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Autore: Meli_mao    09/01/2010    2 recensioni
“Posso andare ora? Ho finito il  mio tè!” esclamò.
“No ti prego resta… necessito un po’ della tua compagnia!” le disse lui ironico.
“Se non ti conoscessi penserei che sia vero!”
“Sai che giorno è oggi?” le chiese ignorando il commento.
“IL 22 Dicembre..”
“Fra due giorni sarà il nostro compleanno…darò una festa!” disse semplicemente.
“Che carino…” lo schernì lei.
“.. una festa in cui annuncerò il nostro fidanzamento!” precisò.
Forse in continuazione, ancora da decidere.Contiene i ringraziamenti de: "Il mio bastardo opportunista!"
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kaname Chidori
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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“Bentornato, Mister Silver!” Sabina, una dei suoi più fedeli sottoposti, lo accolse col solito saluto sentito, accompagnato da un leggero inchino formale.
Leonard le rivolse solo uno sguardo fugace, sorridendo innocentemente come un principino appena tornato alla reggia dopo una lezione di sport. Di certo avrebbe preferito un’altra voce, un altro corpo, un’altra presenza ad attenderlo con lo stesso entusiasmo, ma poco importava.
Si sarebbe recato da lei comunque e avrebbe sentito il benvenuto anche da quelle labbra.
Uno dei suoi Alastor lasciò cadere nelle mani di una cameriera la sua tuta nera da pilota e poi rimase in stand-by vicino all’entrata, l’altro lo seguì in tutti i suoi spostamenti.
“E’ nella sua camera?” chiese infine alla donna al suo fianco che lo seguiva tranquillamente.
“Le stavo giusto portando una tazza di te!” disse lei, sparendo un attimo dal salone in cui erano entrati e ritornando poco dopo con un vassoio. Lo posò appena su un mobile in legno e poi versò del contenuto chiaro fumante in una delle due tazzine.
“Ho pensato che ne gradisse un po’ anche lei, signore!” esclamò cauta, porgendogli una tazza di porcellana a fiori.
“Lo prenderò con lei, se non ti fa niente” Leonard scosse appena la testa in senso di diniego, poi si lasciò andare su una poltrona davanti a una grossa vetrata.
“Valla a chiamare!” ordinò con una nota di disappunto nella voce.
Sabina uscì velocemente prendendo la via delle scale senza pronunciare parola.
L’uomo nel frattempo stette un po’ perso tra i suoi pensieri guardando l’oceano in lontananza.
Dalla finestra aperta entrava una brezza leggera carica di salsedine. Sentiva persino il verso dei gabbiani che volavano attorno alla villa.
“Mi ha detto che mi cercavi!” una voce annoiata lo fece voltare.
“Sono tornato!” disse solo, sorridendo ancora come faceva sempre. Tuttavia, in quella ragazza, il suo fascino non destava il minimo interesse…anzi, sembrava un dei fattori scatenanti dell’odio che lei provava.
“Ben tornato!” disse laconica lei, prendendo con le mani i lembi della gonna e imitando goffamente un inchino forzato.
“Non devi… io e te siamo alla pari!” le disse alzandosi per avvicinarsi a lei.
“Alla pari..” lei parve pensarci su un poco. “Strano…io non posso uscire, non posso telefonare, non posso avere notizie del resto del mondo… anche tu non puoi fare nulla di tutto ciò?” chiese con una nota di isterismo. Poi, emettendo un piccolo sbuffo, riprese il solito aspetto neutrale, limitandosi ad afferrare una delle tazze del vassoio e versandosi del tè.
“Non essere così scontrosa con me! Un giorno apprezzerai” concluse per poi prendere anche lui la tazzina fumante che gli spettava.
Kaname non sembrò aver prestato attenzione a quella frase, ma si limitò a sedersi sul divano chiaro e a sorseggiare velocemente l’infuso.
Nemmeno il tempo di lasciar sedere Leonard che lei posò di nuovo la tazzina sul vassoio e si alzò.
“Posso andare ora? Ho finito il  mio tè!” esclamò.
“No ti prego resta… necessito un po’ della tua compagnia!” le disse lui ironico.
“Se non ti conoscessi penserei che sia vero!”
“Sai che giorno è oggi?” le chiese ignorando il commento.
“IL 22 Dicembre..”
“Fra due giorni sarà il nostro compleanno…darò una festa!” disse semplicemente.
“Che carino…” lo schernì lei.
“.. una festa in cui annuncerò il nostro fidanzamento!” precisò.
“Davvero divertente!” mormorò lei trattenendosi dal colpirlo con violenza.
“Non essere così sorpresa…pensavi forse che il tempo concessoti qui fosse una donazione caritatevole?” poggiò le tazzina con calma, scostando una ciocca di capelli dagli occhi poi, dopo aver rivolto lo sguardo all’interessata, ricominciò a parlare.
“L’organizzazione è propensa a un tuo internamento in un laboratorio governativo segreto! Crede che, così facendo, riuscirà ad ottenere le informazioni che cerca e disfarsi della seccatura…ovviamente mi riferisco a te! Togliendoti le informazioni basi riuscirebbero a renderti un involucro vuoto e quindi inutile…spazzatura!” fece una pausa studiando appena la reazione di lei che, completamente coinvolta dal discorso, si era risieduta sulla poltrona.
“Ovviamente so di per certo che un’operazione del genere sarebbe impossibile e alquanto rischiosa! Un Whispered vive e ragione da umano, no? Le informazioni che possiede sono vuote, inutili, vane senza la sua rielaborazione…è come dare  a un bambino l’immagine di un castello e i pezzi, ma non le istruzioni per  farlo…ci sarà sempre qualcosa di sbagliato!” si zittì un attimo ancora, lasciando che Sabina portasse via il vassoio.
“Cosa c’entra tutto questo col fidanzamento?!” Kaname sembrò aver ripreso lucidità per un momento.
“Il problema si pone nel momento in cui tu sei una semplice prigioniera, per loro per lo meno!” continuò lui ignorandola.
“Se tu venissi invece considerata la mia fidanzata e, in futuro, mia moglie.. beh l’idea di prenderti e rinchiuderti sparirebbe rapidamente dalle loro menti!”
“Ma tu sei influente anche ora…se volessi potresti impedire loro comunque di avermi!” la ragazza tremò impercettibilmente, stringendo fra le dita i lunghi capelli blu.
“Vero! Ma se facessi così mi priverei di tutti i piaceri derivanti dalla situazione!” e sorrise, in un modo che irritò Chidori senza troppi pensieri.
“Ti prego non farmi una scenata… mettiti nei miei panni:  se amassi una persona attratta da un’altra che faresti?”
“Innamora di un’altra!” lo corresse burbera.
“Fa lo stesso…i sentimenti sono volubili e facilmente persuasibili!” rispose tranquillo.
“Lo stesso vale per te!”
“Forse… ciò non toglie che tu mi piaccia, Kaname Chidori, e saresti l’unica donna perfetta al mio fianco!”
“Se fossi una normale ragazzina non mi degneresti nemmeno di uno sguardo!”
“Se fossi una normale ragazzina non ci sarebbe tutto questo” e aprì le braccio solennemente “E nemmeno quel mercenario assassino!” concluse con un tono di disapprovazione.
Lei si zittì, incapace di rispondere.
“Fa ciò che vuoi… se sposandomi ti sentirai meglio fa pure! Esiste sempre il divorzio!” disse lapidaria voltandosi e percorrendo velocemente il corridoio che conduceva alla scale.



Nota: questa One-Shot nasce da nulla…sto comunque considerando l’idea di un seguito, magari una cosa di due o tre capitoli, ma questo dipende da voi…l’avete apprezzata? Vorreste un continuo? Non esitate…
Per il resto non c’è molto da dire, è un momento immaginario ambientato dopo tsr, in nessun romanzo specifico… e la conclusione resta ignota ma del resto io inizio a scrivere e mentre lo facio si forma la storia, quindi quello non mi preoccupa!
Siete arrivati fin qui ed è un bene, no?
Alla prossima allora, si spera.


Volevo  qui ritagliarmi uno spazio per ringraziare anche:
tessa96, già ringraziata anche sul forum, comunque mi ha fatto piacere che ti sia piaciuta nonostante i toni tristi!!! Spero tu abbia letto e apprezzato anche questa.
Sakuchan_94, sono felice che ti sia piaciuta nonostante la tua poca conoscenza dei personaggi, davvero…fa molto piacere sapere che piace non solo perché si ama quel fandon ma come storia in sé. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima allora!!!.
NinfaDellaTerra, la stessa cosa che ho detto a Sakuchan_94, è un piacere davvero sapere che è stata apprezzata come storia a sé stante… ti ringrazio per aver lasciato il tuo commento positivo, al prossimo contest o storia...

Un abbraccio, Meli_mao.
   
 
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