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Autore: Nlc    15/01/2010    1 recensioni
Buon anno a tutti, eccomi di ritorno con una nuova emozionante storia con nuovi personaggi e con tante intense emozioni: "Questa separazione ci fa tanto male, perché le nostre anime sono legate l’una all’altra. Forse lo sono sempre state e lo saranno sempre. Forse abbiamo vissuto mille vite prima di questa e. In ciascuno ci siamo incontrati. E forse ogni volta siamo stati costretti a separarci Per le stesse ragioni. Perciò questo è un addio che dura Da 10 mila anni e prelude quelli a venire. Quando ti guardo, vedo la tua bellezza e la tua grazia E so che sono andate via via crescendo ciascuna delle tue vite. So anche che ciascuna delle mie vite sono andato alla tua ricerca. E cercavo proprio te, non qualcuno che ti somigli , perché la tua anima e la mia Devono sempre riunirsi. E poi, per ragioni che nessuno di noi capisce, siamo costretti a dirci addio. Vorrei dirti che tutto andrà benissimo e giurò che farò il possibile Perché ciò accada. Ma se non ci incontrassimo e questo fosse un vero addio, so che ci rivedremo in un’altra vita. Ci incontreremo di nuovo, e forse il volere delle stelle sarà cambiato e potremo amarci tanto da convivere tutte" le sensazioni precedenti. ( Walt Whitman)
Genere: Commedia, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 4

                                                                     

                                                                     Capitolo 5

 

Noi siamo restati entrambi questa notte, indietro, lontano dalle tende,

senza fermarci presso di esse, né raggiungere il nemico.

E abbiamo passato la notte immobili, mentre cadeva la sera, e poi

la rugiada, sotto un mantello dello Yemen, pieno di profumi,

allontanando da noi, al pensiero di Dio, il folle ardore della giovinezza,

quando i nostri cuori, dentro di noi, cominciavano a battere,

e siamo ritornati, abbeverati di casto ritegno, avendo calmato appena

tra le nostre labbra la sete dell’anima.

 

                                                                Ibn Dawûd di Bagdad

 

 

Ma purtroppo Ester ci aveva preso senza neanche saperlo? Insipido e vecchio, ecco cosa sembrava Mark  Spice. Si era sentito ferito dalle parole della ragazza, ma in fondo erano vere. In un secondo aveva indovinato il suo stato d’animo. Si , era arrabbiato con sua moglie e stava sfogando la sua rabbia su quella ragazza e ne provava un senso di colpa.

Quella sera, Mark aveva fatto tardi ed era andato a cena con alcuni colleghi, aveva bevuto un po’ più del necessario.

“ Allora professore….viene al pub con noi?”

“ No, guardate ,è tardi e sono le due , credo che andrò a casa.”

“ Va bene, grazie per la serata. “

“ Arrivederci.”   Non era tanto freddo e non era neanche lontano da casa, così pensò di andare a piedi. Mark camminava con il suo cappotto lungo nero e una sciarpa e vide il suo riflesso in una vetrina: era diventato l’ombra di se stesso.

Continuò a camminare ed arrivò a casa, ad un certo punto sentì una macchina, così gli venne l’istinto di nascondersi. Fece bene, quando fu la sorpresa di uscire da quella macchina grossa e luminosa sua moglie, vestita più affascinante che mai. Ma non era sola., perché rideva e scherzava, in compagnia di un uomo che sembrava avere 10 in meno dei suoi.

“ Grazie per la serata George…”

“ Sei stata fantastica lo sai.” Si diedero un bacio e Mark si sentì come spaccare il cuore.

“ Non è che tuo marito ci vede?”

“ No, sta tranquillo, sta dormendo o studiando nei suoi noiosi libri. Ciao amore.” Prima che Tania potesse vederlo, si affrettò a salire dalla porta posteriore della loro piccola villetta a schiera.

Senza cambiarsi, Mark si sbrigò a mettersi la camicia da notte, come se fosse in pigiama. Prese un libro e si mise sul divano. Qualche secondo dopo, sua moglie arrivò. Si tolse i tacchi, pensando che Mark dormisse.

“ Buonasera. “

“ oh dio, amore mi hai spaventato. “

“ Che fai studi ancora a quest’ora…?”

“ Si ,ma è molto noioso, come me , vero tesoro?”

Tania non capì tanto all’istante, ma quando vide che Mark aveva le scarpe dai piedi le prese un sussulto.

“ Come è andata la serata?”

“ Noiosa, i Signori Smith sono persone anziane e sai i discorsi sono un po’ così…”

“ già, i signori Smith…”

“ E George come sta?

“ come scusa….”

“ Tania…ma come non sei stata fantastica…”

“ Amore, ti posso spiegare.”

“ Sì, che i miei soldi non ti bastavano più e ti stai facendo sbattere da due anni con uno più giovane.”Tania stava tremando.

“ Allora già sapevi.”

“ sì , sapevo, o per lo meno pensavo,ma stasera ho avuto la conferma. I miei noiosi libri , credevo che ti interessasse la mia vita. Invece quella di George è meglio, ti eccita , ti fa urlare? Io neanche mi ricordo più l’ultima volta che ti ho toccato.”

“ Mark…mi sentivo sola…”

“ Stronzate, vattene da casa mia.”

“ E cosa direbbe mio padre se me ne andassi? E’ grazie a mio padre, se lavori all’università.”

“ Solo che la casa è mia e io decido che te ne vai, vai a sfruttare i soldi degli altri, perché non ti voglio in casa mia.”

“ va bene, ma te ne pentirai. “ Quando Tania finì di fare le valigie e se ne andò, sbattendo la porta di casa, Mark aprì la finestra ed urlò.

 

  
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