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Autore: LORELAIdestroy    01/01/2010    2 recensioni
Lena,ragazza innamorata disposta a qualsiasi cosa per riaverlo; Andrea,stronzo meschino totalmente dipendente dal corpo di Lena. Come andrà a finire? Una piccola storia d'amore,sesso e in parte autobiografica.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-   Sai,devo confessarti una cosa. – disse lui,allontanandosi leggermente e stringendole la mano.

Lena sentì una strana vibrazione,una sensazione magica e comprese che stava accadendo. Un groppo alla gola le impediva di parlare,perciò accennò un sorriso di incoraggiamento. Lui le accarezzò la mano e con molta naturalezza le disse:

- Quando ho detto che ti volevo bene,mentivo. -  Lena sentì il cuore perdere un battito. COSA? MA CHE DIAVOLO DICEVA? Lo guardò senza capire .. Poi lui riprese,sempre ostentando sicurezza:

- Perché io non ti voglio bene. Io ti amo. –

Lena lasciò che quelle parole soppesassero nell’aria tiepida,le fece risuonare nella sua mente,incatenandosi a quel rumore melodioso che producevano nell’essere pronunciate tutte insieme.

Poi si girò.

Lo guardò negli occhi scuri,fondendo la sua iride in quella del ragazzo e percepì palpabile la sua emozione.

“E’ così .. mio.” Pensò accarezzandogli ogni centimetro del suo volto,soffermandosi sul profilo delle sue labbra e tuffando i polpastrelli fra i peli ruvidi del suo pizzetto. L’altra mano corse ai capelli corti,scompigliandoglieli e sentendoli così morbidi sotto le dita.

“E’ mio.”

Avvicinò lentamente il suo volto a quello di Andrea,fino a sentire il suo respiro caldo e vagamente eccitante sulla pelle.

Quante lotte aveva combattuto per essere lì in quel momento!

Quanti sguardi indagatori con una punta di malizia aveva dovuto sostenere!

Quanti dubbi,quante insidie,quante prove.

Eppure erano lì,sotto un sole ancora troppo caldo per essere alla fine di settembre.

Accarezzati da un filo di vento tiepido e piacevole,che si insinuava fra i capelli e i vestiti,fra mille pensieri e periodi iniziati con un “forse .. “ e mai conclusi.

Non c’era spazio per le perplessità,non quel pomeriggio.

Le loro labbra erano così vicine e per un secondo,uno soltanto,Lena pensò ai due ragazzi che si lasciava alle spalle .. così innamorati di lei,così romantici ma privi di quella virilità,di quel mix chimico di sensazioni che l’attraevano in Andrea,di quel senso di protezione che solo lui sapeva infonderle semplicemente abbracciandola.

Lui,con la pelle scura come se fosse eternamente abbronzato e i capelli morbidi,dal petto forte e dal carattere deciso,dal sorriso disarmante e dalla voce leggera ed eccitante. Dalla risata contagiosa,dalla gestualità ipnotica,dalle labbra sottili e delicate.

Era l’amore,Lena ne era certa.

Ed essere certi nella sua vita era un evento a dir poco raro,che aveva quasi dello straordinario.

Le loro labbra si sfiorarono e Lena dimenticò ogni cosa,da dove venisse,che ruolo avesse nella vita.

Le loro lingue si fusero insieme,si cercarono attorcigliandosi e quel sentimento che Lena sentiva dentro di sé,che si sprigionava con quella energica forza esogena,seppe che era amore.

 

 

* Amore.

Una parola che gli uomini attribuiscono con semplicità ad ogni cosa,animale,persona che li faccia sentire in pace con se stessi .. completi.

Ma se solo si scoprisse che dare così peso all’amore significa soffrire e morire dentro,la gente non userebbe più quella parola tanto spesso quanto stupidamente.

L’amore è bello anzi meraviglioso.

Unico vero motore,aihmè, del cuore e dell’esistenza umana.

Sensazione che ci rende talvolta magici e onnipotenti,talvolta folli e psicopatici.

Sentimento così maledettamente effimero e spesso,per quanto lo si possa evocare,inesistente che conosce però ogni mezzo per distruggere,torturare,addolorare e a volte uccidere.

Di che cosa vive un corpo svuotato di anima?

Di che cosa vive un’anima svuotata d’amore?

Di che cosa vive una persona senz’anima e senz’amore?

Diventa pazza,folle.

Ed è ciò che accadde a Lena.

Lena morì in maniera non ufficiale nel 1 ottobre di quell’anno sciagurato.

1 Ottobre 2009.

  
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