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Autore: Serena Van Der Woodsen    03/01/2010    2 recensioni
Ciao spero che vi piaccia la mia storia, parla della vita adolescenziale di Reneesme, che porterà allo sbocciare di un grande amore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Al sorgere del sole'
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ciao eccomi con un altro cap! grz a noe_princi89 e DarkViolet92 per i commenti! vvb recensite così sono spronata ad andare avanti. andate a vedere l'altra storia che ho iniziato e ditemi cosa ne pensate titolo: .:*Sunset*:. datemi anche consigli su questa! :D

Renesmee’s POV

“Amore? Amore mi senti?” sento Jake che mi chiama. Il suo tono di voce sembra preoccupato. Apro gli occhi, e vedo due volti sfuocati che mi guardano. Piano piano le forme si ridefiniscono e riconosco mio marito e mio nonno. Capisco che è pomeriggio tardi perché la luce c’è, ma è poca. Sono rimasta priva di sensi per così tanto!

“Ha aperto gli occhi” sento dire. Oddio io sono nuda, i nostri corpi erano uniti, e mio nonno è qui. Un po’ agitata porto le mani al corpo e mi accorgo di avere indosso una camicia da notte. Deve avermela messa Jake prima di chiamarlo. Menomale.

“Renesmee mi senti?” chiede mi chiede Carlisle. Sì che lo sento, ma non ho voglia di rispondere, mi sento debole. Ho nausea, e ho paura che se parlo gli vomiterò addosso. Inspiro e mentre gli rispondo trattengo il fiato:
”Sì ti sento” gli dico.

“Ragazzi per favore uscite tutti, la devo visitare”  dice mio nonno. Solo allora mi accorgo che nella stanza ci sono anche tutti i miei parenti al completo, compresa Nelly.

“io rimango” dice mio padre. È sempre stato una testa dura!

“No Edward esci per favore. Le serve un po’ di privacy, poi vi dirò tutto.” Ringrazio mentalmente mio nonno, mentre mio padre sbuffando esce cingendo la vita di mia madre.

“Che cogia ha la mamma?” chiede Nelly dalle braccia di Rose.

“Niente è solo un po’ stanca” le risponde lei. Io le sorrido e sembra tranquillizzarsi. Non sono ancora abituata a sentire quella vocina magnifica. Escono tutti tranne Jake, che rimane a tenermi la mano ancora scosso.

“Jacob anche tu per favore” gli dice mio nonno gentilmente.

“Ma io…” risponde, ma si ferma prima perché io gli lascio la mano, come segnale che preferisco restare da sola. Lui se ne va baciandomi la fronte.

“Ok cara, adesso mi devi dire tutti i tuoi sintomi.” Mi dice con tranquillità. Io prima di rispondergli mi alzo e corro in bagno. Un conato. Vomito tutto, poi mi lavo la bocca e i denti. Torno da mio nonno che mi guarda.

“Nausea e vomito per prima cosa!” dico io  “poi capogiri e svenimenti”.

“Bene, sdraiati un momento devo controllare, ma sono quasi certo.” Mi dice. Io mi sdraio sul letto e lui preme leggermente la sua mano sulla mia pancia.

“Da quanto salti il ciclo?” mi chiede calmissimo.

Oddio il ciclo! Saranno mesi che non ce l’ho. Me ne ero totalmente scordata! Che giorno è oggi? Comincio a contare con l’aiuto delle dita delle mani. Quattro mesi! Oddio non è possibile!

“Quanto allora?” mi domanda di nuovo.

“Quattro mesi” gli rispondo stupita io stessa.

“Cara mia sei in dolce attesa!” mi dice dandomi una pacca sulla schiena e sorridendo. Come in dolce attesa? Un altro bambino. D’istinto porto le mani al ventre e sento che è leggermente gonfiato, ma pensavo fosse dovuto al mangiare irregolare. Invece… devo dirlo subito a Jake! Sarà felice spero! Io lo sono, moltissimo. Un fratellino o una sorellina per Nelly! Che bello! È magnifico! Quando me ne rendo conto a pieno comincio a saltellare sul letto. Abbraccio mio nonno, che ricambia affettuosamente. Poi comincio a ridere e a dire “Grazie, grazie nonno” gli dico mentre lo abbraccio di nuovo.

“prego cara, prego. Adesso lo dirai tu agli altri. Su va!” mi dice.

Io corro verso la porta e la apro, velocemente corro in salotto e li vedo tutti lì preoccupati che si guardano l’un l’altro. Appena si accorgono di me mi guardano e Jake corre da me per abbracciarmi. Mi stringe forte a sé e io ricambio. Quando ci stacchiamo delle lacrime rigano il suo volto. Che cos’ha? Perché piange?

“Amore che hai?” gli chiedo.

“Cosa hai tu? Sei malata? È grave? È curabile?” mi chiede senza prendere fiato. Lui pensa che i sintomi che ho siano dovuti ad una malattia, ed è per ciò che piange, è preoccupato per me! Mi avvicino a lui e con le labbra mi avvicino alle sue guance. Gli asciugo le lacrime con la bocca, poi mi allontano e con la lingua mi accarezzo le labbra. Il salato di quelle gocce mi invade, e sapere che sono dell’uomo da cui ho avuto una figlia e ora un altro bambino mi rende euforica. Gli prendo la mano e lo porto via.

“Ragazzi, se non vi dispiace, preferisco dirlo prima a lui. Poi torno e vi informo”. Dico rivolgendomi agli altri.

Tutti annuiscono, forse ancora più spaventati. Io sorrido sperando di tranquillizzarli. Porto Jake nella stanza più lontana dalla sala. Poi lo bacio. Lo bacio con passione, ma lui è tormentato, ha paura. Mi stacco e lo guarda.

“Jake, rilassati, io sto bene” gli dico. Lui sembra essere sollevato.

“Ma allora quei capogiri?” mi chiede confuso.

“Amore, sono incinta” gli dico. Le sue labbra si curvano in un sorriso a trentadue denti. Mi abbraccia e mi alza in aria tenendomi per la vita. Poi mi mette giù e mi bacia. Questo bacio è diverso da quello di poco fa. È più passionale, carico d’amore e felicità. Senza lasciarmi le labbra fa scivolare una mano sul mio ventre ed io poggio la mia sulla sua. Quando si stacca mi sorride.

“Di quanto?” mi chiede.

“Quattro mesi, ci ho messo un po’ ad accorgermene!” dico io ridendo. Lui mi prende la mano.

“Vieni. Andiamo a dirlo agli altri”. Usciamo dalla stanza e percorriamo tutta la casa con gli occhi incatenati. Appena arriviamo in sala tutti si alzano in piedi. Ora c’è anche il nonno. Spero che non abbia detto niente. Mi sorride, come per rassicurarmi, ed io capisco che non l’ha fatto.

“Ragazzi, sono incinta di quattro mesi!” dico portando una mano al ventre. Le grida di gioia riempiono in un attimo la stanza. Tutti si congratulano.

“Certo che ce ne hai messo di tempo per accorgertene!” mi dice Emmett.

“Eh già!” rispondo io. Quando anche Rose si congratula, io le prendo dalle braccia Nelly.

“Ciao amore” le dico baciandola la guancia.

“Mamma, cogia vuol dire che cei incinta?” mi chiede fissandomi con quegli occhi blu da favola.

“Vuol dire che tra qualche mese tu avrai o un fratellino o una sorellina” le rispondo sorridendole.

“Davvero! Almeno non devo cempre giocare ciolo con Emmett!” dice lei indicando mio zio.

Io le sorrido.

“Mamma voglio andare da nonna Bella” mi dice.

“Certo” le rispondo andando verso mia madre. La lascio a lei e poi mi volto. Mi trovo davanti mio padre.

“Congratulazioni piccola mia” mi dice abbracciandomi forte. Piccola mia mica tanto, sono più vecchia di lui!

“Grazie papà!” gli rispondo ricambiando l’abbraccio. Poi vado ad abbracciare mia nonna Esme che mi aspetta felice.

“Sono felice per te tesoro” mi dice abbracciandomi. Ormai sono abituata al contatto con il corpo freddo e duro della mia famiglia. Quando si stacca da me la sua mano scivola sul mio ventre e mi sorride. Per tutta la sera chiacchieriamo se sarà maschio o femmina, del fatto che Alice non veda niente perché io sono un ibrido, dei possibili nomi e di molto altro.

Alle nove arrivano Luca, Eleonora ed il piccolo Marco. Li informiamo del fatto che Nelly parla benissimo e loro ci dicono che Marco parla, ma non bene e tanto quanto mia figlia! Poi gli dico che sono incinta e anche loro si congratulano con me. Eleonora vorrebbe altri figli, ma ora non può più e questo la rattrista, ma vedendo Marco e sapendo che pur rimanendo con Luca ha potuto darlo alla luce un sorriso le passa sul volto.

Jake rimane per tutta la sera abbracciato a me con un braccio e con l’altra mano sul mio ventre. Stare vicino a lui, vedere Nelly e sapere che sono di nuovo incinta mi rende la donna più felice del mondo!

  
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