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Autore: _EpicLoVe_    01/01/2010    2 recensioni
L'amore è bensì una nebbia sollevata con il fumo dei sospiri e se questa si dissipi è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti e se sia contrariato non è che un mare nutrito dalle lacrime di quegli stessi amanti. E che cos'altro può mai esser l'amore se non una follia molto segreta, un'amarezza soffocante e una salutare dolcezza. W. Shakespeare
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sogni di cartapesta

Sogni di cartapesta

L'amore è bensì una nebbia sollevata con il fumo dei sospiri e se questa si dissipi è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti e se sia contrariato non è che un mare nutrito dalle lacrime di quegli stessi amanti. E che cos'altro può mai esser l'amore se non una follia molto segreta, un'amarezza soffocante e una salutare dolcezza.

W. Shakespeare

 

Faceva freddo quel pomeriggio di metà Dicembre, il vento soffiava forte su Hogwarts e il cielo era scuro mentre prometteva altra neve, che con ogni probabilità sarebbe arrivata di lì a poche ore. Non un riverbero di luce, non uno sprazzo azzurro nel cielo, l’inverno si ergeva in tutta la sua imponenza. Lily Evans si strinse nel mantello e continuò a guardare il castello dall’alto della sua postazione, ne era certa, Hogwarts le sarebbe mancata più di qualsiasi altra cosa. Tutto di quella scuola le sarebbe mancato, e probabilmente al termine di quel suo settimo anno avrebbe anche pianto, sorrise immaginando la scena, lei in lacrime che abbracciava tutti i professori e James e Sirius che la canzonavano ridendo. Una mano delicata si poggiò sul suo braccio distraendola dai suoi pensieri, si girò lentamente incrociando gli occhi scuri del ragazzo, rimase in silenzio a fissarlo, si perse in quegli occhi profondi, belli, bellissimi, quegli occhi che aveva sognato così tante volte e svegliandosi aveva desiderato ardentemente quello sguardo su di lei, lo sguardo di lui che la perquisiva, la scrutava facendola sentire indifesa e vulnerabile. “Sirius” mormorò abbozzando un sorriso e il ragazzo le sorrise, fece un passo avanti e con un braccio le circondò la schiena poggiando la mano aperta sul suo fianco destro e rimase in silenzio a guardare il castello, “A cosa pensavi?” chiese improvvisamente, Lily non si girò a guardarlo, continuò a tenere lo sguardo fisso davanti a lei, perso nel vuoto, “Alla fine della scuola”, il ragazzo si esibì in un mezzo sorriso, “Già ti immagino, mentre piangi disperata abbracciando tutti i professori e io e James ti prendiamo in giro mentre Peter e Felpato ci intimeranno di smetterla”, Lily sorrise e si girò a guardarlo, “Già” concordò e rimase immobile mentre Sirius si girava e poggiava lo sguardo su di lei. Sentì un brivido percorrerla e le guance imporporarsi, sospirò, “Sei bellissima Lils” e lei sorrise imbarazzata, Sirius faceva sempre così, non aveva problemi nel dirti ciò che pensava, era schietto in ogni sua parola, in ogni suo gesto, non provava mai imbarazzo e riusciva a tenere sempre lo sguardo alto mentre diceva qualcosa di importante, la ragazza fece un passo avanti esitante e si alzò sulle punte poggiandogli un dolce bacio sulle labbra. Sospiri lenti che accompagnavano i battiti veloci dei loro cuori. Sirius le accarezzò gentilmente una guancia e Lily chiuse gli occhi beandosi di quella piacevole sensazione, il ragazzo si piegò su di lei baciandola di nuovo. Fu un bacio più intimo sta volta, lei aprì le labbra concedendogli libero accesso, lingue che lottano disperatamente tra di loro, labbra che bruciano contro labbra, denti che affondano nella carne morbida, un bacio che sa d’amore, di passione, di dolore, si staccarono piano rimanendo vicini, “Sa così tanto di addio”, la voce rauca di Sirius ruppe il silenzio e Lily abbassando il capo cercò di trattenere un singhiozzo, “Dobbiamo farlo Sirius”, il ragazzo sospirò, un sospiro sofferto dal sapore amaro, “Mi dispiace” un dolce sussurro, parole che si persero nel vento di quella sera. E piccoli fiocchi di candida neve bianca iniziarono a scendere dal cielo poggiandosi sui due ragazzi, neve soffice e fredda che si posa delicatamente su respiri silenziosi, due mani strette in una muta speranza e piedi che si allontanano veloci e la neve cade incessante, coprendo quelle orme e il loro peccato.

***

“James smettila di fumare” sbuffò Lily alzando lo sguardo dal suo libro di Pozioni, il ragazzo sorrise festoso dando un altro tiro alla sua sigaretta, “Dai Lils, cosa vuoi che sia una sigaretta ogni tanto?!?” chiese sorridendo e balzando giù dal bracciolo della poltrona, “Non è una ogni tanto, ormai sono più di una al giorno” ribattè la ragazza rivolgendogli un occhiataccia, il Griffindor diede l’ultimo tiro alla sua sigaretta,  si buttò sul divano di fianco alla sua ragazza e si sporse a baciarla, Lily si allontanò, “Ah no, non provarci. Non provare a baciarmi, puzzi di fumo” disse disgustata e James rise scompigliandole i capelli con una mano, poi rivolse uno sguardo a Sirius che seduto sulla poltrona della Sala Comune dei Griffindor leggeva la Gazzetta del Profeta, “Hei Sirius non è che hai con te del profumo?!?” chiese ironico, il moro alzò gli occhi dal giornale e rivolse ai due uno sguardo divertito, “Sarebbe inutile James, la signorina Evans ha sempre la puzza sotto il naso, troverebbe comunque da ridire”, Lily gli fece una smorfia, “Pensa ai fattacci tuoi Black” disse secca tornando a concentrarsi sul pesante tomo che stringeva tra le mani, “Dai Lily non puoi studiare di venerdì sera” disse scocciato James, la ragazza sbuffò, “Sto facendo quello che dovresti fare tu. E comunque non sto precisamente studiando, mi sto documentando su qualcosa fuori dal programma”, il giovane Potter aggrottò le sopracciglia, “Vuoi dirmi che non sono i compiti di Lumacorno questi?!? Stai approfondendo per conto tuo?”, quando la ragazza annuì l’espressione di James divenne disgustata, Sirius chiuse con uno scatto la Gazzetta del Profeta, si lanciò in avanti e in una mossa repentina sequestrò il libro della ragazza, “Sirius dammelo subito” ordinò Lily balzando in piedi, il ragazzo rise, “Non ci penso proprio Evans” esclamò lanciando il libro a James dall’altra parte della stanza che lo afferrò al volo, “James non ti ci mettere anche tu adesso” sbuffò spazientita la rossa, “Datemi quel libro”, ma i ragazzi la ignorarono. “Siete due stupidi” dichiarò in fine la Griffindor imbronciandosi, incrociò le braccia sotto al petto e si diresse a passo spedito verso il dormitorio femminile. Sirius la guardò andare via e provò un incredibile voglia di correrle dietro, di baciare le sue labbra imbronciate e stringerla in un abbraccio, eppure la voce di James lo trattenne, “Dai Lils, amore vieni qui”, il ragazzo sbuffò e si girò verso l’amico, “Sirius dammi quel libro” disse secco prendendo il libro al volo e avviandosi lungo le scale del dormitorio femminile.      Lily era lì, sdraiata sul suo letto e stringeva un libro tra le mani mentre la sua compagna di stanza parlava a raffica cercando di tranquillizzarla e tra un sorriso e l’ altro dedicava parole poco gentili a Sirius e James, “Grazie mille Eva” sorrise il giovane Potter entrando nella stanza, la mora gli fece una smorfia e capendo al volo il messaggio si alzò di fretta dal letto abbandonando la stanza e chiudendo la porta dietro di sé. James si schiarì la voce sedendosi sul letto, “Ecco il tuo libro” esordì porgendo il pesante tomo alla ragazza che sembrò ignorarlo, “Lily” sussurrò di nuovo lui allungando una mano per sfiorarle il mento e alzarlo verso di lui, “Sei un idiota James” sputò a quel punto la ragazza guardandolo negli occhi e lui non potè fare a meno di sorridere, “Lo so”, rimasero entrambi in silenzio per un po’, in fine il ragazzo prese un profondo respiro, “Mi dispiace”azzardò, Lily alzò lo sguardo esasperata, “Non è vero. E non devi dirlo per forza, tanto rimani un idiota comunque”, a quel punto James non riuscì a trattenere una grossa risata e si piegò a posarle un dolce bacio sulla guancia, “Ma ti amo”, la ragazza trattenne il respiro e si girò a guardarlo, in fine sorrise, “Anche io” si arrese sospirando sulle sue labbra prima di baciarlo e in quel momento seppe con certezza che quella era la verità.

***

Il silenzio regnava lungo i corridoi della vecchia scuola interrotto solo dal rumore del vento che creava turbini di neve nella notte, Lily guardò incanta fuori da una finestra e rimase ad osservare i fiocchi per un po’, fin quando un rumore la distrasse costringendola a voltare lo sguardo sulla figura familiare di Sirius che le veniva incontro con il solito passo urgente e disordinato, rimasero fermi l’uno di fronte all’altro e si guardarono nel buio di quel corridoio, “Mi sono quasi ammazzato per arrivare qui, maledette scale della nostra Sala Comune” sospirò e Lily non riuscì a trattenere un tenero sorriso che le illuminò il volto, gli tese la mano e il ragazzo l’afferrò stringendola piano e silenziosamente si avviarono lungo il corridoio, camminando di fianco, con le dita intrecciate e i corpi tanto vicini da sfiorarsi, mentre i respiri entravano in sincrono e si perdevano in una dolce melodia. La stanza delle necessità era già lì ad attenderli, invasa da una dolce atmosfera, nell’aria aleggiava profumo di rose e il grande letto rotondo dalle coperte colorate era illuminato dalla luce tremula di centinaia di candele, c’era anche una finestra che regalava una bellissima visuale di candido bianco. Musica, bassa e leggera che invadeva la stanza e riempiva le loro orecchie, Sirius non le lasciò la mano, l’attirò a sé e l’abbracciò iniziando ad ondeggiare al dolce ritmo di quella melodia, rimasero così, abbracciati e sognanti per un po’, “Come sei romantica” sussurrò improvvisamente lui nell’orecchio di Lily che lo guardò e rise, della sua risata dolce e cristallina che invase l’aria e fece sorridere anche lui, “Quello è il tuo però” mormorò in risposta lei indicando il grande letto che sembrava così in contrasto con la perfetta atmosfera elegante. Eppure loro erano questo. Lei era zucchero nella sua distesa di sale e lui era il nero dei suoi sogni a colore, erano uguali e opposti, erano tutto ciò che potevano essere. Sirius piegò la testa e iniziò a sfiorarle il collo con le labbra, baci lenti e morbidi, le mani l’accarezzarono piano, frugando sulla camicia, soffermandosi sui bottoni e costringendoli a cedere sotto la pressione di quelle mani esperte, il suo respiro sul collo, Lily rabbrividì, aprì gli occhi lentamente e li fissò nei suoi, così grandi e profondi, di quel nocciola incredibilmente intenso, i suoi occhi dolci e protettivi, quegli occhi che spesso aveva visto riempirsi di scherno e cattiveria, ma che tornati in rifugi amici avevano lasciato che quel velo scendesse lentamente rivelando nient’altro che la loro bellezza. Lo baciò con tutto il trasporto di cui fu capace, lo baciò a lungo, giocando con le sue labbra e lasciando che la sua lingua vagasse ad esplorare ogni singolo angolo della sua bocca, lo baciò di un bacio dolce e delicato ma a tratti osceno e folle, lo baciò come solo una donna innamorata bacia. Si lasciò spogliare piano, mentre le mani di lui vagavano gentili sul suo corpo, ogni centimetro di pelle sfiorato dalle sue dita delicate prendeva improvvisamente fuoco, ardeva e la bruciava dentro. La sua mano scese piano e gentile, scostò le mutandine ed entrò dentro di lei in modo dolce, lei spalancò gli occhi e respirò a fatica, si costrinse a trattenere i gemiti ma essi scivolarono dalla sua bocca senza controllo mentre lui si muoveva agile ed esperto dentro di lei. Si aggrappò alle sue spalle implorando di averne ancora e ancora e ancora, lo guardò quasi con le lacrime agli occhi mentre lo spogliava con mani tremanti e si lasciava condurre sul letto, morbido, soffice e incredibilmente caldo. Poggiò i palmi delle mani sul suo torace e dischiuse le labbra bagnandole con un gesto lento della lingua, vide la passione ardere nei suoi occhi mentre iniziava ad accarezzarla di nuovo, sentì la sua mano gentile sfiorarle una guancia, il mento, scivolare sul collo e posarsi sul seno, lo sentì esercitare una lieve pressione sul suo capezzolo per poi continuare a scendere e raggiungere di nuovo la sua intimità. Lo sentì sospirare e muoversi dentro di lei, sentì i suoi gemiti e le sue preghiere, “Ti prego, ti prego” sospiri smorzati nell’impeto della passione mentre schiudeva le gambe in un invito silenzioso e finalmente lo sentì entrarle dentro. Urlò, di dolore e piacere, urlò e artigliò le sue spalle infilandogli le unghie nella pelle mentre lui si muoveva lento dentro di lei, una spinta e un’altra ancora, fece scivolare le sue mani piccole e gentili alla base della sua schiena e lo spinse contro di lei, lo sentì gemere nelle sue orecchie e sorrise senza fiato mentre insieme raggiungevano l’apice del piacere, “Lils ti amo” e poi improvvisamente tutto si tinse di rosso. Rosso, il colore del peccato. La stanza rimase silenziosa mentre due corpi abbracciati si rifugiavano sotto il tepore delle coperte, improvvisamente lei si alzò e si girò a guardarlo, “Cosa c’è?” le chiese Sirius, la ragazza gli regalò un debole sorriso e si alzò dal letto piegandosi a raccogliere le mutande e il reggiseno malamente buttati sul pavimento, raggiunse la finestra e passi lenti e misurati e rimase a guardare i fiocchi di neve turbinare nel cielo, come le sue emozioni in quel momento. Sentì la sua presenza prima che il corpo caldo del ragazzo aderisse con il suo abbracciandola da dietro e le mani corsero a circondarle i fianchi per intrecciarsi sul ventre piatto e rimasero entrambi silenziosi per un po’ a guardare fuori, “Lo senti?” chiese improvvisamente lei, “Cosa?”, la ragazza sospirò, “Il nostro odore” e Sirius rimase immobile ad ascoltare e a respirare quell’odore, il loro, l’unica cosa che avevano. Poi si piegò a baciarle una guancia, “Questa sera mi sa davvero di ad…” ma lei lo interruppe, non lo lasciò finire, si girò tra le sue braccia e gli posò un dito sulla bocca, “Ti prego non dirlo” mormorò con gli occhi lucidi dal pianto e lui rimase a guardarla, in fine sospirò, “Lily ho bisogno di saperlo” disse piano mentre gli occhi vagavano nella stanza per poi tornare su di lei e a quel punto un debole singhiozzo le sfuggì di bocca, “Non posso farlo Sirius” gemette debolmente, “Io…io ti amo ma…ma amo anche lui e lui ama me” silenzio, “è con James che devo stare” e il ragazzo aumentò leggermente la presa sui suoi fianchi mentre la sentiva scivolare via, come se volesse trattenerla, come se potesse fermarla e tenerla stretta a sé ancora per un po’ o forse per sempre. Ma una salda stretta non basta a tenere una persona e mentre la neve lentamente cessava di cadere lei scivolò via.

***

James ci aveva pensato per tutta la notte, si era rigirato nel letto non riuscendo a prendere sonno e aveva stretto convulsamente la piccola scatola sotto il cuscino, per questo quella mattina mentre entrava in Sala Grande e si dirigeva a passo spedito verso la sua ragazza con i pugni stretti e trattenendo il fiato esibiva oltre ad un ostentato coraggio anche due enormi occhiaie che lo facevano sembrare reduce da una qualche strana rissa. “Lils” esordì, la rossa si girò a guardarlo e il suo sorriso già largo e luminoso si trasformò in una smorfia di tenerezza, “Buon giorno” disse dolcemente e guardò perplessa James mentre si inginocchiava davanti a lei, il ragazzo si schiarì la voce e la guardò negli occhi senza notare il gonfiore e le occhiaie quasi paragonabili alle sue che erano state furbescamente nascoste da un piccolo incantesimo, “Lily Evans” a questo punto ci fu un’altra pausa e una scarica di terrore parve invaderlo, ma prese un altro sospiro e con un gesto abile della mano tirò fuori dalla tasca della sua divisa scolastica una piccola scatolina blu, la fece aprire con uno scatto e la confezione rivelò un bellissimo anello tempestato di diamanti che cambiavano continuamente colore, “Vuoi sposarmi?”, l’intera sala rimase in silenzio mentre l’eco di queste parole risuonava riempendo l’enorme spazio intorno a loro, la rossa spalancò gli occhi mentre lui trattenne il fiato e rimase immobile ad osservarla. James avvampò sentendosi in dovere di dire qualcosa per interrompere quell’imbarazzante silenzio, “Naturalmente non ora. Siamo ancora troppo giovani per un passo così importante e non credo che il professor Silente abbia voglia di organizzare un matrimonio qui a scuola ma in un futuro, anche non troppo lontano spero, vorrei che tu diventassi mia moglie” si bloccò un attimo prendendo un lungo respiro, “Perché io ti amo Lils e non potrei mai vivere senza di te”, non ebbe tempo di riprendere fiato perché un debolissimo “Si” uscì dalle labbra rosee della ragazza che si allargarono veloci in un  sorriso e a quel punto l’intera sala scoppiò in un rumoroso boato, James le infilò l’anello al dito con le mani che ancora tremavano emozionate e  con uno scatto fulmineo si alzò prendendola tra le braccia, rise, rise sollevato e felice mentre la baciava e si girò cercando Sirius con lo sguardo. Lui era lì, appoggiato ad una colonna e si esibiva in un finto sorriso,  gli andò incontro dandogli un abbraccio amichevole e il sostegno di cui aveva bisogno, quello che ogni vero amico sa darti. Sirius rimase lì a festeggiare con loro, chiassoso come sempre ignorando la voce di Silente che cercava di calmare tutto quel baccano, si costrinse a sorridere mentre tratteneva le lacrime e sopprimeva il dolore che era scoppiato nel suo petto invadendolo e si girò verso quella bellissima ragazza, la ragazza che amava, quella che bramava di nascosto e sognava tutte le notti, la ragazza che più desiderava al mondo e l’unica che non avrebbe mai potuto avere e sorrise nascondendo il dolore. Perché l’amore è fatto di rinunce e dolore e quando si ama qualcuno bisogna lasciarlo libero di andare. E lui aveva avuto il coraggio di amarla e lasciarla andare.

FINE



Spazio autrice
: Salve cari lettori (nella speranza che ce ne siano), ho scritto questa shot per un contest organizzato da Claheaven&Anfimissi poco tempo fa. Devo dire la verità è la prima volta che scrivo qualcosa sull'old generation e penso che se non avessi partecipato al contest non avrei mai scritto qualcosa del genere. Purtroppo non ho vinto nè mi sono piazzata in classifica ma ho deciso lo stesso di postare questa storia per vedere cosa ne pensate, nella speranza che qualcuno decida di commentarla. Buon anno nuovo a tutti!!!

                                                                                                             _EpicLoVe_
  
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