Corvina era in camera sua.

Da una settimana non mangiava e non beveva.

Non aveva mai pensato seriamente alla morte, nonostante ci fosse andata vicino tante di quelle volte...

Ma non l'aveva mai intimorita.

Mai

Eppure ora rimaneva lì.

Immobile.

Aspettava.

Poi, un giorno, si svegliò.

- Ti avevo detto di non andare! - urlò al muro

- Perché non mi hai ascoltata? Perché non sei tornato? Perché mi hai lasciata sola, Vedova, e tuo figlio ORFANO? PERCHE'? - urlò nel pianto, scaraventando un vaso di fiori contro il muro.

Si strinse tra le braccia.

Pianse.

Stella, che si era stanziata nella stanza degli ospiti dalla morte di Bibi, udendo le urla e il trambusto, si precipitò nella stanza della poverina.

La strinse tra le braccia e la cullò.

Pensava a cosa avrebbe fatto se fosse capitata la stessa cosa a Robin.

Non sarebbe più stata in questo mondo, probabilmente.

Ma lei era molto diversa da Corvina, estremamente.

E Corvina doveva pensare a una creatura che di lì a poco sarebbe dipesa da lei.

Non poteva morire, non adesso.

Ecco, suo figlio.

Era l'unica cosa che la teneva ancora salda a questo mondo.

Era l'unico motivo per cui era ancora viva.

Altrimenti...

- Tesoro, andiamo al cimitero? - le chiese Stella

Lei non disse niente.

Si alzò e la guardò negli occhi.

Allora Stella si rese conto che Corvina era morta assieme a Bibi.

Era vuota.

Spoglia.

La maga andò verso il suo guardaroba e prese un vestito nero.

Era lungo, aveva quasi uno strascico, ed aveva il collo alto.

Si mise una veletta nera sul volto.

Si vestì.

Tornò davanti a Stella.

Non disse niente, ma stella capì da sola.

"Andiamo"

Arrivarono al cimitero.

Stella l'accompagnò alla lapide del marito.

Corvina la guardò.

Stella aveva paura che non ci avrebbe creduto, invece, un barlume della Corvina di un tempo tornò, e gli occhi della giovane si riempirono di lacrime.

Su gettò sulla stele e la prese a pugni, finché non le sanguinarono le mani.

- Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè?

Stella la prese per i polsi e la fece rialzare.

Le accarezzò i capelli e tentò di calmarla, ma la vedova era scossa dai singhiozzi.

Tornarono a casa.

Stella prese le cose di Corvina e le portò alla Titans Tower, nella sua vecchia stanza.

Corvina sarebbe andata a vivere lì.

Non poteva stare sola, e Stella stava male in quella casa, si sentiva oppressa.

Aveva odore di vecchio, di chiuso, di morte.