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Autore: Shes_a_star    17/01/2010    15 recensioni
Auriga Sinistra, insegnante di Astronomia nella prestigiosa Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, perennemente single, alta un metro e una vigorsol, con un cespuglio al posto dei capelli e una madre diabolica è pronta a presentarvi le sue avventure, tra elfi innamorati, iguane perverse, intrighi internazionali, punch corretti, spasimanti minorenni e tazze di caffè volanti. Il tutto alla presenza di un intrigante (e affascinante...ehm...no, bastardo. Intendevo bastardo. Sì. Comunque.) professore di Pozioni di nostra conoscenza. Professore di cui non è assolutamente, per alcuna ragione, nemmeno ipoteticamente, innamorata. Uhm. No.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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part20

Lasciarsi è difficile

Friday, November 29, 1991

Bedroom Quarters

7:32 A.M.

Beh, eccomi.

Deliziosa mattinata, non credi?

Presto scenderò a fare colazione, ovviamente. Ho solo pensato che magari avrei dovuto lasciare una breve annotazione qui, informandoti che tutto va piuttosto bene, davvero. Sto bene.

7:33 A.M.

No, Davvero.

Sto bene.

7:34 A.M.

Perchè ti sembra così difficile da credere? Sai, davvero, devi credermi, Quaderno, è la sacrosanta verità.

Sì, lo ammetto, la mia vita è, alle volte, piuttosto sfortunata.

Ma questo non significa che debba esserlo per sempre, o che solo perché qualcuno viene spinto giù da una torre il mondo intero debba fermarsi.

Posso affrontare i più oscuri aspetti del mio passato e lasciarmeli alle spalle. Andare avanti e diventare una persona più forte, più capace.

L’intero incidente del tentato omicidio era semplicemente un test per mettere alla prova il mio carattere. E, personalmente, credo di averlo superato.

Ero una Corvonero, non dimenticarlo. Superare I test era qualcosa che mi riusciva veramente bene, a suo tempo.

E ho superato questo. A pieni voti. Voti all’altezza di Hermione Granger! O forse addirittura voti che renderebbero Hermione Granger un po’ invidiosa!

Sì, hai capito bene.

Quindi puoi smetterla di essere preoccupato per me, Quaderno, perché non ce n’è alcuna ragione.

7:36 A.M.

Onestamente.

Great Hall

7:45 A.M.

Suppongo che quanto appena detto potrebbe apparire vagamente ipocrita, considerando che recentemente mi sono riferita all’ottimismo definendolo ‘completamente inutile e allo stesso tempo molto stupido.’

Ma non sono ottimista. Piuttosto, mi piace pensare che sono…logica. Perché semplicemente non sembra possibile che la vita di chiunque possa peggiorare più di quanto sia successo alla mia recentemente. Può solo migliorare.

E quindi ho intenzione, semplicemente, di restarmene seduta qui, piacevolmente, e aspettare che migliori.

Vedi?

Logica.

7:47 A.M.

Non sono nemmeno infastidita dal fatto che Snape sieda non lontano da me, fissando torvo il proprio calice, guardandosi occasionalmente intorno come se fosse disgustato dal semplice fatto di essere bloccato nella stessa stanza con tutti noi. Davvero, che importa se ha spinto il mio fidanzato giù da una torre molto, molto alta verso la sua quasi-morte e poi ci ha tenuto ad informarmi che il summenzionato fidanzato non avrebbe più voluto stare con me? (Il che, er, si è rivelato vero, ma questo non c’entra adesso.)

Che importa?

Sì, hai capito bene.

D’ora in poi, quantunque Severus Snape sia interessato, il mio atteggiamento sarà completamente ed assolutamente definito da un secco ‘che importa?’

Quell’uomo non vale nemmeno l’inchiostro che ho usato per scrivere adesso.

E quindi smetterò di scrivere di lui.

Dopo tutto, sarebbe l’unica cosa logica da fare, e recentemente mi sono totalmente votata alla logica.

Bedroom Quarters

8:25 A.M.

Aee! Sono appena tornata in camera, e mentre ero a colazione Wimmy mi ha lasciato un paio di Burrobirre, un bouquet di rose, e un biglietto di pronto guarigione ricoperto dai testi di Marvin Gaye.

E’ un elfo davvero gentile.

E davvero molto caro. E sono fortunata ad averlo. E questi fiori sono stupendi. E c’è veramente qualcosa di poetico nella frase ‘nelle notti fredde, lascia che ti riscaldi babe’

Vedi, Quaderno? Tutto va già meglio!

8:28 A.M.

E, er, una breve puntualizzazione. Voglio dire, è probabilmente e completamente folle, e non il tipo di cosa che uno presumerebbe comunque, ma suppongo sia meglio prevenire che curare.

Quindi – ahem—

Non voglio darmi da fare con Wimmy. Solo perchè l’ho definite gentile, e caro, e ho detto che ero fortunata ad averlo e tutto il resto, beh, non significa che…sai, sto diventando un po’…particolare circa i miei, ehm, interessi carnali per così dire. E’ solo un amico, ecco tutto! Un amico che c’è sempre stato per me nei momenti difficili!

E, davvero, persino l’aver pensato una cosa del genere a partire dai miei innocenti commenti è da menti contorte, sai. O persino da menti malate! Hai preso qualcosa che esprimeva solo gratitudine e ammirazione platonica, e l’hai trasformata in questa disgustosa, assurda…devi essere completamente pazzo anche solo per pensare—

Provo per Wimmy la stessa cosa che provo per altre persone che non sedurrei mai. O da cui non mi lascerei mai sedurre. O…beh, sai.

Lui è come…mia madre, per esempio. Mia madre è gentile (occasionalmente) e cara (er, a volte comunque sia) ed io sono, um, fortunata ad averla. Perché altrimenti potrei anche commettere l’errore di essere soddisfatta della mia vita per un momento, e contenta nonostante il fatto che non ho un marito e che senza dubbio rimarrò sola per il resto della mia vita (escludendo il gatto o l’eventuale elfo domestico), lasciandola per tanto senza nipotini e interrompendo così per sempre la nostra linea di successione perché nessuno si aspetta che Lyra si sistemi e si costruisca una famiglia! Lyra è una cara ragazza – una ragazza così bella, piena di talento, affascinante – e non ha mai mostrato alcun interesse nel rimanere intrappolata nella quotidianità e domesticità. Ma ha delle buone ragioni. Che i miei genitori sostengono completamente, e così dovrei fare anche io, perché Lyra è davvero notevole e magari se le assomigliassi un po’ di più – ma siccome non è così, sembro più il tipo di persona che non sarà mai soddisfatta di sè senza un marito, perché sono solo una ragazza all’antica e dovrei forse dare più spazio ai prodotti per capelli e magari persino tentare di migliorare il mio aspetto di tanto in tanto perché se non provo nemmeno, allora come posso mai pensare di poter trovare un uomo decente e a modo? Cosa – ci si aspetta forse che cada ai miei piedi per caso, senza nemmeno un po’ di incoraggiamento? Perché se decido di credere che questo accadrà, allora vivo proprio in questo ridicolo mondo delle fiabe che mi sono creata, e farei meglio a scegliere i nomi da dare ai gatti il prima possibile – che ne penso di ‘Gretel’?

Er.

Ahem.

Amo la mia famiglia. Onestamente. Sono tutti…molto cari.

Specialmente Lyra.

E probabilmente è positivo che mia madre me lo ricordi così spesso, perché in caso contrario potrei dimenticarmene. E questo sarebbe davvero spaventoso, oltre ogni limite.

Uh, sì. Che stavo dicendo?

Oh, giusto.

NON VOGLIO FARE SESSO COL MIO ELFO DOMESTICO.

Quindi, seriamente.

Smettila di essere così mal pensante.

8:33 A.M.

Inoltre, non chiamerei mai un gatto Gretel.

Chi chiamerebbe un gatto Gretel, a meno che non abbia intenzione di – oh, non so, darlo in pasto ad una strega che abita in una casa di marzapane, o qualcosa del genere? E’ semplicemente crudele. Ecco cos’è.

Onestamente, non sorprende che abbia passato una vita intera a pronunciare male il mio stesso nome, grazie all’influenza di mia madre.

 

8:34 A.M.

Che è gentile e cara e sono molto fortunate ad averla.

8:35 A.M.

La vita è meravigliosa.

8:36 A.M.

Benchè non mi dispiacerebbe un po’ più di Burrobirra.

8:37 A.M.

E magari un Whiskey Incendiario.

9:00 A.M.

Oh, che bello – Victoria è appena passata e mi ha detto che dovrei passare da lei per chiacchierare un po’ nell’aula di Aritmanzia durante la sua ora libera.

Sono davvero fortunata, sai, se ci pensi. Non solo ho Wimmy, ma ho anche una migliore amica molto dolce, che è preoccupata per tutto quello che ho dovuto passare recentemente e vuole aiutarmi ad andare avanti, in questo difficile frangente.

Anche se è così tanto più carina e intelligente e sofisticata di me, e questo mi dà ampiamente il diritto di essere completamente acida e consumata dal disgusto, la adoro tanto.

9:02 A.M.

E, giusto per informazione, non voglio fare sesso nemmeno con lei.

AstronomyTower

11:40 A.M.

IO. LA. UCCIDO.

11:41 A.M.

E’ tutto.

11:42 A.M.

Cosa? Credi non ne sia capace? E’ così, eh? Pensi ‘Oh, certo, certo che lo farai, Auriga; sicuramente ucciderai la donna che, fino a poco più di un’ora fa, era la tua migliore amica al mondo, perchè fai sempre quello che decidi di fare e non reagisci mai esageratamente.’

Beh, puoi ANDARTENE BEATAMENTE A FANCULO! Sì, proprio così! Sai, sono stanca a morte di questo tuo atteggiamento! Sempre a mettermi in discussione, ad accusarmi con tutte le tue parole scarabocchiate dalla mia mano, prendendoti gioco di me! ‘Oh, devi essere innamorata di Snape!’ ‘Credo veramente che tu non sia attizzata da uno studente che arde di passione per te e possiede una strana somiglianza con Gilderoy Allock!’ ‘Oh, certo che non vuoi iniziare una squallida relazione con il tuo elfo domestico!’ ‘Sì, sì, sono sicuro che metterai in pratica tutta questa idea dell’assassinare la tua migliore amica!'

 Forse lo farò, per quanto ne sai! Voglio dire, se l’è meritato. Merita davvero di essere data in pasto al calamaro gigante, o di essere trasformata in me con una Pozione Polisucco, Aha! Questo sì che le darebbe una lezione! Forse allora potrà iniziare a capire com’è essere normali, come il resto di noi inferiori mortali, e oltre a questa epifania capirà che non va per niente bene interferire nella vita degli altri! Oh, pensa di essere così furba e astuta e scaltra, e che il suo ingegnoso piano non potrebbe in alcun modo fallire totalmente e completamente.

Aha. Sì. Sublime e perfetta esecuzione di quel suo piccolo piano, tranne per la parte in cui il mio fidanzato è quasi morto.

Forzandomi quindi a rompere con lui.

Ma ovviamente sono più irritata per il fatto che sia quasi morto.

Ohh –ohh, potrei…non so neanche cosa fare! Qualcosa di brutto! Qualcosa di molto, molto malvagio! Potrei prendere a calci Mrs.Norris sotto gli occhi terrorizzati di Gazza o…o togliere 20 punti a Tassorosso se uno di loro dovesse infastidirmi! Oooh, quanto vorrei mettere quel pomposo di Ernie MacMillan al posto suo –

…Oh, va bene, non posso farlo.

Voglio dire, magari potrei anche solo per un momento – sai, sputare cattiverie sui miei alunni. Tendono a rendere la mia vita tristemente miserabile, dopo tutto!

E’ solo che, beh, quando hai colleghi come i miei, anche Draco Malfoy sembra qualcosa di simile ad un santo del Paradiso.

E non odio Ernie! Davvero! Certo, sì, mi dà sui nervi di tanto in tanto, ma – di solito succede quando ho un po’ di sonno arretrato, o quando puntualizza gli errori che commetto durante qualche spiegazione.

Ma non lo odio.

E non gli toglierei ingiustamente 20 punti.

E…e beh, ora mi sento un po’ in colpa. Anche se so che non avrà alcun modo di leggerlo, mi sento quasi come se avesse potuto…avvertirlo, o qualcosa del genere. E ora mi odia, perché sono la Professoressa Sinistra, la vecchia megera che toglie punti irrazionalmente e vuole uccidere la sua migliore amica e usa espressioni profondamente inappropriate quali ‘fanculo’. E’ tutto molto stressante, davvero, e può un ragazzo di soli undici anni davvero metabolizzare questo tipo di informazione, che lo colpisce improvvisamente in viso?

E’ un po’ come in Peter Pan. Sai, quella cosa per cui ogni volta che un bambino dice di non credere nelle fate, una fata muore.

Forse è la stessa cosa.

Forse ogni volta che un insegnante dice (o scrive, o pensa) qualcosa di brutto su un alunno, lo studente muore.

…Un po’. Dentro.

Perché se morisse davvero, beh, avremmo cadaveri di studenti impilati nei corridoi, considerando il fatto che Snape insegna qui.

Benchè, in effetti, anche il morire-un-po’-dentro sembra un tantino improbabile.

Ma…mi fa star male. Ecco.

La prossima volta che mi corregge sulle lune di Giove o quel che ti pare, invece di sentirmi vagamente in collera con lui, gli darò cinque punti per essere stato così attento.

Sì.

Ok, ora mi sento meglio.

11:46 A.M.

…tranne che per il fatto che Victoria Vector deve morire.

In qualche modo sono riuscita a distrarmi, per un momento, ma sono rinvenuta. E – oh, è che non ci posso credere. Perché chiunque sano di mente penserebbe mai…quando è così ovvio che…e ci sono buone chance che tutto possa semplicemente…e…

E’ completamente folle.

E, um, forse dovrei riportare quanto accaduto. Magari in questo modo sarò effettivamente in grado di completare coerentemente una frase.

(ma non osare offenderti se dovessi bucare qualche foglio mentre scrivo. Una volta finito, sono sicura che concorderai con me che un po’ di vigore extra è completamente comprensibile e, infatti, piuttosto giustificabile al momento.)

Quindi, intorno alle dieci e mezza, mi diressi verso la classe di Aritmanzia, sentendomi molto commossa e fortunata e tutto. Sai, per avere un’amica con cui parlare. Un’amica che si preoccupava del mio benessere e per l’orrendo tormento che ero stata costretta ad attraversare ultimamente.

(AHA.)

Quando arrivai lì, Victoria stava rimettendo dei libri di testo sugli scaffali, sembrando completamente innocente, come se non stesse nascondendo alcuno oscuro e terribile segreto cha avrebbe potuto spingermi a strapparle tutte gli arti, raccoglierli e darglieli in pasto. (er, non ci pensare; è il mio serpeverde interiore a parlare. Sembra si stia rinvigorendo ultimamente)

L’ho salutata, e ho tentato di apparire tranquilla per quanto potessi. Personalmente, credo di aver fatto un lavoro alquanto meraviglioso, ma lei mi ha guardata con gli occhi ricolmi di pietà, dicendo ‘Oh, Auriga’ in un modo che mi ha fatto venir voglia di scoppiare in lacrime per nessuna ragione in particolare, e ha immediatamente attraversato la stanza per accogliermi in un abbraccio.

Forse a quel punto avrei dovuto realizzare che c’era qualcosa che non quadrava. Che lei aveva fatto qualcosa di non facilmente perdonabile. Victoria non è il tipo compassionevole, a meno che la sua attenzione non sia concentrata su un uomo di cui ha bisogno per qualche motivo. (E’ veramente una sporca troia. Come ho potuto non notarlo fino ad ora?)

Beh, dopo esserci sedute e aver preso una tazza di tè, tutto stava andando per il meglio – mi chiedeva come stavo, ed io con stoico coraggio e suprema grazia, la rassicuravo dicendo di stare perfettamente bene – fino a quando non ha insistito perché le raccontassi l’intera faccenda. Sembrava una richiesta perfettamente innocente a quel tempo.

E, beh, allora, perchè avrei dovuto avere problemi a raccontarglielo? Dopo tutto, era la mia migliore amica. (‘era’, ovviamente, essendo in questo caso la parola chiave.)

E quindi le ho raccontato tutto, e lei ascoltava con attenzione, annuendo e facendo piccolo commenti al momento giusto. Ed era veramente piacevole aprirsi così – liberatorio – e per un secondo avevo quasi creduto di essere in pace con me stessa.

Non che, er, non lo fossi prima. Comunque. E…ok.

In ogni caso!

Poi giunsi alla parte in cui ero andata a trovare Algernon nella sua stanza al San Mungo, e arrivai al pezzo dove lui credeva che Snape pensasse che io e Algernon stavamo per sposarci. Allora ho chiesto, distrattamente, e più a me stessa che a lei, ‘Perché Snape dovrebbe mai pensare che Algernon ed io avessimo intenzione di sposarci?’

Immaginavo che lei avrebbe risposto con, non so, un semplice ‘Buona domanda!’ o un caloroso ‘E’ decisamente ridicolo.’

Oh, no.

Invece quello che ho ottenuto è stato un:

“Ah. Beh, perchè gliel’ho detto io, suppongo.”

A quel punto la mia mascella ha probabilmente colpito il pavimento. (oh, d’accordo, sono praticamente certa che non l’ha fatto, ma crea un’atmosfera più drammatica. E comunque chiudi il becco, o inizierò a turpiloquiare ancora. Non credere che non ne sia capace.)

Onestamente, per un attimo ho creduto di aver capito male. E’ che il modo in cui l’ha detto – apertamente, come se non si trattasse di niente di che, come se non fosse parte del motivo per cui la colonna vertebrale di Algernon ha dovuto sopportare tali sofferenze.

Finalmente, la mia mascella ha deciso di collaborare tanto quanto bastava perché potessi gemere un misero ‘Cosa?’

“Oh, Auriga” disse allora, con calma e condiscendenza, e non mi ci dilungherò ulteriormente perché altrimenti potrei decidere di commettere gesta altamente distruttive. (E non si tratta di una vaga minaccia. La mia sincerità la rende solo più misteriosa. E quindi più terrificante. Siccome le persone tendono a temere l’ignoto. Sì, esattamente.) “Lo stavo facendo per il tuo bene, ovviamente.”

Ho sbattuto le palpebre. Non sembrava una risposta plausibile. “Hai detto a Snape che stavo per sposare un uomo che avevo appena iniziato a frequentare…per il mio bene?”

“Precisamente” disse Victoria, annuendo brevemente, completamente imperturbata. (Oh, l’odio. Brucia. Arde, davvero. Ed è molto spiacevole, ho paura di andare in combustione spontanea da un momento all’altro.) “Era un passo che doveva essere compiuto”

Sbalordita, ho balbettato “Ma…perché?

“Perchè” ha detto, con tono follemente calmo ed un radiante sorriso stampato sul volto, “era chiaramente il modo più veloce per farti metter con Snape”

Non so esattamente come riportare la mia reazione. Sono sicura non possa essere reso con le semplici parole. Era una specie di squittio, misto ad un gemito, con l’allarmante tonalità di un grugnito in sottofondo. (non so davvero da dove mi sia uscito) .

Vicoria sembrava aspettarselo. “Oh, dai, Auriga. So che voi due vi divertite tanto con i vostri piccoli giochetti, danzandovi intorno e pretendendo che nessuno di voi voglia disperatamente trasformare quel piccolo doppio-passo in un tango orizzontale il più velocemente possibile---“

Il suono che ho emesso a quel punto potrebbe essere adeguatamente descritto come un gracchio.

“—ma è dolorosamente ovvio per chiunque altro, specialmente per me” ha effettivamente avuto il fegato di sorridere. Credo fosse stato davvero scortese da parte sua, considerando che a quel tempo non aveveo neanche la facoltà di emettere suoni comunemente associati con la specie umana. “E quando hai cominciato a vederti con Algernon, era chiaro quanto lo stesse facendo completamente impazzire.”

Il mio profondamente scettico ‘Oh, per niente!’ in qualche modo è riuscito a trasformarsi in quello che potrebbe essere classificato come un entusiastico “Veramente?” nel lasso di tempo che hanno impiegato le parole a spostarsi dal mio cervello alla bocca.

“Certo” ha detto Victoria, come se non fosse un gran che, gesticolando sbrigativamente. “E anche se vedervi insieme ed essere obbligato a vivere con la consapevolezza che tu eri follemente cotta di un altro uomo lo faceva impazzire – beh, conosci Snape. Non era abbastanza per cancellare quel repellente ghigno dalla sua faccia e costringerlo a fare realmente qualcosa in proposito, Dio m’è testimone. A proposito, davvero non so cosa tu possa vederci in lui.”

“Non ci vedo niente!” ho ribattuto stizzita. A quel punto, avevo iniziato a realizzare che magari dovevo essere almeno un po’ arrabbiata con lei.

“Sì, sì, certo che no.” Victoria disse, profondamente scettica, e proseguì. “Comunque sia, sapevo che erano necessarie misure drastiche, affinchè lui facesse qualcosa più che restarsene imbronciato nei sotterranei, immaginando te ed Algernon in svariati scenari romantici. Non solo, sapevo che tu avevi bisogno di lui – e molto, anche – quindi gli ho suggerito che tu ed Algernon sembravate considerare l’idea di sposarvi.” Cadde quindi il silenzio, e lei sorrise impercettibilmente, come se si aspettasse di essere lodata per il lavoro ben fatto.

Attualmente, non riesco a produrre niente più che un profondamente irritato ‘grrr!’ mentale al solo pensiero.

“Ma” fu tutto quello che riuscii a dire, dal momento che il mio cervello sembrava essersi annebbiato. “Ma..ma ha spinto Algernon giù da una torre per questo motivo!”

Victoria annuì, accigliandosi leggermente. “Sì. Non l’avevo previsto. Immagino che le cose non siano andate esattamente come avevo pianificato. Ah, beh,” ha aggiunto, sorridendomi incoraggiante, “Sei una ragazza single, adesso. Sai, capirei se volessi andartene a fare un giretto nei sotterranei—“

La furia stava crescendo esponenzialmente.

“Di cosa diavolo stai parlando?” scattai. “Cosa, senti di avermi fatto una qualche sorta di—favore, eh!”

“sì” commentò Victoria, completamente ignara del fatto che avrei voluto strapparle dolorosamente i capelli dalla testa, “ma, davvero, cara, non devi ringraziarmi o che – il semplice fatto che tu e Snape possiate andarvene in giro a scopare, liberandovi così di tutta quella terribile ed irrisolta tensione sessuale è una sufficiente ricompensa—“

Victoria!

“E’ vero!” protestò. “E’ completamente terribile. Lo giuro, crea qualcosa di tangibile nell’aria; tutto sembra rovente e represso quando voi due siete in una stanza insieme. Non per puntare il dito, cara, ma rende una ragazza molto irritata, siccome il suo fidanzato è attualmente a parigi, se sai quello che voglio dire –“

VICTORIA!”

“Oh, che c’è?” disse amareggiata, come se fosse infastidita dal fatto che l’avessi interrotta.

“Non mi hai aiutata per niente!” Onestamente, ero sull’orlo di una crisi di pianto – era angosciante vedere quanto sembrasse completamente rilassata dall’intera, terribile faccenda. “Ho lasciato qualcuno a cui volevo bene, qualcuno con cui avrei potuto costruire qualcosa di buono. Non è esattamente una cosa comune quando, sai, non sembra che tu abbia una Veela nel tuo albero genealogico.”

Aprì la bocca come per dire qualcosa, ma non ero esattamente disposta ad ascoltarla, quindi continuai.

“Non solo, ma Snape è infuriato con me” la informai. “Quindi, sai, dubito ci sarà alcun tipo di tango orizzontale nell’immediato futuro! Non” aggiunsi minacciosa “che vorrei ce ne fosse in primo luogo! Inoltre—“ feci una pausa per incrociare le braccia al petto e indirizzarle la mia occhiataccia più potente “—cosa mai ti ha fatto pensare che ne avessi bisogno così ardentemente, o qualunque altro vaneggiamento che fosse?”

E allora, per la prima volta, Victoria iniziava a mostrare segni di vergogna. “io…”

“Sì?” la incoraggiai, il più minacciosamente possible.

“Ho letto il tuo diario, “ disse, chiaro e tondo. Guardandomi dritta negli occhi mentre lo diceva e tutto. Chiunque le abbia insegnato come confessare le sue deplorevoli azioni era chiaramente sotto l’effetto di molte punture di Pungetto*.

COSA?”

Ho letto il tuo diario” ripeté, in modo quanto più composto. “Un po’ di tempo fa. Ed era – oh, Auriga, lo sto facendo perché sono preoccupata per te. Devi sapere che non è sano.”

“Cosa?” chiesi, pronta ad entrare in una spirale di rabbia cieca. “Tenere un diario?

“No, non ‘tenere un diario’, Auriga” continuò, fissandomi con condiscendenza, “entrambe sappiamo che non si tratta di un normale diario.”

Il che trovai profondamente sconcertante.

“E perché mai, di preciso?” chiesi furiosa. “Solo perché tendo a chiamarlo ‘Quaderno’ a volte non significa che sia anormale – un sacco di persone scrivono ‘Caro Diario’, in ogni caso! Cosa c’è di tanto strano—“

“Non devi far finta di niente, Auriga” aggiunse solennemente. “Lo so. L’ho letto. Ho letto la fantasia su Snape.”

Era il tipo di cosa a cui si poteva rispondere solo con un altro “Cosa?”

“Oh, Auriga, mi sono preoccupata, ecco tutto” disse mordendosi il labbro e trasformandosi nella perfetta immagine dell’ apprensione. “Voglio dire, tu che costruisci elaborati scenari in cui Dumbledore è dipendente dalle Api Frizzole e Snape ci appende al soffitto per le unghie, e poi qualcosa circa la vostra appassionata connessione, e—“

“Cosa?” ho ripetuto, sconvolta. “No! Era solo—“

“Un disperato grido d’aiuto, ecco cosa, e tu sei fortunata che l’abbia sentito” mi interruppe con voce esasperatamente confortante. “Auriga, non puoi inalberarti in fantasia così elaborate. Se non agisci e non vai a prendertelo il più presto possibile…temo che tu possa perdere ogni contatto con la realtà”

Non sto perdendo nessun contatto con la realtà!” ho protestato.

“Auriga, le cose che scrivi lì dentro stanno avendo uno strano effetto su di te. Forse non te ne accorgi, ma è la verità – voglio dire, quante fantasie hai elaborato lì?”

“Quella era l’unica!” urlai “Ed ero solo un po’ fuori di me, ecco tutto; normalmente non—“

“Ti stai comportando in maniera diversa da quando hai iniziato a scriverci.” Disse col tono così comprensivo che mi faceva venir voglia di strangolarla. “Devi smetterla, Auriga. Tutti sospettano sia la ragione per cui ti stai comportando in modo così – sai – bizzarro.”

“Beh, allora tutti sono dei giganteschi idioti! E’ solo un quaderno—“

“Io lo lascerei perdere, se fossi in te. E credo che lascerei perdere anche Snape.”

E così com’era, non riuscii a venirmene fuori con una migliore risposta di “Oh, seriamente!

E detto questo, con quanta furia possibile, mi precipitai fuori dall’aula.

Mi premurai  anche di rovesciarle la mia tazza di tè sul  mantello firmato prima di uscire.

 (Vedi? Ancora quel mio serpeverde interiore.)

E, beh...ONESTAMENTE. Non può avere ragione, giusto? Voglio dire, ovviamente no. La maggior parte delle persone in questa scuola probabilmente non ha neanche notato che tengo un diario! Sta solo esagerando, ovviamente, tentando di farmi sentire una stupida, non preoccupandosi nemmeno di ascoltarmi quando posso chiaramente provare che non sono neanche lontanamente tanto pazza quanto lei.

Lei è la ragione per cui Snape è impazzito ed ha quasi ucciso l’uomo più perfetto che abbia mai incontrato. Lei è la causa della mia rottura con Algernon. Lei è la ragione per cui possiederò indubbiamente un gatto di nome Gretel da quarant’anni a questa parte. E – come se tutto ciò non fosse abbastanza – ha insultato il mio quaderno.

Dove trovi il coraggio, davvero non so, e francamente, non voglio saperlo. Non voglio sprecare il mio tempo pensando a niente che possa anche solo lontanamente essere collegato a lei. Non voglio averci più niente a che fare.

Davvero.

Chi si crede di essere, comunque?

Come se quello che dice potesse avere la minima influenza su di me.

Non sono malleabile come qualche untuoso professore di Pozioni senz’anima.

3:45 P.M.

Ci ho pensato molto, e non penso di poter più scrivere qui.

O almeno, non così spesso come faccio ora. E non quando ci sono altre persone in giro.

Non che mi vergogni di te,è che non voglio che altre persone lo sappiano. Non è assolutamente colpa tua, davvero! Non sei tu – sono io, completamente io, te lo giuro.

E’ solo che, beh, forse sarebbe più saggio se, per un po’ nessuno mi vedesse scrivere qui. E magari se ci prendessimo una pausa, nel caso in cui mi sentissi di nuovo obbligata a scrivere qualcosa di folle che comprende Apri Frizzole e Snape.

Ti penserò sempre, sul serio, e ti vorrò sempre bene. Niente potrebbe impedirmelo. Solo…sento il bisogno di lasciarti andare per un po’. Per scoprire chi sono senza di te.

3:48 P.M.

Ma, oh, rimaniamo amici.

3:52 P.M.

Onestamente, non so cosa provi considerando che ho lasciato il mio diario con più eloquenza di quanto non abbia fatto col mio fidanzato.

3:53 P.M.

Magari una piccola rottura è effettivamente necessaria.

to be continued

Note della traduttrice: sono passati più di sei mesi dall'ultimo aggiornamento, e non so quanto ancora ci vorrà per il prossimo capitolo, ma nelle ultime settimane ho ricevuto diverse mail che mi chiedevano di questa traduzione, e mi sono sentita in dovere di riprenderla in mano. Grazie a tutti coloro che continuano a leggere e commentare, dandomi la motivazione necessaria per trovare il tempo di continuare questa odissea.

*Il pungetto (in inglese, billywig) è un insetto di colore blu elettrico, nativo dell'Australia. La sua puntura causa capogiri e levitazione. (informazione trovata su The HP Lexicon).

  
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