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Autore: Giangie    18/01/2010    1 recensioni
Un guerriero dal potere sconosciuto rinnegato dalla propria famiglia perchè ritenuto un abominio, costretto a nascondersi da tutto e da tutti. Un giorno incontra una fanciulla che cambierà per sempre la sua vita, ma prima dovrà affrontare una serie di prove, una più pericolosa dell'altra e tutto solo per poter sopravvivere, la sua maledizione è la profezia che parla della nascita della sua stirpe. Non si daranno pace nel dargli la caccia, non si fermeranno di fronte a nulla. L'unica sua speranza di salvezza e di combattere contro il suo stesso destino...
Inserito il quinto capitolo modificato.
[...]
“ Chiuse gli occhi
cercando di calmare il proprio cuore che batteva all'impazzata ed il
respiro mozzato, intanto rifletteva sul da farsi. Passò meno di un
minuto ed il viso del ragazzo parve rasserenarsi, non sembrava per
nulla turbato, osservò bene la ferita che gli ricopriva la parte
finale del fianco dove le ultime costole proteggevano la gabbia
toracica, attraverso i cinque tagli provocati dagli artigli del
fratello vide la propria carne pulsare mentre gli estremi
cominciavano a cicatrizzarsi anche se molto più lentamente rispetto
alle precedenti ferite.
[...]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Orgoglio

 

“ Ashley!!! Ashley!!! Dove sei? Ti prego rispondimi!!! ”

Continuava a gridare Alexander senza però ottenere risposta, per quanto si sforzasse di aprire gli occhi il suo mondo restava fatto di oscurità e ombre senza riuscire a vedere nulla, però poteva comunque sentire gli odori e i suoni che riempivano l’aria intorno a lui. Sentiva il frusciare delle foglie mosse dal vento che proveniva da fuori, ci doveva essere un finestra in parte al letto su cui era seduto poiché sentiva quel vento accarezzargli dolcemente il volto, percepiva anche l’odore dei fiori mischiarsi con quello della stanza: odore di legno stagionato da chissà quanti anni, quello dell’acqua che doveva trovarsi in un catino di fianco alla finestra, quella particolare essenza di pesca che aveva sentito solo su Ashley ed infine l’odore del suo sangue sul letto,sul pavimento della stanza e su di lui.

Sentì dei passi avvicinarsi alla porta, subito scattò in piedi, facendo attenzione a non scivolare, prendendo la posizione di combattimento. Questa si aprì e un odore in lontananza simile a quello di Ashley entrò nella stanza.

“Vedo che riesci a stare in piedi senza problemi, il tuo fattore rigenerante è molto potente Alexander...”

La voce era quella di una donna di mezza età,ma non l’aveva mai sentita quindi il ragazzo non le poté associare nessun volto.

“Chi sei e cosa vuoi da me?! Dove mi trovo e perché non ci vedo?!”

“Cavolo quante domande che fai! Innanzitutto mi chiamo Meron e sono la nonna di colei che stavi chiamando poco fa, secondo sono io che ti ho curato insieme a mia nipote quindi mi aspetterei un minimo di gratitudine, terzo sei in casa mia e quarto non ci vedi perché ti abbiamo messo una benda sugli occhi per precauzione.”

“Quindi sei anche tu un Ancestral... Aspetta hai detto che siamo a casa tua, questo vuol dire che...”

Detto questo Alexander fece per togliersi la benda dagli occhi ma Meron lo bloccò. 

“Hei calmati,so cosa stai pensando ma no! Non siamo nel maniero degli Ancestral, stai tranquillo e rilassati adesso ti tolgo le bende.”

Così dicendo la signora lo fece sedere sul letto e delicatamente cominciò a sfilargli le fasce di cotone, dapprima la luce filtra debole e pallida poi sempre intensa e abbagliante.

“Ecco fatto, aprili delicatamente mi raccomando”

Il ragazzo fece come disse e lentamente aprì gli occhi, constatando che la sua vista non aveva avuto danni, in seguito cominciò ad esaminare tutto il suo corpo scoprendo che era già quasi del tutto guarito. Solo una cosa non gli tornava...

“Come mai i miei capelli sono così corti?!”

“Semplice gli abbiamo tagliati per riuscire a curarti senza problemi, guarda che così sono ancora lunghi senza contare che è stata Ashley a pensare ad un taglio che ti stesse bene e che nascondesse i tuoi occhi.”

“Quindi è stata lei... Capisco! Ma adesso dov’è?”

“E’ andata a sistemare delle faccende in sospeso con gli inseguitori, tranquillo sarà qui fra poco.”

Alexander pareva pensieroso e poi si ricordò di una cosa molto importante.

“Scusi Meron dove avete messo la mia armatura?”

“Non essere così formale, comunque Ashley non è riuscita a trovarla per via della tempesta che aveva colto la foresta quattro giorni fa, mi dispiace figliolo.”

“Quattro giorni fa ha detto!? Ho dormito così tanto?”

“Si, non ti avrebbero svegliato neppure le cannonate!”

Allora sentirono il rumore della porta d’ingresso aprirsi ed una voce melodiosa parlò:

“Ciao nonna sono a casa!!! Come sta Alex non si è ancora svegliato?”

Meron uscì dalla stanza e andò in soggiorno per accogliere la nipote mentre Alexander fu lasciato in quella stanza con un espressione di gioia e curiosità, non vedeva l’ora di rivedere quella ragazza, così si alzò di scatto dal letto ed uscì anche lui raggiungendo la padrona di casa al piano di sotto.

“Alex...”

Questa fu l’unica parola che la fanciulla riuscì a pronunciare prima di correre nella sua direzione ed abbracciarlo.

“Ciao Ashley,ahio mi stai facendo male!”

Rispose lui con un sorriso, eppure c’era un ombra che oscurava i suoi occhi, lei se ne accorse e disse subito:

“Oh scusa! Comunque sia, ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?! Ti avevo detto che avrei avuto delle informazioni da darti. Ora vieni con me che ti racconto tutto!”

Senza proferire parola lui la segui in giardino dove, all’ombra di una possente quercia, la ragazza si andò a sedere e cominciò a parlare:

“ Innanzitutto ti informo che non sono più una inseguitrice, quindi non sono più in contatto con nessuna famiglia Ancestral, poi volevo dirti che in questi giorni sono venuta a conoscenza di quella che sembrerebbe essere una seconda della profezia che i miei familiari stanno traducendo nelle fondamenta del maniero degli Ancestral. Il fatto è che sembra connessa a questa tua abilità innata del controllo, il problema è: in che modo ti riguarda?”

“Davvero esiste una seconda parte? Bhe, non so in che modo possa avere a che fare con me ì, mi fa saltare i nervi il fatto che per saperne qualcosa dovrei  andare direttamente incontro alla morte... Comunque sia mi fa piacere che ti sia fatta in quattro per aiutarmi!” Rispose il ragazzo

“Oh figurati, è stato un piacere! Comunque mi chiedo come abbiano fatto a sconfiggerti nonostante la tua abilità innata, le tue tecniche di combattimento e il fatto che indossassi la tua armatura!? Davvero, non riesco a spiegarmelo e poi scusami se non sono riuscita a recuperarla... Perdonami!”

“Non preoccuparti,non era poi così importante, fatto sta che la maggioranza numerica ha giocato a loro vantaggio però non solo quella, loro sapevano quasi tutto di me mentre io di loro sono sempre stato allo scuro tranne sulle informazioni che mi hai riferito tu stessa. Inoltre credo che loro fossero molto più allenati di me dato che avevano più tempo per farlo, poiché loro non erano costretti a scappare ogni giorno in un luogo diverso per non essere trovati, mentre io si! Ed è proprio questo che mi manda in bestia, il fatto che loro mi sottovalutino però da adesso comincerò ad allenarmi e farò vedere loro chi sono in realtà, mostrerò loro il vero orgoglio di un lupo!!!”

   
 
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