CAPITOLO 4
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Sì, lo so… Lo so. Avevo promesso di
pubblicare entro Natale e invece tra un po’ arriva carnevale dell’anno nuovo!
o_O Pardon! ^_^’’ Io di solito le promesse le mantengo ed è per questo che vi
prometto che non prometterò più
niente… Permettetemi però anche se con enorme e scandaloso ritardo di
farvi gli auguri per un buon 2010… Buon anno! ^^ Non so come il 2009 sia andato
a voi, ma il mio spero di resettarlo dal mio cervello quanto prima ^^’’ Cmq
bando alle ciance… Eccovi il nono capitolo, spero sul serio che vi piaccia e di
non essermi lasciata prendere un tantino la mano! In anticipo vi dico( per
fortuna penserete voi…) che per questa ff prevedo altri due o tre cap al max.
Buona lettura! ^^
CAPITOLO 9: Il lusso della
morte
Lo sguardo di Ryo era fermo, deciso e soprattutto
riusciva a nascondere perfettamente una preoccupazione più che normale.
- Sentite, sono stanco di rincorrervi in giro per il
mondo… Perché non ci diamo un taglio e non mi consegnate la provetta? – propose
Paul estraendo la pistola e puntandola contro Kaori, che era l’ pronta per dire
la sua, quando Ryo la fermò per farla indietreggiare. Il suo sguardo era fermo,
gelido, deciso. Soprattutto puntava dritto gli occhi minacciosi di Paul.
- Ti dirò, la tua offerta è alquanto allettante, ma sai
com’è! La mia pyton muore dalla voglia di farti assaggiare una sua pallottola, e
non vorrei deluderla.
- Ryo ma sei impazzito?! – Kaori non riusciva a capire
cosa Ryo avesse in mente, sapeva o non sapeva che quello era il criminale più
pericoloso con il quale aveva mai avuto a che fare?!
- Se sapessi contro chi ti sei messo faresti meno il
galletto e mi consegneresti la donna, il bambino e ovviamente le provette. –
ghignò Paul.
- Se TU sapessi contro chi ti sei messo adesso gireresti
i tacchi e te ne torneresti in America! O meglio… Ti inginocchieresti e
supplicheresti il mio perdono! – lo sguardo di Ryo era senza
precedenti.
- Il tuo perdono per cosa?
- Per aver reso impossibile la vita alla mia donna e a
nostro figlio. – Ryo sentiva che più perdeva tempo nel parlare con quell’uomo e
più cresceva la voglia e la determinazione di chiudergli la bocca una volta per
sempre. Gli avrebbe fatto pentire di tutte le sue malefatte, gli avrebbe fatto
pentire di aver tentato di uccidere Kaori e il piccolo Jeff, gli avrebbe fatto
impedire di aver incontrato City Hunter.
- Ma sbaglio o il bambino era di George? Oh, ora
capisco… Il mio fratellino è sempre stato un po’ ingenuo sotto questo punto di
vista… Che idiota, sposarsi una puttana e prendersi il figlio di un bastardo!
Sì, era proprio da lui! – Paul fece quest’ultima osserva con un cinismo forse
unico… La freddezza in ciò che diceva, faceva perdere il controllo interiore a
Ryo, come aveva osato dare a Kaori della puttana? Pensare a Jeff come a un
povero orfanello? Il suo bambino non era come lui, non sarebbe vissuto nel mondo
che aveva conosciuto lui, il suo bambino aveva una mamma e un papà e per Dio! Li
avrebbe avuti per tutto il tempo che il Signore concedeva loro l’esistenza sulla
terra.
La sua rabbia stava arrivando al limite e questo Paul
sembrò averlo notato solo un lieve movimento del sopraciglio di Ryo, che nel
giro di qualche secondo tentò di parlare con la calma supplicandole di
impadronirsi nuovamente di lui. La pregò pensando che mai come in un’occasione
come questa, il proverbio “La calma è la virtù dei forti” mai come in questo
caso, sarebbe stato più azzeccato. Sapeva perfettamente che se la ragione lo
avesse abbandonato, sarebbe stato spacciato e non solo lui. In uno scontro ciò
che serve prima di tutto è calma e concentrazione. Chi meglio di lui lo sapeva.
Ritrovare la calma divenne più facile quando Mick
posandogli una mano sulla spalla sussurrò: “Di cosa ti preoccupi Ryo? Quel
bastardo ha le ore contate, lasciagli dire pure ciò che vuole.” Già… Menomale
che c’era il suo migliore amico, come sweeper e come amico non gli sarebbe
potuta andare meglio.
Nel giro di qualche secondo Ryo ritrovò la sua calma, ma
sfortunatamente Kaori perse completamente la ragione.
- Tu! Tu non sei degno neanche di nominarlo tuo
fratello!! Come osi parlare di lui
in quel modo?! Lui a differenza tua e del resto della famiglia, ha dimostrato di
avere un cuore, di avere una coscienza! Ha dimostrato di essere un essere umano
e voi lo avete ammazzato come un cane!!! Sei un assassino!! – Ryo era troppo
occupato a controllare la sua calma per accorgersi in tempo che Kaori si era
avventata contro Paul prendendolo a pugni, o per lo meno tentando di prenderlo a
pugni.
Paul restò immobile, quasi divertito dalla scena, non
mosse un muscolo per allontanare la donna che tentava di picchiarlo. Sembrava
quasi soddisfatto nell’essere riuscito a provocare tanto dolore e rabbia nel
cuore di una persona.
- Kaori!! Allontanati da lui immediatamente! – l’avvertì
Ryo tentando di nascondere la preoccupazione.
- Il tuo amichetto ha ragione… Sai ti dirò che mi stai
facendo divertire, ma non ho tempo per continuare a scherzare. Dammi l’antidoto!
– ordinò Paul trattenendole un polso, come un cobra trattiene la sua preda prima
di avventarsi completamente su di essa.
- Mai! Puoi anche andare all’inferno!! – Kaori fu
schietta e decisa. I suoi occhi soprattutto lo erano.
La reazione di Paul non tardò ad arrivare.
Fermandole completamente il polso estrasse la pistola,
che però non fece in tempo ad utilizzare, in quanto Ryo accortosi della sua
intenzione, lo precedette, sparando un colpo con la sua pyton. Non riuscì a
colpire nessuno, in quanto Paul dovette abbassarsi di colpo per non essere
colpito. Riuscì però a dare a Kaori l’opportunità di fuggire e lanciarsi per
terra in modo da ripararsi. Da lì la guerra ebbe inizio.
Gli uomini di Paul, lui compreso, iniziarono a sparare
contro Mick, Ryo e Saeko che risposero al fuoco con estrema abilità. Si
ripararono dietro un auto, ma mentre sparavano Ryo si rese conto che Kaori era
ancora per terra e non poteva alzarsi se voleva evitare di essere colpita.
- Le serve uno scudo! – esclamò Saeko difendendosi dai
vari spari.
- Tu va pure, io e Saeko di copriamo le spalle! – Mick
diede il via a Ryo che, tra uno sparo e l’altro, si precipitò da Kaori.
- Forza Kaori dobbiamo allontanarci da qui! – Ryo la
sollevò di peso, tornando a ripararsi dietro l’auto.
- Si può sapere cosa diavolo ti dice il cervello in
certe situazioni!? – mentre lo sweeper rispondeva al fuoco, tentava anche di
capire come mai Kaori fosse stata così stupida da avventarsi contro Paul senza
neanche un piano o un’arma per difendersi.
- Lui ha detto delle cose orribili sul conto di George!
– Ryo non ebbe il tempo di rispondere in quanto Mick, incoraggiandolo ad alzarsi
propose: “Dobbiamo entrare nel capanno!”
- Lì saremo in trappola! – obiettò Saeko.
- Non direi proprio, forza andiamo! – continuando a
sparare, entrarono nel capanno e si diressero in una stanza con delle armi,
ordinando agli agenti che tenevano sotto controllo Pedro Konares di seguirli con
lui.
Purtroppo la cosa non fu fattibile, in quanto i
proiettili raggiunsero gli agenti che ancora si trovavano davanti alla porta
d’ingresso.
- Resta Pedro Konares! Se lo trovano gli diranno che
Jeff…
- Non possiamo andare in quella stanza è vicina
all’entrata! – Mick li condusse in una stanza che era sicuramente, piena di
armi, ma aveva anche una porta in acciaio. E quella non l’avrebbero colpita
tanto facilmente.
- Dopo questo, il mio deposito segreto è andato a farsi
sfottere!! – imprecò Mick mentre caricava una granata.
- Non abbiamo davvero altra scelta? – domandò Kaori
notando che Ryo e Mick stavano caricando granate e bombe, pronti per fare una
strage.
- L’avremmo avuta una scelta se tu non ti fossi gettata
tra le braccia del nemico! – Gli occhi di Ryo non nascondevano una certa rabbia.
- Non l’hai sentito?! Ha parlato di George in un modo
orribile!
- Ti sei lanciata contro di lui per difendere chi?
Cosa?! Il tuo defunto maritino?!
- George era diverso da lui!!
- George ti ci ha buttato in questo casino! E di sua
spontanea volontà!
- Ragazzi per favore… Non vi pare che potreste
discuterne con calma quando avremo salva la pelle? – Mick tentò di calmare le
acque, ma come si dice? Tra moglie e marito non mettere il dito, certo Ryo e
Kaori non erano sposati, ma sembrava essere praticamente la stessa e identica
cosa.
- Sta zitto Mick!! – risposero all’unisono.
- Il problema è che prima d’agire devi riflettere! In
questo lavoro pensare e poi agire è vitale! L’hai scordato o non l’hai mai
capito?!
- Vuoi farmi un processo solo perché ho sbagliato a
farmi prendere dagli impulsi?
- Quando ha dato a te della puttana e a Jeff del
bastardo avrei voluto gettarmi su di lui e ammazzarlo, ma non l’ho fatto perché
altrimenti adesso sarei morto!!
- Perdonami se non sono come te, in fondo è per questo
che mi hai buttato fuori dalla tua vita!!
- Ma sei scema?! Adesso mi dici cosa
centra?
- Sai cos’è… A te da fastidio perché io mi sono lanciata
per difendere la memoria di un uomo che non sei tu!
- Ma piantala! Ti sei lanciata per difendere la memoria
di un morto che da vivo ti ha creato solo guai!
- Non parlare di lui in quel tono!! – Ryo era arrivato
al limite di tutta la pazienza che il Signore gli avesse donato. Non avrebbe mai
creduto che sarebbe arrivato a fare una cosa del genere, ma le parole di Kaori
lo stavano martellando come un martello su incudine. Quasi inconsciamente le
mollò un leggero schiaffo con l’obiettivo di calmare gli istinti di entrambi, ma
soprattutto con l’obiettivo di far ragionare Kaori. E’ vero, lo aveva
infastidito enormemente il fatto che la sua donna avesse dimenticato
l’importanza della sua vita per difendere George. Un uomo che non aveva fatto
altro che imbrogliarla. Ma la cosa che più lo mandava in bestia riguardava il
fatto che Kaori avesse agito così d’impulso senza pensare mettendo a serio
rischio la sua vita. S elui non fosse stato quell’abile sweeper di si tanto si
parla, probabilmente non avrebbe fatto in tempo a salvarla e ora lei sarebbe…
No, non riusciva neanche ad immaginarla una cosa del genere.
Kaori si accarezzò tremante la guancia dolente, era
improvvisamente catapultata in un silenzio quasi mortale. Erano rimasti tutti di
stucco dalla reazione di Ryo, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
- Io voglio che tu capisca che non ho la minima
intenzione di rinunciare alla tua esistenza! Devi riflettere prima di agire,
devi farlo per Jeff, per te stessa e… Per me! Non puoi permetterti il lusso di
morire. – Ryo tentò di avvicinarla mettendo una mano sulla sua spalla, ma Kaori
scostandosi all’istante esclamò. “Non mi toccare! Non toccarmi mai più hai
capito?!”
Non si rese conto di niente, accadde tutto troppo
velocemente.
Involontariamente Kaori per allontanarsi da Ryo, si
diresse contro la finestra e questo qualcuno lo notò immediatamente. Ryo sbarrò
gli occhi percependo la partenza di un proiettile che senza troppi complimenti
trapasso il vetro della finestra pronto per colpire. Non ci pensò neanche mezzo
secondo, con un avviso di attenzione lo sweeper si precipitò sulla donna
lanciandola per terra e facendole da scudo.
Fu solo un colpo, ma sufficiente a rendere quella
situazione ancora più drammatica.
- Cosa diavolo…? – si chiese Kaori aprendo lentamente
gli occhi. Si rese conto di essere sdraiata e di non riuscire a rimettersi in
piedi. Qualcosa, o meglio qualcuno la stava pressando. Riconobbe l’odore di
Ryo.
- Ryo ma che diavolo fai? Non respiro, alzati! … Ryo! …
Ryo? … Ryo!!! – Immediatamente una terribile sensazione le invase il cuore. Mick
si precipitò a sollevare Ryo dal suo corpo e sdraiarlo adagio sul
pavimento.
- Ryo?! – L’americano stava perdendo la calma, la
situazione non faceva altro che peggiorare.
- Mick… Proteggi Kaori e il bambino… - sussurrò Ryo a
fatica.
- Ma cosa diavolo ti salta in mente? Non fare l’idiota,
adesso c’è ne andiamo di qui! Non spaventarti se senti qualche fuoco
d’artificio. – Mick si alzò immediatamente e anche se preoccupato, cercò di
nascondere il tutto velocizzando le sue mosse. Doveva finire di caricare
l’ultima granata e poi se ne sarebbero andati. Ryo era stato ferito al fianco,
non era grave, ma necessitava di cure immediate. Dovevano togliere quel
maledetto proiettile che aveva deciso di dimorare nel suo corpo.
- Ryo… - la voce di Kaori fu quasi un sussurro.
- Cosa sono quelle Sugar boy? Lacrime di coccodrillo? –
domandò Ryo silenziosamente accennando un sorrisetto ironico.
- Scemo! – Una lacrima scivolò sulla guancia dell’uomo
che pian piano si addormentò.
- Ryo!!!
- Ho finito, siamo pronti! Ascolta Saeko. Dovremo uscire
dalla finestra. Lancia questi fumogeni, ci daranno il tempo sufficiente per far
uscire anche Ryo. Poi sparerò un paio di granate e tenteremo la fuga.
L’esplosivo è abbastanza da permettere la riuscita dell’operazione, se falliamo
per noi è finita! – Mick sembrava essere piuttosto serio e deciso. Quello ero il
Mick Angel, sweeper professionista, anche lui altrettanto famoso per le sue
capacità combattive.
Nel giro di qualche secondo attuarono il piano. Saeko
lanciò i fumogeni e Mick riuscì a portare Ryo fuori dal capanno, uscendo dalla
finestra. Per le due donne invece, fu uno scherzo superare l’ostacolo.
Mentre Kaori e Saeko tenevano Ryo, Mick lanciò un paio
di granate che servirono per distrarre alcuni uomini e allontanarli dalla zona
che a loro interessava.
- Non lasciateli scappare! Non lasciateli scappare!!! –
Paul era chiaramente infastidito dalla reale possibilità di aver momentaneamente
fallito. Furono inutili i tentativi dei suoi uomini per riprendere i
“prigionieri”. Continuavano a sparare, ma anche loro ignoravano l’obiettivo. Tra
gli effetti di fumogeni, bombe e granate, riuscivano a vedere ben poco. Certo
non fu semplice, ma fortunatamente, tra uno sparo e l’altro riuscirono a
raggiungere l’auto che gli avrebbe condotto in salvo. Caricarono Ryo sul sedile
posteriore, Kaori accanto a lui. Saeko avanti, mentre Mick si precipitò alla
guida. Diede gas al motore, e in un batter d’occhio fuggirono fuori da
quell’inferno.
- Mick, Ryo inizia a sudare! – si allarmò Kaori
accarezzando la fronte del suo compagno.
- Dobbiamo fare presto, la ferita non è profonda ma quel
proiettile nel suo corpo non mi piace! Saeko chiama Falcon avvertili della
situazione, e di loro di fare in modo di farci trovare Doc al nostro arrivo. Non
abbiamo un minuto da perdere! Non credo sappiano il nostro rifugio, ma non penso
ci metteranno molto prima di scoprirci. Forse avremo un giorno di vantaggio, ma
la situazione è ugualmente drammatica! – Saeko non perse tempo, telefonò
immediatamente agl’amici per avvertirli di tutto. Si sarebbero rifugiati al
bunker segreto che Falcon aveva costruito sotto il café.
- Kkkaori… - Ryo sibilava qualcosa nel sonno. Il sudore
cominciava a diventare sempre più imponente sulla sua fronte. Più Kaori lo
guardava e più si malediva. Come diavolo le era venuto in mente di mettersi
davanti ad una finestra? Come sempre chi ci aveva rimesso era stato Ryo che per
farle da scudo si era beccato una pallottola al suo posto. E se… No! Non voleva
neanche pensarla una cosa tanto mostruosa. Ryo sarebbe sopravissuto. Quel
maniaco pervertito non poteva assolutamente pensare di lasciarla
così!
- Non ci provare! Non ci provare nemmeno ad andartene
così! – le lacrime scendevano copiose lungo le guance della donna. Poi
appoggiando la sua fronte su quella di lui gli ordinò: “Non puoi permetterti il
lusso di morire!”
^//^’’ Allora? Cosa ne penste? Spero vivamente
di non aver fatto un buco nell’acqua in questo cappy… Ma stiamo per giungere al
termine di questa odissea, come ho già detto prevedo altri due o tre cap al
massimo.
Ps: Non condannatemi per aver quasi
ammazzato (credo poi chissà ^^) Ryo. ^^’’
Giova71: Eh sì Pedro ha combinato un bel
guaio. Tra l’altro chissà che fine ha fatto ora che i nostri amici l’hanno
lasciato al capanno… Sono contenta che continui a seguirmi, spero di non
deluderti, un bacione grandissimo! ^^
Dada88: /// Ah!!!!!!!!! C’è da dire che
io sono una tua grande fan, quindi sono contentissima che leggi le mie storie.
^^ Spero quindi di aver fatto in modo di rendere speciale anche questo cappy… A
Pedro lo avrei ucciso anche io, ma il motivo per cui non l’ho fatto? Ih ih
ih…
Lo scopriremo presto! Baci
^^
Sakuratvb: Mi dispiace! Ti ho fatto
aspettare più di un mese, ma spero di aver rimediato con questo cappy. Se
così non è, ti chiedo scusa.. Sono
contenta che ti sia unita anche tu e che la mia storia ti piaccia, spero tu
continui a seguirla! Baci ^^
Peppolina: Ti ringrazio tantissimo per
il complimento e spero di non averlo fatto decadere… Purtroppo conosci anche tu
Ryo… Quando si incavola… O_o Si salvi chi può!! Ora però guarda che gli è
successo… Riuscirà a rimettersi? Grazie ancora per la recensione! Baci
^^
Kia_85: ^//^ Ti ringrazio davvero tanto…
Come scrittrice cerco di fare il mio dovere e sono davvero contenta quando il
lettore se ne rende conto… Mille grazie! Ora però… Beh… Non ammazzarmi per aver
messo Ryo K.O. ok? Spero continui a seguire questa odissea! Baci
^^
Miyabi: E cuginetta, allora? Non
preoccuparti più per l’esame tanto ormai l’hai passato e la prof ti ha messo il
tuo tanto atteso e agognato voto,no? Cmq sono davvero contenta che la storia ti
piaccia, ma adesso? Cosa accadrà? Baci ^^
Dea Nemesis: Ma figurati, allora io? Hai
visto ogni quanto pubblico? ^^’’ Cmq hai ragione, quei due insieme fanno paura,
ma ora? Mick è rimasto momentaneamente solo e anche se ora Jeff è al sicuro cosa
accadrà? Ryo si riprenderà? Chissà… Spero continui a seguire la vicenda! Baci
^^