolo degli scacchi con un’aria un po’ imbronciata:

-Era ora!- esclamò rivolgendosi ad Harry, -Ma dove diamine siete stati! È più di un’ora che vi aspetto!-

-Scusaci Ron,… abbiamo fatto un po’ tardi con le formule dell’INCENDIARIUM.- spiegò Hermione, ma il rosso non voleva sentire scuse.

-Potevate almeno avvisarmi! E poi non è che io non abbia problemi con le formule!- affermò seccato rivolgendosi alla ragazza.

-Sarà meglio andare a dormire Ron!- concluse Harry.

-Sì, va bene… Buonanotte Hermione!- lei lo salutò col capo e un attimo dopo Ron scomparse lungo la scala. Erano rimasti ancora loro due. Soli. E di nuovo quel silenzio stava per riemergere.

“Adesso basta!” si disse Hermione.

-Senti Harry…- cominciò.

-Dimmi.- le disse prendendo a guardarla negli occhi.

“Avanti, Herm, devi dirglielo!”

-Buonanotte!- fece avvicinandosi e lasciandogli un bacio sulla guancia.

-Fai bei sogni!- le augurò Harry, che vide scomparire anche lei lungo la scala.

“E bravo Harry! Altra occasione mancata: poteva essere quella buona! Ritenterò Herm! Puoi giurarci!”

 

 06, 49 a.m. Sala Comune dei Grifondoro

Hermione di trovava davanti al camino della grande sala bordeaux: finalmente quella notte era riuscita a fare sonni tranquilli, senza quel peso e quell’angoscia che provava fino a poche ore prima. Le parole di Harry “credo che per ora farò a meno di Cho Chang” le avevano fatto affiorare un qualche minuscolo barlume di speranza. Eppure riusciva a darsi il ruolo dell’egoista: stava pensano solo a sé stessa quando lo desiderava solamente per lei. Hermione Granger poteva essere antipatica, saccente, riflessiva, autonoma, matura, ma non egoista! Per lei gli amici venivano prima di tutto e non poteva assolutamente permettere a nessuno, nemmeno al ragazzo che amava, di cambiare la sua personalità, i suoi pregi, i suoi difetti. E ne aveva entrambi: dotata di un sarcasmo e intelligenza straordinaria che sapeva usare benissimo, Hermione Granger poteva essere vista come l’amica prediletta, la “maestrina”, l’aiutante, ma non come una normale studentessa di Hogwarts. Cosa poteva fare con Harry? A lui andava bene così com’era e questo lei lo sapeva bene, ma… non era più il tempo dell’amicizia. Forse perché era cresciuta, oppure per qualche altro stupido motivo. Forse perché era davvero innamorata di una persona talmente splendida e sincera come nessun altro sapeva essere. L’unico che era riuscito a considerarla semplicemente Hermione (anche se con qualche difetto di pronuncia) era stato Viktor Krum. Però la ragazza sapeva anche che non poteva permettersi di volergli bene al di là dell’amicizia, non che non ci avesse provato, ma Harry aveva lasciato Cho solo per venire da lei ad aiutarla per il “Ballo del Ceppo”.

“Sì,” concluse dopo lunghe riflessioni, “gli devo davvero molto”.

Mancava ancora un po’ alla colazione e fece per alzarsi quando sentì avvicinarsi dei passi. Così decise di rimanere sulla poltrona e si mise addosso una coperta di lana scura trovatasi innanzi al camino.

-Come mai sveglia così presto?- fece Ron sbucando dalle scale.

Hermione si voltò e gli sorrise:

-Buongiorno anche a lei signor Weasly!-

-Non riesci a dormire?- insistette Ron.

-Ho dormito anche troppo!- rispose serena, -Hai qualche novità?-chiese poi.

-No,… e tu?-

-Beh,… non so se è una novità… tu sai qualcosa riguardo Harry e Cho?-

-So che Harry praticamente non la può più vedere!- ribatté sicuro.

“COSA?”

-Davvero?- domandò Hermione con finto disinteresse.

-Sì, vedi… l’ultima volta che abbiamo toccato l’argomento “Chang” parlava quasi con ribrezzo.-

-Strano,…- rifletté Hermione.

-Già,… Ah, ecco!… Non so se posso parlartene, però è una qualche specie di novità!-

-Cosa?- chiese la ragazza incuriosita.

Ron prese posto nella poltrona di fianco e iniziò a parlare con un tono di voce molto basso:

-Qualche giorno fa Harry mi ha chiesto come conquistare una ragazza.-

-E immagino che tu gli abbia consigliato una delle tua geniali idee!- commentò sarcastica Hermione.

-No,… Gli ho solo detto che dovrebbe fingere di averne un’altra o almeno una qualche persona che gli piace.- concluse soddisfatto.

-Solo tu potevi escogitare idee così stupide!- lo rimproverò, -Possibile che non potevate parlarne con me?!-

-E perché dovevamo farlo, scusa!- ribatté Ron con aria di superiorità ed alzando il timbro vocale.

-Vuoi un motivo? Vediamo se te ne bastano tre: punto uno, io leggo molti libri di psicologia e voi lo sapete, quindi potevo darvi una motivazione scientifica. Punto due: Viktor si è più o meno trovato nella stessa situazione con me ed è arrivato al sodo (anche troppo presto), perciò avreste potuto usare una “tattica” simile. Punto tre e più importante: io, anche se stentate a crederlo, sono una ragazza e avrei potuto darvi dei pareri personali!- finì con una linguaccia a Ron.

-Non credo che noi potremo mai considerarti “femmina”, Hermione!- la insultò Ron senza accorgersene.

-Hai voglia di litigare anche il mattino presto?!- fece seccata.

-Ci sono problemi?- chiese un Harry mezzo addormentato.

-No.- rispose grave Hermione.

-Meglio, perché stavate praticamente gridando!- commentò stropicciandosi gli occhi e andandosi a sedere sul bracciolo della poltrona di Ron.

-Ci dispiace, non volevamo svegliarti!- si scusò Ron sorridendo debolmente all’amico.

-Come è andata la riunione, ieri sera?- chiese Hermione cercando di cambiare argomento.

-Bene! Abbiamo un nuovo membro: si chiama Ridley e qualche cosa…-

-…Ridley Ghaopy- finì Ron.

-Lo conosci?- domandò Harry incuriosito.

-Non personalmente,- rispose semplicemente Ron, -ma si parlava che avesse qualche legame con la famiglia Malfoy.- concluse con disgusto.

-Ci mancava!- commentò il moro con una smorfia.

-Io lo conosco bene!- affermò Hermione.

-Davvero?- si fecero eco Harry e Ron stupiti.

-Sì,… è mio cugino.-

 

I due ragazzi si guardarono in faccia allibiti: cosa aveva detto Hermione? E poi loro erano i suoi migliori amici: perché non aveva parlato loro del cugino?!

-E… tra quanto tempo avevi pensato di dircelo?- fece Ron cercando di non perdere il controllo.

-Non lo so,… ma l’avrei fatto! Sapete…- la ragazza abbassò il tono di voce, - Rid ha scoperto quest’anno di avere poteri magici… non sa neanche lui il perché.-

-Beh… per essere “mago” da così poco tempo ha grande dimestichezza con le scope.- commentò Harry.

Poi Ginny fece il suo ingresso interrompendo il discorso dei ragazzi:

-Non andate a colazione?- chiese rivolgendosi al fratello.

-Certo!- rispose Hermione, -Andiamo subito!-

 

 

Beh… anche il secondo chap è finito… ringrazio davvero tanto tutti quelli che hanno letto questa fic… credo che mi dilungherò ancora un po’ a scriverla. Comunque il mio particolare ringraziamento va a

 

mary – ho aggiornato il più in fretta possibile! Aspetto una tua prossima recensione!

 

Argus – spero che questo capitolo ti sia piaciuto quanto l’inizio! Un bacio!

 

emma – innanzi tutto non potevi scegliere nick più giusto (sono una fanatica di emma-daniel) e poi te lo straconfermo: ci sono harry-hermione!!! Un abbraccio grande!

 

marco – la vedi lunga? Hai perfettamente ragione (vi farò soffrire!! Hihihihi… euhc… sto soffocando!…. siii… sono sadica!!!). A parte gli scherzi, in tutta onestà ti assicuro che è un grande piacere leggere una tua recensione perché segui solo persone “in” (brava Drew, stai spiegando proprio bene!!!)… beh… attendo una tua prossima recensione! Un bacio anche a te!

 

  
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