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Autore: MrEvilside    07/01/2010    2 recensioni
Il Cinematic Record era il vero ed unico specchio dell’anima d’un uomo: l’estetica della rilegatura mostrava il cuore d’un individuo, il numero delle pagine rivelava la lunghezza della sua esistenza ed i fatti in esse racchiusi raccontavano la persona che era stato.
Ed il mietitore, carezzando il velluto impregnato di tenebre che proteggeva le pagine del tomo, poteva illudersi di stare sfiorando il cuore del demone che mai gli sarebbe appartenuto.

Tanti auguri, Madame.
[Sebastian x Grell; Necrofilia!]
[Legata a Red Rose, rielaborazione della saga di Jack lo Squartatore.]
[I^ classificata al Contest Quando la Morte bussa alla tua Porta... indetto da Mitsu]
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis, William T. Spears
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Roses Fragrance [In a River of Blood]

-Sebastianuccio, Sebastianuccio…- ripeteva con quella sua voce cantilenante, seduto sulle ginocchia sul pavimento della stanza, stringendo a sé il corpo del demone ed intrecciando le dita ai capelli intessuti nella pece più nera che ornavano il suo volto esangue. -Hai voluto fare un gioco davvero interessante con me, questa sera, lo devo ammettere.- soffiò in tono malizioso mentre faceva scivolare le mani sino al mento, definendo ogni incavo e sporgenza spigolosa di quel viso tanto perfetto. -E tuttavia avresti dovuto prestare attenzione nell’approfittare dei sentimenti di una fanciulla per catturare Jack lo Squartatore…-.
Si specchiò in quelle iridi che, scarlatte quanto il liquido che imbrattava le pareti della camera e gli abiti che aveva indosso, oramai non potevano restituirgli alcuno sguardo.
-Che peccato…-. Levò l’indice a stuzzicare delicatamente il labbro inferiore del maggiordomo, corrugando la fronte in un’espressione di disappunto. -Questi tuoi occhi mi eccitavano così tanto. Il rosso ti donava, mio caro. Hai raggiunto l’apice dello splendore nello sporcarti del tuo stesso sangue, mentre la vita ti abbandonava… Ora però sei spento. Il rosso è sbiadito. Sei noioso, Sebas-chan, come ogni altro cadavere-.
Eppure, nello stringere fra le dita tremanti d’impazienza quel libro finemente rilegato che racchiudeva l’essenza strappata al corpo senza vita che stava cullando, lo Shinigami sapeva di mentire a se stesso.
Il desiderio che nutro per te non è ancora svanito, Sebastianuccio.
Oh, sono perfettamente consapevole di quanto la mia sia una passione vergognosa, ma non posso far a meno di bramarti anche adesso, adesso che sei poco più d’un guscio vuoto fra le mie braccia.
Non so se il mio sia amore oppure una perversa malattia, so soltanto che avere il tuo Cinematic Record per me e nessun altro, finalmente, mi permetterà d’avvertire di nuovo i tuoi baci, le tue carezze, le tue spinte, e poi d’ammazzarti una seconda volta, gustare una seconda volta il sapore del tuo sangue.
Ti ho amato e ti ho ucciso, Sebastian.
Ti amo e voglio ucciderti, ancora tante e tante volte.
Appoggiò il dorso del volume sul petto del maggiordomo e si inumidì indice e pollice con la punta della lingua, incurvando gli angoli della bocca in un macabro sogghigno.
-Infine hai perso, Sebas-chan.- osservò, contemplando la copertina totalmente nera del libro; non v’erano un titolo od il nome d’un autore, quasi che fosse la raccolta di memorie di nessuno.
Il Cinematic Record era il vero ed unico specchio dell’anima d’un uomo: l’estetica della rilegatura mostrava il cuore d’un individuo, il numero delle pagine rivelava la lunghezza della sua esistenza ed i fatti in esse racchiusi raccontavano la persona che era stato.
Ed il mietitore, carezzando il velluto impregnato di tenebre che proteggeva le pagine del tomo, poteva illudersi di stare sfiorando il cuore del demone che mai gli sarebbe appartenuto.
-Eppure un giorno mi avvertisti che prima o dopo le spine della rosa che mi regalasti mi avrebbero ferito ed il cacciatore mi avrebbe ucciso, guidato dall’odore del mio sangue.- mormorò con fare assorto. -Ma non è stato il cacciatore stesso a morire fra i rovi, alla fine? Ed ora il suo corpo ed il suo cuore saranno il nutrimento dell’astuta preda…- proseguì, insinuando un dito fra la copertina e la prima pagina.
Mi sazierò di te sino all’ultima goccia.
Non è forse questo che Romeo dovrebbe fare per la sua Giulietta? Concederle tutto se stesso.
Era quasi più antico del mondo stesso, il maggiordomo: epoca dopo epoca, il semi Dio lo vide stipulare nuovi Contratti, vestire d’un abbigliamento differente e portare nomi diversi.
Eppure, non esisteva. Non era mai esistito, e le pagine del suo Cinematic Record si riducevano in polvere dopo essersi mostrate allo Shinigami.
Non era altro che un’ombra che si nutriva delle tenebre che corrodevano il pianeta, irretendo il suo cibo con gli occhi conturbanti ed il sorriso seducente.
Quella pericolosa sensualità aveva rapito anche lui, nascosta dietro i petali scarlatti del fiore della passione che gli era stato donato ed all’ombra di quelle labbra cremisi che avevano catturato le sue, rendendolo parte di quella scacchiera che il demone era tanto bravo a manipolare.
Nello sfogliare le ultime pagine, il Dio della Morte si sentì quasi nauseato dal profumo di rose che, mescolato al fetore della morte, esse esalavano.
Ogni pellicola che si disintegrava fra le sue mani era il ricordo dello sfiorarsi dei loro corpi, delle bocche e dei respiri affannati che si infrangevano l’uno contro l’altro.
Era il riflesso delle lingue che si cercavano, delle mani che si desideravano e dei bacini che sfregavano l’uno sull’altro.
Era il sogno delle sue dita che artigliavano le lenzuola mentre Sebastian disegnava il profilo della sua spina dorsale con l’indice, dei suoi gemiti che squarciavano l’aria mentre lo sentiva spingere ogni volta più forte e del grido che la mano del maggiordomo prontamente aveva soffocato mentre raggiungevano l’orgasmo.
Ed era, infine, l’aspro sapore del sarcasmo che gli pungeva la gola mentre il demone gli sussurrava all’orecchio di non alzare esageratamente la voce, dal momento che il suo giovane signore stava riposando.
E poi, era il sangue che schizzava i loro corpi, gli abiti dimenticati lontano e la Falce della Morte.
Era la smorfia di stupore che si dipingeva sul volto di Sebastian ed il ghigno che deformava il viso del mietitore.
Erano le loro labbra che si incontravano un’ultima volta, prima che la coscienza del maggiordomo scivolasse via dal suo corpo.
E non era più nulla, se non la nera rilegatura del volume.
-Adesso basta, Grell Sutcliffe,- risuonò, monocorde, la voce di William alle sue spalle -ti dichiaro in arresto per l’infrazione di numerose regole della professione di Dei della Morte-.
-Oh, Will,- replicò lo Shinigami in tono malinconico, depose sul pavimento quel che restava del tomo e condusse una mano sui capelli del demone, a stringerli con forza e a strattonarli affinché reclinasse la testa all’indietro sino a guardare il soffitto della stanza, pur avendo perso la possibilità di vederlo sul serio -hai ammirato anche tu, insieme a me, l’anima del mio Sebastian?-.
-Non osare rivolgerti a me con tanta confidenza. Se lo farai ancora, ti ammazzerò.- lo freddò il collega, contraendo la mascella in un gesto furente. -Non sei altro che un verme. Una creatura immorale, tanto avida di lussuria e piaceri carnali da arrivare a condividerli con un appartenente all’Inferno. Sei indegno d’essere un Dio della Morte e ben più inferiore di quell’essere. Ciò che hai fatto insieme a lui mi disgusta profondamente-.
-Non capisco, William. Volevo soltanto che mi amasse quanto lo amo io-. Il semi Dio prese fra i palmi delle mani il volto di Sebastian e lo sollevò sin quasi a permettere alle loro bocche di sfiorarsi. -Volevo che desiderasse il mio corpo e la mia morte al contempo. Io gli ho concesso tutto di me ed in cambio mi sono preso tutto quel che era. Il mio amore è tanto ripugnante?-.
-Non chiamare amore un sentimento così vergognosamente corrotto.- ribatté William, acido. -Tu non lo ami, né lui ha mai amato te. Non provi altro che un volgare desiderio di possesso ed una perversa brama di sangue nei confronti di quella creatura-.
-Forse hai ragione, io lo desidero soltanto. Ma ti assicuro che lo desidero svisceratamente.- affermò Grell accompagnandosi ad un sogghigno eloquente, chino a leccare dolcemente le labbra del cadavere. -Quel che provo è qualcosa di traviato, tuttavia, l’hai detto tu stesso, è pur sempre un sentimento. E, qualsiasi cosa tu possa pensare di me, non mi pento di quanto ho fatto questa notte. Io desideravo fare l’amore con Sebastian e lo farei ancora, al diavolo le tue regole-. Poi, sorreggendo la nuca del maggiordomo con il palmo, incatenò la bocca alla sua in un bacio impregnato di malata passione.
-Allontanati immediatamente da lui, Grell Sutcliffe-.
Il mietitore sollevò con lentezza la testa, posando lo sguardo sulla Falce che si tendeva al pari d’un artiglio a poca distanza dal suo volto, ed incurvò le labbra in un ghigno morbosamente divertito.
-Ti ripugno, Will?- chiese mentre distendeva il corpo del demone sul pavimento, si allungava un’ultima volta sopra di lui ed intrecciava le dita alle sue, sfiorando la sua bocca con la propria ed infine riportandosi in posizione eretta. -Disgustati pure di me, se vuoi.- aggiunse nello sfilarsi i guanti macchiati di sangue per gettarli con noncuranza nel fiume di rossa linfa vitale che invadeva la stanza. -Disgustatevi tutti di me, non ha alcuna importanza-. Poi, obbediente, mosse qualche passo in direzione della finestra, sul davanzale della quale William lo attendeva.
Si guardò indietro un’unica volta e strizzò maliziosamente l’occhio al cadavere immerso nel suo stesso sangue, inspirando il profumo emanato dalla rosa deposta in un vaso sul comodino di fianco al letto.
-Mi sbagliavo, Sebas-chan,- mormorò fra sé -il rosso ti dona ancora moltissimo-.



Saeko no Danna Roses Fragrance [In a River of Blood]

Aspetto grammaticale e lessicale:

Partiamo, stavolta, dalla parte lessicale. Scelta delle parole pressocchè perfetta, di alto registro ma chiare e comprensibili a tutti; nonostante questa scelta, lo scorrimento della fic è veloce, gli eventi si susseguono senza accavallamenti e larghi spazi lenti. Mantiene un andamento costante -solo in un punto, voluto, prende un'accellerazione-.
Grammaticalmente è perfetta. Non un errore di battitura, non un verbo sballato, non un soggetto mancato. La punteggiatura può addirittura definirsi piacevole.
E, cavolo, ho scritto un giudizio cortissimo.

Punteggio: 10 / 10

Stile:

Come dicevo prima, la shot scorre che è un piacere. I pensieri in corsivo possono dare solo un tocco di ricercatezza al tutto, portando anche un'introspezione che altrimenti non si sarebbe colta. I dialoghi, nonostante siano inseriti all'interno della storia, non risultano affatto noiosi.
E ancora devo scoprire come fai a rendere così vivide immagini che nessuno può veramente figurarsi nella mente.

Punteggio: 10 / 10

Originalità dell'opera e delle idee:

Partiamo subito dalla scelta di come sviluppare la coppia. Strano, decisamente strano, il fatto che per una volta non sia Grell e sedurre Seb ma l'esatto contrario; strano quanto originale. Immagino che non molte persone abbiano il coraggio di scrivere con questa situazione in testa.
Poi il Cinematic Record. Le pagine che, non appena vengono toccate, si sbriciolano lasciando dietro di loro solo l'amarezza del ricordo; la copertina, nera e semplice. Come il cuore del suo possessore, no? E tutto ciò che rimane è un pugno di cenere ed un contenitore svuotato. Che, guarda caso, riportano alla situazione attuale di Seb. Un guscio.
L'entrata in scena di William potrebbe essere interpretata come elemento reiterato, ma assume un significato tutto originale perchè è anticipazione del discorso dello Shinigami dai rossi capelli sul sentimento che prova per Sebastian.

Punteggio: 10 / 10

IC dei personaggi:

Rivedendo la fic, sicuramente il personaggio più esposto è Grell. Un Grell, il tuo, che ricalca perfettamente quello dell'opera originaria. Sprezzante delle regole, maligno, malsano, falsamente (?) innamorato... così Grell, insomma.
Un atteggiamento tipico, il suo, di possedere quel corpo che tanto ha desiderato anche nella morte, regalandogli un ultimo complimento che non può non contenere il riferimento al rosso.
William... è William. Un tipo quasi comune, una persona ligia al dovere e svuotata da ogni sentimento. Proprio ciò che traspare dal tuo William, il quale si ritrare disgustato dal Grell e tutto ciò che il rosso si porta dietro.
Dannazione a te.

Punteggio: 10 / 10

Punteggio finale: 40 + 5 punti bonus: 45 PUNTI



Note:
- la parte in cui Grell, sfogliando il Cinematic Record, rivede la scena del loro amplesso, contiene volutamente varie ripetizioni, in particolar modo di “mentre”; non penso stonino, anzi, le ho lasciate perché trovavo dessero un ritmo incalzante alla scena, che doveva apparire come uno spettro in procinto di svanire per sempre;
- “Ma ti assicuro che lo desidero svisceratamente” [cit.]: qui, Grell sogghigna eloquente a causa del gioco di parole. Dal momento che aveva, per così dire, “sviscerato” Sebastian… Non so se mi sono spiegata. Vi prego di passarmela.

Vorrei ringraziare la giudice per il giudizio articolato e completo ed i partecipanti per aver partecipato con me.
Ringrazio la mia mente per l'idea insolitamente buona a proposito del Cinematic Record - tutta farina del mio sacco, yessir.
Poi ringrazio Sebastian per essersi prestato all'atto della sua morte, Grell per averlo ucciso e William per aver fatto la comparsa cheallafinepotevapurenonessercimamièpiaciutoinserirlo.
Ed infine, buon compleanno, Madame.
.Il tuo maggiordomo ti vuole bene. <3 Ed è riuscito a pubblicare la FanFiction proprio oggi, sebbene non sia sicuro che potrai leggerla, almeno per il momento.
Oh, e perdona la tua assenza nella storia, ma il maggiordomo non sapeva dove infilarti XD.
In ultimo, avviso che vi sarà un capitolo a metà fra questi due: Roses Fragrance è il sequel del sequel. Sì, io sono molto ordinata XD.
Ah, sono felice: la mia prima Sebastian x Grell che partecipa a un contest, e mi classifico prima! <3
Chu.

Saeko no Danna, il Giullare
  
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