SCOPERTE E RITROVAMENTI
“Ho conosciuto tantissimi Ninja nel corso della mia
vita ma tu sei sicuramente la più forte…lo sai occhi bianchi?” disse Mortis
guardandola “Pensavo che quella del Byakugan del destino fosse solo una stupida
leggenda, eppure a quanto pare tu lo hai sviluppato”.
Hinata lo guardava dall’alto al basso usando la sua nuova abilità, non ne conosceva la potenza e
poche volte l’aveva usata, visto che l’aveva sviluppata da pochissimo tempo.
Era da meno di un mese che aveva sviluppato questa
nuova abilità con scarsissimi risultati: la maggior parte delle volte sveniva
perché usava troppo chacra, ora non capiva perché esso era venuto fuori così
senza che lei lo evocasse.
“Allora cosa mi dici mia cara cosa si prova ad avere
un potere del genere..” disse Mortis sogghignando e lei rispose “Nulla…so solo
che tu morirai!”.
Hinata corse verso di lui con una velocità disumana
impastando la mano di chacra, Mortis si protegge comunque con la sua katana; il
combattimento andò avanti così per tantissimo tempo con attacchi e
contrattacchi da parte di tutti e due, nessuno si voleva arrendere, Oramai per
forza erano pari.
Hinata si sentiva ugualmente stanca, non era
abituata a questo tipo di sforzo ovvero sostenere il Byakugan del destino e
attaccare con il pugno gentile Mortis. Non riusciva nemmeno a capire quali
erano i poteri di questo Byakugan…cercava di concentrarsi eppure non riusciva a
vederci chiaro se solo avesse avuto più tempo, se il tempo fosse stato suo
amico e si fosse fermato lei non avrebbe avuto di questi problemi.
Non si accorse come successe ma vide Mortis fermarsi
e anche la piccola goccia di sangue che usciva dal suo viso e si fermò. Vide
che tutto era statico non si muoveva nulla, nemmeno una foglia che stava
cadendo dall’albero che si era fermata a metà strada.
“Possibile..” disse in un sussurro
“Possibile..Hinata..” una voce aveva parlato e si girò di scatto senza vedere
nessuno si spaventò e si chiese chi poteva essere? Non di certo Mortis che era
davanti a lei immobile e nemmeno Naruto o i suoi allievi. Decise di guardare
meglio con il suo Byakugan visto che ancora possedeva l’abilità del vedere a
360°. Sgrano gli occhi nel vederlo.
Non era cambiato a parte qualche ruga qua e là sul
volto, stessi capelli marroni lunghi e setosi, lo sguardo severo e duro con
quegli occhi glaciali che risaltavano sulla sua pelle bianca come il latte.
“Da quanto tempo non ci vediamo più?” chiese
avvicinandosi e mostrando il suo viso alla luce, Hinata tremò e incominciò a
guardare per terra e balbettando disse “D-da sei anni…padre…”-“Non dovresti
abbassare lo sguardo sai?”. Lei alzò la testa guardandolo negli occhi e sentì
“Come puoi essere tu…io stesso pensavo che fosse Neji e invece quella che io
rinnego come figlia e la considero una traditrice possiede ciò che io stesso ho
sempre bramato di possedere…Hinata perché questo dimmelo perché tu…e non Neji o
Hanabi?”. Hinata non rispose ma lo guardo diritto negli occhi senza abbassare
lo sguardo questa volta. Sperava che lui fosse cambiato che sentisse la
mancanza di sua figlia maggiore: a quanto pare si sbagliava di grosso e una
piccola lacrima scese sul suo bellissimo viso. Hiashi Hyuga la notò e con una
certa insicurezza la asciugò con un dito ritraendolo subito. Per Hinata quel
gesto fu il più bello di tutta la sua vita: suo padre l’aveva sempre detestata
e l’aveva sempre umiliata in un modo o nell’altro e ora invece le aveva
asciugato quella piccola lacrima.
“Quando sei nata..non hai pianto come tutti i
normali bambini sai? Sei nata con gli occhi aperti senza fiatare senza
urlare…ho sempre pensato che tu fossi perfetta per quanto potessi essere una
donna..quel giorno mi illusi che tu saresti stata la più forte…incominciasti a
camminare che avevi solo 10 mesi ti era alzata davanti a miei occhi per andare
a prendere un dolce che ti porgeva tua madre..anche li mi illusi che tu saresti
stata la più grande Hyuga della storia…poi quando vidi che non eri capace che
arrossivi che piangevi ti ho considerato una fallita di prima categoria indegna
di far parte del mio clan, Hanabi era meglio di te in tutto e per tutto e per
questo che mi scordai di avere una figlia come te. Poi sotto i miei occhi sei
maturata, hai incominciato a usare e provare tecniche nuove ed eri più
fiduciosa con più tenacia e qui mi si riscaldò il cuore e incomincia a
considerarsi anche quando vidi che la mia bambina stava diventando grande…”
disse tutto ciò e si fermo per continuare dopo “Anche quando vidi che stava
diventando una donna..la mia bambina stava diventando una donna e anche lì ti
vedevo fiduciosa e anche quando ti eri imposta per non farti tagliare i capelli
capii che tu stavi cambiando però tu te ne sei andata e hai lasciato il vuoto
dentro di me e da quel momento mi sono talmente arrabbiato che tu eri andata
via considerandoti una fallita, traditrice perché mai una Hyuga era
scappata..ora…guardati sei bella come tua madre e possiedi il Byakugan del
destino, sei un ninja promettente e tutto ciò lo sei diventata senza il mio
aiuto.
Durante i tuoi viaggi ho sentito parlare spesso di
un ninja molto particolare, anche non avevo capito che si trattava di mia
figlia: avevo sentito che eri scappata di casa, una volta per aiutare un popolo
ti sei travestita da soldato, hai messo in pericolo la vita di migliaia di
uomini, hai costruito un villaggio, hai aiutato persone in difficoltà e hai
distrutto palazzi di re e metà Konoha ma
forse il mondo saprà le grandi cose che hai fatto e ora so che il più grande
dono ed onore non è che tu sia forte o ben voluta da tutti e amata e il fatto
che tu abbia uno dei Byakugan più sviluppati e forti…ma è avere te come
figlia..”.
A Hinata sembrò di sognare e si diede un pizzicotto,
suo padre aveva detto che era onorato di avere lei come figlia e l’unica cosa
che seppe fare e ridere e piangere nello stesso tempo; abbracciò suo padre accoccolandosi
sul quel petto che aveva sempre sognato caldo e rassicurante, in tanti anni che
aveva abitato con lui non aveva mai ricevuto una carezza o un abbraccio. Suo
padre non l’abbracciava chiaramente, ma d’ogni tanto sentiva un pacca
affettuosa sula schiena ma a lei bastava ugualmente l’importante che lui fosse
stato lì con lei.
“Ora Hinata ti risponderò a tante domande…”, lei si
staccò e lo guardò negli occhi ascoltandolo attentamente “Dunque quello che tu
possiedi e uno dei più forti Byakugan e abilità innate meglio sviluppate le
leggende raccontano che lo stesso fondatore del clan l’avesse ma chiaramente in
uno stadio più sviluppato del tuo. I poteri sono infiniti e illimitati come
vedi riesci a fermare il tempo a tuo piacimento vedi il tempo e particolarmente
collegato con il destino, riesci persino a cambiarlo a tuo piacimento ma non
devi mai cambiare la vita di una persona Hinata a quel punto moriresti tu e
lui, cambiare il destino di una persona è una cosa meschina non farlo mai o
almeno con tantissimo allenamento puoi cambiare qualche episodio della vita..”-“E’
una cosa orribile…” disse Hinata “No non lo se tu la usi per scopi buoni puoi
aiutare tantissime persone..” proseguì “Puoi cambiare il tempo a tuo piacimento
anche a seconda dei tuoi stati d’animo, puoi evocare i due animali supremi
dello Yang e dello Yin rispettivamente il drago e la tigre ma non fidarti
troppo di loro sono creature antiche, furbe e molti che si sono affidate a
queste sono cambiate diventando pazze perché avevano scoperto troppi segreti…se
puoi cerca di non evocarli mai…Riesci a controllare la mente e a leggerla a tuo
piacimento e se vuoi puoi anche far suicidare una persona, tutte queste cose
però richiedono molto allenamento mio cara Hinata e non credo che riuscirai a
farle tutte in questo momento..in ogni caso ci sono altri poteri ma io credo
che tu li debba scoprire da sola”. Regnò il silenzio per svariati secondi
finché Hinata disse “Ma come mai io parlo con te e tutto e fermo padre?”-“Antica
tecnica Hyuga…tuo padre sa più cose di quanto credi, in ogni caso tra poco devo
andarmene anche io ho un certo limite”, Hinata comprese e fece si con la testa
e poi guardò Mortis: in quel momento poteva colpirlo e ucciderlo senza che lui
reagisse…”Perché non lo fai Hinata?” chiese Hiashi “In questo momento lui e
vulnerabile e non può farti del male e potresti porre fine a questi avvenimenti
in un colpo solo..”; Hinata pensò per svariati secondi a quello che le aveva
detto il padre, effettivamente aveva ragione poteva ucciderlo in pochissimo
tempo e lui non avrebbe sentito il dolore..eppure una parte di lei voleva
finire quello scontro lealmente come le avevano sempre insegnato e disse “Io
non voglio abbassarmi al suo livello padre lui lo farebbe se avesse questa
facoltà ma io non sono come lui e tu e tante a altre persone mi hanno insegnato
che si combatte in modo leale senza usufruire di ciò che il destino ci ha
fornito a nostra vantaggio…lui ha fatto del male alle persone a me più care ma
forse lo ha fatto per farmi capire che dovevo dare il meglio di me stessa..” fece
una pausa e proseguì “Anche se a modo suo Mortis fa parte della mia vita..vive
nei miei incubi e io lo devo sconfiggere senza bisogno di fermare il tempo,
forse sarà una delle poche cose che farò della mia vita e forse non riuscirò a
sconfiggerlo ma io voglio provarci senza barare…” guardò Mortis per un istante.
“Ora capisco perché hanno scelto te…” disse Hiashi,
forse era un suo pensiero e disse “Tu assomigli a tua madre anche lei non lo
avrebbe mai fatto se ne avesse avuto la possibilità, devi dare il meglio di te e
fare vede chi e veramente uno Hyuga..”, Hinata sorrise dicendo “Lo promesso
anche a tante persone: L’Aniky, ai miei allievi , a Naruto e anche a Tenten..”-“Tenten?
La morosa di Neji?” chiese Hiashi lei fece si con la testa e vide che poco dopo
suo padre abbozzò un sorriso “Sai è strana questa cosa…tua madre e Kushina
Uzumaki, la mamma della colonna portante, era amiche…non che Tenten sia un
maschiaccio anche se qualcosa di simile possiamo dire che lo è…non ho mai
capito per quale motivo lo fossero erano completamente diverse in tutto e per
tutto…eppure si confidavano tutto..tua madre a sofferto molto la sua scomparsa…”.
Hinata sorrise, alla fine lei si era innamorata del
figlio di Kushina Uzumaki…anche quello doveva essere il destino.
“Ora me ne devo andare Hinata..” suo padre la lasciò
scomparendo in una nuvola di fumo e lei ripensò a quello che le aveva detto
sorridendo: avrebbe sconfitto Mortis per tutti quelli che credevano in lei..anche
per suo padre.
Non si accorse che il tempo ripartì e Mortis cadde
non vedendola più e disse “Come hai fatto occhi bianchi??” chiese estremamente
preoccupato e lei rispose “Mortis non importa come ho fatto ora combatti..”. Una
nuova luce si era accesa negli occhi di Hinata: Konoha aveva un posto anche
per lei e forse non se ne era mai
accorta.
Corse verso il suo palazzo, non le aveva spiegato
tante cose come quella della profezia ma bastava quello che le aveva detto. Arrivo
e andò verso la tomba di sua moglie e si sedette, non lo faceva quasi mai e
disse “Avevi ragione tu come sempre…Iuky doveva crescere…”
BUON ANNOOOOOOOOOOOOO! Ecco a voi un capitolo
particolare dove ho fatto riavvicinare padre e figlia come piace a me!! Prometto
che ci sarà la fine dello scontro e una fine particolare non aggiungo altro…in
ogni caso sta notte ho pensato a una KibaIno..hhi non lo so mica perché insomma
non sono normale comunque recensiteeeeeeeeeeeeeeeeeee!! E ringrazio chi legge e
chi a messo la mia storia tra le seguite e tra i preferiti…Kiss Hina93
PS Ma il plurale di stomaco e stomachi o stomaci?? Scusate
ma questa cosa mi assilla da tempo e a ogni persona che chiedo mi risponde in
modo diverso…^__^