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Autore: _ki_    16/01/2010    0 recensioni
Allora: tre parti importanti della vita di Rosalie. Da umana, da vampira e da madre. Le sue impressioni, i suoi pensieri, i suoi rimpianti. Tre capitoli intrisi di sentimenti contrastanti e pensieri che sorprendono anche l'autrice di tali.... spero di avervi incuriosito almeno un po' ^^ ricordate che accetto tutti i consigli di questo mondo... ^_^
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rosalie Hale
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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La sorpresa più grande

 

Guardo quest’angelo che mi sorride. Ha le stesse fossette sulle guance e sul mento di un bambino conosciuto tanti, tanti anni fa...

Non posso ancora credere che Bella abbia fatto questo. All’inizio credevo fosse uno scherzo, e di cattivo gusto, vorrei aggiungere. Come poteva lei chiedere aiuto a me, l’unica che l’ha sempre odiata e disprezzata?  Poi ho capito che era la verità. Quando lei è uscita dall’aeroporto, quell’espressione afflitta in volto, gli occhi lucidi, il gonfiore dell’addome che incominciava ad intrigarle i movimenti già impacciati... Mi è saltata in braccio, nel vero senso della parola. Ha incominciato a piangere a dirotto, mi ha supplicato di far in modo che il bambino sopravvivesse, che nessuno gli facesse del male. Mi ha sorpreso, lo devo ammettere. E io che credevo che l’odio fosse reciproco... Non posso più odiarla. Sarebbe come odiare questo bebè. Certo, se ancora lei sarà in vita dopo questo parto... Ma non ci voglio pensare. Ho capito che Bella è una persona stupenda, ed io le voglio bene.

E poi, com’è possibile non voler bene ad una ragazza così solare, altruista... materna? Lei, che ha inseguito il mio stesso sogno e ha chiesto a me di proteggere il suo bambino! Sarebbe da stupidi.

Le avevo detto che se non si trasformava in vampiro probabilmente non l’avrei odiata, ma ora mi devo ricredere: si deve trasformare in vampiro! Non può sperare di lasciare sua figlia qui, da sola, solo con il padre... Deve vivere, questo è certo.

Renesmee emette un urletto contento quando finisce di succhiare il sangue dal bicchiere. Ha un faccino felice che non può che mettermi di buon umore. Mi alzo velocemente e ritorno seduta sul divano in meno di due secondi. Ho un bicchiere colmo di liquido scarlatto in mano.

Renesmee incomincia a succhiare con voracità il sangue, facendomi sorridere ancora. È incredibile come io, di solito così fredda e distaccata, possa ora sorridere in continuazione come se mi avessero paralizzato il viso.

«Ma come siamo carine...» sussurro, accarezzandole teneramente una manina candida. La sua piccola risatina mi fa finire dritta in Paradiso. Capisco che per questa bambina potrei fare di tutto. E mi sento completa, come da molto tempo non accade.

Le due fossette che ha agli angoli della bocca si approfondiscono un po’. E comunque è ancora la bambina più bella dell’universo. Ha i capelli ramati, della stessa tonalità del padre, e ricci come il nonno materno. Il visino è tondo, dei tipici lineamenti di un neonato. E ha gli occhi del colore del cioccolato al latte, la stessa identica tonalità di sua madre.

Sua madre..., penso. Ma ce l’avrà ancora, una madre, dopo oggi? Stento a credere che questa bambina così bella e felice possa soffrire per la perdita di sua madre, la cosa più importante che in questo momento abbia al mondo, e pensare poi che sia stata colpa sua. Perché non è colpa sua, come potrebbe esserlo. In fondo, lei doveva nascere. Non è colpa sua se non è come una normale bambina umana e sua madre non è riuscita a sopravvivere al parto.

Povera Bella...

Mi sento strana a provare questo improvviso affetto verso una persona che prima non riuscivo a sopportare. Sarà perché è diventata madre, sarà perché ha fatto tutto pur di far nascere la sua piccola, sarà perché non si è mai arresa. Sarà perché si è affidata a me.

Sento dei passi pesanti scendere le scale. Lo riconosco bene, questo passo. È Jacob. E adesso mi accorgo che il cuore di Bella batte a fatica, che si sta per spegnere. Un nodo allo stomaco mi prende. So già che Jacob è furioso, che potrà fare un mucchio di sciocchezze in preda al dolore che sente in questo momento. In fondo, lui è innamorato di Bella. E come può prendere questa nascita, la nascita del figlio del suo rivale, che ha per di più distrutto il suo amore? Dev’essere furioso.

Ma non mi interessa di lui. Ho sempre detto che quel licantropo può solo che portare un’infinità di guai. Si è bloccato in fondo alle scale. Chissà cosa pensa a guardarmi sorridere a questa neonata meravigliosa.

Gli sono di spalle e così non posso guardarlo. Non che mi interessi, per carità. Ma non mi dispiacerebbe vedere la sua faccia disperata.

Sorrido. In fondo, in fondo in fondo, sono ancora sempre la stessa acida Rosalie Cullen. Nessuno mi può cambiare, neanche questo tenero fagotto che tengo fra le braccia. Forse mi può modificare, un po’, ma resterò sempre io.

Vorrei avere Emmett al mio fianco, ora. Sorriderebbe con me, guarderebbe Renesmee con lo stesso amore con cui la sto guardando io e mi direbbe che ho fatto la scelta giusta aiutando Bella. Perché lui è sempre dalla mia parte.

Edward mi odierà, invece, quando capirà che per Bella non c’è più niente da fare. Per carità, spero davvero che lui riesca a salvarla, ma ormai sento che il cuore che batte al piano di sopra è un cuore morto costretto a battere. Non credo che riuscirà a sopravvivere, anche se molto me ne dispiaccio.

Dono un bacio sulla guancia a questa neonata e la vedo assumere un colorito più roseo. Il sangue che scorre nelle sue vene è una benedizione, il segno di due razze mescolate. Questa bambina diventerà unica, è sicuro. È già unica.

«Proprio come tua madre» le dico, poi le avvicino ancora il bicchiere con il sangue. Lei beve, assetata, e fa una dolce smorfia del viso per dirmi che è felice. Le sorrido, più contenta che mai. Sembra quasi di essere in un sogno. Il mio sogno di tanto, troppo tempo fa...

La guardo ancora, rapita da questa meravigliosa visione. Come si fa a staccare lo sguardo da una bambina così bella? Mi sembra impossibile.

In un attimo ha finito anche questo bicchiere. Ha proprio fame, questa bella bambina.

Appoggio con non curanza il bicchiere ormai vuoto sul pavimento accanto al divano dove mi sono seduta. C’è ancora sangue sul divano, e sul pavimento, ma non ci faccio granché caso.

La prendo meglio in braccio e la alzo un po’ per ammirarla. È davvero meravigliosa.

Renesmee ride di gusto e agita i braccini paffuti verso di me. Quando uno dei due passa accanto al mio viso le scocco un bacio proprio sul palmo della mano. Renesmee ride. Le strofino la guancia con la mia, felice come una madre con sua figlia.

Poi, chissà perché, Renesmee volge lo sguardo oltre la mia spalla e resta così, a guardare con una concentrazione anormale per una bambina appena nata un punto imprecisato dietro di me. Attendo qualche attimo. Ancora la bambina non mi guarda. Aggrotto le sopracciglia, sorpresa, quindi mi volto.

Il cane è lì, sulla soglia del salotto, a guardarci con i suoi occhi scuri. Trema quasi impercettibilmente. Che succede? Noto che il suo sguardo è incatenato a quello della bambina. Vuole farle del male?

Inconsciamente, la stringo più forte a me. Dovrà passare sul mio cadavere per uccidere questa piccola. Non l’avrà mai, per lei, per Bella. Io la proteggerò da tutti, anche da Edward se, non riuscendo a salvare Bella, deciderà di uccidere la sua prole. E non mi preoccuperò di uccidere questo cane se non gli piace questa meravigliosa bambina.

I loro occhi non si lasciano. Guardo alternativamente i due volti, voltando la testa a scatti così veloci che un comune umano non riuscirebbe più a distinguere il mio viso.

Ancora i loro sguardi non si spostano. Sembra che gli occhi di uno attraggano quelli dell’altra, e viceversa.

Renesmee ha il viso rilassato, un sorrisino che gli increspa le labbra rosse. Sembra che la diverta guardare gli occhi del cane che proverà ad ucciderla. Poveretta, è ancora una bambina.

Quando poso per l’ennesima volta lo sguardo sul botolo, però, capisco che non ci sarà nessun tentato omicidio. Black guarda Renesmee come fosse una Dea greca. Certo, non che non sia di una bellezza divina, ma mi sembra un po’ eccessivo data la sua età.

Noto che lo sguardo del cane si fa via via più dolce, più tranquillo. Sembra che guardare gli occhi cioccolato di Renesmee lo calmi. Non riesco a comprendere cosa accade.

Noto che le braccia di Jacob, che prima tremavano come spinte da un vento forte e imperioso, ora si stanno pian piano immobilizzando. E, quando il viso del botolo peloso si apre in un sorriso, capisco cos’è successo: Jacob ha avuto il suo colpo di fulmine con la figlia di Bella ed Edward.

In questo momento, mentre maledico in tutte le lingue del mondo chi ha inventato questo maledetto Imprinting, sento al piano di sopra il suono tanto che aspettavo: un battito veloce, frenetico. Il suono di un cuore in trasformazione. E sorrido, nonostante tutto. Perché quest’oggi ci sono state tante sorprese, tra la nascita di questo piccolo angelo, l’imprinting del cagnaccio pulcioso e la “morte” di Bella. Ma la vera, l’unica sorpresa più grande di tutte, è la mia scoperta che anch’io posso amare qualcuno che non sia la mia anima gemella. E questo basta per sempre.

 

E... sorpresa delle sorprese.... Sono qui! Dopo lunghi mesi di stasi, sono finalmente riuscita a concludere questa storia! So che probabilmente nessuno vorrà più leggerla, dato che ormai è passato mezzo anno dall’ultima volta che ho aggiornato, e vi capisco!, però... se qualcuno avesse qualche secondino per lasciare una piccola recensione... anche un semplice insulto per il mio gigantesco ritardo... mi manderete direttamente in Paradiso! xD Beh, ok, ho finito di sclerare... rispondo alle ultime recensioni e vi lascio in pace.

Ringrazio prima di tutto princessmanu88, che ha aggiunto questa ff alle preferite.

Quindi ringrazio  OttoNoveTre e Uchiha_chan per aver occupato un po’ del loro tempo a recensire. Ringrazio tutte e due per i bellissimi complimenti (non so se meritati) e mi auguro che vengano a leggere anche quest’ultimo capitolo.

 

Alla prossima storia, con tanto affetto a tutti

_ki_

   
 
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