DROP 02: “NO! Non è una brusca
virata!”
Edmund
era abbastanza magro, senza troppe prese, i tratti una strana mescolanza di
ispanico ed orientale.
I
Capelli erano, a differenza di Akira, normalmente castani, idem per gli occhi
La tuta
da pilota di VBU li donava in maniera veramente innaturale. Sembrava destinato
a pilotarne uno
“Allora,
racconta, come mai ti sei arruolato e perché proprio gli incursori”. “Volevo
tentare di tenere lontano la guerra da Proxima Primus, dalla mia famiglia e da
Alexandra”. Rispose Akira, mentre si avvicinavano al bancone del bar della
sezione ricreativa della nave. “Due Birre fresche!”. Ordinò Edmund, ed assieme
ad Akira si appropinquò al tavolo.
“Alexandra?
È La tua ragazza?” Chiese Edmund “Esatto, ci conosciamo dai tempi del liceo”
Disse Akira tracannando un lungo sorso dal bicchiere. “Ahahah sembri il
protagonista di uno Shojo Manga, ahahaha!”. “Eh?”. “Non sai cosa è uno Shojo
Manga?”. “Si, ma diciamo che il paragone mi ha un po’ spiazzato”. “Ah, già mi
ero scordato che sono un Otaku, eheh”
“Non
sembri affatto un fanatico di Anime e Manga dall’aspetto, vedo qualche anime
ogni tanto, ma Otaku non sono, non ho voglia di rimetterci in relazioni
sociali”. Detto questo Akira tracannò un lungo sorso, finendo il bicchiere.
“Beh,
è solo che la accoppiata di due persone che si conoscono dai tempi del liceo è
un cliché classico degli Shojo, anche se certe volte ne esce qualcuno che è
Shojo solo nell’apparenza ed è molto interessante, spesso sono anche destinati
ad un pubblico maturo….” Concluse la frase con un’altra risatina
“……..Pervertito”. “Non sei il primo a dirmelo e francamente, me ne frego”
Al’improvviso
la nave venne scossa violentemente e i due cadderò sul pavimento, Edmund fece
una doccia con la birra rimasta del suo bicchiere.
“È
solo una virata brusca, no?”. Chiese Akira. Gli allarmi iniziarono ad ululare.
“No, non è una brusca virata!”
I
due si misero subito in corsa verso gli hangar, gli allarmi significavano
attacco nemico, e richiamo in azione di tutti i piloti.
La
cosa peggiore, era che non erano passati neanche quaranta minuti dal loro
ritorno.
L’hangar
era nel pieno delle operazioni di lancio, con le gru che tenevano i caccia
Valkyrie in costante movimento per portarli sulle catapulte, i tecnici in
continue corse e gli adetti al rullaggio che davano i segnali per il decollo.
Dall’esterno venivano in continuazione suoni di colpi sparati, laser e missili
Akira
ed Edmund si avviarono ai loro VBU.
“Cazzo
ma è possibile che siamo richiamati a neanche quaranta minuti dal rientro?” Imprecò Akira. “Facci
l’abitudine, per chi è al fronte è questa roba è all’ordine del giorno”.
“Cobra
4 e Cobra 7, catapulta 12, fase di rullaggio” Annunciò il controllore del
traffico aereo. “Roger” rispose Akira
Fuori
la battaglia infuriava, diversi Hunter ed Hunter Kai assediavano le corvetta,
tentando di sopprimere le torrette CIWS* mentre l’altra nave, un’altra Risolute
si stava portando in posizione per sparare con i cannoni principali, se lo
avesse fatto, la corvetta sarebbe stata spacciata.
Di
contro, la corvetta manovrava in continuazione per rimanere in una posizione
più sicura, gli squadroni di VBU duellavano ed i caccia tentavano di
attaccare gli obbiettivi principali dei vascelli
“Si
balla qui!” esclamò Edmund appena lui ed Akira vennero sparati nel campo di
battaglia dalle catapulte “Cavolo, una Resolute, dobbiamo farla a pezzi o
perderemo la nostra nave madre!” “Ricevuto” Replicò Edmund. “Sotto chi siamo in
questo casino?” “Sotto il capitano della nave, non ci sono ne squadre ne niente
in queste situazioni, novellino”
Edmund
si lanciò all’attacco, disintegrando diversi VBU con il fucile particellare,
mostrando l’esperienza accumulata in mesi di continue battaglie
“Mantieni
la calma, mantieni la calma!” di urlò a se stesso Akira, mentre si gettava
anche lui nella mischia. Premette il grilletto ed uccise di nuovo, era un
soldato, ma provò di nuovo disgusto.
Il
raggio di particelle oltrepassò la corazza del nemico, vide la faccia del
nemico inorridire di paura mentre veniva incenerita dal fascio di molecole
accelerate
La
manovrabilità degli Odin era indiscussa, ma il loro armamento lasciava molto a
desiderare a causa della esorbitante richiesta d’energia del sistema d’arma
principale e del sistema di propulsione
Questo
poteva dare grossi problemi in caso di accerchiamento.
Akira
era nel bel mezzo di questo problema.
Era
stato circondato da una cinquina di VBU nemici che a malapena riusciva a contrastare.
“Sono nella merda, chiedo supporto!” Urlo alla radio. “Qui Ocelot 4, arrivo a
darti una mano!” Uno Smasher arrivò sparando con il suo cannone IEM, facendo
precipitare alcuni nemici mandati in tilt dall’impulso elettromagnetico. Akira
non rimase con le mani in mano, evadendo dall’accerchiamento distruggendo un
VBU nel processo.
I
VBU nemici a quel punto si rimisero in formazione, Akira ne fu stupito. “che
cavolo succede?”. Pensò Akira “Feccia, fatevi da parte, quello è mio” Tuonò
quello che poteva essere il capo della formazione nemica. Solo allora Akira iniziò
a notare lo strano schema di colore nemico: Nero cenere come colore principale
e fiamme dipinte sulle spalle.
Il
Capo, che pilotava un Hunter Kai avanzò davanti ad Akira “sei bravo per
abbattuto ben tre dei miei ragazzi, ora te la vedrai con me, questo è un
duello, nessuno ci disturberà”. Akira deglutì e si preparò alla battaglia
portando il suo VBU in posizione.
Iniziò
la danza della morte, mentre Akira combatteva per la sopravvivenza. Colpo di
plasma, missile, granata IEM, tutto sembrava muoversi come in un sogno, la
battaglia in corso intorno a loro non li toccava. “Sembravi qualcosa di
promettente, ma sei patetico come ogni bastardo del PCSA!”. “C’è altro oltre a
combattere, tu combatti per sadico piacere, i combatti per chi voglio
proteggere!” Urlò Akira pieno di rabbia e paura. “Belle parole, ma non ti
aiuteranno a vincere!” “Lo vederemo, bastardo!” Akira lanciò il suo Odin contro
l’Hunter Kai del nemico, speronandolo, quindi, entrambi i fucili si trovarono
puntati alla testa dell’avversario, che nel VBU ospita tutti i sistemi di
controllo delle funzioni, oltre che alla telecamera. Entrambi i contendenti sudavano
pesantemente. Quindi tutti e due fecero fuoco
Dall’esplosione
entrambi precipitarono a vite verso il terreno
“Dannazione!
Tutto è andato, i retrorazzi non funzionano!” Ulrò Akira mentre l’Odin
precipitava, ed il controllo aerero attraverso la radio di emergenza lo
esortava a tentare di fare un atterraggio d’emergenza. “Non funziona niente!
Comando, Qui Cobra 4, mi lancio!”
Il
sistema d’espulsione era tutto meccanico in previsione di una eventuale incapacità
dei sistemi computerizzati e questo aveva salvato molte vite. La capsula
contenente cockpit*, un retrorazzo d’emergenza e paracadute si staccò dal VBU in
caduta come una farfalla si libera dalla crisalide, ed iniziò la sua discesa
verso terra.
Nonostante
paracadute e retrorazzo la capsula fece un grosso buco nel terreno quando impattò
sulla superficie.
Akira
aprì il portellone, e vide che anche il suo avversario era precipitato, il
relitto era a circa 20 metri dalla sua capsula. “Ti sta bene, pazzo omicida!”
Vide però che anche il portellone del relitto si stava aprendo, il che li fece
subito rimangiare le sue parole, istintivamente, porto la mano alla pistola da
14mm d’ordinanza.
Glossario
CIWS: Close In Weapon System : Sistema d’arma ravvicinato, viene dal gergo
delle armi navali, sta ad indicare quelle armi che vengono usate per
contrastare l’aviazione nemica e per intercettare i missili diretti contro la
nave, come le mitragliatrici ad alta cadenza di fuoco o i missili antimissile
Cockpit:
la cabina di pilotaggio con tutti i sistemi connessi
Note
dell’autore
Bene
sembra che le cose si stiano già scaldando, e siamo solo all’episodio 2! Ehehehe
chissà chi è il pilota di quell’Hunter Kai?
Nel
prossimo episodio di Aganai: The Other Side, “POW”
Recensitori (e dagli, su cosa ha la mia fic da attirare così poca gente?)
Trevor: si, è un pò come Gundam 0080: War in the Pocket che ti racconta la storia dall'altra parte, quella del principato di Zeon