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Autore: Himeno    07/01/2010    4 recensioni
La vita continua ma questa volta i protagonisti nn saranno quelli che conosciamo noi ma i loro figli che dovranno salvare Wonder da un triste destino. Spero che gradirete questa ff come il suo precedente "Amore Eterno" baci da BlackRose91^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amore Eterno'
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Capitolo 9

 

Una giornata nello spazio stava per concludersi. Era successo tutto in un giorno. Sapere del pericolo di Wonder, la missione, i saluti ai genitori e ora anche la storia di Fine e Rein. Le parole sul Bright cattivo avevano scosso molto le sorelle del regno solare e sicuramente, dopo cena, avrebbero parlato con il padre di tutto ciò. Possibile che per gelosia si potesse arrivare a tanto? E la mamma cosa aveva provato per lui quando era Dark Bright? Odio? O sempre Amore?

-Poomo- lo chiamò Ruy.

-Sì?-

-Il cristallo oscuro è stato sconfitto del tutto oppure è racchiuso sempre nel cuore delle persone?- gli chiese per curiosità. Una volta suo padre gliene aveva parlato ma aveva bisogno di saperne di più.

-Come mai questa domanda?- chiese confuso il folletto.

-Curiosità! Sono un ragazzo piuttosto curioso- disse facendogli un sorriso. Uno di quelli rari. Stranamente si sentiva felice di stare in quel velivolo con sua sorella, le sue cugine e quel buffo folletto. Quel viaggio sarebbe stata la sua opportunità di scoprire e conoscere altre cose sconosciute a lui e a tutta Wonder.

-Hai davvero il sorriso di Fine allora. Stavo cominciando a pensare che fossi come quell’orso di tuo padre in tutto e per tutto. Comunque la verità è che il cristallo oscuro non si potrà mai sconfiggere del tutto. Ogni essere vivente ha il suo lato buono e quello cattivo e il cristallo si nutre di quest’ultimo tramite i sentimenti negativi. La rabbia, la gelosia, l’invidia… sono tutti fonte del cristallo oscuro-

-Che non si potrà mai cancellare perché fa parte della vita di ogni essere- disse Ruy.

-Già. Senza sentimenti negativi che eguagliano i sentimenti positivi non si può vivere- continuò Poomo.

-Intendi come la teoria dello Yin e dello Yang?-

-Sì proprio quella! Ma conosci anche le culture che stanno in altri pianeti?-

-Non tutti. Solo quelli che posso trovare nelle biblioteche di Wonder-

-Come sono felice! Finalmente un vero principe con cui posso parlare- disse piangendo commosso.

-Perché? Mio padre e mia madre non erano adatti?-

-Tuo padre è troppo tenebroso e tua madre è sempre stata una pasticciona non tanto regale. Tu devi essere una soddisfazione per la tua balia-

-In effetti Lulù mi ha sempre detto che sono un principe educato e che non gli do problemi. Mentre a mia sorella da un sacco di rimproveri- disse ridendo su l’ultime parole dette.

-NON E’ VERO!- si intromise Marion offesa alzandosi mentre stava giocando con le cugine.

-Ma dai! Se non fai altro che mangiare dolci e correre per i corridoi-

-Questo non significa che sono poco principesca-

-Lo dice tutta Wonder, sorellina-

-Dicono la stessa cosa di noi- disse Smeralda con un gocciolone sulla testa come la sorella.

-Ah ah ah… allora è di famiglia che le figlie femmine del regno solare e lunare siano le meno principesche di Wonder- disse Poomo ridendo a crepapelle ripensando alle scene buffe di Fine e Rein e delle mangiate della rossa con la principessina Milky.

-Ehy! Questo che vuol dire? Guarda che crescendo si migliora!- disse Marion.

-Giusto, Marion!- dissero all’unisono Smeralda e Desideria.

-Dobbiamo stare attenti, Poomo. Con il carattere delle femmine non si scherza e ci siamo solo noi due a darci manforte- disse Ruy facendo un cenno di intesa a Poomo.

-Già. Siamo due contro tre… Oh! Lo schermo si sta accendendo. Devono essere i vostri genitori- disse accorgendosi della luce che si stava accendendo mostrando Rein e Bright.

-Bambine mie, come state?- domandò subito Rein.

-Ciao mamma! Io e Smeralda stiamo bene e anche Ruy e Marion- disse Desy.

-Oh grazie al cielo! Già mi mancate- disse l’azzurra regina.

-Anche tu- dissero le figlie.

-Ciao, figliole. Vi state comportando bene?- domandò Bright sorridendo dolcemente alle ragazze.

-Ciao papà!- esclamarono contente le bambine ma poi, ripensando al racconto di Poomo, si fecero tristi.

-Si stanno comportando tutti bene qui. Non dovete preoccuparvi- disse Poomo.

-Sono contento. Ciao, ragazzi! Ruy, mi raccomando. Ricordati quello che ti abbiamo insegnato tuo padre ed io-

-Ciao zio!- salutò allegra Marion.

- Sì, zio. Ma dove sono mamma e papà? Non sono con voi?- chiese Ruy non vedendo i genitori allo schermo.

-Emmm… no. Avevano da fare delle cose. Non sanno che vi abbiamo contattato- disse un po’ in imbarazzo Rein.

-Capisco- disse Ruy sapendo già cosa intendeva la zia per “cose”. Conoscendo suo padre, tra poco avrebbe avuto un altro fratellino o una sorellina. Strano che in questi anni non ci sono ancora stati altri bimbi nella famiglia e sentendo le voci delle cameriere del castello, il momento di una nascita non era lontano.

-Dovrebbero parlare con voi domani mattina. Fine, poco dopo che siete partiti, ha avuto un altro svenimento a causa del pericolo di Wonder- disse Bright.

-Cosa? E adesso come sta la mamma?- domandò preoccupatissima Marion come il fratello.

-Sta bene. Credo purtroppo che saranno sempre più frequenti nell’avvicinarsi del male sul nostro pianeta- disse il re.

-Ci sbrigheremo allora! Vedrete che faremo presto a recuperare i diamanti- disse deciso Ruy. Dovevano fare in fretta! Sia per Wonder che per la salute di Fine.

-Lo spero tanto, Ruy. Ma state attenti ai pericoli. Qui noi staremo tutti bene- disse Rein sorridendo per tranquillizzare i ragazzi e il folletto.

-Stai tranquilla, Rein! Noi siamo persone in gamba e ce la faremo!- disse Poomo dando coraggio.

-Buona fortuna, ragazzi- disse Bright.

Poomo vide che le principesse del regno solare se ne stavano ancora zitte e con lo sguardo triste così…

-Forse è meglio che lasciamo parlare tra loro la famiglia del regno solare, che ne dite?- disse Poomo uscendo trascinandosi i gemelli della luna.

-Va bene. Allora buonanotte zii. Statemi bene- disse Marion uscendo.

-Buona notte- salutò Ruy uscendo anche lui con il folletto.

Rimasero soli. Desideria e Smeralda erano titubanti nel chiedere al padre quello che riguardava il suo periodo oscuro ma volevano sapere.

-Papà!- cominciò Smeralda.

-Dimmi, tesoro- disse Bright.

-Prima Poomo ci ha raccontato del vostro passato. Di quando la benedizione del sole stava per esaurirsi- disse la bambina azzurra.

-Ah sì? E cosa volete sapere? Dalle vostre facce, bambine, non sembra niente di buono- disse il padre confuso.

-Che cosa ti ha spinto a diventare cattivo, papà?- chiese diretta senza girarci intorno, Desideria.

-Cosa? Poomo vi ha detto anche questo?- disse Rein.

-Sì. Ci ha detto tutto di te e la zia, mamma. E chi erano Eclipse e Dark Bright- dissero arrabbiandosi la bionda.

-Perché non ci avete mai detto niente? Siamo le vostre bambine, no? Perché?- disse Smeralda delusa. Ogni volta che domandava alla madre della sua giovinezza, lei rispondeva sempre vaga e ora capiva anche il perché.

-Perché non era importante sapere di quel periodo. Vostro padre si…- stava per dire Rein ma fu bloccata dal marito.

-Mi sono pentito di quei momenti passati. Non ve lo abbiamo mai detto perché eravamo sicuri che avreste reagito così e io ho voluto dimenticare- disse Bright.

-Non mi sembra comunque giusto nasconderci la verità!- disse Desy.

-Possibile che solo la gelosia per la zia e il tuo senso di inferiorità ti sono bastati per spingerti nell’oscurità?- disse Smeralda.

-Poomo vi ha detto anche questo, eh- disse Rein pensando alla sua gelosia provata ogni volta che suo marito guardava Fine.

-Sono stato un debole, lo so. Questo è un altro motivo per cui non ve l’ho detto. Non volevo deludervi- disse Bright.

-Ci hai deluso di più non dicendoci la verità- disse la maggiore delle sorelle.

-E’ vero che ero innamorato di Fine ma ero stato cieco nel non vedere la persona che ora ho al mio fianco e per la mia inferiorità, ho sempre pensato di essere meno bravo di Shade. Ho sempre compreso che voi preferite vostro zio a vostro padre. Proprio come Fine fece anni fa-

-MA CHE STAI DICENDO, PAPA’? Tu sei più importante di tutti per noi! Ti vogliamo un infinità di bene e nessuno ti sostituirà mai nel nostro cuore- disse Smeralda.

-Dici davvero, piccola mia?-

-Sì, papà-

-Hanno ragione, caro- disse Rein dolcemente abbracciando il suo re.

-Vi ringrazio. Siete tutto per me e preferirei morire piuttosto che vedervi soffrire a causa mia- disse lui commosso dalla sua famiglia.

-Ma non esagerare!- disse Desideria.

-Allora mi perdonate?-

-Certo, papà. Tanto ormai è una storia passata e non succederà più- disse la figlia azzurra.

-Sì, tesoro. Non so proprio come fate a sopportare un insicuro come me. Le mie donne sono veramente speciali-

-Puoi dirlo forte!- disse Rein facendo ridere tutta la famiglia.

“Ora è tutto apposto” pensarono i gemelli e il folletto da dietro la porta.

Finalmente si era chiarito tutto. A causa dei dubbi di Bright era cominciato tutto e ora… tutto finì.

 

Nel palazzo del regno della Luna, intanto, i due sovrani stavano in camera a consumare di nuovo la loro passione. Finché, stanchi e sudati, rimasero ad abbracciarsi.

-Shade- lo chiamò Fine.

-Dimmi, amore mio-

-Pensi davvero che se la caveranno?-

-Non c’è da avere dubbi. Sono dei ragazzi in gamba e noi avremo sempre fiducia in loro-

-Questo lo so ma temo per loro lo stesso. Non ci posso fare niente. Io ho fiducia ma ho sempre paura-

-Ti posso capire. Dopotutto sei una madre che si preoccupa per i suoi bambini. Anch’io ho paura ma Ruy è forte e anche Marion. Per non parlare di Smeralda e Desideria! Quelle bambine sono degli uragani-

-Ah ah… in effetti hanno preso molto da me e Rein-

-Ed è uno dei motivi per cui mi sono innamorato di te- disse malizioso stringendola di più a sé.

-Perché ero scatenata?-

-Non solo. Ma anche per la tua vivacità e la tua continua sprizza di felicità che emani- disse baciandola sul collo e le spalle per assaporare ancora il suo sapore.

-E da tanto… che ti volevo chiedere una cosa- disse quasi cedendo alla dolcezza dei baci del marito.

-Cosa?-

-Quando è stato esattamente il momento in cui ti sei innamorato di me?-

-Come mai questa domanda?- disse confuso Shade alzandosi sui gomiti.

-Curiosità-

-Bhè… non saprei. Direi che il mio amore per te è stato piuttosto graduale-

-In che senso?-

-Prima non avevo capito che ti amavo perché ti definivo una pasticciona buona a nulla ma frequentandoti come amico e crescendo, il mio amore per te aumentava sempre di più-

-Quindi mi definivi una pasticciona- disse offendendosi lei.

-Lo sei ancora adesso, cara. Ma ho sempre adorato tutto di te, compresa la tua goffaggine- disse baciandola con passione.

-Lo dici solo per appindolarmi?-

-Anche- disse divertito.

-Scemo!- disse girandosi dandogli le spalle.

Lui in risposta la abbracciò da dietro e gli sussurrò all’orecchio…

-E tu? Quand’è stato che ti sei innamorata di me?-

-Non te lo dico!-

-Ah sì? allora vedrai…- disse cominciando a fargli il solletico.

-NO! Ah ah ah… Shade… mannaggia a te! ah ah ah…- disse Fine ridendo. Suo marito purtroppo conosceva troppo bene i suoi punti deboli.

-Mi dispiace, tesoro. Ma te la sei voluta-

-Dai… ah ah ah… smettila…-

-Se vuoi che smetta dovrai rispondere alla mia domanda-

-Ah ah… Ricattatore!  Ah ah…Un giorno all’altro me la paghi, Shade- disse cercando di trattenersi.

-Allora?-

-Va bene va bene… te lo dirò…-

-Brava mogliettina- disse finendo con il solletico e baciandola sulla fronte. Poi si alzò mettendosi a cavalcioni su di lei, osservandola. Il suo corpo nudo e un po’ arrossato per la notte che avevano passato insieme e i lunghi capelli rossi scompigliati intorno alla suo viso imbronciato la rendevano più stimolante.

-Sai, amore, che ti desidero di più ogni secondo che ti guardo- disse lui con sguardo malizioso.

-Non sai quanto ti detesto quando fai così!- disse lei coprendosi con il lenzuolo.

-Ti imbarazzo troppo?- disse sensuale baciandole i capelli.

-Sì e a te questo piace, vero?-

-Tantissimo-

-Uffa-

-Allora? Quand’è che ti sei invaghita del sottoscritto?-

-Prima non mi ero innamorata di te-

-No? E di chi?- disse geloso.

-Di Eclipse. Del tuo lato misterioso-

-Continua-

-Quando incontrai il tuo sguardo la prima volta fu alla festa delle principesse su Mera mera e da lì che è scattata la scintilla-

-Io invece ti avevo vista prima-

-E quando?-

-Alla prima festa. Quella nel tuo regno. Ero vestito da Eclipse e stavo dietro la colonna mentre tu stavi al buffet-

-Quindi la mia sensazione era giusta. C’era una presenza dietro di me-

-Sì ma a quel tempo ero un ragazzino che pensava alla salvezza e alle responsabilità sul pianeta-

-Me ne ero accorta. In ogni caso, con il tempo che passava, il mio amore cresceva a dismisura e anche la mia gelosia-

-Gelosia?-

-Nei confronti di Rein. Ero gelosa e mi faceva male che tu guardavi più lei che me-

-Avevi solo 8 anni, Fine. Non potevi capire ed io non ho mai amato Rein-

-Me lo hai già detto ma tu invece avevi 10 anni. Ed è facile a quell’età sbagliare nei propri sentimenti-

-Ne sai qualcosa?-

-Pensavo di aver sbagliato già all’età di 8 anni innamorandomi di te incondizionatamente. Tutti mi dicevano che eri un delinquente che voleva solo il potere di Prominence ma in cuor mio ho sempre saputo che non era così-

-Tu sei stata l’unica ad aver sempre creduto in me-

-Adesso ci sono anche i nostri figli e tutti i nostri amici che credono in te. Tio, pur diventato grande, ti adora ancora come il suo maestro- disse ridendo dei ricordi su Eclipse e Tio.

-Già. Quel ragazzo, non lo ammetterò mai in sua presenza, mi ha sempre onorato per la sua preferenza per me come esempio da seguire-

-Hai anche Ruy e Marion che vogliono diventare forti e bravi come il loro papà-

-Quei ragazzi sono talmente perfetti che se non fosse che hanno preso qualcosa di me, penserei che non sono figli miei-

-Non dirlo nemmeno per scherzo. E poi non solo qualcosa ma tutto hanno preso da te. Sono bellissimi e Ruy ha la tua voglia di sapere e amore per i libri-

-Questo è vero ma hanno preso molto anche da te, mia adorata. Sono contento che entrambi i nostri bambini hanno ereditato il tuo splendido e raro sorriso. Se solo nostro figlio lo mostrasse di più-

-Ma arriverà un giorno che troverà la persona che lo renderà felice e sempre sorridente. Ne sono sicura- disse Fine sorridendo felice.

-Anch’io ne sono sicuro. Proprio come io ho trovato te, mio raggio di sole. L’unico che abbia illuminato il mio cuore- disse baciandola.

-Non ringrazierò mai abbastanza il destino che ci ha fatto incontrare. Ti amo infinitamente, mio re- disse rimanendo a baciarsi tra le lenzuola.

Un giorno anche i loro figli avrebbero trovato l’amore. L’amore eterno che renderà le loro vite meravigliose. E quel giorno… non era lontano.

 

Continua…

 

Pensavate che ero morta ehhh… XD Miracolosamente sono riuscita a trovare un po’ di ispirazione (miracolo!) e purtroppo la mia crisi di idee non è ancora finita -__- Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto questo cap (fatto lungo per farmi perdonare del ritardo) e alla prossima^^

 

P.s. ringrazio tutti quanti che leggono la ff e che l’hanno messa tra le preferite e seguite ma in special modo chi commenta dandomi a volte consigli utili. Grazie per la pazienza che dimostrate per i miei poco frequenti aggiornamenti. Baci da BlackRose91!

   
 
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