Arrivammo al bar dove si poteva benissimo scorgere la mia amica seduta ad un tavolo,intenta a bersi un succo di frutta.
-Patty!- La chiamo, lei si gira e guarda prima me e poi Bruno e dopo ancora me. Le faccio un sorriso di scuse mentre ci avviciniamo.
-Bruno...ti presento Patty- ci sediamo accanto a lei.
Bruno da gentiluomo fa un sorriso.
-Piacere di conoscerti Patty- dice alla mia amica,la quale rimane un pò spiazzata dal tono in cui ha detto la frase.
-Il piacere è tutto mio- ricambia il saluto, dopo mi manda un occhiataccia.
Arriva una cameriera che squadra Bruno da capo a piedi con uno sguardo tutt'altro che spregevole, subito mi arriva un attacco di gelosia.
-Ehy scusami, vorrei ordinare..è il tuo lavoro prendere le ordinazioni o sbaglio?- Domando con il mio solito tono da reginetta.
La ragazza si gira verso di me e mormora scusa.
-Cosa posso portarvi?-
-Vorrei una coca- le dico con un falso sorriso. Lei lo segna su un taccuino.
-E per te cosa porto?- Domanda in tono sensuale, ci sta provando con Bruno? Come osa?!
-Non prendo niente,grazie- gli dice lui.
-Se hai bisogno di qualcosa puoi dirmelo- dice la ragazza prima di sparire.
-Allora Bruno...come mai ti sei trasferito?- Chiede Patty.
-Mio zio è il mio tutore e sono dovuto venir qui- Patty arrosisce imbarazzata,che figura.
-Oh,scusami. Non...-
-No,non fa niente. Non è un problema parlare dei miei,adesso- le rivolge un sorriso. Oggi a scuola era strano e invece adesso è cambiato completamente, sembra più rilassato. I suoi occhi sono più verdi,splendenti come diamanti.
-Non hai fratelli o sorelle?- Chiede Patty, fisso Bruno più attentamente. Sembra passargli un ombra negli occhi, solo per un secondo. Sta per rispondere quando la cameriera ci interrompe.
-Ecco la coca-cola- me la porge-sei sicuro di non volere niente?- Domanda a Bruno.
-Se ti ha detto che non vuole niente allora non vuole niente- rispondo al posto di lui. La ragazza mi manda un occhiataccia e se ne va.
Patty ridacchia e Bruno mi guarda per pochi minuti.
-Non mi sta simpatica- gli dico semplicemente.
-Allora Bruno, verrai alla festa sulla spiaggia?- Chiedo per rimediare alla figura di prima.
-Non credo, non amo molto le feste-
-Perchè?-
-Non festeggio mai, la mia famiglia non festeggia niente da molto tempo,ricominciare sarebbe un pò strano-
-è una festa di inizio anno, ci sarà prima un falò sulla spiaggia e una settimana dopo si terrà un ballo,il ballo non è una vera festa, puoi venire a quello-
-Non so ballare,infatti credo che non farò parte delle Divine- rimango a bocca aperta. Come sarebbe che non farà parte del mio gruppo? Deve per forza! Accidenti.
-Antonella è brava a ballare,può darti delle lezioni- dice Patty.
-Non lo so, che senso avrebbe? Mi dimenticherei tutto in un secondo, ricordo solo...solo quello che mi fa star male,nient'altro...scusate, ma ora dovrei andare. Ci vediamo- si alza dal tavolo e mi fissa per un istante negli occhi.
Non andare via, non andare via per favore vorrei dirgli,ma non mi esce niente. Come se qualcosa non mi permettesse di parlare. E quella cosa è il mio carattere, non riesco mai ad esternerare del tutto i miei sentimenti.
Bruno esce dal bar e io sospiro sconsolata.
-Sai cosa penso?- Domanda alla mia amica.
-Cosa?-
-Che lui mi odi-
-Ma no,Anto...-
-Si Patty,si. Non hai visto il modo in cui mi ha detto di no? E che vuole lasciare le Divine? E non vuole che gli insegni a ballare,anche se secondo me lui sa ballare,ma non vuole venire al ballo con me-
-Ho promesso di aiutarti,se vuoi posso parlarci-
-No,non serve più. Scusami- esco dal bar velocemente e mi dirigo nell'unico posto in cui mi sento sicura,me stessa, dai miei genitori.
-Ciao mamma,ciao papà- li saluto e mi siedo accanto alle loro lapidi.
Rimango in silenzio per un pò ricordando i momenti passati con loro, il verso di un animale,però, mi fa tornare nel mondo reale.
Di fronte a me c'è...un corvo? Lo stesso corvo dell'altra sera,non è possibile.
-Via! Vattene,non ho tempo per giocare stupido uccello- gli tiro una manata e il corvo vola via.
Ma che vorrà quel corvo? Possibile che sia lo stesso di quella sera?
-Antonella- una voce mi fa sobbalzare. Mi giro e incontro l'ultima persona che mi sarei aspettata.
-Giusy?-
-E come mai la reginetta della scuola è in un posto cosi fuori moda?- Sospiro e guardo le foto dei miei.
Giusy se ne accorge.
-Oh scusa,non ricordavo- faccio un sorriso triste.
-Anche la più Divina ha un cuore,sai?-
-Che non dimostra mai. Patty mi racconta di quanto sei cambiata,ma non ci credo. Tu non cambierai mai cara Antonella-
-Chi te lo dice Josefina?- Domando fissandola negli occhi-come fai a sapere come sia io in realtà? Come puoi capire che in realtà io idosso una maschera che si è frantumata da quando i miei genitori sono morti?- una lacrima mi cade sulla guancia,ma la riasciugo subito.
La popolare rimane immobile.
-Perchè ti conosco, tu hai fatto cose orribili a noi popolari, da quando siamo piccole non hai fatto altro che esserci nemica- mi guarda in tono di sfida.
-la colpa non è stata mia,però non ti chiederò mai scusa, sciocca popolare-
-Ah, io sarei una sciocca? No cara quella sei tu, non ti accorgi nemmeno di quanto ti detestano le tue Divine- sorrido.
-Ma certo che lo so-
-E allora perchè continui a frequentarle?-
-Cosa dovrei fare? Diventare tua amica? Ma se sei la prima a dire di quanto sia falsa e spietata-
-Non ci credo- un altra voce fa sobbalzare sia me che Giusy-anche qui litigate?-
-Patty, che ci fai qui?-
-Ti ho seguita, però non sapevo ci fosse anche Giusy-
-sono venuta a far visita a...a mia nonna- ah ecco spiegata la sua presenza.
-bhè, Patty...ti lascio in balia di Josefina- mi alzo,ma Giusy mi ferma per un braccio.
-Adesso te ne vai? E tu saresti una Divina,vigliacca-
-Io faccio come voglio-
-Ragazze per favore, perchè almeno per oggi non andate d'accordo?-
-Io con lei? Mai- diciamo insieme.
-Oh insomma, siete proprio delle bambine,possibile che litig...-Patty si blocca e fissa un punto indefinito dietro di noi.
Anche io e Giusy facciamo la stessa cosa,ci giriamo verso il bosco. Però si sta facendo buio e non riesco a vedere bene.
Però quando scorgo qualcosa, mi paralizzo sul posto e inizio a sudare freddo.
Qualcosa...
In mezzo agli alberi...
cammina...
verso di NOI!
Sia io che le altre non riusciamo a muoverci. Che cosa è? Non capisco se è un animale o un essere umano.
-Correte!- Giusy è la prima a ricomporsi. Mi afferra per un braccio e mi strattona. -Antonella riprenditi! Presto! Andiamo via!-
Ancora con lo sguardo perso mi volto dalla sua parte e ci avviciniamo a Patty,ancora scossa.
-Forza Patty! Fuggiamo,coraggio- Giusy corre con Patty strattonandola. Io mi rigiro verso quella figura terrificante per guardarlo un altra volta.
-Antonella! Corri!- Al richiamo di Giusy inizio a correre anche io e le raggiungo, wow sono veloce.
Superato il cancello del cimitero,Giusy prova a girarsi.
-Non voltarti, pensa a correre- le dico, lei ubbidisce e aumenta la velocità.
Superiamo il ponte che divide la città dal cimitero,ma quella cosa può ancora raggiungerci.
Corriamo fino ad una delle nostre prime case, guarda caso è la mia.
Entriamo dentro quasi rompendo la porta e con mani tremanti la chiudo a chiave.
Mi metto spalle al muro e mi accascio sul pavimento respirando forte.
Non ho mai avuto tanta paura.