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Autore: _Syn    22/01/2010    8 recensioni
Partecipa all'iniziativa del CoS "2010: A Year Together"
Prompt 210: "Scusi, c'ero prima io..."
Non è lento quel voltarsi, non è neanche esageratamente intenso lo sguardo che si scambiano. E' solo uno sguardo qualsiasi.
-MattMisa-
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Misa Amane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Partecipa all'iniziativa del CoS "2010: A Year Together"
Prompt 210: "Scusi, c'ero prima io..."

Too Late – 22 Gennaio




Avanza sinuosamente, aggraziata ancora di più da movenze quasi infantili, oppure ingenue, mentre Matt la osserva mantenendo una certe distanza. Ha appena chiuso la telefonata con Mello e continua a fare ciò che gli è stato detto: controllare ogni movimento di Misa Amane.

A Matt non dispiace più di tanto, finché si tratta di spiare e pedinare una ragazza che, così come ha appena ammesso, attira non poco la sua attenzione. Ovviamente, se solo tentasse di avvicinarla e tentare un approccio (molto) ravvicinato, Mello sarebbe capace di scuoiarlo vivo per aver fatto saltare la copertura.

Ma a Matt il rischio piace. E' come quando, la sigaretta tra i denti, il fumo ti scivola dentro e fuori, donandoti quell'istante unico in cui la tua dipendenza è appagata. Matt è tentato. Le tentazioni non portano mai nulla di buono, solo dipendenza.

Ghigna mentre infila il cellulare tasca e lascia cadere a terra il mozzicone della sigaretta. Arde un istante, poi resta schiacciata sotto il suo piede. Così mette un passo dopo l'altro, Matt, dopo aver estinto la fiamma della vecchia dipendenza.

Varca la soglia di quel negozio colmo di ragazzine urlanti per gli sconti spettacolari, per un mucchio di altre cose che a lui non interessa affatto sapere, e osa guardarla più da vicino.

E' una bellezza tutta sua. Strana.

Non sono solo i capelli biondi tenuti in due codini da bambina, o gli occhi che osservano ogni vestito ignorando però il cartellino del prezzo.

Non è neanche la scollatura generosa o la mini gonna che le scopre le gambe. O almeno, all'inizio lo era, si dice Matt. E non gli dispiace.

C'è solo qualcosa che lo lascia quasi di stucco e, se non fosse per quel suo carattere abituato ad ogni sorpresa, a ogni colpo di scena, se ne resterebbe fermo a guardarla, un'espressione vagamente ebete dipinta in volto.

Invece piega le labbra e continua a seguirla senza far notare la sua presenza. Finge di interessarsi ad un pull-over, ad un paio di jeans e ad una cintura, mentre Misa cinguetta allegra esasperando il suo accompagnatore.

Ogni tanto lui sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

Ma Matt, in qualche modo, sa che quell'uomo non la sta guardando davvero. Quando Matt la osserva vede due occhi pieni di una malinconia che sorge dritta nel cuore, ma che viene subissata quasi spontaneamente da un'allegria infantile e rumorosa. E ciò che più lo costringe a soffermarsi un secondo di troppo sul suo volto è la consapevolezza che lei, di starsi lentamente spegnendo, non la percepisce.

Amaro e tentatore.

Quasi non si accorge, Matt, che ormai sono arrivati entrambi alla cassa e che, stupito da se stesso per essersi distratto anche solo per mezzo secondo, si è mosso troppo velocemente, scattando in avanti e superando la fila.

Sente un tossicchiare irritato alle spalle mentre si domanda per quale diavolo di ragione abbia scelto una maglia così orrenda. Poi una mano sulla spalla, come un pugno che batte su di una porta.

Non è lento quel voltarsi, non è neanche esageratamente intenso lo sguardo che si scambiano. E' solo uno sguardo qualsiasi.

Scusi, c'ero prima io...” dice Misa, irritata. Odia essere superata, odia doversene stare zitta mentre stupidi esseri osano passarle avanti.

Che sbadato.” replica Matt, accennando un sorriso che, più che altro, sa di soddisfazione e sorpresa. Non l'ha fatto di proposito, non le ha parlato. E' stato solo il caso, solo una fila troppo lunga per poter tenere bene il conto e uno sguardo triste che dipende da una felicità esistente solo in un'illusione.

Le offrirebbe una sigaretta, Matt, ma preferisce chinarsi in avanti e respirarle quasi sulle labbra, per far sì che l'odore della nicotina la colpisca fastidiosamente. Vuole che quello sguardo bugiardo, ma così terribilmente bello, svanisca.

Chiedo scusa.”

Misa non ha neanche il tempo di finire di tossire, scuotendosi una mano davanti al viso, che quel ragazzo misterioso svanisce.

Dimentica persino l'odore del fumo mentre tra le mani sente qualcosa che non le appartiene: una maglia giallo acceso con un sole viola al centro. Ricorda solo due occhi coperti da spesse lenti gialle e una strana sensazione all'altezza del petto, come se avesse già visto quel tipo.

Come se quello sguardo le fosse entrato dentro per restare, e consolarla nelle notti solitarie.

Alla fine, ignorando le proteste di chi le sta dietro, poggia sul bancone tutti i capi che ha deciso di comprare. Anche quella buffa maglia gialla.

Non sia mai detto che Misa Amane abbia ripensamenti su qualcosa.

E mentre lo pensa, qualcosa dentro di lei si rompe e sanguina. Forse, per quella volta, avrebbe fatto meglio a restarsene indietro. Ma ormai è troppo tardi.

Per tutto.



Non fumi da un'ora Matt.”

Ho finito le sigarette.”

E non le hai comprate?”

L'ho dimenticato... Che sbadato.”

Sale l'amarezza e Matt sa bene che per lui non è troppo tardi, per lui non c'è semplicemente scelta. Né tardi, né presto, né in orario. E' solo fumo che giace sulle labbra di una ragazza. E' solo una sensazione.

E' solo il cuore che batte al contrario e tu che ci credi. E' solo quel muT-muT... E fa ridere. No, non fumerà per quella notte. Riderà e basta, per dimenticare, scoprendo di essersi perso in un sussurro incomprensibile esalato dalle sue stesse labbra.

Tum-tum.

Il cuore tornerà a battere normalmente presto, ma a quel punto non ci sarà nessuno davanti a lui che gli dirà “Scusi, c'ero prima io...”

La Morte non ha gli occhi ingenui di Misa Amane. Non la sua morte.

Tum-t...

Però... quella maglia gialla era davvero brutta.









Note di Bella: *brividi di freddo* Quest'inverno non ho mai avuto così freddo, cavolo. Va be', non v'importa. 

Questa fic è nata per caso - come sempre XD. Riprende un momento abbastanza banale, forse sarà stato già trattato da qualcun altro, ma anch'io ho voluto dare la mia interpretazione. Non avevo mai scritto una MattMisa. E ora che ci penso... è la mia prima het su Death Note XDD Wow, qui ci vuole in brindisi o qualcosa, è un evento EPICO. 

Spero vi sia piaciuta ^^ 

Bella.


  
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