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Autore: DirtyCharity    17/01/2010    4 recensioni
Era appena giunta a Konoha. Tempo magnifico, villaggio ospitale, sorrisi solari d’accoglienza degli abitanti, ormai abituati ad averla come ospite. Il viaggio non aveva subito ritardi. Insomma, la tipica giornata perfetta. Ma dentro di se stava odiando tutti. Nessuno escluso. Sentiva ribollire un grosso astio per quelle persone sorridenti.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Back in black

 

Era appena giunta a Konoha. Tempo magnifico, villaggio ospitale, sorrisi solari d’accoglienza degli abitanti, ormai abituati ad averla come ospite. Il viaggio non aveva subito ritardi.  Insomma, la tipica giornata perfetta. Ma dentro di se stava odiando tutti. Nessuno escluso. Sentiva ribollire un grosso astio per quelle persone sorridenti. Soprattutto gli uomini. 

A passo svelto si diresse verso casa Haruno. Tenne pigiato il dito sul campanello più del dovuto, sintomo di fretta e fastidio. Quando non ebbe risposta iniziò a suonare compulsivamente, sfogando la frustrazione sul povero pulsante. Esasperata e sempre più dolorante si arrese. Pensò velocemente dove sarebbe potuta andare. L’onorevole Hokage era sicuramente troppo impegnata e l’ospedale era troppo lontano. ‘Perché diavolo mi son ostinata a non imparare le arti mediche? E perché diamine son partita lo stesso?!’ pensò maledicendosi la ragazza. Erano mesi che faceva la spola tra il suo villaggio e il villaggio della Foglia..ma poteva contare i conoscenti alleati sul palmo di una mano. Un crampo la fece mugugnare di dolore. Dolorante e senza altre vie di uscita prese la strada per casa Nara. Tutto sommato il capofamiglia consegnava spesso unguenti a Tsunade, il che significava che doveva averne uno giusto per lei. Raggiunta l’abitazione famigliare si lanciò sul portone di casa e bussò con energia, ergo quasi sfondandola. Dopo un secondo non avendo risposta urlò: “Pesaculo lo so che mi senti, alza le chiappe e fammi entrare!” . Pregò anche che la madre non fosse in casa. Le piaceva troppo come persona per doverla insultare. Sentì lo strascicare dei passi del giovane ninja che con una faccia assonnata e infastidita le aprì la porta. Lei si autoinvitò dentro casa come una furia, guardandosi attorno in cerca del padrone di casa, poi sconfitta  chiese a Shikamaru dove fosse il padre. L’espressione da incurante divenne curiosa e sospettosa. Che diamine voleva lei da suo padre? Pensò, mettendo in azione i suoi neuroni ipersviluppati. “Ciao Temari, spero sia andato bene il viaggio. Si sto benissimo grazie. E no mio padre non c’è, è in missione per l’Hokage” rispose poi, facendole notare la mancanza dei normali convenevoli. Lei non se ne curò, e sicura di sé lo accantonò in un angolo, l’indice della mano puntato contro il petto di lui. Occhi minacciosi, sguardo assassino gli ordinò: “Tu ora mi trovi un antidolorifico ad effetto immediato, in quella supedispensa che ti ritrovi. Adesso!” L’ultima parola venne quasi urlata. Il ragazzo saltò sull’attenti, più per riflesso incondizionato che per altro. Poi guardandola malissimo le rispose pacato. “Tem non ho idea di quale boccetta sia. L’esperto è mio padre, non mi sono mai interessato alle erbe. Dovresti andare all’ospedale” “Tem un paio di palle! Ora tu fili da tuo padre, dall’Hokage, all’ospedale, o dove più preferisci. Ma torna solo quando avrai trovato un fottuto antidolorifico!” Stava lentamente arrivando all’isterismo. Lui spaventato dallo strano comportamento di lei riuscì solo a spiccicare un piccolo e sussurrato: Ma non puoi andarci da sola?. Lei reagì prendendolo per l’orecchio, trascinandolo fuori da casa sua e chiedendo la porta di casa in faccia al padrone. “Ok ok, lo prendo come un no” Sbuffando e maledicendo l’intero genere femminile si diresse lentamente verso l’ospedale. “E muoviti!” un urlaccio lo spronò a velocizzare il passo..ma non di troppo.

 

Dopo aver cacciato quel pigrone di Shikamaru, Temari si mise a guardare le boccette disposte ordinatamente su una dispensa. Un altro crampo la fece mugugnare di dolore. “Non posso aspettare che torni quel pigrone.. potrei morire prima. Come al solito dovrò arrangiarmi” disse infastidita tra sé la bionda ninja. Prese un fiaschetto blu, annusò l’odore del liquido che era contenuto all’interno. “Non so cosa sia, ma dal profumo forte sembra che possa fare al caso mio- un’altra contrazione la fece piegare in due- Dannate mestruazioni” Poi senza indugi trangugiò tutto il contenuto.

 

Tornò dopo una mezzoretta. Non sapendo bene quale male affliggesse quella seccatura si era fatto dare diversi tipi di antidolorifico. Non appena raggiunse la via di casa sua un brutto presentimento prese strada dentro di lui. Il forte suono di una chitarra elettrica aveva invaso l’aria. Voce in falsetto urlava parole non meglio definite. Shikamaru riconobbe la canzone…ma non si spiegava il perché si stesse prendendo tutte quelle libertà. Si avvicinò sempre più sospettoso a casa sua. Con terrore si accorse che la musica proveniva da casa sua. Cosa aveva combinato quella donna?! Entrò, aprendo piano piano la porta. La scena che gli si presentò davanti non l’avrebbe dimenticata tanto presto. Una Temari ubriaca fradicia stava ballando sopra il  tavolo del salotto cantando, o meglio urlando Back in Black ..iniziò in quel  momento l’assolo di chitarra. Lei si mise in ginocchio a gambe larghe sul tavolo strimpellando una chitarra immaginaria. Poi quando la voce stridula del cantante tornò a farsi sentire lei con un agile balzò tornò in piedi. Riprese a urlare usando come microfono un fiasco di grappa blu. Il fiasco delle grandi occasioni, il fiasco che era una vera e propria bomba. Mentre elucubrava su come avrebbe potuto dirlo al padre, lei aveva iniziato a saltare sul tavolo, con una mano faceva il segno simbolo del rock. Tolta la scena vergognosa e insensata, il ragazzo dovette ammettere che era sexy anche così. Due dei quattro codini erano sfatti, la casacca nera era scivolata di lato e lasciava scoperta una spalla. I sandali erano stati scalzati, i guanti in giro da qualche parte, copri fronte abbandonato vicino al giradischi del padre. Giradischi che non veniva usato da anni. Dove cavolo aveva trovato quell’aggeggio..ma soprattutto il disco!? Ricordava che sua madre aveva archiviato tutto in soffitta. Con disperazione del padre. Era il suo disco preferito. In ogni modo quello che assolutamente non riusciva a spiegarsi era come diamine aveva fatto a ridursi così in mezzora!? Adesso si era piegata in avanti e iniziò un improbabile headshake. Ora si spiegano i codini sciolti.. Prima di trovarsi l’ira di tutti i vicini addosso per rumori molesti, e prima di dover raccogliere la ragazza stesa a terra, il moro decise di spegnere la musica. In più non voleva sapere come avrebbe imitato la cornamusa della canzone successiva.. Poi prima che lei si ribellasse la prese per i fianchi e la rimise a terra. Da vicino era ancora più bella. Il volto arrossato dalla fatica e dall’alcol, occhi brillanti, e alito.. bastava solo quello a farlo desistere dal baciarla. Con estremo sacrificio la sollevò tra le braccia, la portò nella sua stanza e le rimboccò le coperte. Impresa relativamente facile dato che si era addormentata tra le sue braccia. Le sciolse quel che restavano dei suoi codini poi dopo una lieve carezza sul volto la lasciò riposare in pace. “Che seccatura..ora mi tocca ripulire tutto…” Sconsolato ma decisamente divertito dalla scenetta che la ragazza gli aveva regalato tornò in salotto e raccolse tutti i vestiti. Poi ripose il giradischi, gli AC/DC e riempì la fiaschetta blu con acqua. Nel caso alla sua dolce e tenera seccatura fosse tornato in mente di ubriacarsi per non si sa quale male. Poi ci ripensò. Avrebbe speso tutto il suo prossimo stipendio in alcol.. una Temari così non se la voleva perdere per niente al mondo. I prossimi anni si prospettavano decisamente interessanti.. e seccanti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so, DEVO studiare, non scrivere questo orrore..A dire il vero è pronta da un po', l'ho solo riletta un attimo. In questi giorni pre-esame così deprimenti e osceni mi dovevo consolare con una ShikaTema..anche se oscena ._.

Tem è OVVIAMENTE OCC, me ne dispiace ma..chi tra tutte noi donne non è OCC quando è nella settimana rossa?!?! Io Tem la vedo come una sottospecie di serial-killer X°DD

Per il giradisci.. lo stereo mi sembrava esagerato XD, in più..c'è di tutto in Naruto, perchè non un giradisci è.é e gli AC/DC... bè la loro Back in Black mi ha ispirato, ci stava bene nella scena di Temari sul tavolo e..sono dei miti u.u. Poi immaginare Shikaku che li ascolta..non ha prezzo. Per non parlare di Yoshino, che detestandoli decide di nasconderli XD (possibile fanfiction?o.O)

Spero che vi possa aver fatto sorridere almeno un pochino con questa piccola idiozia XD

Finita la sessione d'esami aggiornerò anche Un ballo....diplomatico, con l'ultima parte!


   
 
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