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Autore: Thumbelina    12/01/2010    3 recensioni
Questa ff è tratta dall'omonimo film. Draco Malfoy è un ricchissimo politico conservatore e don Giovanni, con la vita che ogni uomo al mondo sogna di avere. L'incontro con una sua ex compagna di scuola permetterà a quest'ultima di cambiare la sua vita, facendogli vedere cosa sarebbe successo se, vent'anni prima,...
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Risveglio


Quando Draco Malfoy si svegliò quella mattina gli sembrò di aver bevuto molto più del solito, dato che non ricordava neppur lontanamente come, dove, quando e con chi fosse andato a dormire quella notte. Strano. Si guardò intorno stropicciandosi ripetutamente gli occhi, e mise a fuoco una stanza da letto dalle pareti color rosa salmone, con un armadio non troppo spazioso attaccato alla parete, due comodini, un lampadario piuttosto discreto e sobrio, una luminosa finestra con balconcino e un letto a due piazze dalle coperte color avorio e carta da zucchero sotto le quali doveva aver dormito fino ad allora nudo con una donna nuda al suo fianco. Si girò verso di lei. La donna glia dava le spalle, e dormiva beatamente, e Draco, dalla sua posizione, poteva vedere solo i capelli lunghi e mossi che le coprivano la schiena bianca. “Chissà come l’ho passata questa notte” pensava Draco fra se e se, sbirciando sotto le coperte per dare un’occhiata al corpo della donna con cui, a quanto pare, aveva dormito “E chissà come si chiama questa. Forse, se è stata brava, potrei richiamarla. Ma come faccio a sapere se è stata brava o no? Hum… forse è una delle mie… no, i capelli così lunghi ce li ha solo Mary Jane, ma Mary Jane non ha le gambe così lunghe ed anche il resto del corpo… no, non è Mary Jane. Chissà perché siamo andati a casa sua, di solito le ragazze le porto a casa mia… boh, devo aver davvero esagerato con l’alcol. Chissà che cosa ho bevut...” e Draco non fece neppure in tempo a finire di formulare quest’ultimo pensiero che il pianto di un neonato destò la sua attenzione.
- Mamma, Matthew sta piangendo! – la voce di una ragazza, fuori dalla stanza, giunse chiara e forte alle sue orecchie.
La donna che gli stava accanto aprì gli occhi. Era una donna alta, formosa, dal fisico slanciato, le sue troppe gravidanze non sembravano aver traumatizzato troppo il suo grembo. Si alzò in piedi indossando in fretta e furia una vestaglia attaccata con una stampella all’armadio, e poi si voltò verso di lui, per la prima volta.
- Granger???!?!?!?!?!? – sussultò Draco sbalordito
- E da quando hai ripreso a chiamarmi per cognome? – gli domandò lei sbadigliando
- Cioè tu ed io… - cercò di ricapitolare Draco, alquanto inorridito – e dov’è Krum??
- Krum?? – domandò ancora la donna – di chi stai parlando?
- Sì, Victor Krum, il cercatore, il capo della squadra bulgara – le spiegò Draco
- ah, quel Krum. Ed io che ne so? Starà in Bulgaria o a fare qualche partita, sei tu quello che segue il quidditch, mica io!
- Ma… - stava per domandare ancora Draco
- Mamma! Mamma! Sbrigati! Sbrigati! Matthew continua a piangere! – chiamò ancora la stessa voce che pochi secondi prima aveva svegliato la Granger
- “Mamma”?!?! – chiese ancora, sbigottito, Draco Malfoy – tu hai dei figli????
- Credo che tu non ti sia ancora svegliato del tutto, amore, – gli disse Hermione, e poi si rivolse alla figlia che la chiamava dall’altra stanza – arrivo, tesoro!
E detto ciò uscì dalla stanza.
Draco aspettò per più di venti minuti che la donna rientrasse per farsi spiegare la situazione, poi annoiato, infilò un paio di pantaloni e una T-shirt trovati in quello che avrebbe dovuto essere l’armadio di Krum (che, stranamente, gli stavano a pennello) e si mosse anche lui lasciando quella camera e si diresse, camminando alla cieca per il corridoio di quella casa a lui sconosciuta, arrivando fino alla cucina, stanza in cui si era riunita, per la colazione, quella che doveva essere l’intera famiglia Krum.
I conti non gli tornavano. Insomma, lui sapeva che Hermione e Victor si fossero messi insieme da due, massimo tre anni, ma lì seduti intorno al tavolo bambini/ragazzi era ben 1,2,3,4,5,6!!!! Com’era possibile?!?!?!
- finalmente ti sei alzato – lo canzonò la Granger scuotendo la testa, mentre il più piccolo dei sei suoi figli succhiava il latte dai suoi seni. - Dovresti vestirti: lo sai che fra cinque minuti devi andare a prendere Elisa
- Elisa??? – chiese Draco
- Sì, Elisa, - rispose Hermione – tu ti ricordi che tua figlia è andata a dormire da alcune amiche questa notte, vero??
- Mia figlia???!?!? – domandò ancora e sempre più confuso e terrorizzato Draco
- Sì, tua figlia Elisa, quella che è andata a dormire da Jovanna ed Emily questa sera: dovresti andarla a prendere.
- Andarla a prender… - e Draco stava appunto mettendo a fuoco quell’ultima nozione che un’altra ragazza, di circa quattordici anni, gli gettò le braccia al collo.
- Buona mattina, papà! – lo salutò, e da quel saluto Draco riconobbe la voce che aveva svegliato Hermione quella mattina
- Papà! papà! – gli corsero incontro due bambini identici di circa sette anni, travolgendo quasi completamente il più che austero Draco Malfoy
- Ciao, papà! – lo salutò con un sorriso, rimanendo seduto al proprio posto un altro ragazzo, molto più grande della prima, di circa diciotto anni.
- C-c-c-c-c-ci-ci-ci-ci-ciao p-p-p-pa-p-p-p-p-papà – balbettò una ragazzina di forse otto anni e poco più.
Sì, pensò Draco, la situazione doveva essergli notevolmente sfuggita di mano!!!!!
   
 
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