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Autore: Akyp_chan    16/01/2010    7 recensioni
Quando per una sola notte tutto appare diverso; quando l’odio si trasforma in passione, la passione in sentimento, il sentimento in amore. Tutto salta nella vita di Hermione Granger e Draco Malfoy, perché in una notte di ronda..tutto si modifica, si trasforma. Ed è un amore che non verrà mai rivelato, che non sentirà mai il “ti amo”, tanto agognato. Un amore, nato in un mondo diviso a metà, dove i loro ruoli sono troppo fondamentali per spezzarsi, ma quel che chiedono è una sola notte. La loro notte…. “Era il paradiso, ma al centro esatto dell’inferno.”
Genere: Triste, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prima storia che posto su EFP è una Piccola one shot scritta in un momento di follia,senza troppe pretese. Incentrata sulla mia coppia preferita!(draherm) spero vi piaccia e commentate vi prego!(sarebbero utili suggerimenti e correzzioni essendo nuova ne ho bisogno.) ora però..godetevi la storia..

                               

                                   Only for this night.

 

                                                                                   Quando per una sola notte tutto appare diverso;

                                                           quando l’odio si trasforma in passione, la passione in sentimento, il sentimento in amore.

                            Tutto salta nella vita di Hermione Granger e Draco Malfoy, perché in una notte di ronda..tutto si modifica, si trasforma.

                                                       Ed è un amore che non verrà mai rivelato, che non sentirà mai il “ti amo”, tanto agognato.

                        Un amore, nato in un mondo diviso a metà, dove i loro ruoli sono troppo fondamentali per spezzarsi, ma quel che chiedono è una sola notte.

                                                                                                                      La loro notte….

                                                                                     “Era il paradiso, ma al centro esatto dell’inferno.”

                                         


Avete mai provato la sensazione di sapere che ciò che stavate facendo era sbagliato, senza però potervi fermare?

Avere una guerra interna tra il vostro cuore e il vostro cervello?

Io si.

Lo stavo provando in quello stesso istante: ed anche se mi accorgevo della follia di ogni mia azione non potevo e non volevo fermarmi!

Colpa di una possibile pozione nel succo di zucca forse?

No, non era possibile.

Io, Hermione Jane Granger, mi sarei di certo accorta se qualcuno mi avesse depositato qualcosa nel bicchiere.

Non per niente ero la studentessa più brillante di Hogwarts.

Ma allora potete spiegarmi per quale stramaledettissimo motivo, mi ritrovavo con le spalle al muro e le labbra incollate al mio peggior nemico di sempre!?

Solo un attimo prima stavamo battibeccando come sempre, mentre proseguivamo la ronda notturna e dopo?

Cos’era cambiato?

Ero di certo impazzita!

Eppure non riuscivo a fermarmi.

Sentivo il mio cuore bruciare…ardere, infuocato dal bacio possessivo del Serpeverde; mentre il cervello, inutilmente m’implorava di smettere.

Ma come potevo smettere, se ogni fibra del mio corpo veniva risvegliata anche con un solo minimo contatto del biondo.

Non avrei mai voluto fermare quel bacio, privandomi così del sapore amaro della sua bocca o del profumo fresco della sua pelle.

Oh dio!

Mi piaceva il profumo di Draco Malfoy..e il suo sapore!

Io..lo sto Baciando!

Mi ritrovai a pensare stupidamente, ritrovando un po’ della ragione perduta.

Eppure non avevo alcuna intenzione d’interrompere quel contatto.

Le sue mani strinsero spasmodicamente la mia vita, ed io gemetti dal dolore,ma continuai a restare attaccata a quelle labbra infernali.

E il bacio inizialmente cruento, divenne a poco a poco sempre più dolce, fino a svanire.

Svanire, come la sensazione di sicurezza provata inconsciamente tra le sue braccia, che ora si ritiravano incerte.

Svanire..per lasciare posto alla dura e cruda realtà.

E gli occhi s’incontrano, sorpresi e increduli.

E i respiri, furono i soli rumori presenti, pesanti, ansanti.

Quand’è che la vita decide di cambiare corso?

Perché le convinzioni e i principi che tu hai da sempre, evaporano senza che nemmeno te ne accorgi?

Cos’è il motore scattante, la molla che da il via a tutto?!

Non lo sapevo, ma ero sicura che anche lui si stesse chiedendo la stessa cosa.

Era la sua espressione disorientata a farmelo capire, di certo non il fatto che lo conoscessi talmente bene da capire i suoi stati d’animo.

Inconsciamente, sorrisi a quell’affermazione assurda che la mia mente aveva elaborato.

Io, capire Malfoy?

Il rampollo purosangue di una tra le più nobili casate di famiglie magiche presenti al mondo?

Era assurdo.

-Perché ridi?-

La sua voce leggermente alterata mi riportò alla realtà e solo in quell’istante lo guardai veramente negli occhi.

Quegli occhi grigi e freddi, che per anni mi avevano guardata con disprezzo, ora erano irritati, confusi.

-Io…-borbottai, ma non risposi.

Ero persa.

Andata.

È possibile annegare nella terra ferma?

                                                                        

Come a capire il mio stato d’animo, le sue mani corsero alla mia vita ed il suo viso scese per incontrare nuovamente il mio; bloccandosi all’ultimo pezzo:

dove i respiri caldi si potevano sentire distintamente, e dove i nostri occhi costituivano il nostro mondo.

Un mondo che appartenente ad entrambi e di cui nessun altro è a conoscenza.

-Voglio baciarti..-mi sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra, ed io annuì lentamente, incapace di proferire parola.

E in quell’esatto attimo lo vidi sorridere.

Non uno dei suoi soliti ghigni maligni che mi aveva sempre riservato, ma un sorriso vero;

talmente vero che mi ritrovai a ricambiare,per poi fondere nuovamente le mie labbra con le sue.

E le mani corsero esitanti hai capelli , mentre la sua lingua esplorava la mia bocca, avida di farmi conoscere il suo sapore e di conoscere il mio.

Non riuscivo a respirare, ma che importanza aveva?

Il mio ossigeno era lui.

Lui, il purosangue che per anni avevo odiato e da cui ora non riuscivo a staccarmi.

Perché sapevo che la sensazione che avrei provato, una volta lontana da lui, sarebbe stata di smarrimento e avrei avuto paura.

Una paura che non sentivo tra le sue braccia.

Brividi caldi, accorsero in tutto il mio corpo quando le sue mani sollevarono lievemente il maglione.

Avvertì la sua mano, accarezzarmi dolcemente la pancia, mentre la sua bocca scendeva lentamente nella mascella.

Le forti sensazioni che provavo mi fecero dimenticare tutto.

Ogni cosa, era svanita…

Non era importante che fossimo in un corridoio o che qualcuno ci potesse vedere, perché le uniche sensazioni che sentivo erano le carezze bollente che si stavano espandendo su tutto il mio corpo.

Quello che sentivo era lui.

Era il suo corpo schiacciato al mio; erano i suoi baci nel collo; e le sue mani ora sopra il seno.

-mm…mm ah-

Era la mia voce, erano i miei gemiti.

Sentivo il cuore pompare a mille, mentre l’adrenalina cresceva.

Il suo viso si staccò dal mio collo, incontrando nuovamente i miei occhi, e le sue mani si spostarono per fermarsi nel mio viso.

La sua espressione corrucciata, mentre sfregava il naso contro il mio, mi diede per un solo attimo una sensazione di smarrimento.

-Cosa stiamo facendo…mezzosangue?-

Il mio cuore sembrò arrestarsi, mentre la realtà prendeva il soppravvento.

Cosa stavo facendo?

Lui era Draco Malfoy!

Lui mi chiamava..mezzosangue, mi disprezzava…

Cosa avrebbero detto Harry e Ron, vedendomi tra le sue braccia?

Scostai le sue mani dal mio viso.

Ora i nostri occhi, non erano uniti, ora lui era l’unico a guardarmi con sorpresa..aspettando che dicessi o facessi qualche cosa..

Ma io non potevo dire nulla, non potevo fare nulla.

Era stato…cosa?

Un errore forse?

Ma quelle sensazioni provate, si potevano definire errori?

Il calore della sua pelle, i brividi, la sicurezza …

Sospirai, sapendo ora più che mai che il mio cervello era il solo che dovessi seguire.

Non potevo tradire Harry, ne Ron.

Noi tre insieme eravamo una squadra, saremo divenuti Auror un giorno, mentre Malfoy…..

lui era destinato a divenire un mangiamorte.

Un giorno non lontano, avremo dovuto combattere..e lui era, e sarebbe sempre stato il nemico.

Ed io ora ero lì.

Le spalle al muro, bloccata da suo petto.

Le sue mani, mi accorsi solo ora, intrecciate alle mie.

-Mezzosangue…- un'altra dolorosa fitta.

Abbassai lo sguardo, senza rispondere al suo richiamo.

-Granger!- Morsi il labbro inferiore, fino a sentire il sapore del mio sangue espandersi nella mia bocca.

Avvertì le sue mani stringere le mie, ma ormai il cervello aveva vinto.

I miei doveri, verso Harry, Ron e verso tutto il mondo magico, erano più importanti di qualsiasi altra cosa.

-Lasciami andare..-mormorai, cercando per quanto possibile, di tenere la voce ferma, mentre con decisione lo scostavo da me e lui non fece nulla per fermarmi.

Indietreggiò come gli avevo chiesto e mentre li diedi le spalle, avvertì un freddo pungente esplodermi in corpo.

Qualsiasi cosa era stata,ora era passata.

Ed ero convinta di questo, ne ero certa, sicura.

Non avevo dubbi mentre facevo i primi passi per ritornare verso la torre di Grifondoro.

-Hermione…-Nessuno prima del suono della sua voce, o del rumore dei suoi passi dietro di me.

-Non voglio lasciarti.-

Nessuno prima che le sue braccia avvolgessero la mia vita.

Prima che il suo viso affondasse nel mio collo, a solleticarlo col suo respiro.

Nessuno, prima di ritornare fra le sue braccia.

Ed ora nuovamente, il mio cuore e il mio cervello,tornarono in tilt.

Li potevo sentire scalpitare e insultarsi a vicenda, perché ognuno credeva di aver ragione.

Ma a chi dovevo dare retta?

Un tempo non avrei avuto dubbi, ma ora qualcosa bloccava la mia risposta, il mio andare.

Lui mi bloccava.

-Hermione…-di nuovo il mio nome pronunciato dalle sue labbra, così dolcemente inaspettato.

Diverso…strano.

-resta con me..per questa notte.-

E la corsa irrefrenabile e accelerata di ogni mia funzione svanì.

Restarono solo quelle parole, che aleggiavano nella mia mente.

E due risposte che avrei potuto dare.

Due risposte differenti, eppure ugualmente dolorose.

Sarebbe stato difficile scegliere..doveva esserlo; mi domando come mai allora, avevo già la risposta.

-si..-solo un piccolo sussurro.

Ed eccola la molla, il motore scattante.

Era quel “si”..due lettere, una parola e tutto avvenne rapidamente.

Mi rigirai tra le sue braccia, mentre la sua presa si faceva salda e nuovamente fu sulla mia bocca, sta volta impaziente di assaggiare e gustare il mio sapore.

Le sue mani corsero alle mie cosce, che sollevò con una facilità estrema e che io incatenai immediatamente nella sua vita.

Lo sentì mordermi le labbra, facendo pressione sulla mia testa perché mi avvicinassi di più alla sua bocca e nel mentre avanzava.

Non so come riuscimmo ad arrivare fino alla biblioteca, visto che la mia bocca durante tutto il tragitto non si era mai staccata dalla sua.

Eppure ora, mi ritrovavo schiacciata contro una libreria, senza poter fermare la pazzia che avevo dentro.

 

****

Matto, pazzo..

Questo era tutto ciò che la mia mente riusciva a dirmi, mentre le mie mani modellavano il suo corpo.

Il corpo della mia peggior nemica.

Lei che mai abbassava lo sguardo, fiera e indomita Grifondoro.

E la pazzia continuava, mentre giocavo con l’elastico delle sue mutandine, mentre le slacciavo la cravatta per sbottonarle la camicia e i suoi gemiti mi davano più sicurezza, un appagamento che mai avevo provato.

La vista della sua pelle lattea mi diede una scossa di puro piacere e con forza bramosa ne morsi un pezzo.

Sta volta gemette di dolore, ma non si scostò, non lo fece mai.

Nemmeno quando il mio viso si posò sulle sue morbidezze da donna,stuzzicandole invitanti.

Con la lingua tracciai vari percorsi, mentre la mani, accarezzavano soffermandosi su vari punti e gli occhi registravano ogni più piccolo dettaglio.

La mezzosangue, la Granger….Hermione il capo all’indietro, aveva infilato la mano tra i miei capelli, costringendomi quasi con forza a continuare le lascive carezze.

Ma io volevo di più , io la bramavo tutta.

Perché per una notte, per quella notte, lei sarebbe stata mia.

Una notte che avrei ricordato, che avrebbe ricordato.

Perciò le tolsi interamente la camicetta, gustandomi la vista del suo seno nudo.

Quando sollevai il viso per guardarla negli occhi, scorsi una sfumatura d’imbarazzo in quei lineamenti angelici e sorrisi, accostandomi vicino al suo orecchio.

-Sei bellissima..-mormorai, scostandomi, per poi baciarla ferocemente.

Le mie mani corsero nei suoi glutei che strinsi con forza, mentre lentamente mi spostavo verso uno dei tavoli vicini, lasciando poi che si sedesse su esso, mentre io mi facevo spazio in mezzo alle sue gambe.

Velocemente, mi spogliai della camicia, lasciandola cadere insieme allo stemma dei serpeverde.

Quando avvertì lo sguardo di lei divorarmi, non riuscì a fare a meno di mostrare il mio ghigno.

Che si smorzò, quando iniziò ad accarezzare il mio petto, seguendo la linea dei miei muscoli e alcune delle cicatrici della mia infanzia.

Non fece domande,mi guardò solamente con uno strano luccichio negli occhi, che poi scorsi riflesso nei miei.

Con lentezza esasperante, feci scorre la sua gonna per le gambe, ed entrambi seguimmo il movimento, fino a vederla cadere.

Accarezzai le sue gambe, risalendo e schiacciandomi addosso la sua femminilità.

Portai le mie labbra ad incontrare le sue.

-Sei mia..Hermione..-le sussurrai, per poi baciarla con impeto.

Scostai l’ultimo pezzo di stoffa che l’avrebbe resa completamente nuda, per poi infilare due dita all’interno della sua femminilità.

Soffocai il suo piacere col bacio impetuoso che ci stava travolgendo, mentre le sue mani, ora più sicure, mi toccavano.

Lei aprì la cerniera dei miei pantaloni e insieme ad essi fece calare i boxer neri.

Il mio desiderio, era ben evidente.

Senza altre esitazioni, la sollevai per i glutei, entrando in lei lentamente.

-ah,,! Ah,,mm…-

-ah…mmm ah, ah!-

Le nostre voci si fusero tra di loro, come l’unico corpo che adesso formavamo.

Sentivo la pressione aumentare, come le spinte, così il piacere.

Ero confuso annebbiato.

Nulla aveva senso, nulla aveva importanza..solo lei, il suo corpo, il suo profumo….

Eravamo l’odio che genera la passione, la passione che genera il sentimento, il sentimento che si confonde arrivando all’amore.

Un gemito, un altro, l’oblio e l’urlo di piacere d’entrambi soffocato.

Era il paradiso, ma centro esatto dell’inferno.

 

 

  
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