Stentai a crederci, trattenni perfino il respiro.

Solo l'idea di rompere questo momento mi spaventava.

Iniziai a tremare, ma questa volta l'aria fredda che mi scompigliava i capelli non ne fu la causa.

Il vento mi spinse contro il suo odore, quel profumo mistico di legna,muschio e libertà.

Gli uccelli, neri corvi, si alzarono in volo per scappare da questa figura così giovane e intrigante da sembrare persino inumana; dinnanzi ai miei occhi, così cupo e affascinante si eregeva la figura di Sasuke Uchiha.

Mi scrutava con occhi profondi e freddi, io a sua volta sostenni lo sguardo prima di prestare maggiore attenzione ai suoi cambiamenti.

Si era alzato, il viso ora era più spigoloso e pallido, manteneva però intatta la sua bellezza così infantile. Le labbra piccole e rosse contrastavano in modo spaventoso con la pelle. I capelli, lasciati crescere sul davanti e più corti nel retro della nuca, erano neri come gli occhi, avevano lo stesso colore della notte.

Le spalle erano ampie, il torace robusto e le braccia muscolose. Le mani erano grandi, quasi il doppio delle mie, piene di tagli e ferite, segni di probabili battaglie non troppo semplici.

Le gambe robuste erano avvolte da un paio di pantaloni neri, mentre la parte superiore del busto era coperta da un kimono bianco.

Portava legata in vita una katana, lunga e affilata, ora sguainata; sicuramente aveva pensato che dovessi essere un possibile nemico.

-Dovresti chiamare Naruto, quella testa quadra era preoccupato per te-.

La sua voce così distaccata e gelida mi destò dai miei pensieri.

Naruto.

Mi mancava? Ormai non lo sapevo più.

-Sasuke-.

Allungai una mano, come fanno i bambini appena nati per prendere i capelli della madre, io tentai di afferrare la sua immagine così reale, ma allo stesso tempo così maligna.

-Si sono io...perchè sei qui?-

Era preoccupazione quella nella sua voce?

Sicuramente sbagliavo, ma mi sembrò così stanco e oddio era ferito?!

-Sei ferito devo curarti, avvicinati-.

Esitò un istante poi lo vidi venire verso di me, quasi volando sul terreno, non emise alcun rumore e credetti davvero che fosse solo un fantasma.

Mi fissò negli occhi.

Verde e nero si fusero insieme, poi si chinò per terra agevolando il mio lavoro.

Gli curai la ferita sulla guancia e quando dovetti passare a quella sul torace, divenni certa di essere tutta rossa in volto ma continuai imperterrita il mio lavoro, sfilandogli lentamente il kimono e appoggiano le mani sui pettorali muscolosi.

Lo sentì contrarsi sotto il mio tocco, alzai il volto e lui si avvicinò prendendomi le mani tra le sue, senza farmi male, quasi dolcemente.

-Cosa...?-

Non terminai mai quella frase.

Lui appoggiò le labbra sulle mie, sentii caldo ovunque, come se tra i nostri corpi ci fosse un piccolo sole pronto ad esplodere.

Gli misi le mani tra i capelli e lui a sua volta mi cinse i fianchi facendomi sdraiar sull'erba.

Mentre mi staccavo per riprendere fiato sentii una voce familiare alle mie spalle.

-Sakura?!-.

Itachi, ora cosa avrei fatto?Cosa gli avrei detto?

“Scusa Deidara mi ha baciato, sono corsa via disperata e dopo essermi scontrata con tuo fratello ed averlo curato siamo finiti appiccicati e stesi sull'erba?”

Questa era la fine!

TO BE CONTINUED

Angolino:

Eccomi tornata alla carica.

Spero che dopo questo lungo ritardo siate felici di leggere e recensire questo capitolo^^

Vi assicuro che ho fatto del mio meglio per arricchirlo con descrizioni e quant'altro quindi mi auguro che vogliate dirmi com'è venuto!

Kinobuki: Beh ora sai in parte cosa stavo tramando e se vuoi ti so dire che Lei non andrà mai con Deidara!!!

Elisettaxsempre:Oddio ti ringrazio per averla messa tra i preferiti dall'inizio e per aspettare sempre con ansia il nuovo capitolo grazie^^Spero di non averti deluso!

Baci e alla prossima by Temp!