Arancione
“l’arancione invece mi ricorda quando avevi fatto quella stupida dieta a base di succhi ACE e carote crude e la pelle ti era diventata color mandarino e non volevi più uscire di casa perché non riuscivi a farlo andar via! Quel giorno mi avevi sequestrato a casa tua per 14 lunghissime ore per far si che” e fece una pausa imitando la sua voce femminile “il mio quoziente intellettivo si applicasse a trovare una soluzione!” poi riprese con tono normale
flashback
Tutto
iniziò quando
Sakura aveva badato al suo corpo durante l’utilzzo del
rovesciamento spirituale
nell’ultima missione. Quando
i nemici
furono sconfitti e lei riappropriata del suo corpo Sakura
sospirò
“ehi
Shikamaru come
fai a portare in giro per il campo di battaglia questo maial- Ino col
peso che
ha?” chiese al giovane sorridendo maliziosamente. Prima che
il ragazzo potesse
rispondere Ino intervenne adirata
“ma
come ti permetti
fronte spaziosa”
In quella
circostanza
cominciarono a litigare come al solito e il Nara, in parte sollevato,
non
dovette esprimere nessun giudizio sulla corporatura della giovane
compagna di
team, a suo parere leggerissima.
Ma il tacere
da parte
del giovane mandò la bionda in una crisi di panico. Non che
non fossero
frequenti sia chiaro. Solo si stava costruendo mattoncino su mattoncino
il suo
castello in aria, giungendo alla conclusione che doveva essere grassa.
Ovviamente
non prese
neanche in considerazione l’idea che Sakura stesse scherzando
e il povero
Shikamaru non avesse semplicemente voluto rischiare di essere picchiato
da entrambe
le kunoichi, in presenza di una risposta sia negativa che affermativa.
Così
era dal ritorno dalla
missione che la giovane si era chiusa in casa alla ricerca di una dieta
adatta
a lei.
Una le
risuonò
perfetta. Niente
dolci, niente pasta,
niente carne. Solo verdure e frutta. Continuò
così per qualche giorno fino a
quando una mattina ebbe una rivelazione orribile.
Si
stropicciò gli
occhi assonnati con lo spazzolino in bocca e noto con orrore che il suo
viso
aveva assunoto una colorazione …
“A-A-Avanscione!!?” urlò con lo
spazzolino
ancora tra i denti, facendo spaventare suo padre al piano sottostante,
che si
precipitò immediatamente al piano superiore, irrompendo
nella camera da letto
della figlia come un’agente della S.W.A.T.
“principessa
cosa
succede? Stai lontana dalle finestre! Il tuo papà
è venuto a salvarti” urlò il
signor Yamanka prima di rendersi conto che non c’era nessun
pericolo. Scorse la
ragazza nel bagno, che si teneva il viso tra le mani e si
avvicinò poggiandole
una mano sui capelli dorati.
“cosa
c’è amore di
papà?”
“p-p-uoi
c-chiamare
S-Shikamaru?” chiese lei singhiozzando
Al nome del
ragazzo la
lunga coda del genitore fece un guizzo allarmato. Se quel Shikamaru
avesse
fatto soffrire la sua bambina Shikaku l’avrebbe pagata, oh
si, in fondo era lui
il colpevole che lo aveva messo al mondo.
“non
ti preoccupare
p-papi, è solo che credo possa
a-aiutarmi…” aggiunse velocemente lei notando la
tempia pulsante di Inoichi, liberandosi il volto dalle mani. Il padre
rimase sorpreso.
“o-oh
ma certo cara,
scusami pensavo che.. ehheheh non importa, vado subito” e si
affrettò ad uscire
di casa. Solo dopo si rese conto terrorizzato che sarebbe dovuto andare
dall’Hokage e avrebbe dovuto lasciarli in casa da soli.Niente
panico, si disse,
prima di adempiere ai suoi doveri ninja Shikaku sarebbe stato avvisato,
oh si
che lo sarebbe stato.
Dopo pochi
minuti
Shikamaru si presentò a casa Yamanaka aprendosi la porta da
solo.
“Ino,
si può sapere
che succede?” domandò seccato e con le mani in
tasca, dal salotto.
Lei
urlò in risposta
da sopra “promettimi che non riderai”
Il ragazzo
roteò gli
occhi e scosse la testa “mendokuse Ino! Stavo dormendo, cosa
vuoi?” rispose il
giovane sbadigliando.
“sto
scendendo.. e non
scaldarti, ora te lo dico!” urlò lei poco convinta
scendendo le scale, poi si
bloccò “non hai promesso”
Shikamaru
era
esasperato ma divertito, chissà cos’aveva
combinato quella seccatura “promesso”
l’accontentò
Lei si
nascose dietro
al ciuffo fino a pochi passi da lui, poi alzò lentamente il
viso.
Shikamaru
scoppiò a
ridere provocando l’irritazione della giovane, che
andò ad accrescere la
gradazione di rosso-arancio che aveva in volto.
“beh
se hai finito. Mi
aiuti o no?” domandò offesa lei voltandosi di
scatto con le braccia incrociate.
Lui riprese
i
connotati del pigro e le rispose “ e come,
seccatura?”
“cosa
ne so, fatti
venire in mente qualcosa no?? Sei tu il genio di Konoha!” si
accanì lei “e
comunque se non mi vuoi aiutare chiederò a Kiba-kun di
farlo”
Shikamaru la
fissò
meglio. Indossava ancora il pigiama, se così lo si poteva
definire: culotte in
pizzo e canottiera in tinta con le spalline sottili. Niente reggiseno.
“No”
urlò quasi. “Cioè
si. Ti aiuto io. Dimmi cos’è successo”
Il giovane
ascoltò la
bionda che gli esplicava i dettagli della sua alimentazione degli
ultimi
giorni, evitando appositamente le parole ‘dieta’,
‘più magra’, missione’ ed
‘è
colpa tua’. Al
termine del discorso di
lei lui ragionò un istante
“c’è
solo una cosa che
mi sfugge. Come mai questa alimentazione sbagliata e del tutto priva di
calorie
sufficienti? Non è che ti sei messa a dieta per qualche
stupido motivo da
femmina?” domandò accigliato.
Lei
sgranò gli occhi.
“m-m-ma n-o.. no Shika ma figurati…”
rispose lei titubante, ridendo
nervosamente.
“sarà
meglio…” disse scettico,
non bevendosela.
“sei
già perfetta così
come sei” si fece sfuggire poi provocando imbarazzo sul volto
di lei, che
ringraziò non essere visibile a causa del rossore.
“quindi
sai come fare
a farmi tornare normale?” chiese speranzosa
“beh
devi
semplicemente aspettare qualche giorno riportando
l’alimentazione all’apporto
di calorie normale, con cibi non limitati a un solo tipo e…
basta” rispose
semplicemente lui
Il volto di
lei si
rabbuiò “A-aspettare?” ripetè
“si
Ino, aspettare” fece
eco lui
Sulla testa
della
bionda Shikamaru cominciò a notare una vena che pulsava
ritmicamente, chiedendosi
di quale nuovo fenomeno si trattasse, poi l’esplosione
“cosaaaa?
Io ti faccio
venire qui d’urgenza per risolvere il problema e tu hai il
coraggio di dirmi di
aspettare?? Con quel tono per di più?? Cavolo sei o no il
genio di Konoha, ci
sarà un qualche motivo,no? Non ci posso credere, non ci
posso credere!” urlò
imbestialita, facendolo cadere dalla sedia della cucina dove si erano
spostati poco
prima.
Poi una luce
malefica
pervase gli occhi della kunoichi, che passarono dall’azzurro
zaffiro al nero
pece.
“Shikamaru…”
fece lei
maliziosamente sciogliendosi i capelli e avvicinandosi a lui, che
cercava di
rimettersi sulla sedia
“I-Ino..
c-cosa vuoi
fare?” domandò
terrorizzato
“credo che siamo
partiti col piede sbagliato..
non ci siamo capiti probabilmente..” rispose calma lei
raggiungendolo e
posandogli una mano sul viso, ottenendo così la sua totale
attenzione prima di
. . .
prenderlo a
sberle e
legarlo alla seggiola con lo spago per il pollo.
“Nara
ora tu stai qui
e fai in modo che il tuo quoziente intellettivo si applichi nel trovare
una
soluzione!!” gli urlò in faccia risistemandosi i
capelli e sedendosi dall’altra
parte del tavolo.
Strega.
Formulò, in
parte contento di non doversi alzare. Non era sicuro che le sue gambe
avrebbero
retto data l’immagine che continuava a proiettarsi nella sua
mente, su una
certa bionda che flirtava spudoratamente con lui. Che strega.
“sono
a casa!” urlò Inoichi
pentendosene subito, ora non poteva
più beccarli in fragrante.
“ciao
papino!” fece la
bionda saltellando incontro al genitore.
Shikamaru
rimase
ancora una volta sorpreso di fronte alla versatilità dei
suoi cambiamenti
repentini d’umore.
“ciao
amore, Shikamaru
è ancora qui?” chiese in realtà
sentendone distintamente l’odore da bravo ninja
e cacciatore di uomini troppo vicini alla sua bambina.
“si
papi, mi sta
aiutando, è in cucina” disse lei
“ah.
E ti ha vista
così?” domandò più calmo
possibile indicandone il vestiario.
“perché
sto male
papà?” chiese ingenuamente la bionda girando su
sé stessa
“no
tesoro, per
niente, vado a salutare il tuo amico, ti spiace aspettarci
qui?”chiese stringendo
i pugni prima di spostarsi in
cucina
“ciao
Shikamaru”
E al Nara parve di rivivere la stessa
scena di poco
prima.
Occhi neri,
tempia
pulsante,
avvicinamento
lento.
Poi si
ricordò di
essere legato.
Era un uomo
morto.
Fine
flashback
“mendokuse che giornata che mi hai fatto passare …” sospirò prima di ricevere una cuscinata in faccia per l’affronto subito ( insomma, si sa che Ino ha delle priorità strane)
“ma cosa vai a ricordare imbranato!! Dovrebbero essere momenti felici!!” urlò, “quello era stato un dramma!!” rispose indignata.
Il Nara ripensò a Inoichi e alla sua vena pulsante rabbrividendo.
Beh doveva dargliene atto, quello non fu un momento molto felice.
Note:
beh che dire!! è quasi finitaaaaaa!! ^^
ringrazio ovviamente tutti quanti, chi lascia recensioni e chi no e chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite
quindi giuly_chan95 e renesmee92 e ancora babydgv e la fidata kikkyxx14
ovviamente anche Kikyou per i bellissimi commenti lasciati e la mitica rynforever...
alla prossima, che poi è anche l'ultima!
♥ marti♥