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Autore: white_kahlan    25/01/2010    2 recensioni
“mi piace l’arcobaleno, mi ricorda quando ero piccola e chiedevo a papà se me lo poteva regalare” disse dolcemente la giovane. “a me ricorda noi” scappò alle labbra del giovane. Lei non esitò a fargli capire che aveva sentito bene “noi, Nara?” chiese maliziosa. “ehm si noi, il team 10! Io, te, Choji insomma..” salvato in extremis. Lei si intristì, prima di mormorare “ e Asuma sen-sei…” Il giovane percepì che gli occhi della sua amica stavano per riempirsi di lacrime, pur non vedendola, perciò decise di intervenire, anche se non era bravo in questo genere di cose. Si tirò su a sedere a fianco a lei e disse “i colori” lei lo guardò confusa, poi lui riprese“ogni colore, mi ricorda qualcosa che abbiamo passato assieme. Raccolta ShikaIno che ha come filo conduttore i colori...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Indaco

“l’indaco…”

“siii..” lo incoraggiò impaziente la giovane.

 “l’indaco mi ricorda il giorno in cui mi sono innamorato di te … e tu di me”

 

Flashback

“perché ti piacciono le nuvole?” esordì una voce femminile alle sue spalle.

“perché si” rispose il giovane sdraiato a terra, seccato.

“uffaaa” sbuffò lei facendo un cerchio con le braccia e lasciandosi cadere a peso morto a fianco a lui.

Con la coda dell’occhio il ragazzo la vide osservare il cielo per qualche secondo, prima che perdesse la pazienza.

“ahhhh! Mi sono convinta che guardi le nuvole perché non ci sarebbero altre cose da guardare in questo raggio d’azione ma mi chiedo in continuazione come diavolo fai, è così noioso!” disse quasi schifata sdraiandosi a terra esasperata.

Il giovane ghignò senza farsi vedere.

“sono libere” si giustificò poi

“sono solo nuvole” controbatté lei

“possono muoversi nel cielo come vogliono” riprovò il ragazzo, chiedendosi perché stava tentando di farglielo capire, in fondo nemmeno lui sapeva esattamente perché le guardava.

“non hanno volontà propria genio, sono mosse dal vento!” disse decisa la bionda

“questo solo perché è quello che vogliono, sono pigre”

La risata cristallina di lei riempì l’atmosfera di un piacevole tepore.

“ah beh, allora ti assomigliano” scherzò

“può darsi…” rispose lui fintamente offeso mentre lei lo guardava distratta.

In quell’istante ricordò quand’era bambino e incontrò per la prima volta lo sguardo della bionda che le stava accanto. 

Aveva subito associato quegli occhi cerulei al cielo stesso, seppur classificandoli più belli.

E ora si sorprendeva a non sapere perché gli piacevano le nuvole?

“allora diciamo che forse vorrei perdermi per sempre dentro all’azzurro del cielo, come fanno loro” disse lui serio.

Lei sorrise. Quant’era bella quando sorrideva.

“ma tu non sei una nuvola! Come farai a sostituire l’azzurro del cielo con qualcosa alla tua portata?” domandò saputella, convinta che non esistesse al mondo niente del genere.

Stavolta fu lui a sorridere, prima di incatenarla in uno sguardo magnetico.

“credo di averlo già fatto, Ino”

Dopo pochi secondi immobili lei distolse imbarazzata lo sguardo e corse via senza motivo.

Lui si sdraiò nuovamente sul prato e inspirò profondamente.

Guardava le nuvole perché ne era invidioso.

Esse correvano libere nel loro cielo.

Chiuse le palpebre e l’unica immagine che gli apparve fu quella di due occhi brillanti come zaffiri.

Le riaprì.

Chissà se anche lui un giorno avrebbe goduto di quella stessa libertà sotto i suoi occhi.

 

Ino si fermò per riprendere fiato.

Chiuse le palpebre.

Due occhi neri e profondi la fissavano.

Le riaprì velocemente chiedendosi cosa volesse significare.

Confusa si diresse verso casa. Chissà se un giorno l’avrebbe mai scoperto.  

 

Da molto era calata la sera e la giovane, non riuscendo a dormire, si era arrampicata sul tetto di casa.

Perdersi nell’immensità delle stelle la rilassava.

Spesso aveva desiderato di essere una di loro. Così brillante, così perfetta, così felice.

Il brillio delle stelle la faceva stare bene.

Era convinta che guardandole forse un po’ del loro luccichio si sarebbe impossessato del suo sorriso.

E poi le stelle le piacevano perché illuminavano la notte.

 Non le sarebbe piaciuta se fosse rimasta sola.

Diciamo che le stelle illuminavano il buio e il buio permetteva alle stelle di brillare.

Chissà quanto era annoiato a dover stare sveglio tutta la notte a causa di quei petulanti puntini luccicanti.

 Eppure glielo permetteva.

Ino sorrise mentre due occhi penetranti le annebbiavano la mente: anche lui, pur reputandola una seccatura, le permetteva di infastidirlo come faceva il manto notturno con le stelle.

In quel momento sarebbe voluta essere una di loro, e avrebbe voluto essere avvolta dalla sua mantella blu.

Chissà se anche lei un giorno avrebbe avuto la fortuna di brillare per i suoi occhi notturni.

 

Lui era il re delle ombre ma amava il giorno.

Lei era solare ma amava la notte.

 

Le lancette dell’orologio si fermarono entrambe sul dodici e i rintocchi scandirono i secondi.

 Lei si godeva l’ora più bella per osservare le costellazioni.

Lui la osservava furtivo dall’albero di fronte a casa sua.

 Sorrisero entrambi,  ignari di averlo fatto insieme.

La mezzanotte univa l’oscurità a un giorno nuovo.

A quell’ora il cielo raggiungeva il suo culmine di scura intensità e le stelle brillavano come il sole.

Lo scoccare della mezzanotte era l’ora in cui i loro amati mondi si incontravano.

Fu allora che si resero conto entrambi di essere indissolubilmente legati l’uno all’altro.

 

Fine flashback

 

“tu mi hai spiata!” disse fintamente indignata la bionda rizzandosi dalla sua posa attorcigliata

“io almeno non ti disturbo mentre guardi il tuo cielo notturno” disse indicando in alto.

“ma lo sai che sei tu il mio cielo notturno” disse lei sdolcinata per farsi perdonare da tutte le volte che lo aveva disturbato sul suo prato verde 

“solo una cosa mi sfugge, l’indaco cosa centrerebbe?” chiese già pronta a coglierlo in fragrante accusandolo di averlo scordato.

“la mezzanotte seccatura” disse lui sogghignando aspettandosi questa domanda.

Lei rimase senza parole

“l’indaco è classificato come il colore della mezzanotte, è il tono del blu quando raggiunge la sua sfumatura più scura, in opposizione al giallo oro del sole del mezzogiorno, dove il tono del celeste è anche il più chiaro”

Lui era un genio.

Dei rintocchi segnalarono la mezzanotte.

Ino lo baciò dolcemente e poi guardò il cielo, provocando la stessa reazione nel ragazzo.

“Quindi questo è il nostro colore?” domandò lei, da sempre convinta che quell’ora fosse speciale

“beh io preferisco l’azzurro però non è male” rispose lui appoggiando la sua fronte a quella di lei, gustandosi il suo colore preferito.

Ino addolcì lo sguardo e sorrise.

Da quell’istante finiva la loro prima notte.

Da quell’istante iniziava il loro primo giorno.  

Lui era finalmente la sua nuvola.

Lei  la sua stella.

E il tutto era merito di quel colorato,grazioso e paffuto arcobaleno.

 

 

Note:

fine!! Lo sapevate che l’indaco è un colore misterioso che ha infinite proprietà??

Beh grazie a voi io ora lo so ^^

Ps: per me l’arcobaleno è Choji, dopotutto è sempre merito suo anche se non compare direttamente ^^

Vi ho riservato ancora una track bonus, il colore sarà il bianco… ^^

Spero vi sia piaciuta la raccolta!

Baci

♥ marti ♥

 

  
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