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Autore: Serena Van Der Woodsen    06/01/2010    1 recensioni
ecco la continuazione di Al sorgere del sole XD spero vi piaccia.
La storia si basa principalmente sui figli di Renesmee! :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Al sorgere del sole'
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ciao eccomi con il primo capitolo! è abbastanza lunghino, ma meglio così. spero che come idee vi piacciano. Grazie mille a DarkViolet per i commenti e anche a noe_princi89 bacioni

Elena’s POV

“Mamma dove hai messo il mio vestito blu?” grido per farmi sentire.

“Quale amore?” mi chiede.

“Quello nuovo, che mi  regalato Alice” grido.

“è nell’armadio appeso” mi dice. Lo cerco tra i mille vestiti che ho. Alice, la mia prozia, mi fa sempre un sacco di regali! Diciamo che più che essere una prozia è quasi la mia migliore amica. Abbiamo la stessa età più o meno! Ho anche la stessa età dei miei nonni, e questo mette un po’ di ansia! Quando vado in giro dico sempre che  mia nonna è mia cugina e mio nonno il suo ragazzo. La mia non  è proprio la vita di una normale liceale. Diciamo che oltre ad avere dei nonni e prozii vampiri ho una madre ibrido e un padre licantropo! Io sono un po’ di tutto. Posso diventare lupo quando voglio, posso bere sangue, le mie ferite si rimarginano in fretta e ho i sensi più sviluppati.

Trovo il vestito e lo indosso. Segue bene le mie forme. Sono abbastanza magra, e tutti continuano a dirmi di mangiare, ma io voglio mantenere la linea! Anche mia sorella ha il fisico come il mio, e anche lei è della mia opinione. Nelly ha solo un anno e mezzo più di me e andiamo molto d’accordo.

Bussano alla porta.

“Avanti” dico. La porta si apre e da dietro spunta mia sorella.

“Allora sei pronta?” mi chiede.

“Sì, solo un momento” le rispondo. Lei indossa un vestito dello stesso colore del mio. Alice ce li ha comprati insieme. Ma a lei sta molto meglio, perché è in tinta con i suoi occhi blu. I miei occhi sono banalmente castani!

“Eccomi” le dico afferrando una borsa. Usciamo dalla mia camera e andiamo in salotto, dove ci aspetta mio fratello gemello.

“Alla buon ora!” ci dice “Sei sempre in ritardo sorellina, anche nell’uscire dalla pancia” aggiunge per provocarmi. Io cerco di mantenere la calma. Sono superiore! Entra mio padre nella stanza, come al solito senza la maglietta, tanto lui ha sempre caldo!

“Ragazze, come siete belle!” dice a me e a Nelly.

“Grazie papà” rispondiamo in coro.

“Dove andate di bello?” ci chiede.

“Al cinema con Massy e Marco” rispondo io.

“Ah vai anche tu?” chiede voltandosi verso mio fratello.

“Sì, mi hanno convinto e allora ho invitato Marco” risponde.

“Andiamo o faremo tardi” dico io.

“Ok, ciao papà” dice Nelly.

“Ciao” risponde lui.

“Ciao” diciamo in coro io e Massimo.

Attraversiamo l’immenso cortile per andare a casa di Marco. Suoniamo il campanello e aspettiamo.

Ci apre la porta Luca.

“Ciao ragazzi, Marco arriva subito stava prendendo il portafoglio” ci dice cordiale “Volete entrare?” aggiunge.

“No grazie lo aspettiamo qui”. Dice Nelly.

“D’accordo” ci risponde.

Da dietro di lui in quel momento appare Marco. Ha i capelli corti, lunghi circa due o tre dita, castano ramati, come quelli di Nelly e i suoi occhi sono azzurro cielo, tendenti al blu, lui e Nelly sembrano quasi fratelli, molto più che io e lei.

“Ciao ragazzi” ci saluta.

“Ciao Marco” diciamo tutti in coro. Massimo e lui si battono il cinque, poi bacia sulla guancia Nelly ed infine quando arriva a me, come sempre, fa finta di baciarmi le guance e poi mi carica sulle spalle tipo sacco di patate! Secondo me ha una cotta per Nelly! La guarda con rispetto e ammirazione. Perché con lei è sempre gentile e invece con me no!

“Mettimi giù” grido cercando di coprirmi il sedere, visto che ho il vestito corto.

“Manco morto” mi risponde. Cominciando a camminare.

“Ciao papà” dice salutando suo padre.

“Ciao Luca” senza poterlo vedere in faccia.

“Ciao” dice Massimo a lui.

“Ciao Luca” dice Nelly.

“Ciao ragazzi divertitevi” risponde ridendo per la mia posizione. Vorrei uccidere Marco!

“Lasciami ti prego” lo imploro mentre cammina.

“No no” mi dice.

“Nelly aiutami tu!” le chiedo implorante.

“Dai Marco mettila giù” dice mia sorella.

“Va bene” risponde lui. Visto! È cotto! Fa tutto quello che vuole lei! Devo chiedere più spesso aiuto a mia sorella. Funziona.

Finalmente mi fa scendere dalla sua spalla e mi sorride. Forse spera di evitare la mia sfuriata, ma non è così semplice calmarmi.

“Io ti uccido” grido cominciando a rincorrerlo. Corre veloce, più di me, ma anche io non sono male per essere una ragazza. Ho preso dalla mia famiglia.

“Tanto non mi prendi” mi dice con tono canzonatorio.

“Vuoi vedere?” gli rispondo aumentando la velocità. Continuiamo a correre per il giardino. Poi io mi nascondo dietro un cespuglio. In fretta mi sfilo il vestito, le mutande e il reggiseno. Appena lui si ferma per vedere dove sono mi trasformo in lupo con il manto castano chiaro, colore dei miei capelli, e salto fuori. La sua faccia è divertita, ma allo stesso tempo sa che sta per perdere. Finisce sempre così alla fine, ci ha fatto l’abitudine.

“Va bene, hai vinto. Però così non vale” dice. Mentre si avvicina a me. Io lo tengo d’occhio. Ad un tratto scatta e sparisce dietro al mio cespuglio di prima.

“Ma ti sei dimenticata questi cara!” mi dice mentre sventola i miei vestiti. No cavoli, e ora! Guardo Nelly con sguardo implorante.

“Dai basta ragazzi, faremo tardi” dice mia sorella.

Marco viene verso di me e mi porge i vestiti. Che potere che ha! Ce l’avessi io. Non riesco a farmi rispettare. Io gli faccio segno con la testa di posarli dietro il cespuglio. Poi mi ci nascondo e mi ritrasformo. In fretta, prima che possano vedermi mi infilo mutande, reggiseno e vestito. Po mi dirigo verso di loro con il sorriso.

“Non vale, tu imbrogli” mi dice Marco. Io gli rispondo con una linguaccia. Saliamo sull’ Audi tt di mia sorella. Lei guida e Massimo è davanti, io sono dietro con Marco. Appena seduta comincio a prenderlo a pugni per vendicarmi, ma lui rimane impassibile. Continuo, e dire che io sono forte, ma niente!

“Ele basta” mi dice mia sorella guardandomi dallo specchietto. E io mi interrompo. Ma proprio mentre sono distratta e guardo fuori dal finestrino, Marco comincia a farmi il solletico.

“No basta ti prego” lo imploro tra le lacrime per le risa. Non respiro quasi più.

“Basta basta” grido ridendo a crepapelle, ma lui continua imperterrito.

“Nelly aiuto!” grido. Non ce la faccio più. Ho le guance bagnate e mi fanno male gli addominali.

“Marco, basta!” gli dice e lui si ferma. Io mi asciugo le lacrime con la mano e gli lancio uno sguardo omicida. Lui ride e guarda fuori dal finestrino.

Mia sorella è molto brava a guidare e ama l’alta velocità, come me d’altronde. In dieci minuti siamo al cinema multisala.

“Hey cosa guardiamo?” chiede Massimo.

“New moon” gli rispondo io.

“Oh una roba romantica, che bello” dice sarcastico.

“Venite con noi o guardate altro?” chiede Nelly a lui e Marco.

“No, veniamo con voi” risponde Marco.

“Ok, vado a prendere i biglietti” dico io.

“Ti accompagno” mi dice Nelly.

Andiamo a metterci in coda alla cassa e intanto guardiamo gli orari.

“C’è alle cinque e alle sei. A quale andiamo?” mi chiede mia sorella.

“Che ore sono?” chiedo. Lei si guarda l’orologio.

“Sono le cinque meno dieci” mi dice.

“Facciamo così, visto che c’è coda andiamo a quello delle sei, e poi ceniamo insieme” dico io.

“Ok” mi risponde.

Dopo circa mezz’ora arriviamo davanti alla cassa. C’era una coda infinita, d’altronde New moon è appena uscito.

“Quattro biglietti per New moon lo spettacolo delle sei” dico e intanto tiro fuori il portafoglio.

“Che posti preferiscono due belle ragazze come voi?” ci chiede.

“Se ci sono più o meno a metà” dico cercando di tralasciare le sue lodi e i suoi sguardi.

“Perfetto” dice mente scrive qualcosa al computer “Sono trentadue” aggiunge lanciandoci occhiate continue.

Gli consegno i soldi giusti e prendo i biglietti.

“Grazie e arrivederci” diciamo io e Nelly.

“Grazie a voi” ci risponde.

Ci dirigiamo verso i ragazzi che sono in un bar.

“Ciao” diciamo in coro.

“Ciao” ci rispondono.

“Andiamo allo spettacolo delle sei”. Dico io

“Ok” risponde Marco, mentre mio fratello fa sì con la testa.

“Volete qualcosa?” ci chiedono.

“No, grazie” rispondo io.

“Neanche per me” dice Nelly.

“Allora andiamo” dice Massimo.

Usciamo dal bar e ci sediamo su una panchina appena fuori dalla sala dove andremo a vedere New moon. È un posto grande, ci sono almeno venti sale cinematografiche, più negozi e bar, sembra un enorme centro commerciale.

“Ragazzi, io esco a fumare una sigaretta” dico io. Non è da tanto che fumo, ma soprattutto fumo poco, però quando devo aspettare mi viene voglia.

“Ok” mi dicono.

Cerco l’uscita, che non è tanto distante. Le porte scorrevoli si aprono al mio arrivo ed una ventata d’aria mi assale. Esco e cerco nella borsa le sigarette e l’accendino. Sono solo le cinque e mezza e già non si vede niente. Mi metto sotto ad un lampione e finalmente li trovo. Accendo e mi rilasso.

“Hey piccola, cosa ci fai qui sola?” sento una voce maschile alle mie spalle. Mi giro sperando che non stia parlando con me. E invece sì! E non è solo uno, ma sono tre.

“Dai, offrici una sigaretta, la fumiamo insieme” dice l’altro.

“Si, e poi ci divertiamo” aggiunge il terzo. Non ho paura, tanto so che posso batterli, credo. Butto a terra il mozzicone e lo pesto con il piede.

Il ragazzo più alto, quello che credo sia il capobanda viene verso di me.

“Hey” mi dice. Io gli tiro una sberla. Lui si volta per il colpo.

“Ragazzi, questa è una con le palle” dice ridendo. Non mi piace, non si arrendono facilmente.

Mi prende i polsi e mi trascina in un vicolo buio sbattendomi contro il muro. Non riesco a trovare la voce per gridare.

“Avete visto che bel vestitino” dice hai suoi amici, che intanto si avvicinano.

“Sì, ma io direi che starebbe meglio senza” risponde un altro.

Non riesco a muovermi, vorrei tirargli un calcio, ma i suoi piedi tengono fermi i miei.

“Hai paura?” mi sussurra all’orecchio. Io non gli rispondo, ma gli sputo in faccia.

“Ah, sei coraggiosa” mi dice.

“Venite ragazzi, è ora di tirarle via il vestitino” dice ai suoi amici. Loro si avvicinano.

“Aiutooooo” riesco a gridare sperando che mi sentano. Uno dei suoi amici mi tappa la bocca con la mano. L’altro invece comincia a passare le sue luride mani sulle mie cosce. Cerco di liberarmi, ma sono troppo forti per me. Le sue mani mi percorrono i fianchi, fino a che non arrivano ai seni. Lì si soffermano toccandomi con veemenza.

Da ora non capisco più niente, vedo il capobanda cadere a terra colpito da qualcosa e gli altri due scappare. Io mi accascio a terra spaventata. Vedo Marco che sta picchiando il mio aggressore, mentre cerca di scappare. Tutto sanguinante sale sulla macchina che i suoi amici hanno recuperato e scappano. Il mio cuore è a mille. Non ho mai avuto così tanta paura, tremo.

“Ele, Ele stai bene?” mi chiede Marco correndo verso di me. Io non riesco a rispondergli.

“Cosa ti hanno fatto? Cos’hai?” mi chiede preoccupato chinandosi per abbracciarmi. L’unica cosa che riesco a fare è stringermi a lui e scoppiare a piangere. Lui mi accarezza la testa e non mi fa domande, ma cerca di consolarmi. Piango tutte le lacrime che ho e gli inzuppo la maglietta. Quando sto un po’ meglio mi alzo e lui con me. Mi asciuga le guance con le dita e mi sorride.

“Grazie” riesco a dirgli. Lui mi stringe in un abbraccio e io ricambio.

“Vuoi andare a casa?” mi chiede. Io sciolgo l’abbraccio e lo guardo.

“No, torniamo dentro, ma non dire niente a nessuno” gli dico. Punto uno non voglio rovinare la serata ai miei fratelli, punto due se la notizia arriva ai miei non mi faranno uscire da sola per il resto della vita.

“Ma tu sei pazza! Sei appena stata aggredita e vuoi entrare là dentro come se niente fosse?” mi dice.

“Sì, preferisco così, e ti prego non parlarne con nessuno” aggiungo.

“D’accordo, se è questo che vuoi” mi dice.

“Promettimelo” gli dico.

“Te lo prometto” mi risponde.

“Come hai fatto a trovarmi?” gli chiedo.

“Ero venuto fuori a cercarti, perché per una sigaretta ci stavi mettendo un po’ tanto, e poi ti ho sentita chiedere aiuto”. Mi risponde.

“Grazie” gli dico ancora e lui mi sorride.

Entriamo e vedo i mie fratelli seduti dove li avevo lasciati. Lancio un’occhiata a Marco e lui mi sorride, spero non dica niente.

“Dove siete finiti?” chiede Nelly “Il film sta per cominciare, entriamo” aggiunge.

Tutti e quattro entriamo in sala, le luci si spengono e le immagini colorate vengono proiettate davanti a noi. Sono contenta che sia stato Marco a trovarmi, ora con lui ho un segreto da custodire, e spero che non infranga la sua promessa.

  
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