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Autore: white_kahlan    20/01/2010    3 recensioni
“mi piace l’arcobaleno, mi ricorda quando ero piccola e chiedevo a papà se me lo poteva regalare” disse dolcemente la giovane. “a me ricorda noi” scappò alle labbra del giovane. Lei non esitò a fargli capire che aveva sentito bene “noi, Nara?” chiese maliziosa. “ehm si noi, il team 10! Io, te, Choji insomma..” salvato in extremis. Lei si intristì, prima di mormorare “ e Asuma sen-sei…” Il giovane percepì che gli occhi della sua amica stavano per riempirsi di lacrime, pur non vedendola, perciò decise di intervenire, anche se non era bravo in questo genere di cose. Si tirò su a sedere a fianco a lei e disse “i colori” lei lo guardò confusa, poi lui riprese“ogni colore, mi ricorda qualcosa che abbiamo passato assieme. Raccolta ShikaIno che ha come filo conduttore i colori...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Blu

“poi il blu mi ricorda…”

“l’orribile costumino a mutandina di Choji e Kiba, che avevano scoperto aver comparato uguale, quella giornata tutti al mare!” lo interruppe Ino.

“si è vero” rispose Shikamaru ghignando ricordando l’episodio, quell’Inuzuka era proprio ridicolo con quell’affare, che sembrava allontanasse le donne. La cosa gli era piaciuta.

flashback

Il quinto Hokage aveva deciso. I team non impegnati in missioni urgenti una volta di ritorno a Konoha avrebbero svolto per lei una missione estremamente top secret: portarla al mare un week end. Ora che i rapporti con le nazioni confinanti erano stabili aveva proprio bisogno di rilassarsi. Quando lo riferì a Shizune per poco non svenne dall’incredulità.

“prenderai tu il mio posto” aveva proferito la bionda

Alla notizia i team 7, 8 e 10 stentavano a credere che fosse vero, tanto più che era stata riferita da Gai-sensei, che non sempre era una fonte attendibile. Se non fosse stato per la conferma di Kakashi sensei, probabilmente nessuno avrebbe fatto la valigia.

Giunti alla spiaggia dopo mezza giornata di cammino gli shinobi sistemarono le tende in una zona riparata dal sole da un boschetto di palme, mentre le giovani kunoichi non avevano perso un istante, Hokage compresa, a sistemare sdraio e ombrelloni per poi sdraiarcisi sopra. Nessuno era particolarmente dispiaciuto dalla situazione, ma l’unico che ne era veramente esaltato era Kiba, che cominciò a sbavare non appena vide le ragazze sfilare con i loro bikini, tanto che dovette essere trattenuto con la forza per evitare uno stupro di gruppo.

“sei sempre il solito Inuzuka” confermò Shikamaru seccato dal suo atteggiamento

“sono solo donne”disse con disprezzo lo Hyuga, pur se indugiando verso la figura di Tenten.

“Sakura chaaaaaaaaaaaan!!” li distrasse un attimo la voce inconfondibile che risuonò per la conca d’orata “vieni a fare il bagno con noi????!!” aggiunse Rock Lee, a braccetto con Naruto e già in costume, rispettivamente a fiorellini arancioni e foglie verdi, sfuggiti ai lavori pesanti di assemblaggio-zona-notte.

“riprendendo il discorso” fece Kiba con fare famelico “voi due o siete gay o siete stupidi, cioè dove altro si potrebbe ammirare cotanta bellezza??” continuò indignato indicando le giovani, effettivamente semi nude, notò Shikamaru, dall’altro lato della piccola baia.

Sakura indossava un bichini rosa e un pareo in tinta, dalla stoffa leggera, Tenten aveva i capelli sciolti e un meraviglioso costume intero che lasciava fianchi e schiena scoperti, la piccola Hinata un costumino intero blu, scollatissimo sulla schiena, Ino un bikini giallo senza spalline con un cappellone di paglia in testa mentre l’Hokage metteva in mostra tutte le sue forme con un costume decisamente di una taglia più piccola della sua, tranquillamente adagiata su una sdraio con un cocktail in mano e gli occhiali da sole sul naso.

Tutti i ragazzi, analizzando meglio la situazione sotto la richiesta di Kiba, sen sei compresi, in effetti indugiarono su quella zona della spiaggia per qualche minuto.

“oh mio dio” confermò kiba facendosi quasi uscire il sangue dal naso dato che prima in effetti non aveva controllato così attentamente la situazione. Shikamaru rimase effettivamente interdetto. Quel coso era un costume? Non la copriva per niente, doveva sempre esagerare, almeno Sakura aveva avuto la decenza di mettersi un pareo. Ma i suoi pensieri furono interrotti da quell’esibizionista dell’Inuzuka

“e quello sarebbe?” domandò Shika sconvolto

“zitto nara! Questo è un costume all’ultimo grido, le ragazze ne vanno matte” precisò l’altro ragazzo.

“dai ragazzi venite a fare il bagno l’acqua è splendida!” disse Naruto avvicinandosi prima di scoppiare in una risata delle sue “ Kiba hai lo stesso costume di Choji!! Solo che a lui sta giusto! Sei sicuro che sia della tua taglia?” domandò ingenuamente Naruto, riconoscendo anche lui quanto fosse ridicolo l’Inuzuka conciato così.

“sei proprio un caso disperato, il destino è stato crudele con te” sentenziò Neji freddamente.

Choji non badò troppo agli schiamazzi degli amici, a lui il costume stava bene, glielo aveva regalato Ayumi.

“si potrebbe preparare un barbecue! Mi aiuta Kakakshi-sensei?” propose il paffutello al maestro, che si era sistemato un amaca tra due palme per leggersi un libro, rispondendo affermativamente al ragazzo, mentre Shikamaru ne approfitto per allontanarsi da quel rognoso molestatore.

Le ragazze dall’altro lato della baia videro i ragazzi battibeccarsi mentre sentivano Naruto urlare e Kiba corrergli dietro, mentre un Lee e un Gai infervorati dalla bella giornata gli correvano a ridosso per allenarsi.

“sono sempre i soliti”commentò Sakura “siamo comunque in missione, come fanno a far finta di niente così” concluse scuotendo la testa e agitando le braccia.

“rilassati fronte spaziosa!” le disse Ino mentre si sdraiava accanto a Tsunade “goditi il panorama!” disse poi indicando verso i ragazzi “come fa Tenten da quando siamo arrivate!” concluse malefica la bionda.

“iooo? Cosa dici.. ma no…” fece quella imbarazzata

“tu, si cara, ho visto come sbranavi lo Hyuga con gli occhi! Pervertita!” confermò la Yamanaka.

“e tu perché guardavi in quella direzione maialino?” chiese maliziosa Sakura “non è che ti ha incantato qualche bel cerbiatto in mezzo a quelle palme?” continuò in difesa si Tenten e per il gusto di infastidirla la rosa.

Ino divenne subito rossa e cercò di negare fino a quando non le cadde addosso qualcosa o meglio qualcuno. Kiba aveva rincorso Naruto per mezza spiaggia fino a quando il biondo non decise di cercare riparo dalle giovani. Saltò tempestivamente Ino e si riparò dietro a Sakura sedendosi tra le altre due kunoichi, mentre Hinata sveniva sopra a Tenten per la vicinanza del ragazzo. Kiba invece aveva rovinato sopra a Ino. La scena non sfuggì agli occhi di Shikamaru che con una scusa si allontanò da Choji e Neji, che montavano il barbecue. Ino era indignata ma divertita, perché l’Inuzuka le era volato addosso ma era anche caduto di faccia giù dal lettino, ai piedi di Sakura chan, infastidita per aver interrotto le sue prese in giro verso la bionda. Lei lo spinse del tutto giù dalla sdraio mentre Sakura cominciava a riempirli di botte entrambi usando l’ombrellone.

“Kiba che bel costume”commentò ironica Tenten mentre lui e il biondo giacevano a terra storditi, provocando l’ilarità delle ragazze “ se compravi una taglia in meno della tua ti dimezzavano il prezzo?” continuò.

“ma su povero Kiba-kun, non prendetelo in giro!” esordì Ino prima di scoppiare in una fragorosa risata con le altre.

“ma non era un costume da sciupa femmine?” commentò laconico Shikamaru arrivando lì vicino

“zitto tu Nara” rispose quello, trascinandosi a riva per riacquistare i connotati e ripresentarsi dalle giovani.

“Sai shikamaru, prima Ino ha visto un cerbiatto in mezzo alle palme!” disse spietata l’Haruno, ma Ino si era già defilata. Lui sorrise e andò a bagnarsi i piedi, un bagno intero avrebbe richiesto troppo impegno e l’acqua era troppo fresca, cosa estremamente seccante. Certo avrebbe dovuto aspettarselo, le seccature non vanno mai in giro da sole. All’improvviso, infatti, qualcuno gli saltò in spalla con tutta la forza che aveva, prendendolo alla sprovvista e facendolo cadere in acqua insieme a lei.

Lei si, perché poteva essere solo lei “Mendokuse Ino!!” urlò non appena riuscì a riprendere fiato fuori dall’acqua. Lei rideva, aveva i capelli inspiegabilmente asciutti ma scompigliati, era bellissima. Ma era ancora asciutta, dettaglio non trascurabile. Una parola cominciò a lampeggiare a lettere cubitali nel cervello di Shikamru : VENDETTA. Sorrise malefico e cominciò ad avanzare lentamente verso di lei

“Ino…” lei smise di ridere capendo le intenzioni del ragazzo e cominciò a correre sul bagnasciuga implorando pietà. Si rifugiò dietro a uno scoglio credendo di essere al sicuro, che era quello che lui voleva farle credere. Dopo pochi secondi lei spiò la spiaggia per intravederlo ma si sentì afferrata e sollevata.

“ahhh no Shika dai lasciami andare!” supplicò divertita.

“cosa mi dai se ti lascio?” fece lui mentre lei si dimenava, sebbene con poche energie, rimettendola a terra ma continuando a stringerla da dietro, avvolgendole la vita con le braccia, mentre il suo petto premeva contro la sua schiena. Lui era ancora bagnato per il tuffo di prima, lei mezza asciutta e sentì un brivido quando percepì il fresco del suo petto. Poi lui appoggiò il mento sulla sua spalla in attesa di risposta. “allora?” la incitò curioso. Lei era paralizzata, poteva avvertire il suo profumo, il suo respiro, il suo sguardo, inoltre quelle goccioline che le scendevano sulla schiena la facevano impazzire.

“tu cosa vorresti?” fece lei maliziosamente.

“voglio che ti copri un po’ di più seccatura, sei praticamente nuda”

“cos’è sei geloso?” chiese beffarda voltandosi verso il suo viso, sfiorandolo

“risposta sbagliata” rispose lui drizzandosi e gettandola in acqua senza alcuna pietà

“non è giusto!!!!” fece lei urlando indignata, facendo sì che tutti si voltassero nella loro direzione.

“meno male che non ti interessava, vero Nara!?” urlò Kiba a qualche metro di distanza, prima di realizzare che Ino era in acqua, quindi sarebbe dovuta uscire, quindi sarebbe stata molto bagnata e quindi molto sexy: nulla poteva impedirgli di perdersi quello spettacolo. Eccetto un insignificante inutile e minuscolo dettagliuzzo chiamato … Shikamaru Nara.

Il moro infatti in pochi istanti fu accanto a lui

“ fai un altro passo Inuzuka e giuro che ti castro, sono stato abbastanza chiaro?” gli disse guardandolo negli occhi con furia omicida. Kiba, spaventato, fece un passo indietro

“bravo, e ora voltati immediatamente e vai a giocare col tuo bel cagnolino, su” concluse il Nara scortandolo fino alla meta con lo sguardo. Poi si voltò verso la bionda e per un attimo gli sembrò che il mondo andasse a rallentatore: la sua figura snella usciva dall’acqua con la grazia di una sirena, il sole brillava sulle goccioline che le accarezzavano la pelle chiara, il costume si era reso più trasparente e lasciava intravedere ancora di più le sue forme perfette, le braccia erano all’insù con le mani intente a sistemare i capelli dorati, gli occhi chiusi si godevano il tiepido calore del sole che desiderava asciugarla.

La sua mente si svuotò ma percepì la sua gola deglutire rumorosamente.

Sigarette.

Aveva bisogno di una sigaretta.

Facciamo due sigarette, meglio.

Poi alzò di nuovo lo sguardo davanti a sé.

Lei stava camminando.

Verso di lui.

Conciata così.

Facciamo un pacchetto, di sigarette.

fine flashback

“quel giorno fumasti decisamente troppo” lo rimproverò la bionda.

“dici? Non ricordo” mentì lui

“si dico dico, e poi che pretese, io ero C-O-P-E-R-T-I-S-S-I-M-A!!” sottolineò la bionda

Lui non rispose, la guardò un momento focalizzando quel giorno e … si accese una sigaretta.

  
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