Corvina era nella camera da letto sua e di Bibi.
Era seduta in gambe incrociate e meditava.
Cercava di capire come far tornare suo marito dal regno dei morti.
Pensando a lui le tornavano alla memoria tanti dolci ricordi, che ora avevano una punta d’amarezza.
- Garfild Logan, vuoi tu prendere la qui presente Corvina come tua legittima sposa, per amarla e onorarla, ogni giorno della vostra vita?- chiese Robin al colmo della commozione
- Lo voglio – rispose Bibi nello stesso stato.
- E tu, Corvina, vuoi prendere “questo qui” come tuo legittimo sposo per amarlo, ma soprattutto sopportarlo per il resto della tua vita?- chiese lui, cercando di fare dell’ironia
- Certo che lo voglio, anche oltre alla nostra vita! – rispose Corvina buttando le braccia al collo del carissimo Bibi
- Allora vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la… MERDA! – disse Robin
Aveva appena cominciato a piovere.
Tutti cercarono un riparo sotto gli alberi
- Non sei felice che i nostri primi passi da marito e moglie siano di corsa sotto la pioggia?? – chiese Corvina ridendo
- Io potrei stare nel bel mezzo di una bufera di neve solo coi boxer se tu sei al mio fianco… - disse anche lui ridendo.
Ora erano sotto un faggio.
Stavano ancora ridendo.
Poi Bibi la guardò in volto.
Era molto cambiata da quando erano dei ragazzini.
Ora era una donna.
Gli occhi erano adornati da un po’ di trucco, le sue labbra più desiderabili che mai.
Anche Corvina lo guardava.
Lui ora era bello.
Indescrivibile.
Bibi le carezzò una guancia.
Con l’altro braccio avvicinò a sé il busto della ragazza.
Lei non riusciva a muoversi, aveva i nervi a fior di pelle, e tremava, e non per le gocce di pioggia che le erano entrate nel vestito.
Gli mise un braccio intorno al collo.
- Puoi baciare la sposa – gli disse con un sorriso sghembo.
Allora lui sorrise a sua volta e avvicinò delicatamente il viso di lei al suo.
Le loro labbra si schiusero.
Gli occhi si socchiusero.
Il contatto all’inizio fu così delicato che sembrava surreale, poi le labbra si “incastrarono”.
Lui la stringeva sempre più a sé, e lei faceva altrettanto.
Rimasero così non so per quanto.
Quando finalmente si staccarono, lei disse:
- Il bacio più bello della mia vita
- Il bacio più bello della tua vita, finora! – disse lui
Allora si presero per mano.
Guardarono fuori dal loro rifugio e, come di comune accordo, si tolsero le scarpe e andarono a ballare scalzi sotto la pioggia.
Corvina si prese la testa fra le mani.
- PERCHE’ MI FAI QUESTO????? PERCHE’?????? – urlò fuori di sé – LASCIAMI STARE! Lasciami stare… ti prego
Si rannicchiò in posizione fetale sul letto e strinse le coperte.
Si addormentò.