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Autore: ladysanji    02/01/2010    3 recensioni
"... ho sempre pensato di essere innamorato di Ran ma, da quando ti ho conosciuta, il tempo che abbiamo trascorso insieme mi ha fatto capire che... io ti amo!”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con una nuova fic ConanxAi sperando sia di vostro gradimento ^^ Permettetemi soltanto di ringraziare tutti coloro che hanno letto e recensito la mia prima fic su questa coppia!

 

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“ANNO NUOVO, VITA NUOVA”

 

01 Gennaio

 

Caro Diario,

mi chiedo perché io, Shiho, stia  facendo una cosa del genere... forse perché ancora non ci credo... ancora faccio fatica a capire se quello che è successo sia vero oppure no. Mi sembra troppo bello per essere vero... ma basta che mi guardo intorno per capire che è tutto reale!

Mi trovo nello studio di un famoso scrittore di romanzi gialli, in attesa che lui torni da casa del professor Agasa... non ha voluto che andassi anche io, ma ha detto che poi mi spiegherà tutto. Mi fido di lui per cui non mi faccio troppi problemi, è così da quando l’ho conosciuto... quando lui era Conan e io ero Ai Haibara. Ora quei due bambini non esistono più, da ieri precisamente... abbiamo deciso di prendere l’antidoto ieri sera, poco prima della mezzanotte... per lasciarci quell’esperienza alle spalle. “Anno nuovo, vita nuova” è così che si dice no? E così Ai e Conan sono spariti per dare spazio al ritorno di Shiho e Shinichi. Perché insieme? E cosa ci faccio io a casa sua? C’è una spiegazione a tutto questo ed è proprio questo che mi sembra un sogno.

Un mese fa finì l’incubo con l’Organizzazione, grazie alle indagini della CIA, dell’FBI e alle nostre... già perché lui non si arrendeva mai, voleva ad ogni costo tornare il ragazzo che era. Io non volevo invece... già, devo ammettere che nel profondo del mio cuore speravo di non trovare mai i miei appunti sul farmaco... speravo fossero stati bruciati... o almeno speravo di trovarli prima di lui, di nasconderli e poi mentirgli dicendo che non c’erano più... e che senza di loro non sarei mai riuscita a creare l’antidoto definitivo. Volevo che restasse Conan... per sempre... volevo iniziare una nuova vita insieme a lui... impedirgli di tornare da lei... perché, anche se non volevo ammetterlo, mi ero innamorata di quel detective saputello e non potevo farci nulla. In fondo, però, credo che non l’avrei mai fatto... lui sarebbe stato infelice e a me sarebbe alquanto dispiaciuto.

Un segno a conferma di questo, fu il fatto che i famosi appunti li ritrovò lui per primo e li nascose agli occhi della polizia per farne una copia. A quel punto non ebbi più scelta: lui mi guardò deciso posando i fogli sul tavolo dove ero solita lavorare e mi “ordinò” di preparare l’antidoto il prima possibile.

Passò un mese, perché avevo bisogno di rivedere tutti i miei calcoli, prima che potessi completare l’antidoto. Era la Vigilia di Capodanno, cioè ieri, quando terminai e mi decisi a chiamarlo. Pensavo che fosse il giorno perfetto per dirgli addio, così sarebbe davvero iniziato un nuovo anno per me, che avevo deciso di restare una bambina sebbene avessi preparato una dose anche per me.

Conan arrivò di corsa e fu impaziente di vedere il mio lavoro.

“Allora? L’hai finito davvero?” mi chiese.

“Si” risposi.

“Ed è definitivo? Non succederà come le altre volte?”

“Tranquillo, Conan Edogawa sarà solo un ricordo” ero fredda e distaccata come al mio solito... quanto mi pesava non poterti dire nulla...

“Perfetto! Che aspetti a darmelo? Non vedo l’ora di tornare me stesso!”

“Fulmineo un pensiero mi attraversò la mente e non riuscii a trattenermi. “Certo, devi tornare da lei...”

“Eh? Che vuoi dire?” fu ciò che mi rispose.

“Niente, fai finta che non ti abbia detto nulla.”

“Parlavi di Ran vero?”

“Io non ho detto nulla...”

“Sei sempre la solita...” sbuffò lui.

“Tieni, è per questo che sei venuto” e gli diedi ciò che voleva.

“E’ questo?”

“Si”

“E la tua dose?”

Quella frase mi spiazzò, ma non mi scomposi. “Non credo che la cosa ti riguardi... i nostri rapporti si concluderanno appena lo ingerirai.”

“Invece no!” fece deciso lui.

“Cosa?” dissi sollevando un sopracciglio “Andiamo, so benissimo che  ti sono solo servita per l’antidoto... credi forse che io sia stupida?”

“Ma non è vero Ai! O meglio... all’inizio era così, ma poi le cose sono cambiate e ora voglio che prendiamo l’antidoto insieme perché poi devo dirti una cosa importante...”

“E non puoi dirmela ora?”

“Potrei ma...”

“Ma cosa? In realtà non hai niente da dirmi. Si prendi l’antidoto e vai da Ran a raccontarle tutto... sono un consiglio: attento che ti picchia!” e terminai la frase con il mio solito sarcasmo.

“Glielo posso raccontare con calma domani, non c’è fretta. Ora è più importante dichiararmi ad una persona importante, quella che amo!”

“Dì un po’... mi stai prendendo in giro o cosa? Sappiamo benissimo entrambi che sei innamorato di Ran e mi chiedo perché diamine ne sto parlando con te dato che non sono affari che mi riguardano...”

“Ti riguardano eccome! Fammi parlare e ti spiegherò tutto. Ti dirò adesso quello che volevo dirti una volta tornati noi stessi come corpo” era molto serio.

Io incrociai le braccia spazientita e gli dissi di parlare, ero molto curiosa in fondo ma non mi sarei mai aspettata quelle parole.

“Vedi Ai... ho sempre pensato di essere innamorato di Ran ma, da quando ti ho conosciuta, il tempo che abbiamo trascorso insieme mi ha fatto capire che... io ti amo!”

Ecco... ora ero letteralmente scioccata... tanto che le braccia mi crollarono sui fianchi e sul volto mi si dipinse un’espressione alquanto incredula e non riuscii a parlare.

“Ai, credimi, sono serio! Ma tu non la pensi così vero?”

“Non è che non ti credo... è solo che... non avrei mai pensato di sentirti dire per davvero queste parole... solo nei miei sogni al massimo...”

“Nei sogni? Allora vuol dire che...”

“Si... ti amo anch’io!”

Eravamo così stupiti dalla gioia che abbiamo passato non so quanti minuti a chiederci a vicenda se eravamo sinceri, poi ci accorgemmo dell’ora: le 23.30! Abbiamo quindi chiesto al professor Agasa di portarci in un luogo isolato e di lasciarci lì... volevamo ingerire l’antidoto insieme per lasciarci tutto alle spalle insieme a quell’anno in cui ci era successo di tutto, per iniziare una nuova vita insieme. E così fu: ci volle mezz’ora prima che ci riprendessimo dal lancinante dolore che pervase i nostri corpi... il processo fu identico a quello del veleno ma con effetto inverso e tornammo ad essere noi stessi anche nei corpi. Abbiamo festeggiato così il nuovo anno, un modo insolito ma estremamente piacevole, a partire dal bacio, dapprima timido, ma via via più sicuro, che ci siamo scambiati appena abbiamo appurato che entrambi stavano bene.

E così eccomi qui ad aspettarlo, consapevole che questo è solo l’inizio di una nuova vita per me... per noi!

  
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