Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: AkaneT87    23/01/2010    4 recensioni
Salve a tutti ragazzi! ^^ Questa è la nuova ff su City Hunter che avevo annunciato un po’ di tempo fa… So che nel titolo c'è sempre la parola il perdono, quindi penserete, cos'è un vizio? Però dopo quello che hanno combinato questa volta i nostri due amici, hanno davvero bisogno che la vita perdoni entrambi per le loro sciocchezze...Volete sapere cosa hanno combinato e in che guai si sono cacciati? Beh non vi resta che scoprirlo! ^^ Spero siate clementi, e spero commentiate in tanti… Non vi anticipo più nulla, quindi non mi resta che augurarvi buona lettura ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

CAPITOLO 4

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Sì, lo so… Lo so. Avevo promesso di pubblicare entro Natale e invece tra un po’ arriva carnevale dell’anno nuovo! o_O Pardon! ^_^’’ Io di solito le promesse le mantengo ed è per questo che vi prometto che non prometterò più  niente… Permettetemi però anche se con enorme e scandaloso ritardo di farvi gli auguri per un buon 2010… Buon anno! ^^ Non so come il 2009 sia andato a voi, ma il mio spero di resettarlo dal mio cervello quanto prima ^^’’ Cmq bando alle ciance… Eccovi il nono capitolo, spero sul serio che vi piaccia e di non essermi lasciata prendere un tantino la mano! In anticipo vi dico( per fortuna penserete voi…) che per questa ff prevedo altri due o tre cap al max. Buona lettura! ^^

 

 

CAPITOLO 9: Il lusso della morte

 

Lo sguardo di Ryo era fermo, deciso e soprattutto riusciva a nascondere perfettamente una preoccupazione più che normale.

- Sentite, sono stanco di rincorrervi in giro per il mondo… Perché non ci diamo un taglio e non mi consegnate la provetta? – propose Paul estraendo la pistola e puntandola contro Kaori, che era l’ pronta per dire la sua, quando Ryo la fermò per farla indietreggiare. Il suo sguardo era fermo, gelido, deciso. Soprattutto puntava dritto gli occhi minacciosi di Paul.

- Ti dirò, la tua offerta è alquanto allettante, ma sai com’è! La mia pyton muore dalla voglia di farti assaggiare una sua pallottola, e non vorrei deluderla.

- Ryo ma sei impazzito?! – Kaori non riusciva a capire cosa Ryo avesse in mente, sapeva o non sapeva che quello era il criminale più pericoloso con il quale aveva mai avuto a che fare?!

- Se sapessi contro chi ti sei messo faresti meno il galletto e mi consegneresti la donna, il bambino e ovviamente le provette. – ghignò Paul.

- Se TU sapessi contro chi ti sei messo adesso gireresti i tacchi e te ne torneresti in America! O meglio… Ti inginocchieresti e supplicheresti il mio perdono! – lo sguardo di Ryo era senza precedenti.

- Il tuo perdono per cosa?

- Per aver reso impossibile la vita alla mia donna e a nostro figlio. – Ryo sentiva che più perdeva tempo nel parlare con quell’uomo e più cresceva la voglia e la determinazione di chiudergli la bocca una volta per sempre. Gli avrebbe fatto pentire di tutte le sue malefatte, gli avrebbe fatto pentire di aver tentato di uccidere Kaori e il piccolo Jeff, gli avrebbe fatto impedire di aver incontrato City Hunter.

- Ma sbaglio o il bambino era di George? Oh, ora capisco… Il mio fratellino è sempre stato un po’ ingenuo sotto questo punto di vista… Che idiota, sposarsi una puttana e prendersi il figlio di un bastardo! Sì, era proprio da lui! – Paul fece quest’ultima osserva con un cinismo forse unico… La freddezza in ciò che diceva, faceva perdere il controllo interiore a Ryo, come aveva osato dare a Kaori della puttana? Pensare a Jeff come a un povero orfanello? Il suo bambino non era come lui, non sarebbe vissuto nel mondo che aveva conosciuto lui, il suo bambino aveva una mamma e un papà e per Dio! Li avrebbe avuti per tutto il tempo che il Signore concedeva loro l’esistenza sulla terra.

La sua rabbia stava arrivando al limite e questo Paul sembrò averlo notato solo un lieve movimento del sopraciglio di Ryo, che nel giro di qualche secondo tentò di parlare con la calma supplicandole di impadronirsi nuovamente di lui. La pregò pensando che mai come in un’occasione come questa, il proverbio “La calma è la virtù dei forti” mai come in questo caso, sarebbe stato più azzeccato. Sapeva perfettamente che se la ragione lo avesse abbandonato, sarebbe stato spacciato e non solo lui. In uno scontro ciò che serve prima di tutto è calma e concentrazione. Chi meglio di lui lo sapeva.

Ritrovare la calma divenne più facile quando Mick posandogli una mano sulla spalla sussurrò: “Di cosa ti preoccupi Ryo? Quel bastardo ha le ore contate, lasciagli dire pure ciò che vuole.” Già… Menomale che c’era il suo migliore amico, come sweeper e come amico non gli sarebbe potuta andare meglio.

Nel giro di qualche secondo Ryo ritrovò la sua calma, ma sfortunatamente Kaori perse completamente la ragione.

- Tu! Tu non sei degno neanche di nominarlo tuo fratello!!  Come osi parlare di lui in quel modo?! Lui a differenza tua e del resto della famiglia, ha dimostrato di avere un cuore, di avere una coscienza! Ha dimostrato di essere un essere umano e voi lo avete ammazzato come un cane!!! Sei un assassino!! – Ryo era troppo occupato a controllare la sua calma per accorgersi in tempo che Kaori si era avventata contro Paul prendendolo a pugni, o per lo meno tentando di prenderlo a pugni.

Paul restò immobile, quasi divertito dalla scena, non mosse un muscolo per allontanare la donna che tentava di picchiarlo. Sembrava quasi soddisfatto nell’essere riuscito a provocare tanto dolore e rabbia nel cuore di una persona.

- Kaori!! Allontanati da lui immediatamente! – l’avvertì Ryo tentando di nascondere la preoccupazione.

- Il tuo amichetto ha ragione… Sai ti dirò che mi stai facendo divertire, ma non ho tempo per continuare a scherzare. Dammi l’antidoto! – ordinò Paul trattenendole un polso, come un cobra trattiene la sua preda prima di avventarsi completamente su di essa.

- Mai! Puoi anche andare all’inferno!! – Kaori fu schietta e decisa. I suoi occhi soprattutto lo erano.

La reazione di Paul non tardò ad arrivare.

Fermandole completamente il polso estrasse la pistola, che però non fece in tempo ad utilizzare, in quanto Ryo accortosi della sua intenzione, lo precedette, sparando un colpo con la sua pyton. Non riuscì a colpire nessuno, in quanto Paul dovette abbassarsi di colpo per non essere colpito. Riuscì però a dare a Kaori l’opportunità di fuggire e lanciarsi per terra in modo da ripararsi. Da lì la guerra ebbe inizio.

Gli uomini di Paul, lui compreso, iniziarono a sparare contro Mick, Ryo e Saeko che risposero al fuoco con estrema abilità. Si ripararono dietro un auto, ma mentre sparavano Ryo si rese conto che Kaori era ancora per terra e non poteva alzarsi se voleva evitare di essere colpita.

- Le serve uno scudo! – esclamò Saeko difendendosi dai vari spari.

- Tu va pure, io e Saeko di copriamo le spalle! – Mick diede il via a Ryo che, tra uno sparo e l’altro, si precipitò da Kaori.

- Forza Kaori dobbiamo allontanarci da qui! – Ryo la sollevò di peso, tornando a ripararsi dietro l’auto.

- Si può sapere cosa diavolo ti dice il cervello in certe situazioni!? – mentre lo sweeper rispondeva al fuoco, tentava anche di capire come mai Kaori fosse stata così stupida da avventarsi contro Paul senza neanche un piano o un’arma per difendersi.

- Lui ha detto delle cose orribili sul conto di George! – Ryo non ebbe il tempo di rispondere in quanto Mick, incoraggiandolo ad alzarsi propose: “Dobbiamo entrare nel capanno!”

- Lì saremo in trappola! – obiettò Saeko.

- Non direi proprio, forza andiamo! – continuando a sparare, entrarono nel capanno e si diressero in una stanza con delle armi, ordinando agli agenti che tenevano sotto controllo Pedro Konares di seguirli con lui.

Purtroppo la cosa non fu fattibile, in quanto i proiettili raggiunsero gli agenti che ancora si trovavano davanti alla porta d’ingresso.

- Resta Pedro Konares! Se lo trovano gli diranno che Jeff…

- Non possiamo andare in quella stanza è vicina all’entrata! – Mick li condusse in una stanza che era sicuramente, piena di armi, ma aveva anche una porta in acciaio. E quella non l’avrebbero colpita tanto facilmente.

- Dopo questo, il mio deposito segreto è andato a farsi sfottere!! – imprecò Mick mentre caricava una granata.

- Non abbiamo davvero altra scelta? – domandò Kaori notando che Ryo e Mick stavano caricando granate e bombe, pronti per fare una strage.

- L’avremmo avuta una scelta se tu non ti fossi gettata tra le braccia del nemico! – Gli occhi di Ryo non nascondevano una certa rabbia.

- Non l’hai sentito?! Ha parlato di George in un modo orribile!

- Ti sei lanciata contro di lui per difendere chi? Cosa?! Il tuo defunto maritino?!

- George era diverso da lui!!

- George ti ci ha buttato in questo casino! E di sua spontanea volontà!

- Ragazzi per favore… Non vi pare che potreste discuterne con calma quando avremo salva la pelle? – Mick tentò di calmare le acque, ma come si dice? Tra moglie e marito non mettere il dito, certo Ryo e Kaori non erano sposati, ma sembrava essere praticamente la stessa e identica cosa.

- Sta zitto Mick!! – risposero all’unisono.

- Il problema è che prima d’agire devi riflettere! In questo lavoro pensare e poi agire è vitale! L’hai scordato o non l’hai mai capito?!

- Vuoi farmi un processo solo perché ho sbagliato a farmi prendere dagli impulsi?

- Quando ha dato a te della puttana e a Jeff del bastardo avrei voluto gettarmi su di lui e ammazzarlo, ma non l’ho fatto perché altrimenti adesso sarei morto!!

- Perdonami se non sono come te, in fondo è per questo che mi hai buttato fuori dalla tua vita!!

- Ma sei scema?! Adesso mi dici cosa centra?

- Sai cos’è… A te da fastidio perché io mi sono lanciata per difendere la memoria di un uomo che non sei tu!

- Ma piantala! Ti sei lanciata per difendere la memoria di un morto che da vivo ti ha creato solo guai!

- Non parlare di lui in quel tono!! – Ryo era arrivato al limite di tutta la pazienza che il Signore gli avesse donato. Non avrebbe mai creduto che sarebbe arrivato a fare una cosa del genere, ma le parole di Kaori lo stavano martellando come un martello su incudine. Quasi inconsciamente le mollò un leggero schiaffo con l’obiettivo di calmare gli istinti di entrambi, ma soprattutto con l’obiettivo di far ragionare Kaori. E’ vero, lo aveva infastidito enormemente il fatto che la sua donna avesse dimenticato l’importanza della sua vita per difendere George. Un uomo che non aveva fatto altro che imbrogliarla. Ma la cosa che più lo mandava in bestia riguardava il fatto che Kaori avesse agito così d’impulso senza pensare mettendo a serio rischio la sua vita. S elui non fosse stato quell’abile sweeper di si tanto si parla, probabilmente non avrebbe fatto in tempo a salvarla e ora lei sarebbe… No, non riusciva neanche ad immaginarla una cosa del genere.

Kaori si accarezzò tremante la guancia dolente, era improvvisamente catapultata in un silenzio quasi mortale. Erano rimasti tutti di stucco dalla reazione di Ryo, nessuno se lo sarebbe mai aspettato.

- Io voglio che tu capisca che non ho la minima intenzione di rinunciare alla tua esistenza! Devi riflettere prima di agire, devi farlo per Jeff, per te stessa e… Per me! Non puoi permetterti il lusso di morire. – Ryo tentò di avvicinarla mettendo una mano sulla sua spalla, ma Kaori scostandosi all’istante esclamò. “Non mi toccare! Non toccarmi mai più hai capito?!”

Non si rese conto di niente, accadde tutto troppo velocemente.

Involontariamente Kaori per allontanarsi da Ryo, si diresse contro la finestra e questo qualcuno lo notò immediatamente. Ryo sbarrò gli occhi percependo la partenza di un proiettile che senza troppi complimenti trapasso il vetro della finestra pronto per colpire. Non ci pensò neanche mezzo secondo, con un avviso di attenzione lo sweeper si precipitò sulla donna lanciandola per terra e facendole da scudo.

Fu solo un colpo, ma sufficiente a rendere quella situazione ancora più drammatica.

- Cosa diavolo…? – si chiese Kaori aprendo lentamente gli occhi. Si rese conto di essere sdraiata e di non riuscire a rimettersi in piedi. Qualcosa, o meglio qualcuno la stava pressando. Riconobbe l’odore di Ryo.

- Ryo ma che diavolo fai? Non respiro, alzati! … Ryo! … Ryo? … Ryo!!! – Immediatamente una terribile sensazione le invase il cuore. Mick si precipitò a sollevare Ryo dal suo corpo e sdraiarlo adagio sul pavimento.

- Ryo?! – L’americano stava perdendo la calma, la situazione non faceva altro che peggiorare.

- Mick… Proteggi Kaori e il bambino… - sussurrò Ryo a fatica.

- Ma cosa diavolo ti salta in mente? Non fare l’idiota, adesso c’è ne andiamo di qui! Non spaventarti se senti qualche fuoco d’artificio. – Mick si alzò immediatamente e anche se preoccupato, cercò di nascondere il tutto velocizzando le sue mosse. Doveva finire di caricare l’ultima granata e poi se ne sarebbero andati. Ryo era stato ferito al fianco, non era grave, ma necessitava di cure immediate. Dovevano togliere quel maledetto proiettile che aveva deciso di dimorare nel suo corpo.

- Ryo… - la voce di Kaori fu quasi un sussurro.

- Cosa sono quelle Sugar boy? Lacrime di coccodrillo? – domandò Ryo silenziosamente accennando un sorrisetto ironico.

- Scemo! – Una lacrima scivolò sulla guancia dell’uomo che pian piano si addormentò.

- Ryo!!!

- Ho finito, siamo pronti! Ascolta Saeko. Dovremo uscire dalla finestra. Lancia questi fumogeni, ci daranno il tempo sufficiente per far uscire anche Ryo. Poi sparerò un paio di granate e tenteremo la fuga. L’esplosivo è abbastanza da permettere la riuscita dell’operazione, se falliamo per noi è finita! – Mick sembrava essere piuttosto serio e deciso. Quello ero il Mick Angel, sweeper professionista, anche lui altrettanto famoso per le sue capacità combattive.

Nel giro di qualche secondo attuarono il piano. Saeko lanciò i fumogeni e Mick riuscì a portare Ryo fuori dal capanno, uscendo dalla finestra. Per le due donne invece, fu uno scherzo superare l’ostacolo.

Mentre Kaori e Saeko tenevano Ryo, Mick lanciò un paio di granate che servirono per distrarre alcuni uomini e allontanarli dalla zona che a loro interessava.

- Non lasciateli scappare! Non lasciateli scappare!!! – Paul era chiaramente infastidito dalla reale possibilità di aver momentaneamente fallito. Furono inutili i tentativi dei suoi uomini per riprendere i “prigionieri”. Continuavano a sparare, ma anche loro ignoravano l’obiettivo. Tra gli effetti di fumogeni, bombe e granate, riuscivano a vedere ben poco. Certo non fu semplice, ma fortunatamente, tra uno sparo e l’altro riuscirono a raggiungere l’auto che gli avrebbe condotto in salvo. Caricarono Ryo sul sedile posteriore, Kaori accanto a lui. Saeko avanti, mentre Mick si precipitò alla guida. Diede gas al motore, e in un batter d’occhio fuggirono fuori da quell’inferno.

- Mick, Ryo inizia a sudare! – si allarmò Kaori accarezzando la fronte del suo compagno.

- Dobbiamo fare presto, la ferita non è profonda ma quel proiettile nel suo corpo non mi piace! Saeko chiama Falcon avvertili della situazione, e di loro di fare in modo di farci trovare Doc al nostro arrivo. Non abbiamo un minuto da perdere! Non credo sappiano il nostro rifugio, ma non penso ci metteranno molto prima di scoprirci. Forse avremo un giorno di vantaggio, ma la situazione è ugualmente drammatica! – Saeko non perse tempo, telefonò immediatamente agl’amici per avvertirli di tutto. Si sarebbero rifugiati al bunker segreto che Falcon aveva costruito sotto il café.

- Kkkaori… - Ryo sibilava qualcosa nel sonno. Il sudore cominciava a diventare sempre più imponente sulla sua fronte. Più Kaori lo guardava e più si malediva. Come diavolo le era venuto in mente di mettersi davanti ad una finestra? Come sempre chi ci aveva rimesso era stato Ryo che per farle da scudo si era beccato una pallottola al suo posto. E se… No! Non voleva neanche pensarla una cosa tanto mostruosa. Ryo sarebbe sopravissuto. Quel maniaco pervertito non poteva assolutamente pensare di lasciarla così!

- Non ci provare! Non ci provare nemmeno ad andartene così! – le lacrime scendevano copiose lungo le guance della donna. Poi appoggiando la sua fronte su quella di lui gli ordinò: “Non puoi permetterti il lusso di morire!”

 

^//^’’  Allora? Cosa ne penste? Spero vivamente di non aver fatto un buco nell’acqua in questo cappy… Ma stiamo per giungere al termine di questa odissea, come ho già detto prevedo altri due o tre cap al massimo.

Ps: Non condannatemi per aver quasi ammazzato (credo poi chissà ^^) Ryo. ^^’’

 

Giova71: Eh sì Pedro ha combinato un bel guaio. Tra l’altro chissà che fine ha fatto ora che i nostri amici l’hanno lasciato al capanno… Sono contenta che continui a seguirmi, spero di non deluderti, un bacione grandissimo! ^^

 

Dada88: /// Ah!!!!!!!!! C’è da dire che io sono una tua grande fan, quindi sono contentissima che leggi le mie storie. ^^ Spero quindi di aver fatto in modo di rendere speciale anche questo cappy… A Pedro lo avrei ucciso anche io, ma il motivo per cui non l’ho fatto? Ih ih ih…

Lo scopriremo presto! Baci ^^

 

Sakuratvb: Mi dispiace! Ti ho fatto aspettare più di un mese, ma spero di aver rimediato con questo cappy. Se così  non è, ti chiedo scusa.. Sono contenta che ti sia unita anche tu e che la mia storia ti piaccia, spero tu continui a seguirla! Baci ^^

 

Peppolina: Ti ringrazio tantissimo per il complimento e spero di non averlo fatto decadere… Purtroppo conosci anche tu Ryo… Quando si incavola… O_o Si salvi chi può!! Ora però guarda che gli è successo… Riuscirà a rimettersi? Grazie ancora per la recensione! Baci ^^

 

Kia_85: ^//^ Ti ringrazio davvero tanto… Come scrittrice cerco di fare il mio dovere e sono davvero contenta quando il lettore se ne rende conto… Mille grazie! Ora però… Beh… Non ammazzarmi per aver messo Ryo K.O. ok? Spero continui a seguire questa odissea! Baci ^^

 

Miyabi: E cuginetta, allora? Non preoccuparti più per l’esame tanto ormai l’hai passato e la prof ti ha messo il tuo tanto atteso e agognato voto,no? Cmq sono davvero contenta che la storia ti piaccia, ma adesso? Cosa accadrà? Baci ^^

 

Dea Nemesis: Ma figurati, allora io? Hai visto ogni quanto pubblico? ^^’’ Cmq hai ragione, quei due insieme fanno paura, ma ora? Mick è rimasto momentaneamente solo e anche se ora Jeff è al sicuro cosa accadrà? Ryo si riprenderà? Chissà… Spero continui a seguire la vicenda! Baci ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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