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Autore: Ale san    21/01/2010    7 recensioni
Aprii gli occhi lentamente, avevo un gran mal di testa. Ero disorientata. Cercai di riconnettere il mio cervello, vidi accanto a me due figure femminili con un'aria preoccupata e smarrita allo stesso tempo. Una di loro mi porse la mano in segno d'aiuto: aveva dei bei capelli rossi lunghi fino alla schiena e i suoi occhi erano azzurri come il cielo. L'altra, invece, aveva i capelli biondi e gli occhi dello stesso colore della prima. Mi guardai attorno scrutando attentamente il luogo in cui mi trovavo. Oddio, ma come diamine era possibile?! Mi trovavo in uno dei corridoi di Hogwarts! Ma quelle ragazze non le avevo mai viste in vita mia! Stavo sognando forse? Probabile.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Hermione Granger, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hermione In The Future




Capitolo Due: L'uscita Con Zabini (Part One)


Simon Zabini, arrogante e bastardo come ogni Serpeverde, figlio di Blaise Zabini, mi stava chiedendo di uscire? A me che per giunta sono una mezzosangue? Se chiedeva di uscire ad una sangue sporco allora voleva dire che gli interessavo davvero per aver tutto questo fegato.
"Come, come, come? Mi stai chiedendo di uscire Zabini?"
"E' quello che ho detto, Kent." Rispose con una voce diretta e schietta senza troppi giri di parole.
"Ma... perché inviti proprio me? Sono una mezzosangue e le serpi dovrebbero odiare quelle come me!"
Il moro fece spallucce e inarcò leggermente le sopracciglia inclinando la testa. Ma cosa stava facendo?
"Perché stai inclinando la testa?"
"Perché mi va. E comunque Kent non m'importa se sei mezzosangue o meno. Se mi piace davvero una ragazza la invito e basta."
"Mmh... certo che sei proprio diretto!"
Mi misi le mani sui fianchi piegando delicatamente la gamba. Lui mi sorrise, ma non vi aspettate chissà quale cosa. Quello non era un sorriso felice che spesso mi rivolgevano i miei amici. No. Quello era un ghigno soddisfatto, tipico dei Serpeverde, che ce ne fosse uno gentile!
Certo Hermione, basta crederci! Un Serpeverde sarà gentile ed educato solo quando vedrai in cielo degli asini che volano.
Stupida vocina. La mia era solo una battuta.
Quindi lo hai detto con tono ironico?
Ci vuole così tanto per capirlo?
Non ne ho la più pallida idea. Infondo io sono te. Sei tu che controlli i pensieri, non io.
Perfetto. Adesso devo anche discutere con me stessa? Ma perché capitano tutte a me?
"Kent? Ehi, Kent! Ci sei o ci fai?"
La sua voce squillante interruppe la mia "discussione" con me stessa se così si può chiamare.
"E'? Ah sì... dicevi?"
"Accetti il mio invito sì o no?"
"Mh, non lo so. E se i tuoi carissimi amichetti ci vedessero insieme? Non ti preoccupa minimamente la cosa?"
Lo vidi sbuffare scocciato. Chi capisce gli uomini è bravo.
"Senti se non vuoi uscire con me basta che me lo dici, odio ripetere le cose in continuazione!"
"Non è che non voglio uscire con te è che tutto questo è imbarazzante!" Confessai spostando lo sguardo altrove per non fargli capire che ero vergognata ma purtroppo ci riuscii con scarso successo.
"Non devi arrossire e comunque non ci vedo nulla di male. E' solo un'uscita mica devi essere decapitata." Rispose tranquillo incrociando le sue braccia muscolose grazie, probabilmente, ai vari allenamenti di Quiddich.
"E va bene, Zabini! Accetto il tuo invito ma sia chiaro è solo un'uscita senza troppi impegni anche perché non ti conosco bene e potrei sbagliarmi nel giudicarti."
Annuì semplicemente con la testa. Allegria!
E fu così che, sperando di non aver sbagliato, accettai l'invito di Simon Zabini. Però dovevo anche studiare! Accidenti.
Hermione non fare la secchiona come al tuo solito. Cavolo mai hai visto quant'è bello quel ragazzo? E tu ti fai scappare un'occasione del genere? Solo uno stupido lo farebbe e tu non lo sei quindi buttati per una buona volta e lascia perdere la tua parte So-Tutto-Io.
Rieccoci con questa vocina assilante e fastidiosa dentro di me! Meglio non dire altro o potrei scoppiare e non voglio che la gente mi veda come una pazza schizofrenica.



Camminai spedita verso il mio dormitorio, ero davvero stanca. Perlopiù il carattere scontroso e maleducato di Zabini mi aveva messo il malumore, avevo fatto bene ad accettare il suo invito? Mi ripetevo dentro di me.
Mentre camminavo pensierosa andai a sbattere contro una ragazza. Era Lavanda Brown La Vendetta! L'ochetta che pochi giorni fa, quando arrivai e tanti ragazzi mi guardavano ammirati, mi aveva lanciato uno sguardo omicida. Ora che ero più vicina a lei, mi accorsi che aveva la pelle lievemente mulatta.
"Ma guarda chi c'è!"
La guardai impassibile. Ma che vada a buttarsi da un ponte!
"Che vuoi?"
Brava, Hermione! Fai vedere chi sei a quell'ochetta!
Ora ci si metteva pure la vocina fastidiosa a rovinarmi la giornata ormai conclusa?
"Ti metto semplicemente in guardia. In questa scuola c'è un'unica e sola regina! E indovina chi è?"
"Rose?"
"No." Rispose a denti stretti. La stavo facendo irritare! Che goduria.
"Allora chi?"
"Io, naturalmente. Se no chi? La Weasley? Non penso proprio, non ne è all'altezza! Io sono Hilary Thomas, figlia della bellissima Lavanda Brown e del bel Dean Thomas, la unica e vera regina. I ragazzi mi hanno sempre ritenuto la più bella di tutta la scuola e non permetterò che sia una smorfiosa come te a rubarmi il titolo! Tuttavia, voglio che ti sia chiaro che devi lasciare in pace il mio Simuccio!"
Scoppiai a ridere davanti a lei. Ma la cosa che mi piacque di più è che vidi uscire dalle sue orecchie del fumo: sembrava una fabbrica. Le sue gote iniziarono pian piano a tingersi di rosso, non dall'imbarazzo, dalla rabbia.
"Sarai pure carina ma ricordati che i ragazzi guardano sì l'aspetto esteriore ma guardano anche l'aspetto interiore. Di conseguenza, se continuerai a comportarti da oca superficiale e senza un briciolo di cervello, la relazione seria te la potrai anche scordare. Detto ciò, me ne vado." Dissi seria.
Così girai i tacchi e me ne andai e sentii urlarmi qualcosa da lei ma non ci feci neanche caso. Non m'importava minimamente di quell'oca!



Arrivai nella Sala Comune e vidi che era completamente deserto. Guardai l'orologio: erano appena le undici. Sbadigliai e mi scese una piccola lacrima, dopo di che mi affrettai ad entrare nel dormitorio. Mi infilai velocemente il pigiama, mi misi sotto le coperte sentendo il contatto freddo del materasso e mi addormentai pensando facendo occupare alla mia mente molte cose: Harry, Ron, Ginny e tutti gli altri miei amici. Mi mancavano terribilmente.



"Hermione? Hermione, svegliati!"
Qualcuno mi stava chiamando. Aprii lentamente le palpebre sudate. Il cuore perse dei battiti. Era Harry! Ma come era possibile? Io ricordo che ero nel futuro!
"Harry!"
Lo abbracciai di slancio come se non lo avessi visto da anni. Infondo era il mio migliore amico! Il mio Harry rimarrà sempre il mio Harry.
"Ma dove sei stata? Io, Ron e tutti gli altri eravano molto preoccupati per te! Ti abbiamo cercata dappertutto."
"Lo so Harry ma è una lunga storia, meglio lasciar perdere. Comunque complimenti... con Ginny ti sei dato parecchio da fare."
Mi pentii di aver pronunciato quelle parole. Mi tappai la bocca. Maledizione, accidenti alla mia boccaccia! Mi fissò con un'aria completamente stralunata.
"Hermione cosa stai dicendo di grazia?"
"Scusa, Harry. Mi è scappato è che state troppo bene insieme! Datti una mossa e non fattela scappare!"
Il mio migliore amico mi sorrise rincuorato.
"Grazie tanto, Herm. Ti voglio un mondo di bene."
"Anch'io, Harry."
Un altro abbraccio.
Entrò Ron. Abbracciai anche lui e iniziammo a ridere e a scherzare. Ad un certo punto, vidi strano tutto intorno a me. Le pareti iniziarono a scomparire e tutto pian piano divenne bianco. Tutto ero scomparito: c'eravamo rimasti solo io, Harry e Ron. Fissai impaurita i miei due migliori amici che mi guardavano con un'aria che metteva inquietudine e terrore, non li avevo mai visti così.
"Harry, Ron! Che succede? E perché mi fissate così?!"
Il mio urlo rimbombò fra tutto lo spazio bianco.
"Hermione tu sei cattiva," iniziò Harry.
"C-cosa?!"
"Sì, io e Harry ti odiamo."
"M-ma ragazzi! Cosa state dicendo?!"
In quel momento avrei voluto  solamente morire.
"Sì, Granger. Ma non ti preoccupare, consolati del fatto che è solo un sogno e che tutto ciò non è realtà!" Mi presero in giro continuando a ridere mentre io stavo piangendo disperatamente.
E io ancora non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, la testa mi stava letteralmente scoppiando.
"N-non è vero! Non è un sogno i-io... io ero nel futuro e ora sono ritornata!"
"Addio, Hermione!"
Li vidi scomparire pian piano... ma corsi verso di loro con un braccio che andava in avanti.
Uno, due, tre...



"NOOOO! HARRY, RON! NON LASCIATEMI SOLA! IO VI VOGLIO BENE!"
Mi svegliai di scatto e mi sentii tutta sudata e con il cuore che batteva a mille. Il mio urlo aveva svegliato l'intera Sala Comunque e il silenzio, che dapprima regnava intorno, si spezzò. Vidi che tutte le ragazze si erano avvicinate al mio letto preoccupate per me, tranne le ochette ovviamente che mi guardavano infastidite per aver interrotto il loro riposo.
"S-Sarah... t-tu hai urlato i nomi Harry e Ron? C-cosa è successo?!" Rose era preoccupata per me e allo stesso tempo era molto confusa.
Anche i ragazzi entrarono senza nemmeno bussare. Alcune ragazze tirarono a ciascuno di loro una cuscinata.
"Così imparate a bussare prima di entrare! E se una di noi fosse stata nuda?!"
"Meglio!" Mormorò un ragazzino del quinto anno con la bava alla bocca.
Ricevette un'altra cuscinata.
Io, nel frattempo, continuavo a tremare. Rose tentava di calmarmi accarezzandomi dolcemente la schiena e la mia chioma bruna. James, Albus e mio figlio Hugo si precipitarono su di me preoccupati.
"Sarah! Cosa è successo?" James.
"Stai bene?" Albus.
"Raccontaci tutto." Hugo.
Le mie labbra si inarcarono leggermente in un piccolo sorriso. Apprezzavo che loro si preoccupassero così per me ma così esageravano veramente, non stavo mica morendo. Era stato solo un incubo. Nient'altro.
"Adesso basta!"
Tutti si girarono verso la voce che aveva appena parlato: Hilary Thomas. Strano.
"Sarah di qua, Sarah di là, Sarah giù! Cos'avrà di tanto speciale questa qui?! Ma guardatela! E' solo una smorfiosetta secchiona. Tsk!"
Albus la guardò minaccioso e si avvicinò a lei ma io lo fermai tenendolo per le braccia. Fu Rose che parlò questa volta.
"E lo domandi pure, Thomas? Lei, a differenza di te, è una splendida persona gentile e disponibile con tutti. Tu invece sei solo un'oca senza cervello perlopiù egocentrica!"
La Thomas serrò i pugni e se ne andò fuori offesa.
"Ma guarda questa! Comunque... ci spieghi perché hai urlato così?" Hugo si sedette sul letto e mi fissò negli occhi. Aveva i miei stessi occhi e anche il mio stesso sguardo quando era confuso.
"Nulla di che. E' stato solo un brutto sogno."
"Vuoi parlarcene o preferisci di no?"
Scossi violentemente la testa e mi sforzai di sorridere ma perché era tutto così difficile? Non facevo altro che pensare a Harry, Ron, Ginny e tutti gli altri miei amici. Mi resi conto che non potevo proprio vivere senza di loro. Oramai, col passare degli anni, erano diventati tutta la mia vita e non ne potevo di certo fare a meno. Rose, Albus, James, Lily, Hugo e tutta la combriccola erano molto simpatici ma loro erano il futuro. Gli altri invece erano il presente e facevano parte di me.
"Sarah tu ci devi spiegare delle cose. Perché hai urlato i nomi Harry e Ron? Insomma... Ron è il nome di mio padre e di Hugo e Harry quello di James, Albus e Lily. Ci nascondi qualcosa?"
Abbassai lo sguardo e sospirai. Dovevo dir loro la verità. Li portai in un posto isolato. Eravamo: io, Rose, Lily, Albus, James e Hugo.
"Allora?" Chiese un'impaziente Lily che intanto si sventolava i suoi bei capelli rossi e lucenti.
Raccontai loro tutta la storia filo per filo: chi ero realmente, cosa facevo nella mia vita e soprattutto com'ero finita qui. Vidi tutti i presenti basiti.
"Q-quindi t-tu saresti H-Hermione Granger? M-mia madre?!"
Annuii con la testa abbassando lo sguardo.
"Perché non ce l'hai detto prima?!"
"Perché avevo paura."
"Quindi mi ero preso una cotta per mia zia?! Oh santo cielo!"
Mi voltai verso Albus e gli sorrisi.
"Beh ancora non sono tua zia... lo sarò quando diventerò mamma per ora siete solo i miei amici del futuro. Tuttavia, non posso proprio vivere senza Harry, Ron e tutti gli altri. Loro sono il mio presente. Mi mancano da morire."
E iniziai a sighiozzare. Sentii una mano appoggiarsi sopra la mia spalla. James mi guardava comprensivo, probabilmente anche lui sapeva cosa si provava.
"Ti aiuteremo a ritornare al presente, zia."
"Non chiamatemi zia. Chiamatemi semplicemente Herm."
"Certo che eri davvero stupenda da giovane mamma!" Confessò Hugo squadrandomi attentamente dalla testa ai piedi.
"Perché ora non lo sono?"
Scoppiammo tutti a ridere. Loro, che sarebbero stati la nuova generazione, mi avrebbero aiutata e sono certa che quando ritornerò nel presente, mi mancheranno tanto anche loro.



Il giorno dopo arrivò e io ero terribilmente in ansia: ci sarebbe stato l'appuntamento con Zabini. Mi chiedo cosa succederà. Solo il tempo me lo potrà dire. Aprii l'armadio e mi misi alla ricerca dei vestiti da mettermi. Missione: prepararsi decentemente per un piacevole appuntamento.



Ringraziamenti:
 

VolandoConTe94: Ti ringrazio molto ma io ti consiglio di andare a vedere le storie che ho scritto tempo fa. Vedrai la grossa differenza che ci sarà O.O al 99 % dei casi ti si rizzeranno completamente i capelli e se magari sei appena andata dalla parrucchiera non ti consiglio di leggerle XD! Comunque che te ne pare di questo capitolo? Fammi sapere, bacioni.

Myrtle: Ehhh vedrai quanti colpi di scena ci saranno in questa storia, io sono una maga nei colpi di scena. (Modesta la ragazza -_-' NdScorp) Ancora tu?! Ma lasciami in pace (stile Rupert Sciamenna.)! Comunque ti ringrazio davvero tanto. Sono commossa davvero... voi lettori mi commuovete facilmente ç_ç. Ciao, carissima.

gioia_in_blu: Ta dan da dan! Come vedi Hermione ha accettato l'invito di Zabini Junior, contenta? ^^ Ma davvero scrivo così bene? O.O Beh rispetto alle storie che scrivevo prima c'è tantissima differenza. Infatti, come ho già detto a VolandoConTe94, suggerisco fortemente di non andare a leggerle se siete stati appena dalla parrucchiera ^.^'. Ciao, bella.

Gyin: Eh già al nostro caro Scorp piace Rose ma lui, orgoglioso com'è, non lo ammetterà mai neanche sotto tortura (Rose caraa *_* NdScorp) -.-' Se parli un'altra volta a sproposito ti castro! (O.O Ok, sto zitto! NdScorp). Piaciuto questo capitolo? See you later.

Alla prossima. Grazie ancora per avermi seguita.


 
 
























  
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