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Autore: nerDyWolf    06/01/2010    4 recensioni
ed eccomi di nuovo qui.. sono la vecchia Hermione17 tornata con un altro accout per ripostare la vecchia ff che non avevo terminato.. un po' rivista e con qualche piccola correzione, ma tutto sommato sempre la stessa storia..a voi la lettura della storia riguardante un certo principe verde-argento che si ritrova a cercare una misteriosa pantera che gli ha salvato la vita e a cercare di dimostrare i suoi sentimenti ad una grifondoro.. se volete sapere come andrà a finire dovete solo leggere!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soddisfatta di tutto ciò, corse rapidamente nei pressi del Lago Nero, fermandosi, sempre nell’oscurità, dalla parte opposta a dove si trovava Draco.

Dalla sua posizione, Hermione poteva vedere benissimo il ragazzo senza il rischio di essere scoperta.
Ma che rischi c’erano stavolta di essere giudicata per il suo strano comportamento!? Nessuno, visto che, trasformata, era irriconoscibile se non agli occhi di Ginny che era l’unica a conoscenza del suo “piccolo segreto”.
Al massimo era lei l’unica che poteva riconoscerla anche se non l’aveva mai vista sotto le sembianze del felino.
Piccolo segreto, vero Herm? Direi di dimensioni abnormi, io!” disse la solita vocina nella sua testa.
Lasciamo perdere i discorsi mentali e passiamo ai fatti o non concluderò niente nemmeno entro lo scoppio della prossima Guerra Magica” concluse la riccia che finalmente si avvicinava a Draco.
Costeggiò la riva del lago badando bene a restare nell’ombra per non spaventare il ragazzo.
Draco stava fissando un punto indefinito davanti a sé, perso in chi sa quali pensieri.
La ragazza, o meglio, la pantera, notò come era diverso il Draco che si trovava di fronte rispetto a quello di tutti i giorni. Sembrava un ragazzo comune, non l’erede di Casa Malfoy. E le piaceva sempre di più ogni istante che passava.
Hermione si decise ad uscire allo scoperto.
Iniziò a muoversi verso la zona illuminata dalla debole luce lunare in maniera silenziosa con il tipico passo felpato che ogni felino possiede e che contraddistingueva la bella Grifondoro anche nella sua forma umana.
Fece tutto lentamente sempre per evitare di spaventare Draco visto che era la prima volta che usciva di sera e da solo dopo lo spiacevole incontro avuto con il licantropo giorni addietro.
Si fermò poco lontano dal ragazzo e si sedette.
In un primo momento il biondo Serpeverde parve non accorgersi della presenza dell’animale, ma sentendosi osservato alzò istintivamente gli occhi e incrociò uno sguardo giallo-dorato.
Un brivido gli percorse la schiena.
Un brivido non di freddo, ma di paura.
Già, aveva scambiato quello sguardo con quello del Lupo Mannaro che lo aveva assalito, ma subito dopo s’era tranquillizzato riconoscendo la sua pantera.
Passò un tempo indeterminato e i due ancora si fissavano senza accennare movimenti.
Poi improvvisamente Draco sorrise. Di nuovo. Ancora a lei.
Allora non mi sono sbagliato. Esisti veramente” disse il ragazzo.
L’animale lo fissò più intensamente come per dimostrargli che capiva ciò che diceva e per esortarlo a proseguire. E così fece.
Sai, non avendoti più vista nei paraggi, pensavo veramente di essermi immaginato tutto. Stavo impazzendo e non hai idea di quanto”.
Fece una pausa.
Hermione si decise ad avvicinarsi ancora un po’, ma si fermò ad almeno cinque metri e guardò il biondo con fare interrogativo come per cercare consenso per avvicinarsi ancora.
Consenso che arrivò a parole, seguito da un altro dei suoi rari, ma stupendi sorrisi.
Non preoccuparti, puoi avvicinarti se vuoi. Io di sicuro non voglio farti del male e credo che nemmeno tu voglia farne a me, altrimenti lo avresti già fatto, o mi sbaglio?”
Hermione si avvicinò fino ad affiancarsi al ragazzo, accucciandosi.
Noto con piacere che mi comprendi e che gradisci la mia compagnia, come me” e altro sorriso.
Altra stretta allo stomaco per Hermione. E via con le famose “farfalle nello stomaco”.
La riccia era senza parole. Draco sembrava davvero un altro. Aveva lasciato cadere la sua maschera di ghiaccio e indifferenza e si stava mostrando per quello che era veramente.
Tutto ciò aveva dell’incredibile!
Il ragazzo iniziò poi ad accarezzare delicatamente il morbido manto dell’esile felino accanto a lui.
Hermione chiuse gli occhi per il piacere di quelle carezze che partivano dal collo e la percorrevano fino a metà schiena.
Inconsciamente iniziò a fare le fusa e fu riscossa dalla risata del ragazzo. Solo allora si bloccò, guardandolo poi.
Ti piace essere coccolata, vero? Una pantera dentro la quale si nasconde una gattina, eh?”
Hermione per non dargliela vinta, si alzò di scatto ed emise un piccolo ringhio, mostrando le candide zanne.
Draco per lo spavento, spalancò gli occhi e disse:
Ok, ok. Stavo scherzando dai! Non ti arrabbiare”.
La pantera si risdraiò al suo fianco e prese a strofinare il muso contro il braccio del bel biondino.
Intuendo cosa volesse, Draco alzò il braccio, permettendo al felino di poggiare la testa sulle sue gambe e riprese a coccolarla, sorridendo quando la sentiva far le fusa più forte.
Si può dire che ora l’aveva trovata la sua pantera e in un certo senso la stava anche già ringraziando con tutte quelle coccole che certamente lei gradiva.
Sai, più volte mi sono chiesto come è possibile che nessuno abbia mai notato la tua presenza qui. Potresti rispondermi?” disse ad un certo punto Draco prendendola un po’ in giro.
Hermione smise di fare le fusa per spostare tutta la sua attenzione al ragazzo, guardandolo come per dire “se potessi ti risponderei volentieri e ti racconterei tutto”. E state pur certi che Hermione l’avrebbe fatto.
E non guardarmi così. Ho capito che non mi puoi rispondere, solo che mi sento un idiota a parlare con un animale che non può rispondermi. Senza offesa” disse con un lieve sorriso.
Adesso basta. Non voleva dargliela vinta.
L’unico modo che Hermione aveva per rispondergli a tono era a gesti, così il nero felino, con un balzo si allontanò dal ragazzo.
Guardate questo qui. Ed io che mi sono fatta in quattro per fargli un po’ di compagnia e mi dice che si sente un idiota. Adesso gli faccio vedere io” pensò Hermione, mentre si andava a sdraiare sotto un altro albero lì vicino e lo fissava con tono di sfida.
Eddai, avevo detto che non era un’offesa. Perché fai così? Sei proprio cocciuta, sai?” disse il Principe di Serpeverde.
Hermione pensò fissandolo “me lo dicono in tanti che sono cocciuta. Non è certo una novità”
Sì, cocciuta e testarda tanto quanto lei!” aggiunse Draco per poi pentirsene mentalmente di quell’uscita.
Hermione sgranò gli occhi e il ragazzo sembrò capire ciò che lei chiedeva.
Vuoi sapere chi? Non te lo dico curiosa!” ghignò Malfoy.
Hermione emise un ringhio di disapprovazione.
Aveva sperato. Sperato che si stesse riferendo a lei.
Magari te lo dico la prossima volta. Voglio vedere se c’è qualcos’altro che vi accomuna” disse il biondo.
Pazienza Draco Malfoy. Aspetterò” pensò la riccia gioendo anche del fatto che volesse rivederla.
Si levò del vento freddo e pungente.
Fortuna ho la pelliccia”. Poi Hermione si voltò verso il Serpeverde.
Era uscito con addosso solo la divisa, ma senza il mantello.
Un brivido di freddo percorse visibilmente il bel biondo. Hermione non ci pensò due volte. Si alzò e in un lampo fu accanto al ragazzo.
Con il muso allontanò delicatamente il ragazzo e si insinuò tra lui e il tronco dell’albero dove Draco era appoggiato con la schiena fino a poco fa.
Draco la guardò e lei gli fece cenno con gli occhi dorati di appoggiarsi a lei.
Draco la assecondò e si appoggiò all’animale all’altezza della sua spalla.
Si sentì pervadere da una sensazione di sicurezza. Percepiva anche il calore emanato dal felino e prese ad accarezzale dapprima la zampa e poi il collo.
Come previsto Hermione ricominciò a fare le fusa e Draco sorrise: “Allora non ti sei arrabbiata? E comunque sappi che non era mia intenzione”. In risposta sentì la grifoncina fare più forte le fusa.
Quindi perdonato?” chiese il ragazzo.
Perdonato” pensò Hermione strofinando delicatamente il muso contro il viso di Draco.
Beh…credo sia ora di andare. Sai, ho il coprifuoco fra un po’ e se non rientro rischio di beccarmi una punizione”
Lo so bene, Draco” sorrise fra sé la ragazza.
Si alzarono restando l’uno di fronte all’altra.
Spero di rincontrarti” disse solamente il biondino.
Hermione si era avvicinata a Draco che si era abbassato alla sua altezza, la accarezzò un’ultima volta sul collo con entrambe le mani.
Dopodiché la pantera corse via verso la Foresta Proibita dove Draco la vide scomparire nell’oscurità, nera come il suo manto, dalla quale era emersa.
Una volta accertatasi che il ragazzo fosse già rientrato, Hermione si ritrasformò e si diresse verso la Torre di Grifondoro.
Quella notte entrambi pensarono a lungo alla serata trascorsa al Lago Nero e si addormentarono con la speranza di rincrociarsi.

*angolino dell'autrice*
Direi che questo è il capitolo migliore in assoluto che fino ad ora ho scritto.
Sono veramente contenta di come è venuto e spero che anche a voi sia piaciuto.
Aspetto tanti commentini! /\__/\.. ringrazio come al solito i miei lettori e quelli che continuano ad aggiungere la storia tra i preferiti..
un grazie speciale va a lunachan62 che ha recensito lo scorso capitolo. Spero possa piacerti anche questo.. ^^
alla prossima e un bacio a tutti.. Cassandra17
   
 
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