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Autore: Nlc    23/01/2010    1 recensioni
Buon anno a tutti, eccomi di ritorno con una nuova emozionante storia con nuovi personaggi e con tante intense emozioni: "Questa separazione ci fa tanto male, perché le nostre anime sono legate l’una all’altra. Forse lo sono sempre state e lo saranno sempre. Forse abbiamo vissuto mille vite prima di questa e. In ciascuno ci siamo incontrati. E forse ogni volta siamo stati costretti a separarci Per le stesse ragioni. Perciò questo è un addio che dura Da 10 mila anni e prelude quelli a venire. Quando ti guardo, vedo la tua bellezza e la tua grazia E so che sono andate via via crescendo ciascuna delle tue vite. So anche che ciascuna delle mie vite sono andato alla tua ricerca. E cercavo proprio te, non qualcuno che ti somigli , perché la tua anima e la mia Devono sempre riunirsi. E poi, per ragioni che nessuno di noi capisce, siamo costretti a dirci addio. Vorrei dirti che tutto andrà benissimo e giurò che farò il possibile Perché ciò accada. Ma se non ci incontrassimo e questo fosse un vero addio, so che ci rivedremo in un’altra vita. Ci incontreremo di nuovo, e forse il volere delle stelle sarà cambiato e potremo amarci tanto da convivere tutte" le sensazioni precedenti. ( Walt Whitman)
Genere: Commedia, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 8

Capitolo 8

 

 

Ester continua i suoi preparativi per il matrimonio, durante il suo studio per la tesi.

Dopo una giornata tra studio,telefonate, corse per la strada, negozi,torna a casa bagnata fradicia.

“ Che cosa è successo?” Chiede Samuel che da poco tornato al lavoro e sta mangiando un panino davanti la televisione.

“ Odio la pioggia! Sta piovendo a dirotto.”

“ Ho dato l’ordine per i biglietti di invito, ma gli devo dare la lista degli invitati, tu chi vuoi fare venire al nostro matrimonio?”

“ La mia famiglia, i parenti più intimi, amici, i compagni di squadra, i colleghi dell’officina, saranno circa 80 persone.”

“ Io ho dato l’ordine per 150 biglietti, ma non credo che basterà per tutti.”

“ Ridarai l’ordine , al più non diamo il biglietto ad Alex”

“ Ma come il più religioso ? Non capisco perché sei così geloso”

“ Io sono geloso delle persone a cui amo e tengo veramente.”

“ Mi tolgo questi vestiti, sono tutta bagnata.”

“ ma sei così sexy !”

“ Sì, e poi mi viene un bel raffreddore.”

Mentre Samuel sta guardando la televisione ridendo davanti a una sit-com , sente un urlo di Ester e corre dalla camera, vedendo tutti oggetti per terra.

“ Dove è ? dove? Dove è finito?”

“ che cosa ti sei persa?”

“ Il portafoglio e il depliant del vestito da sposa, avevo la ricevuta di consegna del vestito all’interno del depliant.” Ester piange, con i capelli bagnati e Samuel cerca di calmarla.

“ cerca di ricordarti quello che hai fatto oggi.”

“ Sigh…sono andata in biblioteca, poi ho fatto diverse chiamate , sono andata dal nipotino del professore Spice.”

“ Il nipotino.”

“ sì, Josh il bambino che viene a ripetizione, il mio professore è suo zio, sono andata da lui perché oggi non lo poteva portare qui. Poi nel pomeriggio sono stata dall’ufficio del professore, devo averlo lasciato lì.”

“ Il nipote, l’ufficio, siamo entrati in confidenza.”

“ Non sarai geloso !”

“ No, però è da quando hai cominciato la tesi che sento parlare di questa persona, più del nostro matrimonio.” Samuel si allontana .

“ Mi asciugo i capelli e vado in facoltà.”

“ Ma hai capito che cosa ho detto?”

“ Samuel, scusami,io al nostro matrimonio tengo, ma dammi i miei tempi, se no divento matta tra la tesi e tutto. Io voglio sposarti e voglio che vada tutto bene. Io voglio vivere con te.”

“ Anche io,ma io vado a fare due tiri al basket .”

“ Samuel.”  E se ne va sbattendo la porta.

“Sempre così!”

 Pensa Ester per strada, perché ogni volta che litigano o hanno una discussione, lui si rifugia nel basket per evitare discorsi e si chiude, e non permette a lei di avvicinarsi , poi si riappacifica con lei senza motivo. A volte ha paura che Samuel la assecondi troppo , però la colpa è sua, perché è testarda.

“Dovrò scusarmi” pensa.

Quando arriva dall’ufficio del professore, trova la porta chiusa.

“ E’ inutile che bussi, il professore è andato via mezz’ora fa!”dice il portinaio anziano che la vede bussare ansiosa.

“ Ho lasciato il mio portafoglio dentro al suo ufficio.”

“ Aspetti, ho le chiavi.” Il signore sulla sessantina le apre la porta.

“ Dove è ? doveva stare sulla scrivania, me lo ricordo! Ho appoggiato qui il materiale, ora come faccio? Senta, mi può dare il recapito del professore.”

“ Veramente, i dati personali non li potete avere, solo le e-mail.”

“ Per favore, ci è in gioco il mio matrimonio .”

“ Se, me lo dice con quegli occhi….” Il portiere si intenerisce e la porta al piano inferiore dalla portineria, dove ha l’archivio dei dati dei docenti.

“ Guardi, qui c’ è l’indirizzo e il numero di telefono, ne faccia un buon uso.”

“ Grazie!” Lo abbraccia.

“ Per così poco. Si figuri.” Dice il portiere ridendo.

“ La invito al mio matrimonio.”

“Eh, esagerata, vada a riprendersi il suo portafoglio.”

 

Ester prende la macchina, tra la facoltà, il traffico e trovare a strada arriva per le 7, 30.

Parcheggia la macchina e vede una bellissima villetta e pensa a quando gli ha detto che sua moglie lo tradiva,ora si trova solo in quell’enorme casa.

Suona il campanello.  Quando la porta si apre, vede il professore in accappatoio che si asciuga i capelli con un asciugamano. Ester si imbarazza, distogliendo lo sguardo e Mark rimane sorpreso.

“ Signorina Micol, che cosa ci fa lei qui? E chi le ha dato il mio indirizzo?”

 

 

Ester racconta del breve episodio. “ Sì, mi ricordo che aveva il portafoglio nella mia scrivania, potrei averlo preso io per sbaglio . Ma entri, si congela là fuori. Ho appena fatto il tè, ne vuole un po’? Mentre cerco, può sedersi, lasci il cappotto sul divano.”

Ester si siede, prende il tè caldo e vede la casa accogliente:sembra un castello del 800 , pensa fra se con un odore intenso quasi di vaniglia. Dentro c’è un camino acceso che scalda la casa.

“ Ho ritrovato il suo portafoglio e il depliant nella mia borsa, si deve essere mescolato tra i miei libri, e ora che mi ricordo le devo 15 dollari.”

“ Mia sorella si era dimenticata di darle i soldi dell’ultima ripetizione di Josh, e mi ha chiesto di darglieli se la vedevo, quindi capita a proposito.”

“ Ma non mi sembra il caso, anzi direi di togliere il disturbo.”

“ Ecco i 15 dollari.”

“ Che cosa è questa musica?”

“ Musica classica, Schumann , bella vero?  Fantasia in sol minore Mi rilassa.”

bellissima, se non ricordo male.  È una composizione libera strutturata secondo la fantasia dell'autore, che non rientra nei canoni di nessuna forma musicale codificata. Le prime forme di fantasie musicali si debbono al periodo barocco e più precisamente al compositore Johann Sebastian Bach, il quale conferì al genere della fantasia una dignità musicale decisamente superiore.  E se non sbaglio, La fantasia venne utilizzata nel Settecento da Bach nella sua Fantasia cromatica e Fuga e nella II Partita in Do Minore per Clavicembalo.”

“ Sempre preparata….” Il prof prende il tè e ride.

“ Le mia preferite sono Le Davidsbündlertänze del compositore tedesco Robert Schumann una serie di miniature per pianoforte composte nel 1837. La collezione è composta di diciotto pezzi, e furono un veicolo per l'espressione dell'amore del compositore per Clara Wieck.”dice Ester.

“Sta scherzando?” dice mentre la melodia sale .

“ Perché è anche la mia preferita.” Ester si arrossisce e rimane imbarazzata. Le note delle musica scendono

“ professore.”

“ Mi chiami Mark a casa mia.”

“ Le si è slacciato l’accappatoio.”  Ester è tutta rossa, Mark sotto indossava i boxer, ma si intravedeva un petto, un addominale scolpito bagnato. E scansa lo sguardo, imbarazzata e stupita.

“” oh , cavolo.” Mark chiude l’accappatoio.

“ Credo di avere disturbato anche abbastanza.”

“ Aspetti signorina Micol. “

“ Grazie per il tè, ma ora devo andare, il mio fidanzato mi sta aspettando.”

“ il suo fidanzato.” Pensa Mark.

“ Grazie ancora.” Ester si mette il cappotto e la sciarpa, lasciando un vuoto che a Mark lacera il petto.

 

Ester prende la macchina e prima di partire, manda un messaggio a Samuel:

-Amore, scusami, non volevo litigare con te! Ho ritrovato il portafoglio e il depliant nell’ufficio del professore.-.

Meglio non dire di essere passata a casa sua e di averlo visto mezzo nudo, pensò Ester.

Ester comincia a dubitare :

se stessero andando troppo di fretta lei e Samuel , in fondo hanno preso la decisione del matrimonio così in fretta, senza aver modo di analizzare a fondo. Ester ha paura e non vuole ferire Samuel , è per lei un fratello, un amico,un amante e un fidanzato meraviglioso!

 

 

 

 

 

Quando Ester torna a casa, si addormenta sul divano nell’attesa che Samuel ritorni. Si addormenta con il libro in mano e una coperta che la scalda. Samuel arriva verso le 11 e la vede addormentata ,sembra un bellissimo angelo, pensa Samuel. Ma anche lui ha paura, paura che questa scelta abbia scombussolato il suo equilibrio. La conosce , perché lei vuole controllare ogni situazione, ogni evento della vita in modo razionale, come lo fa per il suo studio. Sa anche che lei tiene molto all’università, alla sua voglia di sapere e scoprire, ma sa che vuole una vita con lei.  Samuel le porge un bacio sulle labbra.

“ mm…”

“ Amore, sono tornato, andiamo a dormire dal letto.” La prende in braccio.

“ Samuel…”

“ Dimmi.”

“ Non voglio perderti.”

“ Nemmeno io.”

 La guarda addormentarsi nel letto, nelle loro lenzuola che sanno di amore e passione. La desidera per la sua anima, per il suo corpo, per la sua essenza. Entrambi stanchi si addormentano, fuori ha appena cominciato a nevicare.

  
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