Buonanotte.
Molti amano la notte. E io sarei una di queste.. Così
silenziosa, tranquilla,
bella, piena di stelle.. Ma non è così. Per chi
è costretto a vivere solo di
notte, il buio diventa un rifugio, ma allo stesso tempo una prigione;
quando è
l’alba devo per forza essere in un posto buio per riposare, e
quando il sole è
alto entro in un sonno profondo. Mi risveglio solo al tramonto; non
sopporto
l’estate, perché mi fa dormire di più e
mi impedisce di stare sveglia per più
tempo.. Una volta, da piccola, chiesi a mia madre come fosse il sole.
Lei mi rispose con dolcezza, e vidi nei suoi occhi il solito luccichio
di quando
ricordava cose di quando era umana. Mia
cara, il sole è la fonte di luce e calore più
straordinaria di tutto
l’universo. È come le cose più belle,
amate da tutti ma che sono impossibili da
toccare. E per noi è ancora più irraggiungibile..
e sospirò. Ma sapevo che
non si sarebbe mai pentita della scelta di diventare demone come
papà. Quando
si conobbero lui era un affascinante donnaiolo, mentre lei una ragazza
dalla
vita notturna. Vlad ed Helen, una delle coppie più affiatate
che abbia mai
visto.
Mi asciugo una lacrimuccia che stava per scendere e arrivo alla mia
ferrari,
accendo e parto; direzione casa. Il paesaggio cambia velocemente mentre
corro
veloce: dalle luci artificiali della città ai paesaggi verdi
delle strade meno
conosciute. Beh, verdi per modo di dire.. Più che altro
nell’oscurità sono
neri. Ma la luna piena illumina tutto, e rende questi paesaggi magici,
come
incantati. Sembra di vivere in un mondo diverso dal 21esimo secolo, un
mondo
antico, dove l’elettricità ancora non esisteva e
l’asfalto non aveva distrutto
tutti questi meravigliosi paesaggi notturni. Infine arrivo alla mia
abitazione.
Una grande villa antica; scendo, apro il cancello e entro. So che
qualcuno
arriverà dopo di me, e chiuderà lui.
Dopo aver posteggiato la macchina vado alla porta d’entrata,
cerco le chiavi ma
si apre prima, e un sorriso che conosco da una vita mi accoglie..
Non vivo da sola. Affatto. Vivo con 6 persone. E quella che mi apre la
porta la
conosco da quando sono piccola.. Connor. L’amico di una vita,
il migliore amico
che si potrebbe avere. < Buonanotte Vivianne!
Bentornata!>fa il suo
sorriso magnetico e si sposta come per farmi passare. Ha gli occhi
color
ghiaccio glaciale, capelli castano scuro ed è tremendamente
bellissimo.. Come
ogni demone che si rispetti. Entro sorridendo.
< Grazie Connor.. Passata una bella serata?>
< Come al solito, bellissima Vì>mi cinge il
fianco con un braccio e mi dà
un bacio soffice sulla guancia. Siamo come fratelli, quindi questi
gesti sono
normali tra noi.. Anzi, se non ci scambiamo almeno un abbraccio per un
giorno o
abbiamo litigato e entrambi teniamo il broncio o
c’è qualcosa che non
và!
< Vììì!!! Sei tornata
finalmente!!>una ragazzina di 17 anni si sporge
dalla porta del grande salotto. Occhi color rosa perlato, una grande
massa di
capelli ricci castani e un sorrisone allegro dipinto sulle labbra rosse
nel
viso a cuore.
< Ti stavamo aspettando!! Carmilla non vedeva l’ora di
sapere chi hai
incrociato stanotte!>arriva un’altra ragazzina uguale
alla prima, se non
fosse per gli occhi color ambra. Le mie cuginette da parte di padre e
gemelle
Carmilla e Millarca. I nomi sono dati in onore della prima vampira
descritta
nei libri; la loro madre adorava questo tipo di letture, e decise di
dar loro
questi nomi, anche se erano i nomi di una vampira. Sono entrambi dei
peperini
molto vivaci e allegri, che portano allegria in questa casa anche
quando regna
solo la tristezza. Carmilla fa una linguaccia alla gemella, per poi
venire da me,
staccare il braccio di Connor dalla mia vita e trascinarmi in salotto.
< Ehi!! Ma come ti permetti!>dice Connor con tono
scherzoso, cercando
però di sembrare il più offeso possibile.
< Zitto cozza umana! Devi lasciare stare la nostra cuginetta
anche per noi
qualche volta, non è solo tua
proprietà!>Millarca annuisce convinta delle
parole della gemella e mi prende per l’altro braccio;
entrambe mi costringono a
sedermi e mi fissano.
< Allora, com’era quello di oggi?? Biondo, moro,
castano? Che occhi aveva?
Era figo? Ci hai fatto qualcosa??>recitano in coro fissandomi
curiose. Rido,
sempre più curiose di notte in notte!!
< Dai ragazze! Piuttosto, dov’è
Stefan??>chiedo ansiosa. Loro sbuffano
simultaneamente e mi pizzicano le guance. Ahia!
< Lascia stare Stefan per un attimo e concentrati! Comunque
è di sopra che
riposa!!>risponde Carmilla, mentre la gemella mi tiene stretta e
mi
tempestano di domande. Guardo Connor implorante, ma lui ride divertito
dalla
mia situazione di svantaggio. Sbuffo e mi arrendo.
< Alto, biondo e occhi scuri. Bello, ma sempre la solita
storia.>mi
guardano prima felici di essere riuscite nell’intento di
farmi parlare, ma poi
nei loro sguardi si staglia un moto di ansia.
< E ci hai fatto qualcosa?? Dì di si, dì
di si dì di sii!!>scuoto la
testa, e i loro sguardi curiosi si trasformano in guardi delusi; si
aspettavano
qualcosa di più piccante, dato che loro sono ancora
“piccole” e devono ancora
andare a caccia con qualcuna di noi.. Quindi le esperienze dello stare
una sola
notte con un uomo o ragazzo che sia ancora non le hanno fatte.
< Però non è giusto.. Tu puoi fare e non
fai, mentre non vogliamo fare ma
non possiamo..>sbuffa Carmilla, mentre Millarca appoggia la
testa sulla mia
spalla. Sospiro e le coccolo un po’; ancora non hanno avuto
una storia, e sono
curiose di cosa vuol dire amare ed essere amati.. Ma spero per loro che
accada
il più tardi possibile..
< è proprio vero, chi ha pane non ha denti e chi ha
denti non ha
pane!!>dice Millarca convinta, mentre io e Connor scoppiamo a
ridere.
< Dopo questa frase sembri davvero un'adolescente umana!>continua a
ridere
Connor, per poi beccarsi un cuscino bianco del divano in faccia.
< Ma come ti permetti?? Cozza!!>e entrambe le gemelle
iniziano a tirare
ogni cuscino che trovano sottomano verso Connor, che rilancia quelli
che riesce
a prendere. Mi metto a terra gattonando verso la porta per evitare i
cuscini
senza trattenermi dal ridacchiare. Loro tre hanno il solito rapporto
amore/odio, si prendono in giro, sembra che non si sopportino, ma si
sono
affezionati tra loro. Dopotutto, siamo tutti nella stessa situazione..
Orfani.
Orfani all'improvviso; e l'unico affetto sicuro lo troviamo tra di noi..
Tento di scappare dal salotto evitando i cuscini, quando si apre la
porta di
casa e entra mia cugina Kelly. La più grande.. Occhi color
smeraldo, capelli
rosso fuoco e una bellezza irresistibile. Ha 31 anni, ma ne dimostra di
meno; è
una seduttrice nata, non può fare a meno di avere avventure
di una notte.. Dice
che è l'unico modo per lei di ripagare le prede della
perdita di energia. Ma
sotto sotto lo fa per lei, ovviamente.
< Buonanotte a tuttii..! Ciao cugina!>mi dà un
bacetto sulla guancia, e
io gliene do uno di rimando sull'altra.
< Bentornata Kelly! Ragazze, c'è Kelly!!>e lei
mi tappa la bocca, sperando
invano di zittirmi; ma Carmilla e Millarca mi hanno sentito e vengono
subito da
noi lasciando stare Connor. La guardano sorridendo angeliche.
< Ciao Kellyy!!!!>lei le guarda truce, facendomi
ridacchiare e togliendo
la mano da sopra la mia bocca.
< Tanto non vi racconto niente nemmeno stanotte. Non
chiedetemelo
nemmeno!!>loro si imbronciano contemporaneamente, per poi
riprendere la
tattica “dolci e coccolose” guardandola con occhi
languidi, come prima con me.
< Eddai Kellyy.. Siamo sempre chiuse qui, qualcosa potresti
dircela!!>la
prega Millarca, mentre Carmilla fa tremare il labbro come fanno i bimbi
quando
stanno per scoppiare in lacrime. Kelly sbuffa scocciata.
< Un altro giorno.>Nel mentre arriva anche Connor, che mi
sbatte sulla
testa un cuscino.
< è stato facile liberarti di loro!>gli prendo
di mano il cuscino e cerco
di sbatterglielo in faccia, con scarso risultato; lui ne afferra un
altro e ce
ne diamo di santa ragione ridendo, mentre le gemelle continuano invano
a
cercare di convincere Kellly. Dopo svariati minuti mi ritrovo a terra
ridendo a
crepapelle mentre Connor che stà sopra di me mi fa il
solletico
< AHAHAHAH!!! Smettilaaaa!!! Smettila Connor!!>
< Mi dovrai pregare!!>e continua mentre ridiamo insieme
come ragazzini.
Alla fine non riesco più a resistere
< Ok ok!!! Ti prego Connor, basta!!>si ferma e mi guarda
sorridendo
soddisfatto.
< Ci voleva tanto? Scemotta..>lo osservo e rimaniamo a
guardaci negli
occhi. Anche un altra volta lui era su di me e mi guardava negli occhi.
Ma non
nello stesso contesto di ora.. Mi dà un pizzico nella
guancia e si sposta
alzandosi, per poi porgermi una mano per aiutarmi.
Si.. Per due notti siamo stati insieme. Abbiamo fatto sesso. Vorrei
dire
“abbiamo fatto l'amore”, ma non è
esattamente così. è successo tempo fà,
prima
della perdita dei miei genitori, prima di Stefan.. Avevo lasciato il
mio
ragazzo umano, che vedevo solo di notte.. Ho dovuto lasciarlo, prima
che
facesse domande, prima che facesse lo sbaglio di cedere alla
curiosità..
All'inizio della relazione lo avevo avvisato: niente
domande. Io verrò di notte, ma tu non fare domande.. E
lui,
forse per paura di perdermi, forse per paura di cosa gli avrei
risposto, non mi
ha mai chiesto niente. Ma alla fine quasi scoppiava, lo vedevo. E lo
lasciai;
lui mi cercò, ma lo lasciai alla sua vita umana, a cercarsi
una ragazza umana
che lo rendesse felice non solo di notte, ma anche alla luce del
giorno..
E quella notte piangevo da sola nella mia camera. I miei genitori erano
in
viaggio, e lui era venuto da me. Capì subito ciò
che era successo, anche lui
aveva passato le stesse cose con una ragazza tempo prima di me, ma lui
ancora
non l'aveva dimenticata. Mi prese tra le braccia, senza dire una parola
e mi
consolò. Lo sentivo caldo, una fonte di sollievo dopo tutta
quella
disperazione.. E lo baciai. Lui ricambiò, forse
perché anche lui si sentiva
solo anche dopo tutto quel tempo. Senza dire niente ci ritrovammo a
farlo.. Ma
non per amore.
Per disperazione. Per cercare di dare un senso a quella notte
così triste, Per
non parlare, che sarebbe stato ancora più doloroso, e per
non stare in
silenzio, perché non era quello di cui avevo bisogno.
O almeno credevo. Ciò che facemmo quelle notti ci fece
rendere conto che non
saremo mai stati insieme. Eravamo destinati a provare solo amicizia
l'uno per
l'altra. Perché l'amore ci aveva spezzato il cuore. E altre
complicazioni ci
avrebbero annientato. Rimanere distanti per paura che ricapitasse di
farlo, per
paura di alterare la nostra amicizia.. Era impossibile. Avevamo
entrambi bisogno
del sostegno dell'altro in quelle notti così buie. Non
avevamo bisogno di un
altro amante nel letto..
Ma semplicemente, di un amico.
Ed è ancora così. Quella notte non ci ha diviso o
altro, anzi. Ci ha reso
consapevoli del fatto che ci amiamo come fratelli. Che la cosa
più importante è
la nostra amicizia, e sempre sarà così,
Ma, comunque, mi alzo da sola. Aiuto ce ne siamo dati già
tanto a vicenda..
Dalle scale scende Fleur.
Fleur.. L'altra mia cugina. Bionda, occhi blu mare e viso dolce ma
malinconico.. è la più fragile tra di noi, quella
che ci ha sofferto di più.
Perché in quella maledetta notte non ha perso solo i
genitori.. E per mano con
lei c'è Lui.
La mia vita, il motivo della mia esistenza. L'essere nel quale riverso
tutto
l'amore che posso provare.
Ma non è il mio ragazzo. Non è mio figlio.
Ma il mio piccolo fratellino, Stefan Tepes. Così simile a
me.. Gli occhi color
rubino brillante, i capelli neri come la notte, scompigliati
dolcemente, e il
visetto di un angelo sceso sulla terra. Appena mi vede fa un sorrisone
felice e
corre da me lasciando Fleur. lo prendo al volo e lo stringo forte in un
abbraccio.
Non so se mai riuscirò a guardarlo e dirgli quanto bene gli
voglio, e quanto mi
ha aiutato in questi anni la sua presenza; perché
è impossibile dirlo a parole.
Quindi, ne approfitto e cerco di dargli il più amore
possibile con gesti di
affetto. Perché lui dei gesti d'amore dei nostri genitori ne
ha goduto ben poco
e perché mi sembra l'unico modo per dimostrargli l'amore e
il bene che gli
voglio.
Continuo a stringere il piccolo bimbo che ho tra le braccia, ma lui
tenta di
liberarsi. Allento la presa e mi guarda negli occhi.
< Taooo Vivìì!>sulle labbra ha
dipinto un sorriso puramente felice, come
sanno farlo solo i bimbi. Che conoscono solo poche emozioni, la
tristezza, la
rabbia e la felicità. Lo riempio di bacetti.
< Ma ciao cucciolotto!! Che hai fatto? Hai fatto da
bravo?>lui annuisce.
< sisi, ho fatto da bravo!!>gli sorrido e lo tempesto
ancora un po’ di
bacetti, poi mi rivolgo a Fleur.
< Ha fatto veramente il bravo bimbo?>lei fa un piccolo
sorriso e
annuisce.
< Si.. Gli ho letto una favola, ma sembra che preferisca le
favole
raccontate da te..>si avvicina a Stefan e gli dà un
bacio sulla testa, per
poi raggiungere gli altri in salotto. Guardo il mio fratellino
< Che storia ti ha raccontato?>
< “la bella addormentata nel bosco”.. Il
principe per svegliare la
principessa gli dà un bacetto!>rido per
l’enfasi che dà ad un semplice
bacetto
< Lo so che succede nella favola!! E poi vissero tutti felici e
contenti..
Bello, vero?>gli do un bacetto sulla fronte, mentre lui poggia
la testolina
sulla mia spalla.
< Anche noi avremo un lieto fine, vero?>mi guarda
curioso. Gli sfioro il
visetto, e faccio un piccolo sorriso.
< Ma certo.. Però noi non avremo una fine.. Te lo
prometto.>Gli do un
bacetto sullo zigomo e vado in salotto sedendomi accanto a Fleur e
Connor sul
divano bianco panna. L’unica fonte di luce ora è
il fuoco nel caminetto, dove
strepita la legna e le fiamme formano uno spettacolo magico. Accarezzo
i
capelli del bimbo che ho tra le braccia, guardando quelle fiamme
così vive e
colorate di ogni sfumatura del rosso..
< Ricordi il camino del castello in Francia
Vivì?>chiede Kelly senza
staccare gli occhi dal fuoco.
< Si Kelly..>
< Era davvero grande.. Ci andiamo questo inverno? Tanto per
cambiare
aria..>distoglie lo sguardo dal fuoco e guarda tutti
< Dobbiamo proprio?>mormora piano. Io appoggio la mano
sulla sua spalla,
e quando si gira per guardarmi le faccio un sorriso dolce.
< Sarebbe meglio.. Dopotutto, niente e nessuno ci trattiene
qui..>dice
Connor, guardando il soffitto. Fleur ci scruta, per poi tornare a
guardare il
fuoco.
< Già.. Solo i ricordi..>sussurra, e la stanza
torna nel silenzio.
Vero. Solo i ricordi..