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Autore: white_kahlan    20/01/2010    2 recensioni
La sincerità era il suo biglietto da visita, il suo coraggio la manifestazione del suo essere puro. Ciò che era sbagliato era da affrontare e sconfiggere, non vi erano ripensamenti nel suo lineare modo di pensare. C’era il bianco e c’era il nero, il bene e il male, il grigio doveva scegliere da che parte stare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno a casa

Naruto correva lungo la distesa verde che aveva davanti.

Il vento gli accarezzava i capelli mentre l’aria calda gli rinvigoriva le membra, stanche dopo l’ennesimo scontro. Solo una persona voleva vedere.

Sperava con tutto sé stesso che LEI fosse al sicuro. Certamente era così, la convalescenza l’aveva passata a Suna e il pericolo era ormai arginato, ma se non l’aveva vicino non poteva essere completamente sé stesso.

Certo,  solo quello poteva offrirgli, sé stesso. Ammetteva di non essere un genio come il suo amico Shikamaru o affascinante come Sasuke o ancora simpatico come Lee o spigliato come Kiba, però di una cosa era sicuro, lui era innamorato di lei da sempre, anche se lei lo rifiutava in continuazione.

L’avrebbe sempre protetta anche se il suo amore non sarebbe mai stato corrisposto, anche se lei si fosse sposata con un altro, anche se lei lo avesse odiato.

Pensieri così profondi non erano da lui, è vero, ma le sensazioni e le emozioni che provava volevano di certo esprimere queste parole. Nella sua ingenuità amava di più con un sorriso che con mille frasi, trasmetteva allegria parlando seppur non dicesse nulla di eccezionale, inteneriva di più con uno sguardo che con una richiesta. Dentro di lui le emozioni avevano un nome solo, niente si confondeva, ogni sensazione era pura, ogni pensiero diretto alla bocca, ogni dubbio leggibile negli occhi azzurri. La sincerità era il suo biglietto da visita, il suo coraggio la manifestazione del suo essere puro. Ciò che era sbagliato era da affrontare e sconfiggere, non vi erano ripensamenti nel suo lineare modo di pensare. C’era il bianco e c’era il nero, il bene e il male, il grigio doveva scegliere da che parte stare.

Naruto non era stupido. Non lo era mai stato. Lui era solo lui. Un essere tanto puro da non provare odio, malizia o sospetto. Tutti gli volevano bene, questo suo modo di fare gli aveva permesso di essere amato da ogni essere vivente a Konoha, nonostante a volte si sentisse oppresso dal peso che portava dentro, in realtà sapeva che ci sarebbe stato sempre qualcuno a tendergli la mano. Lei non lo aveva mai abbandonato dopo tutto. Era certo che avrebbe dato la vita per lui, nonostante lui non glielo avrebbe mai permesso.

L’ingresso di Konoha era spalancato per lui, un uragano di eccentricità fece il suo ritorno a casa

“Sakurachaaaaaan!” gridò sotto casa della giovane kunoichi in tutta la sua frenesia

Lei sorrise, non si affacciò nemmeno alla finestra e si catapultò giù per le scale.

Le era mancato. Aveva avuto paura di perderlo, più delle altre volte, più di chiunque altro. Quel sorriso vero che solo lui sapeva rivolgerle non lo trovava in nessun altro e la fece sussultare una volta giuntagli davanti

“sono passato a salutarti, Sakura-chan” disse grattandosi la testa e sorridendo vivacemente, con un po’ di fiatone

 “ti pare il caso di urlare per questo, testa quadra!!”  rispose lei picchiandolo. Lo aveva fatto di nuovo, non riusciva a dirgli che le era mancato, che era terribilmente preoccupata e che voleva sentire risuonare la sua risata per sempre

“ma Sakura-chan!! Non ti sono mancato neanche un po’??” chiese da terra lui, massaggiandosi la fronte ma per nulla afflitto, ormai abituato alle reazioni manesche della Haruno. La amava anche per questo in fondo.

“si che mi sei mancato idiota” era quello che avrebbe voluto rispondergli. Ma lei non era come lui. Lei non era così trasparente, lei non riusciva a vedere le cose bianche o nere. Lei vedeva perennemente in grigio, non sapeva mai da che parte schierarsi, non sapeva se scegliere il ragazzo che l’aveva abbandonata o quello che non aveva mai nascosto di amarla, che non l’aveva mai fatta sentire sola, che l’aveva sempre protetta.

Poi i suoi pensieri si assottigliarono e piano piano tutto cambiò. Di fronte a lei, una figura a colori si stagliava sullo sfondo scuro e indefinito. Gli oggetti intorno a Naruto si illuminavano, prendevano forma e definitezza ma soprattutto … colore. Finalmente il mondo le era apparso come desiderava vederlo. Improvvisamente il grigio divenne tinta, ed era tutto merito suo, del suo sorriso, che le rischiarava la strada da seguire.

Finalmente Sakura aveva deciso da che parte stare, finalmente trovò il coraggio di dirglielo “certo che mi sei mancato, Naruto”

Lui non se lo aspettava. Lei gli sorrideva come mai prima, lui era sorpreso e felice, senza pensare la abbracciò e lei non oppose resistenza.

Era come se lì tra le sue braccia potesse sentire la vita scorrerle nelle vene, si sentiva rinata, si sentiva felice. Finalmente le ombre non la opprimevano più. Ora la luce dei suoi occhi azzurri avrebbe colorato il loro mondo, che si preparava a divenire un posto migliore.

 

Note:

viva Naruto e viva la sua sincerità, e il suo essere… Naruto! Magari il mondo fosse pieno di persone come lui… Sakuraaaaa apri gli occhiiiii!! :)

alla prossima

baci marti

 

  
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