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Autore: Pira    06/01/2010    0 recensioni
Non avrei mai scommesso che alla fine sarebbe andata così….ma è la cosa più bella che mi sia accaduta in vita mia…dopo tanto tempo ci ripenso ancora…e mi trovo di nuovo qui a piangere di gioia come quel giorno ...questa storia è una favola....la favola che tutte vorremmo vivere...perchè un po' di romanticismo non guasta mai...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 10

Cap. 10 (è Kris che parla)

 

Non poteva essere la realtà quella che stavo vivendo.

“Perché diamine non riesco a muovermi?” pensavo in continuazione.

Era una sensazione sconosciuta per me. Ero al massimo della tensione e sentivo che non avrei potuto resistere a lungo in quel modo.

Mi mancava il respiro, sudavo a freddo. Sentivo le mani che incominciavano ad intorpidirsi. “Devo fare qualcosa”…

“Ma cosa posso fare ora?”. Non sarebbe bastato pronunciare le solite parole “ non è come credi!”.

Ciufolo. Non avrei potuto affatto giustificarmi.

Come avrei reagito io, se avessi visto Rob in quella situazione?

Di certo non avrei creduto ad una parola, soprattutto se quella scena si ripeteva per la seconda volta nella stessa serata.

 

Ne ero sicura.. Rob si sentiva tradito e al solo pensiero il cuore mi balzò in gola. Sentii lo stomaco farsi una roccia.

Non mi sentivo bene. Mi sentivo in pericolo e non so perché. Ero tra due fuochi. L’unica cosa che volevo fare era scappare.

Non avrei mai potuto fare nulla per mettere a posto le cose. Ne ero certa.

Lo percepivo. Lo vedevo dai suoi occhi.

Gli occhi di Rob avevano perso ogni sembianza di vita. Guardava Cam e io non esistevo nemmeno.

Non sapevo cosa fare. Il mio cervello non dava più segni di vita. Sentivo solo un forte brusio nel mio petto. Era il mio cuore che faceva i capricci. Non ero sicura che battesse ancora.

Poi qualcosa mi prese e, girandomi di scatto, scappai via.

Avevo gli occhi pieni di lacrime che non vedevo nemmeno dove stavo andando. Avrei preferito morire in quell’istante. Sapevo che era tutto finito. Non avrei più potuto chiarire quel malinteso. Soprattutto dal momento in cui avevo deciso di scappare. Era come ammettere la mia colpa.

PUFF! TUTTO FINITO!

 

(ora è Rob che parla)

 

Non sapevo perché, ma non riuscivo a degnarla nemmeno di uno sguardo. Non ero mai stato infuriato così in vita mia. Sentivo le mie mani stringersi in due pugni di marmo. Se avessi sfogato tutta la rabbia che avevo addosso contro quella faccia di cioccolata era certo che l’avrei lasciato più morto che vivo.

Per Kris avrei fatto questo ed altro. E avrei messo perfino a rischio la mia carriera. Ma Cam doveva pagare per quello che mi aveva fatto. Per quello che aveva fatto a Kris.

Se prima ero inciufolato con lei per la storia del bacio, ora non era per quello. Avevo visto nel suo sguardo la sofferenza e non capivo perché non avesse reagito alla stretta di Cam.

Il suo viso sembrava quello di un cadavere. Nei suoi occhi ero riuscito a vedere solo paura e sofferenza.

“Ma perché non è corsa da me?” pensai…

Io l’avrei protetta con tutto me stesso.

Era quello che mi faceva soffrire. Era stato il dubbio che avevo letto nei suoi occhi che mi faceva bruciare lo stomaco.

 

Tutto accadde in una manciata di secondi e io mi ritrovai faccia a faccia con Cam che aveva assunto una smorfia più strafottente che mai. Stava quasi godendo per quello che ci aveva fatto.

--PERCHE’?—gli gridai in faccia con tutto il fiato che avevo in gola.

--PERCHE’?—ripetei ancora più forte…

Lui rideva, sicuro che io non avrei alzato un dito verso il suo bel faccino…

Il mio “savoir-fair” inglese purtroppo si stava rivelando un nemico per me.

Poi presi la mia decisione. Lasciai da parte il Rob educato e di buone maniere e diventai come Ed...

Deciso e forte come non mi era mai capitato. Lo presi dal collo e lo sbattei contro una colonna…

Lui non era tanto più alto di me quindi avevo i miei occhi ben puntati nei suoi. Non ero me stesso in quell’istante, lo sentivo… ma la sensazione che provavo era piacevole.

Finalmente avevo quel porco tra le mani.

Cam aveva fatto soffrire la mia Kris e io facevo soffrire lui.

Lo tenevo talmente stretto che quasi faticava a respirare e guarda caso il suo sguardo era cambiato.

Ora mi guardava con sincero timore.

Nessuno mi aveva mai visto arrabbiato e mi sorpresi anche io di come potessi diventare.

-- Cal_ma_ti Rob!—cercò di sussurrare quell’idiota ma io non avevo intenzione di lasciare la mia presa.

-- Non  pen_sa_v_o   che   l’av_re_sti    pre_sa   co_sì!—continuò…

Allentai un po’ la stretta al suo collo perché mi stavo accorgendo di fargli davvero male. Non volevo passare i guai con la legge.

Se mi avesse visto qualcuno, avrebbe pensato che volevo strangolarlo.

-- LASCIALA IN PACE!— ruggii come un leone

-- LASCIACI IN PACE!—continuai..

Di certo non ero molto proteso ad una conversazione civile in quel momento…

-- NON AZZARDARTI PIU’ A SFIORARLA CON UN DITO!HAI CAPITO?ALTRIMENTI QUELLO CHE NON HO FINITO STASERA LO FINIRO’ PRESTO OK?--

Non potevo crederci… gli stavo dicendo che l’avrei ucci…

“nooo…pur volendo non saresti capace Rob” mi dissi…

Lasciai finalmente il collo di Cam che se ne andò quasi con la coda fra le gambe, continuando a massaggiarsi il collo…

Evidentemente gli avevo fatto davvero male. L’avevo stretto tanto che non riusciva nemmeno a muoversi.

In quel momento il timido Rob bussò di nuovo alla mia porta… gli aprii e lui rientrò con calma dentro di me. La scarica di adrenalina che mi aveva aiutato poco prima mi abbandonò in un colpo solo e mi trovai con le ginocchia a terra, quasi indebolito dalla mia reazione.

 

Poi sentii un fischio nelle orecchie e un sapore salato sulle labbra…

“che femminuccia!” pensai e caddi a terra con le lacrime agli occhi…

  
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