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Autore: piropiro    30/06/2005    6 recensioni
Per Harry è un'avventura del tutto nuova...Che gli farà capire quanto ama la sua vita e la persona che ha accanto...
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il paradiso: con la persona che ami

Il paradiso: con la persona che ami

5° capitolo

Tanto va la gatta a lardo…

L’inseguimento continuò per quasi mezzora fino a quando Harry si fermo ,sfinito,per riprendere fiato.

“Ah Ah ti arrendi eh?”disse spavaldo James vedendo il figlio fermarsi e cadere a terra cercando ossigeno.

“Si…”rispose con quel filo di voce che aveva recuperato.

“Bene…Ora torniamo a casa e mangiamo…Ho un fame…Mi mangerei una casa se me l’offrissero…Dai!”Disse incamminandosi verso la villa.

Harry si alzo lo seguì senza dire una parola…Dopo quasi 15 minuti si trovarono davanti casa ma si ricordarono di un piccolissimo particolare…

“Papà…Ma come entriamo…Non abbiamo le chiavi!”chiese Harry ,preoccupato dall’espressione sulla faccia del padre.

“Non ti preoccupare…Io e tua madre abbiamo escogitato un modo per queste evenienze…”disse con un sorriso poco rassicurante dipinto sulle labbra.

Senza aggiungere altro si curvo verso il pavimento tastandolo con le mani in cerca di qualcosa…Dopo pochi minuti si rialzò in piedi trionfante tenendo in mano qualcosa che Harry non riusciva a vedere...Si avvicino ad un vaso accanto alla porta e in una delle spaccature del vaso infilò l’oggetto che teneva in mano.Il vaso si aprì di scatto lasciando cadere a terra un piccola chiave color oro.

“Ah…Finalmente…”disse trionfante mettendo la chiave nella serratura e aprendo con uno scatto la porta.

Entrarono con passo veloce in casa dirigendosi subito in cucina…Avevano urgente bisogno di liquidi!

“Cosa ti do Harry?”chiese il padre.

“Acqua…Tanta fresca acqua!”rispose con enfasi.

“Ok!”

Si misero tranquillamente al tavolo a con molta calma iniziarono a riprendere le energie perdute...Dopo qualche minuto di silenzio cominciarono a parlare…

“Allora…Che mi racconti..Ancora non so assolutamente niente di te?Il che non è un gran traguardo in quanto sei mio figlio…!”finì scherzoso.

“Beh…In verità la mia vita non è niente di eccezionale…”rispose Harry pacato pur sapendo ,che quella che aveva appena detto, era un grande bugia.

“Non si direbbe da quello che dice Sirius…”rispose James

“ok ok…A quanto pare Sirius a già fatto la sua parte..Bene!”disse Harry un po’ esasperato pensando…“Possibile che nessuno si faccia i cavoli suoi!”

“Allora vuoi che ti ricostruisca tutto dalla mia infanzia come ho fatto con la mamma?”disse Harry rassegnato a doversi scoprire…

“Si!”Rispose James pendendo letteralmente dalle labbra del figlio.

“Ok…Allora dopo che siete…”Lasciò intendere Harry.

“Morti…”concluse per lui il padre.

“Ecco…Il Professor Silente ha provveduto a spedirmi dai parenti della mamma…”cominciò Harry “Dove ho vissuto fino a 11 anni. E posso vivamente dire i più brutti anni della mia vita!”

“Perché?”chiese interessato il padre.

“Perché mi odiavano…Odiavano ciò che ero ma soprattutto ciò che rappresentavo…Sapevano che ero un mago…Ma non me l ’hanno mai detto…Almeno finche non è arrivato Hagrid…”rispose Harry con voce bassa e gli occhi vacui.

“Hagrid?”rimandò James non capendo cosa stesse dicendo il figlio.

“Si…Hagrid…E’ stato lui a dirmi che ero un mago…E’ venuto il giorno del mio compleanno è mi ha spiegato chi ero…Chi eravate…E poi mi ha portato via da quell’inferno…”disse Harry in tono triste.

“Immagino i Dursley alle prese con Hagrid…”disse James con un risolino.

“Si è stato molto divertente!!Poi ho iniziato il mio primo anno ad Hogwarts…Ricordo ancora la paura che avevo allo smistamento!Il capello mi ha smistato a grifondoro.Non potevo essere più felice…Poi sono stato ammesso nella squadra di Quiddich e tra l’altro ho anche incontrato un Troll e un cane a tre teste…Ed è proprio al primo anno che incontro la seconda volta Voldemort…In quell’anno cercava di risorgere con la Pietra Filosofale…Poi al secondo anno ricevo un richiamo ufficiale dal ministero perché un elfo domestico aveva praticato magia in camera mia…Ad Hogwarts ho scoperto di essere un Rettiloforo e alla fine dell’anno ho di nuovo combattuto con Voldemort ,contro un Basilisco e un ragno gigante…”raccontò Harry.

“Tutte cose da allegare al tuo curriculum…!”disse sarcastico James.

“Si,infatti…Al terzo anno invece conosco Sirius…Forse ti avrà detto che è stato accusato…del vostro assassinio .”disse titubante

“Si mi ha raccontato tutto…Avrei dovuto prevedere che le cose sarebbero state dure per lui…Forse dovevo nominare il vice-padrino”cercò di sdrammatizzare.

“Comunque nel terzo anno conosco sia Minus che Remus…Nel quarto invece vengo coinvolto nel “Torneo tre maghi”…Un mangiamorte si era introdotto a Hogwarts e con il pretesto del torneo cercò di uccidermi…Alla fine dell’anno Voldemort attraverso il mio sangue riesce a risorgere…Nel quinto anno invece si ricongiunge l’Ordine della Fenice e io subisco un processo per aver fatto magia in una strada pubblica…Ad Hogwarts vengo additato come pazzo perché nessuno crede che Voldemort sia veramente ritornato…Poi…Dopo mesi di inattività…Rincontro Voldemort…E come ciliegina sulla torta,una sua scagnozza uccide Sirius…Poi su sesto e settimo anno preferirei non esprimermi…”concluse Harry prendendo fiato.

“Ok…Ma non mi hai raccontato le cose più importanti...”disse furbetto James.

“Cioè?”chiese incuriosito il figlio.

“Le tue tresche amorose!”disse James mettendosi più comodo sulla sedia,come aspettandosi racconti molto succosi.

“Beh…La mia vita amorosa non è molto interessante”ci fu uno sbuffo da parte del padre “Al quinto anno sono stato con Cho Chang…Al sesto mi sono accorto di provare qualcosa per la mia migliore amica: Hermione Granger…E’ dal Natale di quell’anno che stiamo insieme…”disse Harry con un sorriso triste dipinto sulle labbra.

Nello steso momento in cui Harry finì di parlare si senti uno scatto alla porta e una voce femminile che diceva:

“Ehi…Dove vi siete cacciati?”

“Siamo qui in cucina,Lily”rispose James.

“Ah…Eccovi,non vi trovavamo più!”disse Lily appena comparsa sulla soglia della cucina.

“Siamo venuti qui a berci una bibita…Sai…Eravamo stanchi!”

“Si infatti…Io vado a farmi una doccia!Dov’è il bagno?”chiese,cogliendo al volo l’occasione di poter sfuggire all’interrogatorio del padre.

“La seconda porta a destra!”rispose la madre.

Non appena seppe dove doveva andare Harry sgusciò via dalla cucina dirigendosi in cima alle scale.Non appena chiuse la porta dl bagno alle sue spalle tirò un sospiro di sollievo.

Meno male credevo che non ne sarei più uscito…Non credevo che fosse così…Impegnativo,parlare con il padre…In effetti non ho ma saputo cosa significasse!Ma ora è tempo di rifarsi!Ora devo pensare a niente devo solo godermi i giorni che passerò qui…A proposito…Da quanto ho capito tra pochi giorni è il compleanno della mamma…Cosa le posso regalare?Qualcosa che le ricordi di me per sempre…Bè ci penserò…”pensava Harry facendosi la doccia.

Pochi minuti di quel relax riuscirono a far stare meglio.Era appena uscito dalla doccia quando senti bussare alla porta del bagno.

“Si?”disse Harry.

“Harry la cena è pronta …Quando hai finito scendi!”gli rispose una voce maschile,che Harry riconobbe come quella del padre

“Ok mi vesto e scendo!”

“Approposito Harry se cerchi dei vestiti puliti sono nella tua camera…E’ l’ultima porta a destra,ok?

“Si!Grazie!”

Detto questo uscì del bagno dirigendosi nella direzione indicatagli dal padre…Trovata la porta giusta e trovandola aperta Harry vi entrò restando affascinato…Era in un camera molto grande con un letto a baldacchino e arredata in legno di noce…Ripresosi dalla bellezza della sua stanza cercò i vestiti e quando fu pronto scese al piano inferiore.Scese con calma le scale…Non appena arrivò all’ultimo gradino scivolò trovandosi completamente sdraiato a terra…con non poche imprecazioni,Harry si alzò da terra cercando l’oggetto che l’aveva fatto inciampare…Poco prima di cadere era certo di aver sentito sotto i suoi piedi qualcosa di tondo…Dopo qualche secondo eccolo a raccogliere da terra ciò che gli aveva fatto prendere la grossa botta:Una pollina…Ma guardandolo meglio si rese conto che dentro c’era qualcosa…Un paesaggio…Sembrava un isola…Doveva essere caduta un qualche mobile,pensò Harry rincamminandosi verso la sala da pranzo…Non sapeva esattamente la strada ma si lasciò guidare da un profumo proveniente da una porta semi aperta…Vi si affacciò e guardandosi intorno capì di essere nel posto giusto…Nella cucina vi erano solo 2 persone:Suo padre e sua madre…Ma non erano in comportamenti molto “Civili”.Erano AVVINGIATI suo piano della cucina!Harry rimase scioccato da quella visione…Non aveva mai immaginato i suoi genitori in certi atteggiamenti…Alla fine decise che la cosa migliore cosa da fare era manifestare la sua presenza…

“Ehm…coff coff”cerco con qualche colpo di tosse ma senza ottenere alcun risultato.Ci stavano proprio dando da fare!

“Ehm…Papà…”continuò a voce bassa fece un ulteriore buco nell’acqua.

“PAPA’!”esclamo infine a voce alta riuscendo finalmente a far staccare i due.

Si staccarono immediatamente come se avessero preso la scossa e si stavano rimettendo i ordine con evidente imbarazzo…

“H-Harry …Da quanto eri qui?”chiese la madre evidentemente preoccupata che il figlio avesse visto “Troppo”.

“Abbastanza da vedervi sdraiati sulla cucina!”rispose Harry,ridendo sotto i baffi delle espressioni dipinte sui visi dei genitori.

“A-Ah …Ok…Hai fame?”disse cercando di districarsi da quella situazione.

“Ehi che succede?”entrò in quel momento Sirius.

“Niente…Comunque…Andiamo di là…E’ già tutto nei piatti”

Si trasferirono a passo veloce nella sala adiacente dove trovarono un’ampia tavola imbandita di piatti dall’aspetto molto buono.Con foga ognuno di loro si approprio del piatto che per gusti sembrava più gustoso,e si misero a mangiare…E ben presto anche a parlare…La conversazione iniziò semplicemente parlando dei progetti futuri di Harry…Ben presto sfociò in quello che Harry temeva…Iniziarono a parlare di Hermione…Harry ,infatti, non si era reso conto di aver detto per sbaglio quali erano i suoi progetti con la ragazza…

“Harry…Ti sei veramente messo insieme ad Hermione?”chiese a bocca aperta il padrino.

“Si… Perché?”

“Bhe…I miei ricordi di lei non sono di una ragazza molto…Bella?”

“Hermione è bellissima!Sono anni che non la vedi…E’ cambiata molto…Sia come fisico che come carattere…E’ una persona fantastica…”

“ah L’amur…”disse con voce poetica James.

“Comunque cambiando discorso…Mamma per quanto ho capito domani è il tuo compleanno,no?”

“Si!”

“Bene…Devo ancora pensare a cosa regalarti…Anzi…Sirius…domatimi puoi accompagnare in quel paese che abbiamo visto ,quando mi hai portato qui?Così posso comperare un regalo!”

“Va bene…Ma domani devo anche andare in ufficio ,quindi preparati a svegliarti presto!”

“Ok…Ma sapete una cosa?Mi avete fatto il terzo grado sulla mia vita…Ma io non so niente della vostra perché non iniziate a raccontarmela?”il moro si rivolse ai genitori.

James e Lily cambiarono espressione:erano calmi e rilassati ora sembravano in fibrillazione…Appena sentito il figlio alzarono gli occhi dal piatto e si guardarono con agitazione...Appena si resero conto però di non poter uscire da quella situazione capirono che era giunto il momento di raccontare cose che certamente non avrebbero rallegrato Harry…

“Bene…Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato…Allora io ero e sono un Auror e ,come sai, facevo parte dell’Ordine…”

“Io invece dopo la scuola sono diventata una Medimaga e sono ,dopo aver sposato James,diventata un membro dell’Ordine…Poi…”

“Poi?”incitò Harry.

“Poi sei nato tu e intanto l’Ordine mi mandava a fare diverse missioni…E da quelle missioni è uscito fuori questo…”

Lily con molto calma tirò su la maglietta che copriva il suo braccio destro …Quando la maglia fu abbastanza alta ,Harry ,ebbe la possibilità di vedere quello che innervosiva tanto i suoi genitori:il Marchio Nero.

Appena ebbe realizzato ciò che gli si presentava davanti scattò in piedi rivolgendo uno sguardo incredulo ad ognuno dei presenti…Ma specialmente a sua madre…

“Harry…Non mi guardare così…Era il mio compito…Dovevo infiltrarmi…Era l’unico modo per capire cosa aveva in mente Voldemort…”

“E sei dovuta diventare come loro per capirlo?Non ci posso credere…”

“Harry non capisci…L’ho fatto per te …Per tuo padre…Volevo darvi un futuro migliore!”

“Bhe…Siete comunque morti…Quel bel tatuaggio non è servito a molto a quanto pare…”

“Cosa credi che per me sia stato facile svegliarmi ogni giorno ,dopo la nostra morte, e capire che il mio sacrificio non era servito a niente?Se è questo che pensi ,ti sbagli!Sono stata,sono e sarò sempre una persona con i suoi ideali di vita e ti assicuro che non condividevo affatto i pensieri dei Mangiamorte…Ma forse devi ancora imparare che la vita non prende sempre la piega che vogliamo…Molte volte bisogna mettere sotto i piedi l’orgoglio e cercare di preservare l a vita delle persone che ami…A qualunque costo…Anche la vita, se solo il tuo sacrificio dovesse assicurare alle persone a cui vuoi bene una vita migliore…Per me questo simbolo è simbolo di onta ma nello stesso tempo mi fa sentire orgogliosa di me stessa…E vorrei che anche tu fossi orgoglioso di me…”

“Come posso essere orgoglioso di te quando ti sei marchiata con quel simbolo?Come posso giudicarti come una persona e non come una bestia?Perché è questo che penso dei Mangiamorte che sono della bestie…Né più e né meno..Bestie assetate di sangue!”

“Si anche io la pensavo come te…Ma poi la mia vita è diventata un inferno…Quando ho saputo che Voldemort ci cercava la mia vita ,come quella di tuo padre,non è stata facile!Ho dovuto fare quello che ho fatto…Sai che ti dico? Che non avessi accattato il marchio forse non ti avrei neanche visto compiere i primi passi,perché sarei morta prima…Saremmo morti prima!”

“Oddio mi sembra impossibile crederci!”disse Harry risedendosi e reggendo la testa con le mani,come per rimettere insieme tutto quello che aveva scoperto negli ultimi minuti.

“Anche a me sembrava impossibile,nei primi tempi,che avessi accettato il marchio ma poi ho capito che dovevo essere responsabile delle mie azioni…Non mi poteva tirare indietro…Dovevo badare a te…Al mio bambino…Dovevo stare attenta sia alla mia che alla tua vita…Non potevo fare altrimenti…Capisci?”

“Non del tutto ,mamma...”fece una pausa e poi disse “Io me ne vado a letto…A domani” e senza degnare di un sguardo nessuno si diresse su per le scale.

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