Note: Un nuovo capitolo è in arrivo per voi. Vi
ringrazio come al solito per le recensioni. Un bacio, Karmensita.
Something is changed between you and me…
7. Smiles and cries…
Sirius sorrise alla vista di quella ragazza dai capelli neri e gli occhi azzurri e profondi.
-Aspetta!- ripeté ancora una volta Terence. Arrivata, si perse un attimo in quegli occhi castano - verdi di Sirius. Lui non se ne accorse perché fece la stessa cosa. Il ragazzo si risvegliò e le disse: - Oh, ciao Terence! Come stai?-
Si risvegliò anch’ella.
-Oh, io bene, tu?-
-Benissimo… anche se sono piuttosto arrabbiato… -
-Infatti ti ho visto uscire di fretta, e mi eri parso proprio
così… ho voluto sapere cosa ti prendeva ed è per questo che ti ho chiamato. –
disse lei tutto d’un fiato.
Sirius rimase sorpreso, ma le sorrise e la invitò a stare un po’
con lui. La ragazza, a dir la realtà, sarebbe dovuta andare alla lezione di
Antiche Rune, ma, senza sapere perché, seguì Sirius.
Si sedettero sotto un albero, vicino al lago. Terence era in evidente
imbarazzo.
- Ero arrabbiato per via di Lily Evans, se lo vuoi sapere. James è
innamorato di lei e le chiede di continuo di uscire… ma lei è troppo cocciuta
per capire che non la vuole prendere in giro. James ha fatto a botte con
Rodolphus Lestrange per lei, davanti ai suoi occhi, ma non mi pare che si sia
risvegliata dalle sue favole…!- disse il ragazzo.
- Lily è mia amica, mi ha detto che non ne vuole sapere né di lui,
né di Lestrange… -
- Allora è una stronza. E’ una
bambina. -
- Invece io penso sia molto intelligente. E’ sveglia e simpatica.
-
- E’ una secchiona acida… -
- Beh, io disapprovo le persone che chiamano “secchione” gente che
s’impegna nello studio e fa il suo lavoro con assiduità. Io le ammiro. -
- Non capisco cosa James ci trovi di bello in lei. -
Lui si limitava ad osservare il lago, il cielo e le montagne,
ispirato.
- Sai… - cominciò a dire lui fissando ancora il lago. - … sai
quando ti viene voglia di essere quello che non sei?-
Terence rimase sorpresa da questa domanda. Ma gli rispose, perché
lei aveva pensato spesso a quello che Sirius aveva detto.
- … sì. Molto spesso. Mi piacerebbe essere più aperta, meno
impacciata e timida… -
- No, non intendevo dire questo. Tu hai detto che sei una
mezzosangue… vero?-
- Sì… -
- E vorresti non esserlo?-
- Io… non saprei. Cioè, io sono felicissima di essere una strega,
e se sono mezzosangue non m’importa. Io voglio bene ai miei genitori, anche se
sono Babbani. -
- Io no, li odio. -
Terence sgranò gli occhi. Come potrebbe una persona non amare chi
le ha donato la vita?
- Non guardarmi così, Rowling. Ho ottimi motivi per odiarli. -
- E perché li odi?- chiese Terence dopo qualche secondo.
Sirius girò il viso verso di lei e le sorrise, cosa che fece non
poco effetto su di lei.
- Io sono purosangue… sono nato in una famiglia che odia chi è
nato da Babbani. Una nobile, antichissima famiglia… i Black. Io ho pensato
tanto al fatto che io non vorrei essere me stesso nel senso che non vorrei
essere un Black. Loro sono diversi da me. Sono tutti Serpeverde ed
estremamente… crudeli. Hanno schiere e schiere di elfi domestici a loro
servizio. Molti di loro sono Mangiamorte. Odiano i mezzosangue, ti ripeto. Ed
io ho molti amici che sono così, tra cui Remus Lupin, uno dei miei migliori
amici. Io non ho intenzione di lasciarli. Io tengo a loro, soprattutto a Remus.
I miei vogliono impormi il loro carattere, ma non ci riusciranno mai e non mi
farò mettere i piedi in testa da nessuno!-
Terence rimase ad ascoltare Sirius tentando di non arrossire.
Cominciò a vedere lui dal punto di vista caratteriale. Sirius era un tipo
deciso, e ciò lei lo capì da come parlava.
- Ecco perché… - disse Sirius con un sospiro, appoggiando la testa
al tronco dell’albero.
- E… tu quindi non vuoi diventare Mangiamorte come alcuni della
tua famiglia… -
- Esattamente… invece mio fratello Regulus si è fatto condizionare
dagli ideali e dal carattere dei miei genitori. Lui ha solo dodici anni, ma
aspira a diventare Mangiamorte. E’ una peste. Mi odia. I miei non fanno che
metterci a paragone. Io, ovviamente, sono il solito buono a nulla dei due. -
- Io credo che tu sia una persona onesta, determinata e buona
perché tu vuoi bene ai tuoi amici mezzosangue, e non t’importa del fatto che i
tuoi genitori disapprovino riguardo a ciò. E… ti stimo per questo. – disse
Terence tutto d’un fiato, sincera.
Sirius la riguardò e sorrise.
- Davvero? Grazie… e tu? Cosa mi dici?-
- Beh, come ti ho detto mi piacerebbe essere un’altra per il
mio carattere. Sono molto timida… e faccio fatica a trovare tanti amici. Non ne
ho molti. Ma io sono diventata così da quando… da un momento particolare della
mia vita. – disse Terence poggiando a terra i libri ed il foglio.
Sirius le disse una cosa che le fece drizzare i capelli in testa.
Si avvicinò di più a lei e le sussurrò nelle orecchie: - Vuoi che io diventi
tuo amico?-
Lei divenne incredibilmente rossa.
- Sì… mi farebbe molto piacere… -
Black sorrise. Gli stava simpatica quella ragazza. Si emozionava
molto spesso, e Sirius trovava in lei una estrema dolcezza.
- Senti, se vuoi puoi anche non rispondere alla domanda che ti sto
per fare… potrei sapere cosa è successo di particolare? Non voglio
assolutamente farmi i fatti tuoi, voglio solo capire il tuo comportamento. – le
disse con sincerità, mettendole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Terence era in stato d’ansia. Non aveva mai parlato con nessuno di
quanto aveva sofferto, e del perché lei fosse così timida. Ma lei si fidava di
Sirius. Anche se era da poco che lo conosceva. Si alzò e si avvicinò al lago.
Il vento le scompigliò i capelli neri, e Sirius rimase incantato a guardarli.
Terence era anche piuttosto carina. Si alzò anch’egli e si avvicinò a lei.
- Me lo vuoi dire?-
Dopo qualche secondo Terence parlò.
- Ho avuto non pochi problemi in famiglia, io. Quando avevo appena
10 anni, prima di arrivare a scuola, ero una bambina felice, spensierata e
spontanea… mi arrivò la lettera che mi informò che sono una strega, cosa che
impressionò non poco i miei genitori. Ma loro furono contenti per me e decisero
di mandarmi lì. Poi al primo anno venni a sapere che mia madre si era ammalata
di leucemia e… -
Terence si bloccò e una lacrima le solcò il viso. Sirius era
rimasto a guardarla con sorpresa e compassione. A quella ragazza era morta la madre
e lui si lamentava di avere una famiglia rompiscatole? I singhiozzi di Terence
si fecero più rumorosi, nonostante lei tentasse di calmarsi.
- Mi dispiace… non volevo piangere davanti a te!- disse.
Sirius l’abbracciò all’improvviso, di scatto e gli occhi di
Terence sgranarono.
- Scusami, non volevo farti dire queste cose per farti soffrire… -
le disse lui, tenendola stretta. Lei alzò il capo dal suo petto e con le mani
si asciugò gli occhi.
Tornarono sotto l’albero e si risedettero sull’erba.
Sirius vide i libri sparsi per terra di Terence e ne prese uno.
- “Blood”… un Giallo… - disse esaminando il libro.
Terence se ne accorse e gli rispose: - Sì, è uno dei miei libri
preferiti… mi serve per scrivere… -
- Scrivere? Tu scrivi?-
- Sì, è la mia passione… io mi sfogo con la scrittura e la
lettura. Il Giallo è il mio genere preferito, e anche il Romantico o il
Fantasy. -
- Wow… mi piacerebbe tantissimo avere talento non solo in
Quidditch… -
- Beh, io scrivo da quando ero piccolissima, mia madre mi ha
insegnato a scrivere già da prima delle scuole babbane. Però tuttora ho il
blocco dello scrittore… e mi servono degli spunti da altri libri per finire il
mio. E quindi ho scelto “Blood”. -
- Il libro che stai scrivendo è un giallo?-
- Sì. -
Sirius vide anche il manoscritto a terra e lo prese.
- Posso?-
- Sì. – disse Terence con gentilezza, sorridendogli.
Sirius appoggiò la testa sul gomito della mano e lesse.
Mentre leggeva i capelli erano mossi dalla brezza del venticello,
e ciò gli dava un’aria molto affascinante.
Terence si schiaffeggiò mentalmente, mordendosi le labbra.
Black alzò il capo dal foglio e guardò in viso Terence.
- Mi hai fatto adorare i Gialli… - disse divertito.
Terence sorrise.
- Grazie… -
- Davvero, credo che tu abbia talento. Mi piace il tuo stile. Io
sono una frana anche a scrivere le lettere da spedire a mio padre per gli
auguri di Natale! E poi con loro devo usare per forza tutti quei paroloni che
usano i nobili e i ricchi come “Egregio padre”, o “Cordiali saluti, tuo figlio
Sirius Black”!- disse scherzoso.
Terence fece una risata cristallina e contagiosa. Sirius era anche
molto divertente. Lui rimase a guardarla sorridente. Era felice di averle
regalato un sorriso.
Parlarono per un’intera ora, risero e scherzarono.
- Allora, ti è piaciuto fare sega?- disse Sirius.
Terence rimase perplessa.
- Oddio mio! Che ore sono?! -
- Dovrebbero essere le 14:40… -
- Non ci posso credere! Non sono andata a lezione!-
Terence si era completamente dimenticata della lezione e non
riusciva a credere di non esserci andata… aveva perso la cognizione del tempo!
Sirius si mise a ridere.
- Perché? Che c’è di male se per una volta ti assenti? Io lo
faccio alcune volte… -
- In verità io non lo avevo mai fatto prima… -
- Davvero?-
- Sì. Ma credo che fra dieci minuti dovremmo dirigerci al
castello, prima che il signor Gazza ci veda qui fuori!-
- Terence… rilassati. Quel vecchio babbione non se l’è mai cavata
a farci espellere da Silente a me e a James… non credo che farà espellere
proprio te, che sei così perfetta. -
- Io non sono perfetta. -
- E’ vero, nessuno è perfetto, ma sei un’alunna modello. -
- Appunto, non vorrei fare brutta figura… -
Si alzarono e si diressero verso il castello.
Dopo circa dieci minuti si salutarono.
- Allora ciao!- disse Sirius.
- Ciao, Black… - fece Terence.
Sirius le scoccò un bacio veloce sulla guancia e le disse: -
Chiamami, Sirius, Terence. –
Il ragazzo si avviò verso la Sala Comune per prendere i libri
della lezione seguente, e Terence era rimasta con gli occhi sgranati e le
guance infiammate.
Una ragazza bionda si avvicinò.
- Ohoh… - disse
Terence si girò. Era solo Gwen.
- Gwen!-
- Carino, Black, vero?-
- Beh, mi sta molto simpatico… -
- Lo vedo… - disse con un sorrisino.
- Cosa ci fai qui? Non sei in classe… -
- Ho chiesto il permesso al professore di uscire prima dalla
lezione di Antiche Rune… sai, volevo andare a fare una sorpresa a Remus fuori
alla porta dell’aula di Trasfigurazione!-
- Ma ti piace proprio Remus, vero?-
- E’ così carino! Ha il fascino dell’intellettuale!-
- Come lo farai cadere ai tuoi piedi?- disse Terence sorridendo.
- Oh, secondo me è già pazzo di me! Voglio solo chiedergli di
uscire la settimana prossima. -
- Sono sicura che accetterà… -
- E tu? Hai già chiesto a Black di uscire?-
Terence s’incupì e chinò la testa.
- No. -
- Beh, cosa aspetti? Io sono sicura che accetterebbe se gli
chiederesti questo. -
- Non credo che uscirò con lui, credo che rimarremo amici. -
- Sai una cosa? Non credo… - disse Gwen avviandosi verso l’aula in
cui si trovava Remus.
Terence sorrise. Dopotutto… perché no? Sirius era un ragazzo
carino, e forse… forse un briciolo di speranza lei lo possedeva.
Gwen si appoggiò al muro ed aspettò che suonasse la campanella.
Non vedeva l’ora di vedere il suo Remus.
“Sarà contentissimo quando mi vedrà!” pensò fra sé e sé.
Remus Lupin uscì dall’aula seguito da James e Peter, e si ritrovò
il corpo di Gwen a contatto col petto. Non aveva capito chi fosse, ma quando
questa persona si staccò dall’abbraccio gli sorrise radiosa, gli occhi castano
scuro che brillavano. Intanto James e Peter si guardavano a vicenda.
- Remus! Come stai?- disse lei.
- Oh, ciao Gwen… sto bene e tu?-
- Benissimo! Quanti punti hai fatto vincere a Grifondoro oggi?-
disse lei scherzosa.
- Ehm… nessuno, mi pare… -
- Beh, che ne diresti se dopo la prossima lezione non andiamo a
fare una passeggiata al giardino?-
- Veramente io… non saprei. – rispose Remus facendo un cenno di
aiuto a James.
- Ehm, Gwen, perdonalo, ha già impegni con noi, sai? Ha promesso
di fare delle lezioni di ripasso per noi… -
- Ma non mi pare che tu vada male, Potter!-
- Beh, io sì! E quindi Remus ha deciso di aiutarmi… -disse Peter.
Il viso di Gwen s’intristì un po’.
- Ah… peccato. Sarà per un’altra volta… che ne dici della prossima
settimana ad Hogsmeade?-
- Io… veramente… -
- Splendido! Organizzeremo l’orario d’incontro e il luogo, così
sarà una giornata memorabile! Non trovi?-
- Beh, io… sì, credo di sì… -
- Perfetto! Allora ciao Remus!- disse Gwen movendo la mano in
segno di saluto.
Remus si girò lentamente, con aria furiosa, verso i suoi amici.
- Perché… non… mi… avete… aiutato?!-
- Calmati, Lunastorta… noi non potevamo fare niente, lei ha
parlato troppo veloce e… - disse James.
- Ma davvero?! Beh, la potevate anche bloccare inventandovi
qualche cosa!-
- Ma Remus, abbiamo già detto una balla per non farti uscire oggi
con lei!-
- Cosa vi costava dirne un’altra?!-
- Avanti, Lupin! Potevi disdire tutto anche da solo!- disse James.
- L’avrei fatta piangere!-
- Allora ci tieni un po’ a lei!- disse Peter malizioso.
- Ehi, ragazzi!- disse una voce avanti a loro.
- Felpato!- esclamò Peter, - Lo sai che Remus ha un appuntamento
con Gwen Standler?-
- Davvero?!-
- Sì… non me ne parlare… -
- E tu, James? Sei stato all’ufficio della McGranitt, cosa avete
fatto?-
- In pratica sono in punizione. Sia io che Lestrange. Dobbiamo
pulire la voliera dei gufi… che barba. Voleva sapere il motivo, ma nessuno di
noi due ha parlato, per questo abbiamo ancora un’altra punizione… -
- Quale?-
- Per una settimana niente allenamenti Quidditch… Amanda mi
ucciderà!-
- Oh, no… - disse Sirius.
I quattro s’incamminarono e arrivarono all’aula della lezione
successiva. Quando terminò si diressero nella Sala Comune.
Si sedettero sulle poltrone e cominciarono a eseguire i compiti.
Quando li terminarono si godettero la tranquillità chiacchierando. Sirius aveva
spiegato a James dell’episodio con Lily avvenuto ore prima.
- Ma non dovevi… le hai detto che è cocciuta solo perché non prova
niente per me?-
- James, è solo una stupida, non capisce niente, lasciala perdere,
vedrai, ci sono migliaia di ragazze migliori di lei… -
James rimase incupito. Se davvero Lily non lo voleva, e gli
ripeteva la stessa cosa ogni anno allora era meglio lasciarla perdere.
- Sì… credo di sì. -
- Sirius… che cosa hai fatto quando hai fatto sega?- chiese Peter.
- Oh, sono stato vicino al lago con Terence. -
I tre amici si fecero subito incuriositi.
- E cosa avete fatto?- chiese Peter.
- Parlato… e ci siamo anche sfogati. Abbiamo fatto amicizia. E’
dolcissima. Mi sta simpatica!- rispose Sirius.
- Ooooh, il signor Black e la sua prima cotta!-
- James, sta zitto… Terence e io siamo amici. Io provo solo una
grande stima per lei. Sapete, è una scrittrice… ho letto un po’ di cose che ha
scritto. -
- Affascinante… - disse James sarcastico.
- E poi è anche carina. -
- Peccato sia estremamente riservata… -
- Ti dirò, James… con me è stata più spontanea del solito. -
- Forse perché si trova a suo agio con te… - disse Peter.
- Sì, credo di sì. -
- E tu le piaci?-
Sirius rimase in silenzio a pensarci su. Le era parso di vederla
imbarazzata in certi momenti, ma la conosceva troppo poco bene. Lei nascondeva
i suoi sentimenti benissimo.
- Non so… però forse solo un pochino. -
Una figura entrò nella Sala Comune. Lily Evans. James trasalì.
- Complimenti! Complimenti vivissimi sia a te sia a Lestrange,
Potter!-
James non le rispose. Fremeva di rabbia.
- Davanti ai miei occhi! Picchiarvi davanti a me! Spero che la
McGranitt vi abbia dato una lezione!-
Potter rimase ancora in silenzio.
- Quale punizione avete? Eh, rispondimi!-
Ramoso strinse i pugni tentando di placare la rabbia crescente.
- POTTER! Vuoi rispondermi?!-
- STAI ZITTA! TU NON MERITI ALCUNA RISPOSTA! SONO sette ANNI CHE TI MUOIO DIETRO E TU NON
FAI CHE PENSARE CHE IO VOGLIA PORTARTI A LETTO! TE L’ HO DIMOSTRATO CHE TI AMO Più DI ME STESSO E MI DICI ANCORA CHE VOGLIO
PRENDERTI IN GIRO?! ALLORA SIRIUS HA RAGIONE: SEI UNA BAMBINA!- disse
tutto d’un fiato James scattando in piedi dalla poltrona.
Lily rimase scioccata e cominciò a piangere.
- NON MI FAI COMPASSIONE, SAI?! TU NON MERITI LA MIA COMPASSIONE
SE PER TUTTI QUESTI ANNI SEI SEMPLICEMENTE STATA A GUARDARE ME CHE SOFFRIVO
COME UN MATTO! ORA SONO IO A GUARDARE TE, EVANS!- urlò James.
- Non… urlare…!- disse lei.
James spostò con un calcio brusco la poltrona e salì sopra al
dormitorio, lasciando Lily in lacrime.
“Perché… perché vuoi farmi questo, Potter…?” pensava lei.
Sirius, Peter e Remus la guardarono. Il terzo si alzò e si
avvicinò a Lily.
- Evans… ti prego, sii ragionevole. Non puoi giustificarti dicendo
di aver paura che James ti prenda in giro… ci deve essere qualche altra cosa
che ti impedisce di venirgli incontro… digli la verità, per piacere!- gli
disse.
Lily alzò il capo.
- Io… io ho paura di innamorarmi di lui… ho paura che quando sarò
completamente pazza di lui, e che se finirà la nostra storia, soffrirò
moltissimo, senza riuscire a dimenticarlo… io non voglio innamorarmi…
Scusatemi, ma io non lo amo… e non lo voglio amare!- disse.
Detto questo, s’incamminò verso il dormitorio femminile. Chiuse la
porta e si accasciò contro di essa. Scoppiò a piangere. Ma non poteva sapere
che la stessa cosa stava facendo James, anch’egli accasciato contro la porta.
Intanto i tre amici di James non vollero discutere della sua vita
sentimentale e fecero una partita a scacchi.
Entrò d’improvviso Amanda Murray, furiosa come non mai.
- Dov’è quello sciamannato?! Potter!- urlò.
- Calma, Amanda, non è qui… - disse Sirius.
- Oh, ciao Black! Sai dov’è Potter?-
- E’ al dormitorio maschile, ma sta attraversando un momentaccio,
per cui ti prego di non tartassarlo più di così… sta malissimo. -
- Beh, devo assolutamente parlargli! Come ha potuto essere punito
fregandosene altamente degli allenamenti di Quidditch?! L’ ho saputo da alcuni
Serpeverde che mi hanno così gentilmente avvertita con degli insulti!- disse
Amanda.
- Ti prego, Murray, risparmiagli la tua ramanzina per la prossima
volta, è in uno stato di crisi cerebrale!- disse Remus.
- Problemi di quale tipo?-
- D’amore… - disse Sirius con una smorfia.
- Una delusione d’amore non la ritengo una scusa molto
sufficiente, spiacente!-
- Sì, ma è una delusione che si trasporta da sette anni… - disse
Peter.
- Uffa… e va bene. Black, promettimi che gli parlerai della mia
ramanzina, chiaro? E che la rimando ad un altro giorno! Detto questo, vi
saluto. – disse Amanda, che dopo un po’ sparì dietro la porta di uno dei
dormitori del sesto anno.
Un’altra ragazza entrò nella Sala Comune. Come si poteva non
riconoscerla? Era lei. Bionda con gli occhi castani. Gwen. Alla sua vista Remus
roteò gli occhi.
- Ciao Remus!- disse Gwen con voce sensuale. Si sedette in braccio
a lui e gli scoccò un casto bacio sulle labbra. Sirius trattenne un eccesso di
risatine, e Peter stava soffocando dalle risate, che nascose sotto il tavolo.
Lei si rialzò e con passo lento si diresse verso il dormitorio.
Remus era a dir poco scioccato.
La ragazza trovò Lily a piangere e l’abbracciò come se fosse sua
sorella.
Note: Sono sbalordita… credo di non aver mai scritto
così tanto in vita mia! Ora vi do i miei ringraziamenti.
Kagomechan91: Grazie, grazie amicissima mia! Lily in realtà
ha sempre saputo che James la amasse, e lei era sicura di provare anche
qualcosa, ma proprio in questo capitolo hai scoperto che lei ha paura di
innamorarsi troppo ecc, ecc… (vedi la parte in cui Remus le chiede il perché
delle sue azioni) Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, un bax!
Lily2000: Infatti! Io James me lo sarei sposato
sedutastante! (Cosa hai detto?! Nd Lily Potter) Ehm, niente Lily cara^^”! Ti
ringrazio dei complimenti… un bacione grande da Karmen!
Mia: Eh, lo so -______-“, io e i miei errori di
distrazione… comunque ho corretto tutto ciò che mi hai segnato^^! E ti
ringrazio ancora, ormai sei la mia beta - reader ufficiale… Parlando di Peter,
ti dirò che ho voluto evidenziare questa sua gelosia nei confronti dei suoi
“amici” proprio per questo. Diciamo che questa gelosia è come un “presagio”
molto lontano che lascia intravedere la sua carriera da cattivone patentato^^”…
Poi, beh, sì, c’è Bellatrix che RODE di gelosia XDDD!!! Ve ne sarete accorti.
E… che dire di Gwen e Remus? Eh, lei ci prova eccome, se te ne sei accorta XD!
Ciao e un bacione!
Amy March: Ehilà, Amy! Conterranea mia!!! Pur’io sono ’e
Napule! Hai ragione, Sirius e James sono come fratelli… e il primo sta
soffrendo anche lui a causa sua! Oh, povera me… che stop combinando! Farò una
ff alla Beautiful un’altra volta se ci metto il solito zucchero, e anche questa
ff finirà su Fanfictions fever XDD!!! Spero di non essere stata troppo
smielata, ma sai che quando mi prende la melassa non mi fermo più… un bacio!
Mary: Graaaaazie, tesora mia! Eh, sì… povero James,
soffre come un cane! Ma vedrai… passerà questo brutto momento! Uhm, sì, sì… sia
il Ron che descrivo nel “Coraggio”, sia il James che descrivo qui, in
“Something”, sono tutti e due molto simili a tu-sai-chi… il mio tesoro! Quanto
lo amo!!! Ciao!
Lunatika: Eh, finalmente la bella Lilian si è data ‘na
svegliata! Ma in realtà è sempre stata consapevole… solo che non vuole
innamorarsi (vedi quello che ha risposto a Remus nella Sala Comune) Ma noooo,
che non sei pazza! L’indirizzo classico è davvero stupendo! Quanto mi piacciono
le materie classiche… ma io sono portata più per quelle umanistiche,
antropologhe e linguistiche! Ok, parlo arabo^^”. Comunque io odio la
Matematica, ma ho 7 in quella materia. Hai ragione, le vacanze sono appena
iniziate, godiamoci tutte queste belle ff, il mare il sole e, soprattutto,
scriviamo più in fretta XD!!!
Grazie per aver letto questo capitolo, un bacio, e vi chiedo solo un commentino…
KarmensitaJ