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Autore: _Shee    22/01/2010    3 recensioni
Cos'è successo alla timida, gentile e dolce Hinata?
Non c'è più! Adesso c'è un' Hinata migliore: boriosa e saccente!
...eh no. L'autostima non aumenta valutando la maschera con cui ci si nasconde.
Ama te stesso per quel che sei.
[IV^ classificata al contest "Mental" indetto da Globulo Rosso e Bimba_Chic_Aiko]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Shino Aburame
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Anche quando sbagli... conservi sempre grande dignità! Osservarti mi colpisce sempre... perché non sei... perfetto. E così commetti degli errori, ma ogni volta hai la forza per ripartire... e io penso sia quella la vera forza.



Nello stesso momento vidi sopraggiungere Kiba preceduto dal suo cagnolino.
-Oh guarda chi c'è! Kiba! - gridò Naruto sbracciandosi verso di lui.
-Ehilà! Sapete, questo cane è formidabile! Ho fatto annusare la cartella di Hinata e lui ha davvero seguito le tracce fino a voi!
Non potei fare a meno di trovare il suo arrivo abbastanza seccante. L'unica occasione che avevo per stare sola con Naruto...
-Hey? Bel cagnolino? Vieni qua! - Naruto si chinò su di lui ed iniziò a giocarci.
Quando il cane poi iniziò a correre completamente fomentato, Naruto iniziò a seguirlo... allontanandosi da noi e lasciando me e Kiba da soli...
-Ti volevo solo riportare la cartella... l'ho trovata abbandonata per terra e... - era avvilito...
-Grazie Kiba, sei stato molto gentile, non devi darmi spiegazioni. - e abbassai lo sguardo, sperando non leggesse il mio reale disappunto.
-Beh, allora io... vado... - era demoralizzato, tanto, troppo!
-Guarda che non hai interrotto nulla! Perché devi andartene così... non ne hai motivo...- mi dispiaceva vederlo così, di una tristezza talmente inconcepibile dal suo reale carattere che impietosiva persino me.
Vidi chiaramente nei suoi occhi la frustrazione ma la nascose subito con tanta disinvoltura che mi chiesi se non fosse stata solo una mia impressione.
-Ah ah! Ma no! Sono solo di fretta! Voi potete fare quello che vi pare! Te l'ho detto, t'ho riportato la cartella e adesso ho un appuntamento dal veterinario per... Akamaru!
-L'hai chiamato...Rosso? - cercai di sorridergli
-Me l'hai fatto venire tu in mente adesso: sei paonazza!
Poi a tradimento mi lanciò la cartella, ma presa alla sprovvista non feci in tempo a prenderla che questa cadde a terra spargendo tutto il contenuto a terra.
Ci chinammo a raccogliere i libri.
La rosa spiccò scarlatta su quel tappeto di fogli.
-Ah, Kiba... grazie per la rosa.
-Grazie? Ah...- s'era rifatto cupo - Ti sbagli. Non è da parte mia quella rosa.
-Cosa? Ma tu mi hai... insomma...- non potevo ripetere quel ch'era successo, ma in fondo chi altri poteva avermela data? Non poteva essere caduta dal cielo!
Kiba poggiò di scatto le sue calde mani sulle mie spalle. La prima cosa che feci dopo quel contatto fu controllare Naruto con la coda dell'occhio, e lo vidi giocare allegramente con il cane.
-Hinata...
Tornai a guardare Kiba, di nuovo troppo vicino a me.
-Non sarò io a darti delle spiegazioni. Sono stati giorni pesanti questi, per tutti noi. Sappi solo che quel ch'è successo ieri è stato un mio sbaglio. Volevo tentare il tutto per tutto. E' stata solo una mia debolezza dettata da non so quale sentimento perché... tu sei sempre stata la mia migliore amica. La persona che devo proteggere. E sono contento che tu stia tornando.
M'ero persa.
Kiba si staccò.
Girò il volto verso Naruto e la stessa cosa feci io.
S' annuirono a vicenda con uno sguardo terribilmente serio.
Poi imprevedibilmente mi diede un buffetto riportando il mio sguardo verso il suo viso ora più rilassato.
-Ora vado! Ci vediamo domani a scuola! Oddio c'è il compito! Speriamo che la giornata di studio sia servita a qualcosa! Akamaru andiamo!
S'alzò e andò via.
Al suo posto davanti a me s'accucciò Naruto.
Sorrideva, come sempre, ma sembrava essere arrivato davvero il momento dei chiarimenti.
Si grattò il naso imbarazzato mentre io sentivo il mio cervello completamente assente.
-Era Shino il più indicato a farti questo discorso. Ma sono stato quasi minacciato a morte da lui perché fossi io a fartelo, e poi sai quanto può essere permaloso, e adesso, beh, pare sia il momento!
-...
-Allooora - e tirò fuori dalla tasca un foglio - questa è la scaletta del discorso! Maledetto Shino!
Sorrise, ma io risposi con un sorriso senza convinzione.
-Come sono stati per te questi giorni, Hinata?
S'era fatto serio. Non l'avevo mai visto così. Ma ciò che più mi colpì fu il fatto che forse lui s'era accorto del mio cambiamento: forse lui s'era accorto della bella e sicura Hinata trasformata nell'insignificante Hinata.
-Difficili. - non riuscii a dire altro. In fondo pensavo che quella parola potesse racchiudere tutto quel ch'era successo, e allo stesso tempo sapevo che se mi fossi aperta troppo avrei continuato quella conversazione in preda ai pianti isterici.
-Perché hai creduto di essere qualcun'altro. - sentenziò...
Eh?
-Ti sei comportata come se non fossi più tu. Una Hinata diversa, che a nessuno piace, e che non dovrebbe piacere nemmeno a te.
-Ma cosa stai...- ero turbata, quasi stizzita dalle sue parole, ma al contempo speravo che continuasse: c'era qualcosa che la mia nuova vista non avrebbe mai potuto vedere.
Sorrise.
-Ribadisco che Shino avrebbe dovuto farti tutto il discorso...io e te in fondo, prima di adesso, non siamo mai stati così a contatto...- si fece di nuovo serio- Ma so che stai barattando la bellezza interiore di Hinata, per qualcosa di ben più effimero.
-Io...-
Non sapevo più cosa stava accadendo attorno a me.
-Io sono sempre stata me stessa, e non sto vendendo nulla di me, ti sbagli... è solo che in questi giorni...
Mi bloccò posandomi le mani sulle spalle. La stessa medesima posizione e distanza mantenuta da Kiba.
-Sei davvero sicura di quel che dici? Guardami negli occhi Hinata.
Incominciai a piangere. Non ero sicura d'un bel niente. Ciò che sapevo e ricordavo era semplicemente legato a tutti i cambiamenti ch'erano avvenuti in quei giorni... e che... solo io avevo notato.
-Io...
Naruto alzò gli occhi sopra di me.
-Hinata...
Mi voltai. Era Shino.
Naruto si alzò e mi porse la mano. Mi alzai aggrappandomi con forza a lui.
-Sono venuto per spiegarti BENE come stanno le cose.
Mi voltai verso Naruto.
Lui sorrise:
-Ah sì! E' lui il più indicato a questo tipo di discorsi!
-Ma che vuol dire?? Io non... non ci sto capendo più nulla...
Quando mi voltai di nuovo verso Shino sentii ancora la mano di Naruto stretta attorno alla mia...
-Sarò chiaro e conciso Hinata. Sei in preda ad allucinazione visive: credi reale ciò che in realtà non esiste. Kiba mi ha detto che non ricordavi nemmeno di avere gli occhi bianchi. Ti sei totalmente annullata. Hai creduto di essere un'altra persona.
-Ma... ma è uno scherzo questo? - mi scappò una risatina nervosa.
-Non è uno scherzo, ed immagino che anche tu ti sia accorta che c'è davvero qualcosa che non va.
Abbassai la testa e strizzai gli occhi, lasciando fuoriuscire completamente le lacrime attaccate alle ciglia.
E la prima cosa a cui pensai furono quei flash e i consecutivi cambiamenti del mio corpo e del mio comportamento.
-Quei sogni... quelle immagini... ero in un mondo immaginario, vedevo una ragazza che spesso lottava ed era ferita... e sono diventata lei...
-Non sei diventata quella ragazza. Sei tornata a esserla. Nonostante le illusioni che il tuo stesso cervello ha creato, una parte di te manteneva un minimo di contatto con la realtà. Ciò che credevi sogno era solo l'ancora di salvataggio, quella che adesso ti sta permettendo di tornare te stessa.
Le sue ultime parole incrinarono tutto:
-MA IO NON VOGLIO ESSERE ME STESSA!
Mi tappai la bocca. Mi vergognai tornando a piangere copiosamente. Naruto era ancora dietro di me ma la presa sulla mia mano s'era allentata. Avevo urlato come una pazza isterica.
Alzai gli occhi verso Shino, ma lui non c'era più. Era andato via silenzioso com'era arrivato.
Mi voltai verso Naruto. Non seppi capire l'espressione del suo volto, né volevo usare i miei occhi per sondare il suo sguardo. Mi accorsi solo che pian piano allargava le braccia attorno al mio corpo, e lo stringeva al suo.
I miei singhiozzi furono attutiti dalla sua maglia.
-Ammetto di non conoscerti per niente. Però una cosa l'ho capita: una Hinata che si crede chissà chi e ostenta una certa superiorità è solo una Hinata che mente a se stessa. La Hinata che ho sempre visto io è timida e insicura, ma è anche uno scrigno ancora sigillato e ricco di sorprese. Credere in se stessi non vuol dire cambiare per sentirsi migliore, ma esaltarsi per capire di essere già migliore. Perché è l'unicità che rende una cosa più straordinaria delle altre, e tu sei unica senza bisogno di mezzi trucchi.
Smisi di piangere, colpita da quelle parole. Quando alzai lo sguardo su di lui mi rispose con un ampio sorriso.
Ma l'unica cosa che riuscii a sillabare fu:
-Sakura è davvero fortunata...-
-Guarda che io sono anche amico tuo, non solo di Sakura! - rispose lui ridendo
-Ma Sakura è la tua...
Mi bloccai. Allucinazioni.
-Tu e lei...?
Naruto scosse la testa deciso, nonostante un po' di rassegnazione velò la sicurezza dei suoi occhi.
Il mio cuore si riempì comunque di una gioia incontenibile, traboccante di una felicità tutt'altro che illusoria.
Flash.



-<3-<3-<3-<3-<3-<3-



@kry333-->Le tue recensioni mi mettono sempre di buon'umore!!! GRAAAZIE!! Sarebbe bello se pure nella realtà Naruto si svegliasse un attimo ma tant'è...! a questo punto il prossimo è l'ultimo capitolo, e spero di chiudere abbastanza in bellezza ^^ Un bacione! Ancora mille grazie!!


Da svidànija ^^
  
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