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Autore: hele    09/01/2010    5 recensioni
Salve a tutti, mi presento. Il mio nome é Hermione Granger e sono una comune studentessa diciasettenne così come al mondo ce ne sono tante. All'inizio dell'estate i miei genitori, per problemi lavorativi, hanno deciso di trasferirsi a Londra, dove avrei cominciato a frequentare un nuovo college.[...] Ora, che per me sarebbe stato difficile e doloroso, lo sapevo bene, ma in futuro li avrei ringraziati di avermi fornito questa meravigliosa opportunità. Niente Hogwarts e niente magie stavolta. Hermione, Ron, Harry, Ginny, Draco, Pansy e quant'altro.. tutti normali studenti di un normale college londinese.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Un nuovo college per Hermione Granger

In un periodo un po' triste avevo voglia di fantasticare.

Simon Barrett

Salve a tutti, mi presento.

Il mio nome é Hermione Granger e sono una comune studentessa diciasettenne così come al mondo ce ne sono tante.

All'inizio dell'estate i miei genitori, per problemi lavorativi, hanno deciso di  trasferirsi a Londra, dove avrei cominciato a frequentare un nuovo college.

A dir la verità non si preoccuparono molto della mia opinione. 

Ora, che per me sarebbe stato difficile e doloroso, lo sapevo bene, ma in futuro li avrei ringraziati di avermi fornito quella meravigliosa opportunità.

Ero triste.

Ero triste di lasciare i miei amici. Ci saremmo continuati a sentire certo, ma non sarebbe stata affatto la stessa cosa.

Ore di macchina mi separavano dal paesino dove ero nata e cresciuta, dove c'era tutta la mia vita. La biblioteca, il pub di Alliot, la scuola, Patty e Margaret ma soprattutto lui, Simon.

Avevo pianto per ore alla notizia.

Non volevo creare dispiaceri a mamma e a papà naturalmente, ma come potevano credere che sarei stata felice di andare a vivere Londra, separandomi da tutti i miei affetti?

Amore, vedrai, ti troverai benissimo, la città é grande e ci sono tantissime biblioteche. Frequenterai un college prestigioso, molti ragazzi pagerebbero oro per poter essere al tuo posto.

E che ci andassero loro, allora!

Non mi importava di quanto fosse grande e prestigiosa la scuola, di quanto fosse fantastica la città (ok, alle biblioteche, confesso,  un po' ci avevo pensato). L'unica cosa che volevo era restarmene nella mia vera casa, con i miei veri amici, ma soprattutto con lui.

-Posso restare con la nonna!Prometto che non si accorgerà nemmeno della mia presenza, l'aiuterò e..-

-Ora smettila di fare la sciocca. Ti ambienterai benissimo, vedrai.-

Già, come al solito non capivano nulla. Cosa ne potevano sapere loro. Era la mia di vita che sarebbe cambiata drasticamente, non di certo la loro! E proprio ora che sembrava stesse andando tutto per il verso giusto.

E così, nonostante liti e prese di posizione, per non parlare dei pianti e del broncio tenuto per giorni interi, ora mi ritrovo qui, seduta a gambe incrociate su questo letto dal materasso così duro, in questa stanza grande dalle pareti bianche, vuota e sterile.

Ai piedi del letto stazionano i grandi scatoloni contenenti le mie dozzine di libri ed in questa piccola scatoletta viola che generalmente tengo chiusa gelosamente nel primo cassetto del comodino vicino al letto, ma che ora si trova tra le mie gambe, sono custodite  tutte le foto che costellavano le pareti viola della mia cameretta.

Ne prendo una specifica dallo scrignetto e la stringo al cuore.

Sono state Margaret e Patty a procuralmela a dir la verità non so neanche come, alle mie domande non hanno mai risposto.

Sospiro.

Quanto mi mancherai.

Mi abbandono lasciandomi cadere con la schiena sul letto portando all'altezza degli occhi quella piccola foto raffigurante un bel ragazzo sorridente, sotto il braccio una palla da basket.

Simon Barrett.

Il ragazzo più bello ed intelligente del college. 

Ottima media e rappresentante degli studenti.

Non solo. 

Un portento in tutti gli sport, capitano della squadra di basket del college ed un vero e proprio idolo per le ragazze di tutte le età.

Era nato addirittura un fan club per lui, ovunque andasse era costantemente seguito da orde di ragazzine adoranti pronte a mettere in ballo la propria reputazione pur di farsi notare in qualche modo.

In poche parole, non un tipo che potesse piacermi, io avevo sempre amato la tranquillità.

Niente sport, mai una volta che mi fossi messa in  mostra, mi piaceva starmene in disparte, tutto qui.

E di certo un ragazzo così in vista non avrebbe mai potuto suscitare il mio interesse.

A dir la verità, nessun ragazzo fino a quel momento aveva mai suscitato il mio interesse.

Non che ci avessi mai pansato del resto.

Ogni volta che mi ritrovavo a pensare a Simon (capitava di  rado, intendiamoci), lo collocavo in quella folta schiera di persone a cui non avrei rivolto la parola.

Non perchè mi sentissi superiore, ma semplicemente perchè non lo consideravo, tutto qui.

Strano come la vita avvolte possa giocarci certi scherzetti

.

Un pomeriggio come un altro, mentre me ne stavo tranquillamente per i fatti  miei a studiare un nuovo capitolo di biologia, Margaret aveva fatto irruzione in biblioteca insieme a Patty.

Era talmente strano vederle lì così trafelate che mi affrettai a chiedere il motivo della loro inaspettata visita.

-SIMON HA UNA COTTA PER TE!- mi avevano praticamente urlato addosso allunisono.

-Chi?-

-Simon! Simon Barrett!-

-Simon barrett ..- passai lo sguardo da l'una all'altra sperduta.

-Sì, Herm, hai presente? bello, alto, biondo e con un culetto da paura!-  Margaret, si afflosciò sulla sedia accanto a me come esausta per essersi tenuta dentro quella notizia bomba per chissà quanto tempo.

-Oh Herm ci pensi? Simon Barrett, Simon Barrett!- Patty, che aveva preso uno dei miei quaderni dal tavolo, continuava a sventolarsi il viso guardando il soffitto estatica.

Scossi la testa ancora un po' frastornata.

-Se stiamo parlando di QUEL Simon Barrett, avrete sicuramente capito male. E' impossibile che lui..-

-Sentimi bene Hermione. Un'occasione del genere capita una volta nella vita ok?- Mi ammonì Patty, lasciando perdere il quaderno e puntando entrambe le mani con fare minaccioso sul tavolino.

-Potrei sapere per lo meno chi sarebbe la fonte di quest'assurdità?-

-Questa notizia certa, vorrai dire!- Riprese Margaret. - Alicia!-

-Chi!?-

-Alicia, la ragazza di Paul!-

Continuai a guardare Margaret confusa.

-Oh, andiamo, Hermione, é possibile che tu non conosca nemmeno uno degli esponenti maschili più importanti della nostra scuola??-

-Ecco, veramente io..-

-Paul, ultimo anno, migliore amico di Simon, ragazzo di Alicia nonchè mia amica, da esattamente- guardò l'orologio- tre ore-

Posai velocemente lo sguardo sull'orologio appeso al muro sopra la porta della biblioteca, distogliendo per un attimo gli occhi dall'interessantissimo capitolo che stavo cercando di leggere. 

 - comunque sia..- riprese la ragazza -Alicia mi ha detto che Paul le ha detto chiaro e tondo che ieri Simon ha chiesto espressamente di te!-

-Ma andiamo, non saprà neanche che esisto!-

-E invece sì, si chiedeva se saresti venuta alla sua partita domenica!-

-Anche se fosse? questo non vuol dire assolutamente niente!-

Patty e Margaret si guardarono scuotendo la testa. 

-Uffa Herm, è mai possibile che dobbiamo spiegarti tutto noi!?! quando un ragazzo come Simon, e non so se ti rendi conto S I M O N ...esse, i, emme..-

-Ok, ok, ho capito!- esclamai esasperata.

-Beh, quando uno come Simon chiede al suo migliore amico se una ragazza come te ci sarà alla sua partita può significare solo una cosa! e cioè..-

Mi guardarono speranzose aspettandosi che concludessi la frase.

-Che vuole copiare i compiti?-

-MA NO, NO! che gli interessi!-

-Non é possibile!- 


-Oh andiamo Hermi! é la tua occasione, la tua rivalsa!- mi disse Patty sedendosi accanto a me e chiudendo il libro di biologia con un gesto secco della mano.

-Rivalsa?-

-Sì, rivalsa! Insomma, noi non siamo mai state considerate un granchè.. e la nostra popolarità a scuola è a livelli zero..-

-Ma a noi non ci importa di questo, siamo sempre state superiori a quelle dicerie..-

-Forse te.. a me per una volta piacerebbe essere considerata da qualcuno!-

-Anche a me! Sai che bello se per una volta tanto qualche bel ragazzo ci rivolgesse la parola?-

-Ma tutto questo con me cosa centra esattamente?-

-Beh, Simon é un bel ragazzo e noi siamo tue amiche. Magari se ce lo fai conoscere, poi lui ci presenta qualche suo amico!-

Sorrisi.

Non mi ero mai accorta quanto le mie due migliori amiche bramassero la popolarità.

Ovviamente rimasi diffidente.

Andiamo, continuavo a pensare cosa potrebbe mai volere uno come Simon Barrett da una come me.

Sesso?

Naa, non poteva essere, avrebbe potuto avere qualsiasi ragazza in qualsiasi momento.

Su di questo potevo stare ben tranquilla.


Ma alla fine alla partita ci andai.

Margaret e Patty mi aiutarono a vestirmi ed a truccarmi.

Il risultato non era stato dei più soddisfacenti.

Con quella gonna mi sentivo incredibilmente a disagio, continuavo a tirarmela giù sulle gambe e quel maglioncino con quella profonda scollatura a V era così indecente che non mi sfilai la giacca per tutta la partita.

Avevano addirittura cercato di piastrarmi i capelli.

Folli.

Niente di più assurdo ed inutile.

Solo portando quell'aggeggio a duecento gradi erano riuscite a dare un ordinata ai miei indomiti ricci, ma il risultato (tutto fuorchè ottimale) era durato ben poco e, nel giro di qualche minuto, cominciavano già a far capolino le prime ciocche arricciate.

Ovviamente la squadra di Simon aveva vinto e stravinto, stracciando gli avversari, ma mi era parso  evidente che nemmeno una volta il bel giocatore si era girato nella mia direzione, neanche uno sguardo fugace.

Era anche vero che non avevo fatto del mio meglio per piazzarmi in una posizione particolarmente visibile.

La penultima fila della tribuna mi sembrava un posto rispettabile del resto, certo, ero coperta ma un muro di ragazzine starnazzanti che sventolavao striscioni con il volto impiastricciato dei colori della squadra, forse se mi fossi alzata in piedi.. .

Ma al diavolo, era più che evidente che al bell'impossibiletalentuoso Simon non poteva piacere un topo da biblioteca come me.

Anche se mi fossi messa i tacchi (cosa di cui mi ero rifiutata prontamente difronte alle suppliche insistenti delle mie amiche), piastrata i capelli, e messa qualche abito succinto, non sarebbe cambiato un bel niente.

Sarei rimasta io, forse un po' più ridicola, ma io.

La noiosa, studiosa ed invisibile Hermione Granger.

Ora me ne vado pensai, lanciando un ultima occhiataccia al biondo che stava salutando tutto sorridente il suo fan club elargendo inchini alla folla.

Morivo di caldo avvolta nella mia giacca e sentivo la rabbia crescere sempre più.

Come avevo fatto a farmi coinvolgere in quella situazione!

Margaret e Patty mi avrebbero sentito!

Ma proprio quando mi ero alzata, pronta a dirigermi verso l'uscita della palestra mi sentii tirare per un lembo della giacca.

-Granger?-

-CHE C'E'!- Gridai girandomi furiosa pronta ad affrontare il solito cretino di turno pronto a prendermi in giro per il mio insolito abbigliamento.

Quando notai che difronte a me si stagliava la prestante figura del bel Simon che con un asciugamano si stava asciugando i capelli bagnati di sudore quasi mi prese una sincope.

-Scusami, non volevo disturbarti..-

Oh cavolo quanto é bello

-Sono contento che sei venuta, sai, avevo chiesto a Paul di dire ad Alicia...-

Come gli sta bene la divisa della squadra...

-
Non pensavo comunque, non ti ho mai vista qui, mi hanno detto che sicuramente non saresti venuta e..-

Non mi ricordavo avesse gli occhi così verdi..

-
mi fa veramente piacere..-

Oh mio Dio, respira, respira...

-Hermione?-

il mio nome?

-Tu sai il mio nome?!- e questo, ahimè, mi uscì forse un po' più come un grido.

Fortunatamente il ragazzo non sembrò alterarsi, anzi, sorrise.

-Oh, beh, sì. Hermione Granger, penultimo anno, studentessa più brillante della classe, se non della scuola, generalmente in biblioteca dalle 15 alle 19, tutti i giorni dopo le lezioni...-

Mi ricordo perfettamente che in quel momento boccheggiai.

Mi porse la mano.

-Piacere, Simon Barrett...-

Oh sì certo, come se non lo sapessi. Ogni persona che frequentava il nostro college sapeva chi era quel dannato ragazzo.

Guardai la mano di Simon esterefatta.

Tutto questo stava capitando proprio a me??

Dopo qualche secondo il ragazzo ritirò la mano leggermente imbarazzato.

-Beh, comunque stai bene. Spero ci rivedremo presto, mi farebbe davvero  piacere-

Accennò un sorriso, a cui purtroppo non potei rispondere data l'improvvisa paralisi dei miei muscoli facciali.

Quello fu il mio primo imbarazzante, e forse per lui deludente, incontro con Simon Barrett, il ragazzo più bello, intelligente, atletico e affascinante del college.

Fino a quel momento non avevo neanche considerato lontanamente l'idea che un tipo come lui potesse interessarmi.

Beh, in quel momento dovetti ricredermi.

Ricredermi decisamente.





  
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