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Autore: Tears_and_Rain    02/01/2010    3 recensioni
SPOILER DEL PROLOGO Oggi uscirò finalmente con un ragazzo,senza le guardie del corpo a controllarmi.Per una ragazza questo dovrebbe essere una cosa normale...ma non per me.Mio padre,Charlie Swan,è il presidente degli Stati Uniti ormai da quattro anni.E' molto bravo ad amministrare il paese,ma non la mia vita privata....spero di avervi incuriosito!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte!!E soprattutto BUON 2010!!!

Allora per prima cosa voglio ringraziare chi dopo,solo il prologo,mi ha aggiunto tra i preferiti e le seguite,chi ha recensito,ma anche chi legge solo...insomma un grazie a tutti!!

Ora rispondo alle recensioni:

Rebusiii:sono contenta di averti incuriosito!!Eccoti un nuovo cappy,dove si può leggere chiaramente cosa succede a Mike.Sinceramente anche a me non piace e penso si veda anche nella storia,spero di non deludere le tue aspettative con questo aggiornamento.Baci

rere18:sono contenta che ti piaccia la mia idea.E vedrai che presto Mike si leva di torno e lascia il posto al nostro bel ragazzo dai capelli dorati =P.Per rispondere alla tua domanda:sì sono tutti umani.All'inizio ero indecisa se farli vampiri,ma poi ho pensato:come faccio a spiegare che non brillano al sole?Avrei dovuto cambiare la natura dei vampiri della Meyer e quindi non andava bene.Sono contenta che seguirai la mia FF e spero vivamente che questo nuovo cappy ti piaccia! baci8

mary96twilight:sono contenta che ti piaccia sia la storia che l'idea.Rispondo alla tua domanda:in questa storia non ci sono vampiri.Quando ho scritto il prologo mi sono lasciata una via libera,in caso volessi farlo,ma poi ho pensato che la storia sarebbe diventata troppo complicata e che non sarei riuscita a spiegare che non brillano al sole,a meno di non cambiare la natura dei vampiri della Meyer.E questo non posso veramente farlo perchè sono perfetti così come sono.Spero seguirai la mia storia e che questo cappy ti piaccia!Un bacione

volpessa22:ho visto che hai recensito anche l'altra mia FF su Edward e Bella e,credimi,ne sono molto contenta.Sono felice che ti piaccia la mia idea,anche io adoro quel film e così ho pensato:e se al posto di Hannah e Ben ci fossero Bella ed Edward.Ho deciso di basarmi sul film per una nuova storia.Grazie per le recensioni e,stai tranquilla,non abbandonerò mai quest'idea dopo tutti questi apprezzamenti inaspettati.Spero che questo nuovo cappy rientri nelle tue aspettative e ti piaccia!Un grande bacio



EMMETT

Drin,drin,drin...

Quel maledetto telefono squillava ormai da più di mezz'ora...ma,chi era?E soprattutto cosa voleva da me?

Ieri avevo lavorato fino alle sei di mattina,e credetemi,dirmi che assomigliavo ad un cadavere era un complimento.La vivacità e l'allegria,che caratterizzano il mio essere,sono scivolate via dal mio corpo ieri,quando ero sotto la pioggia.Che schifoso lavoro è quello la guardia del corpo,quando non hai un collega al tuo fianco.Questo mese me ne avevano cambiati cinque,perchè,a quanto pare,faccio battute di cattivo gusto e sono troppo impulsivo.Baggianate.La verità è che senza qualcuno con cui parlare e scherzare non riesco bene a fare il mio lavoro.

L'ennesimo squillo mi sveglia del tutto e,stremato,mi alzo dal divano.A quanto pare,ieri non sono riuscito nemmeno ad arrivare al letto per la stanchezza.Mi trascino fino al telefono e afferro la cornetta.Mentre rispondo giuro a me stesso di comprarmi un telefono wireless.

-Emmett,figliolo,è da mezz'ora che sto tentando di contattarti-dice,con la sua solita voce pacata,mio padre.Carlisle è sempre così tranquillo,e questo certe volte mi da fastidio.Non riesco a capire come faccia a rimanere sempre così calmo,anche di fronte alle situazioni più preoccupanti.Forse per questo è un'ottima guardia del corpo...

-Scusa,papino,ma stavo dormendo.Non so se ricordi,ma ieri ho lavorato fino alle sei di mattina-gli rispondo.

-Certo che lo ricordo,ma ho una missione importante per te-ribatte.In sotto fondo sento la voce di mia madre,ma non riesco a capire cosa dice.Credo,però,che lo stia persuadendo a non affidare questo compito a me.

-Parla-dico solamente,passandomi una mano sul viso.

-Allora,la figlia del presidente uscirà oggi con un ragazzo e voglio che tu la controlli durante tutto l'appuntamento,finchè non sarà di nuovo a casa-mi spiega velocemente.

-Aspetta,aspetta...ma di solito a queste cose non ci pensate tu e mamma?-gli chiedo spaesato.

-Sì,ma tu e la tua collega siete più giovani e riuscirete a mischiarvi meglio tra la folla di ragazzi-ribatte,come se stesse spiegando una cosa logica ad un bambino.Almeno così mi sembra...

-Quindi mi stai chiedendo questo solo perchè ho ventiquattro anni?-

-No,perchè sei qualificato ed Isabella non si aspetta di essere sorvegliata da te e Rosalie-

-Rosalie??Chi è?-chiedo.Non avevo mai sentito questo nome e non capisco cosa possa centrare con me.

-E' la tua nuova collega-afferma mio padre.Dal tono della sua voce,posso con certezza dire che sta sorridendo.E' da più di un mese che gli chiedo di mettermi in coppia con una donna,e finalmente ha accettato!

-A che ora devo essere lì-chiedo e lui scoppia in una fragorosa risata.

-Escono alle 19:00,ma è meglio che parti subito.Ho sentito che ci sarà un po' di traffico...-

-Okay,tra poco sarò lì-dico,prima di riagganciare.

Dopo la telefonata,faccio una doccia calda e un po' di stretching,prima di vestirmi.

Mio padre ha detto che dobbiamo passare inosservati tra i giovani e che Isabella non si deve accorgere di essere seguita,quindi opto per una t-shirt,un paio di jeans e una felpa.

Dopo aver preso cellulare e chiavi,esco di casa correndo e mi fiondo in macchina.

Arrivo alla Casa Bianca un'ora dopo e trovo ad accogliermi fuori dal cancello i miei genitori.Sono ,come sempre, perfetti.Non un capello fuori posto.Certe volte mi sento solo a casa,senza di loro.Ma non ci posso fare niente,ormai vivono qui.Sono le guardie personali del presidente e coordinano il resto della sicurezza della Casa Bianca...ed io sono orgoglioso di loro.

-Ciao-dico solamente.Do un grande abbraccio a mia madre,ed una forte stretta di mano unita ad una pacca sulla schiena a mio padre.

-Come facevate a sapere che sarei arrivato a quest'ora?-chiedo,perplesso.C'è molto traffico per le strade di Washington ed è solo grazie alla mia favolosa guida che sono arrivato in tempo.

-Ci hanno detto che c'era un pazzo sulla statale e noi abbiamo pensato immediatamente a te.La tua guida spericolata ormai ci è più che familiare-risponde mio padre,con un leggero sorriso sulle labbra.

-Avverto del sarcasmo qui intorno,quindi è meglio cambiare argomento.Cosa devo fare?-chiedo,mentre entriamo dentro.L'ingresso è come la casa stessa:bellissimo e regale.Ma d'altronde stiamo parlando della Casa Bianca,la residenza dei presidenti americani.Ci dirigiamo verso la stanza della sicurezza e,durante il tragitto,mia madre mi dice-Per ora ti presentiamo Rosalie,che è un'agente più che qualificato,poi vi spiegheremo in cosa consiste il vostro compito-

-Bè, non mi sembra tanto difficile.Dovremo fare da baby-sitter alla figlia del presidente-dico baldanzoso.

-La cosa non è così semplice.Il presidente si è fatto promette che Isabella non dovrà accorgersi di niente.Deve avere l'illusione di libertà-mi risponde,serio,mio padre.

-Allora perchè non la lascia semplicemente in pace?!-ribatto io.Insomma la cosa è semplice:se vuole darle libertà basta che la lasci libera.E' una cosa elementare come due più due.

-Non è così semplice.Tiene alla sua sicurezza e,come ogni padre che si rispetti,non vuole che le accada niente-dice,benevola,mia madre.La sua voce è sempre così dolce,che non crederesti mai che sia una delle più pericolose guardie degli Stati Uniti.

Entriamo in una stanza e,varcata la soglia,mi trovo davanti una ragazza bionda.Dev'essere Rosalie...

E' statuaria.Il genere di bellezza che si vede nei cataloghi dei costumi da bagno.Ha dei lunghi capelli dorati che le ricadono dolcemente sulla schiena.Indossa una semplice giacca nera,abbinata a dei jeans altrettanto neri,ma questo non diminuisce la sua bellezza,anzi l'accentua.

Credo abbia la mia stessa età e,dopo un solo sguardo al suo magnifico corpo,un solo pensiero mi pizzica la mente.Credo sia lo stesso di ogni uomo che ha incontrato...

-Salve Rosalie.Lui è mio figlio Emmett e sarà il tuo nuovo collega-mi annuncia mio padre.

Adesso che ci penso,come mai non ha un compagno,se è così brava e bella?

-Ciao,Rose-dico,alzando una mano a mo' di saluto.

-Rosalie-dice solamente.Ora capisco perchè...con il carattere che si ritrova è difficile trovare qualcuno pronto a collaborarci...credo saremo un'ottima coppia.

-Bene,ragazzi.Sedetevi,così vi potrò spiegare cosa dovrete fare-dice Carlisle,indicandoci con la mano il divano accanto alla finestra.

Dopo esserci seduti inizia a parlare-Isabella ha chiesto al padre di non essere controllata a vista da guardie del corpo.Vuole libertà.Ma è chiaro che non possiamo dargliela,il mondo è pieno di pericoli e lei non è in grado di affrontarli-Interrompo mio padre,dicendo-Ma uscire con un ragazzo non è un pericolo!E poi ormai ha diciotto anni!-

-Questi sono gli ordini.Il presidente è preoccupato e non vuole che le succeda niente.Quindi fai quello che ti viene detto-ribatte mio padre,con voce autoritaria.Dopo essersi assicurato il mio silenzio continua a parlare.

-Il ragazzo con cui esce si chiama Mike Newton e ovunque decida di portarla dovete seguirli.Dovrete passare inosservati e,soprattutto,dovrete agire anche solo in caso di presunta emergenza.Quindi state attenti.-finisce Carlisle.Mi guarda intensamente negli occhi per capire se ho capito e io gli restituisco lo sguardo esasperato.Odio quando mi tratta così!Non sono un bambino!

-Usciranno tra mezz'ora.Io andrò all'entrata ad aspettare Isabella,mentre voi sarete accompagnati da Esme al garage,per la macchina.-dice.

Io e Rosalie ci alziamo dal divano per seguire mia madre,quando Carlisle aggiunge-Tenete questi ricevitori.Vi serviranno perché abbiamo applicato sull'etichetta del vestito di Isabella una ricetrasmittente per sentire le conversazioni-Detto questo ci lancia due piccoli ricevitori.

Nel vederli non posso fare altro che compatire quella ragazza.Vuole solo un po' di libertà e divertimento e,invece,riceve me come baby-sitter.Poverina!

Nel vedere la macchina che ci è stata data rimango deluso.Speravo in una Carrera nera adatta agli inseguimenti.

-Questa è la macchina?-chiediamo,sconcertati,io e Rosalie insieme.Evidentemente non solo l'unico che la pensa così.

-Sì,c'è qualche problema?-chiede mia madre,alzando un sopracciglio.Sto per ribattere,quando Rosalie risponde-No,niente-

A quelle parole decido di non intervenire.Non voglio essere sempre io il bambino stupido!

Esme,dopo aver dato un'occhiata al'orologio,dice-E' ora,dovete andare-.Infine,dopo avermi dato un bacio sulla guancia si congeda.Ogni volta le chiedo di non farlo,ma lei non mi ascolta mai,ed ora sono costretto a subirmi lo sguardo divertito di Rosalie.

-Andiamo,va'-dico innervosito,salendo in macchina.

-Certo,tesoruccio di mamma-ribatte Rosalie,salendo sul sedile accanto al mio.La fulmino con lo sguardo ed ingrano la prima.

Accosto poco lontano dalla macchina del tizio,mi pare si chiami Nike,ma mi pare impossibile che si chiami come una marca di scarpe.

-Com'è che si chiama?-chiedo a Rosalie,continuando a guardare l'auto.

-Chi?-risponde,senza nessuna particolare inclinazione della voce.Mamma mia quant'è noiosa!Sembra essere stata allevata da un branco di lupi...ma dopotutto mi sta simpatica.Ci penserò io a farla sciogliere un po'.

-Il tizio con cui esce la figlia del presidente-ribatto,con il suo stesso tono di voce.

-Non te lo ricordi?!Lo ha detto Carlisle cinque minuti fa e tu non te lo ricordi già più?-chiede sorpresa.Mi sta prendendo in giro?

-Certo che me lo ricordo-rispondo,acido.Non ho mai usato questo tono di voce con nessuno,ma lei sembra tirare fuori il peggio di me.

-E allora qual'è?-

Merda!Ecco,lo sapevo ed ora che le rispondo?

Le dico il nome a cui lo ho associato e lei scoppia a ridere.

-Che c'è?!Si chiama così!-dico,irritato.

-Come la marca di scarpe?!-ribatte,sghignazzando.Certo che è bellissima anche quando ride di me.Distolgo lo sguardo da lei appena in tempo per vedere la macchina di quel tizio partire.

Parto poco dopo di loro,abbastanza lontano da non essere notato,ed inizio a seguirli.

-Comunque si chiama Mike-aggiunge,guardando la strada.

-Lo sapevo-ribatto.

-Sì,certo-sussurra con sarcasmo.Questo glielo lascio dire solo perchè sono gentile e lei è bellissima.

La macchina di "Mike" accosta accanto al marciapiede di un ristorantino italiano.Certo che questo non sa proprio parcheggiare!

Scendono dall'auto e,dopo che si sono seduti ad un tavolo,io e Rosalie entriamo nello stesso locale.Non dobbiamo nasconderci,in fondo Isabella non ci conosce,e se facciamo finta di essere una coppietta nessuno si accorgerà di noi.Prendo la mia collega per mano,ma lei la sfila abilmente.

-Che fai?-le dico,sconcertato.

-Tu che fai-ribatte,leggermente arrabbiata e sorpresa.

-Dobbiamo sembrare una coppia-rispondo.

-Non è vero!Non provare mai più a fare una cosa del genere-Detto questo di siede al bancone,ed io non posso fare altro che seguirla.

Ascoltiamo le loro conversazioni per mezz'ora,fino a quando il ragazzo non tira fuori un arnese nero dalla giacca.

-Una pistola-dice Rosalie e corre a fermare Mike.Io chiamo i rinforzi che sono appostati fuori.Se Carlisle credeva che non me ne accorgessi si sbagliava di grosso.

Poi corro ad aiutare Rosalie.Dopo l'entrata del resto della sicurezza,il bar è un vero e proprio putiferio,ma riesco ugualmente a fermare il ragazzo per le spalle,mentre Rosalie allontana Isabella.

-Credevi di fregarci,vero?-gli dico all'orecchio.

Agitandosi, dice con la voce tremante-N-no,non s-stavo f-facendo n-n-niente.Sto s-solo t-tirando fuori la t-telecamera p-per f-far v-vedere a B-Bella il video c-che ho fatto-.Direi proprio che il ragazzino è spaventato.

Nel sentire le urla di Isabella mi giro-Ma come vi siete permessi di seguirmi!!Aveva promesso.Nessuno di voi doveva essere qui!!-Infine,aggiunse piangendo-Volevo solo un po' di libertà-

Poverina,come la capisco...

Dopo la scenata, Isabella esce dal ristorante e,dopo aver controllato che non abbia nessuna pistola,lascio andare Mike.Esce anche lui,guardandomi male,ma allo stesso tempo impaurito.

-Andiamo Rosalie-le dico,avvicinandomi.Lei per la prima volta mi da ascolto e ci dirigiamo verso la macchina.

Mentre cammino,sento la voce di Mike

-Mi dispiace,ma così non può funzionare.Sei carina,ma non voglio essere braccato ogni volta che esco con te-dice e poi lo vedo ritornarsene nella sua carretta e ripartire.

La sua partenza è seguita dal pianto di Isabella.Quanti rifiuti come questo deve aver subito?

Cingendole le spalle,la porto fino alla macchina,con cui siamo venuti.Lei si accomoda,senza contestare o chiedere niente,sul sedile posteriore.Dopo essermi assicurato che stia bene,ingrano la prima e ritorniamo alla Casa Bianca.

Appena parcheggio davanti all'entrata,Isabella si fionda fuori dall'auto.Io e Rosalie rimaniamo per un po' ad osservare l'entrata e poi andiamo ad informare i miei genitori dell'accaduto.


BELLA

Ero in preda alla rabbia e non riuscivo a smettere di versare lacrime amare.Come aveva potuto?!Mi aveva detto che non avrebbe mandato nessuno,ma aveva mentito...come sempre.Non cambierà mai,lui e la sua iperprotettività!

Dopo essermi asciugata il percorso tracciato dalle lacrime sul mio volto ed essermi data una rinfrescata,mi dirigo come un toro scatenato verso lo Studio Ovale.Non sono mai stata violenta,ma oggi ho voglia di strozzare qualcuno.

Entro,senza curarmi di bussare,e sbatto le mani sulla scrivania Resolute.

-Papà,come hai potuto?-urlo.

-Bella...-dice,cercando di calmarmi e farmi ragionare.Alza le mani ed inizia a gesticolare e ad indicare un punto dietro di me.

-Papà,non tentare di calmarmi perchè mi hai fatto perdere la palla.Insomma avevo la palla e tu me l'hai fatta perdere...-inizio a farneticare come quando sono agitata,usando dei modi di dire comuni dei giovani.Mi giro continuando ad urlare e ,solo ora, mi accorgo delle persone che occupano le poltrone davanti a me.Mi continuano a guardare con una strana luce negli occhi:sorpresa,derisione?

-In realtà,Bella,stavamo giusto decidendo quando e dove riunire il G8 per gli ultimi problemi ambientali-dice mio padre,raggiungendomi e sedendosi nell'unica poltrona vuota.

Dico qualcosa di incomprensibile e poi sussurro delle scuse.Mamma mia,che figura...Papà non poteva avvisarmi che mi stavo lamentando,per giunta urlando,davanti ai ministri del Paese?!

Mormorando altre scuse esco dalla stanza e ritorno nella mia camera con la testa bassa.Non credo di essermi mai vergognata così tanto in vita mia.

Dopo essermi struccata e spogliata mi butto sotto la doccia.L'acqua calda scivola sul mio corpo e con essa anche il nervosismo e l'imbarazzo.Esco dalla doccia dopo mezz'ora ed inizio ad asciugarmi i capelli.Devo assolutamente trovare un modo per rendere mio padre meno protettivo.Non posso essere sempre sorvegliata a vista,voglio uscire,avere degli amici e dei ragazzi.

Mi metto il mio comodo pigiama e mi addormento sull'enorme letto a baldacchino.

La mattina,dopo essermi lavata e vestita,scendo a fare colazione.Trovo mia madre e mio padre seduti a tavola,e li raggiungo.Come sempre ho davanti a me una grande tazza di caffè fumante e un piatto di pancakes.Mmm...che profumo.

Tornando alla realtà,inizio la modalità mutismo,che avevo pianificato fin da ieri.So che posso sembrare una bambina,ma solo così mi chiederà cos'è successo.

-Bella,che succede?-dice Charlie.Ecco!!

-Ieri non mi hai lasciato sola-affermo solamente.

-Lo so,ma io sono tuo padre.E' normale che mi preoccupi per te.E' normale che sia protettivo nei tuoi confronti-ribatte,guardandomi.

-Allora perchè mamma non fa così.Anche lei tiene a me-dico,guardando la diretta interessata.

-Semplicemente perchè io mi fido di te e so che sai cavartela-mi risponde mia madre,sorridendomi comprensiva.

-Tesoro,lo so che i rapporti con i tuoi coetanei sono difficili-inizia mio padre,ma io lo correggo-Diciamo impossibili-

-Mi dispiace,ma devo proteggerti dal mondo che c'è l'ha fuori-continua Charlie.

-Ma ormai ho diciott'anni!-sbotto esasperata.

-Non importa,sei sempre la mia bambina.E il ragazzo con cui sei uscita ieri non è adatto a te-

-Coma fai a dire una cosa del genere se neanche lo conosci-sbotto io.

-Bè,ad esempio so che è il ventiquattresimo della sua classe,che tocca il sedere alle ragazze e che passa dal maggior parte del suo tempo a mangiare patatine e a giocare alla playstation-borbotta Charlie.

-Come fai a sapere queste cose?!-urlo arrabbiata.

-Anche io ho le mie fonti-ribatte,continuando a mangiare.

-Non ne avevi il diritto-dico,amaramente.Mi ha proprio deluso.

-Si da il caso che sia il presidente degli Stati Uniti e che almeno questo mi sia permesso-dice soddisfatto e felice di avermi zittita.

Sbuffo e continuo a mangiare.La colazione viene interrotta da un segretario che entra nella sala e dice-Signor presidente,il vice presidente la aspetta-

In quel momento mi viene un idea e prima che mio padre se ne vada,dico-Alice,la figlia dell'ambasciatore francese,mi ha invitato all'opera,quando saremo in Europa-

-E allora?-chiede mio padre.

-Posso andare con lei,senza le guardie?-gli dico io,rivolgendogli un dolce sorriso.

-Solo con due-dice mia madre.

-Quelli di ieri sera-dico io,illuminandomi.

-Chi?Emmett e Rosalie?-chiede mio padre,sorpreso.

-Sì,loro-affermo.

-Il vice presidente sta ancora aspettando-dice il segretario,interrompendoci di nuovo.A quelle parole mio padre sbotta,indicandosi-Presidente,ancora presidente-

-E' un sì,papà?-chiedo speranzosa.Lui mi guarda per un po' e poi dice-Sì,puoi andare solo con Emmett e Rosalie-

Detto questo se ne va e,pur rimanendo diligentemente seduta,scoppio di felicità e vorrei mettermi a saltellare per tutta la stanza.

Finalmente un po' di libertà!


Allora vi è piaciuto?Ho deciso di fare una parte del capitolo dal punto di vista di Emmett perchè lo trovavo interessante e poi a chi è che non piace il simpaticissimo ragazzone?! XD.Spero sia stata una giusta scelta.

Spero,inoltre, di non avervi annoiato con questo cappy,ma a me piaceva così,quindi...

Va bè,lascio a voi giudicare.


 

   
 
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