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Autore: white_kahlan    21/01/2010    2 recensioni
Giunse là dove l’aveva lasciata. Tutto perse ancora più valore quando a terra, in mezzo ad altri corpi esanimi ne vide uno con una lunga coda bionda. La pioggia non lo bagnava. Il freddo non lo scalfiva. La terra su cui camminava non esisteva. Era sordo ai fulmini. C’erano solo lei a terra e lui in piedi, a un metro di ditanza. Tutto intorno il nulla.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Non te ne andare... 

 

Il cielo era pieno di nuvoloni grigi.

La pioggia cominciò a cadere sempre più fitta, rallentando i suoi passi.

Doveva fare più veloce.   

Lei lo stava aspettando.

Lui le aveva promesso che sarebbe tornato.

Era ferito, ma non gli importava.

Giunse là dove l’aveva lasciata.

Tutto perse ancora più valore quando a terra, in mezzo ad altri corpi esanimi ne vide uno con una lunga coda bionda.

La pioggia non lo bagnava.

Il freddo non lo scalfiva.

La terra su cui camminava non esisteva.

Era sordo ai fulmini.

C’erano solo lei a terra e lui in piedi, a un metro di ditanza.

Tutto intorno il nulla.

“no..” mormorò lui.

Poi un sussulto, un colpo di tosse.

“Shika …” fu il lamento flebile della figurina viola stesa di fronte a lui.

Il ragazzo si chinò e la prese tra le braccia

“Shhh.. sono qui, andrà tutto bene” tentò di rassicurare più sé stesso che lei.

Poi un ultimo sorriso illuminò il volto della kunoichi, meravigliosa anche nell’ultimo respiro, 
prima che la vita abbandonasse i suoi occhi grandi e limpidi, rendendoli opachi e spenti.

“Ino, no.. no .. no..” la scrollò lentamente 
“Ino non mi lasciare, Ino, no.. no,no,no,no!” l’ultima negazione si trasformò in un urlo interminabile diretto al cielo, 
mentre gocce di pioggia si mescolavano a calde lacrime d’amore e frustrazione.  

Il dolore invase il suo animo, la rabbia il suo cuore, prima che un altro urlo scalfisse il cielo piangente.

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Shikamaru sobbalzò svegliato dalle sue stesse grida, mettendosi a sedere di scatto.

Si guardò intorno, il lenzuolo in mano e Choji accanto che lo guardava preoccupato.

 Era solo un sogno, uno stupidissimo e realistico sogno.

“Shika, stai bene?” domandò ansioso l’amico.

“era solo un incubo Cho, non preoccuparti” rispose quello “vado a prendere una boccata d’aria”

“Shika..” lo fermò l’amico “cosa c’entrava Ino nel tuo incubo?”

“ho parlato nel sonno?” domandò a sua volta il Nara

“amico, eri invasato, e non è la prima volta di recente” affermò preoccupato l’Akimichi

“si ma … sono solo incubi, stai tranquillo” ribadì lui

“Siamo in guerra Shika” fece una pausa “dovresti dirglielo” consigliò serio l’amico.

“lo so Choji, lo so” ammise rassegnato Shikamaru, che uscì dalla tenda.

Il giovane volse lo sguardo alla sistemazione di lei.

C’era la luce accesa. Si avvicinò e scostò appena il velo d’entrata.

“non riesci a dormire?” domandò sorridendo

Ino sobbalzò “oh sei tu Shikamaru” disse rilassata “già, dopo l’attacco dell’altra notte, beh sai… 
preferisco stare all’erta” concluse guardando verso il basso.

Lui allungò una mano verso la luce e la spense “dormi” ordinò

“ma Shika” ribatté infastidita

“faccio io la guardia” affermò ritirandosi all’ingresso del telo.

Lei lo afferrò per una mano “no … non te ne andare” supplicò.

Lui scommise che era diventata rossa in una maniera adorabile, ma il buio non gli permetteva di confermarlo.

“va bene” acconsentì, sdraiandosi accanto a lei.

Dopo qualche istante la bionda gli avvolse il petto con il braccio, 
girandosi su un fianco e portando i loro corpi più vicini. 
Lui d’istinto le cinse le spalle con un braccio mentre con l’altra mano cercò le sue dita. 
Ino le afferrò e le strinse forte, così lui la accostò ancora di più a sé.

“grazie” sospirò lei.

“e di cosa?” domandò lui.

“di essere qui … di essere tu”

Ci fu un attimo di silenzio.

Poi lui parlò “Ino non morire”

lei rise e tirò su la testa, fin’ora appoggiata al suo petto, per guardarlo.

“ti pare una cosa che posso decidere Shika?” domandò quasi divertita.

“non ho finito” la interruppe lui “non morire, prima che io ti abbia detto che ti amo, 
che senza di te morirei e che con te voglio passare il resto della mia vita” affermò lui guardandola dritta negli occhi.

La giovane rimase sbalordita, 
pensando che quella fosse la dichiarazione d’amore più bella che avesse mai potuto desiderare. 
Aspettava da una vita questo momento.

Lo baciò intensamente. Lui ricambiò con passione e invertì le posizioni, portandola sotto di sé.

“non morirò Shika, ti amo troppo per lasciarti”  

Si amarono tutta la notte e prima di addormentarsi, lui la cinse stretta a sé. 
Quella sera nessun incubo avrebbe disturbato i suoi sogni. 
Lei era lì, accanto a lui, era sua e nulla sarebbe potuto cambiare.

  
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